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Batman 3 di Tim Burton

Aperto da Carmine Falcone, 03 Ottobre 2009, 01:08:47

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Dean Winchester

Eh sì, perché entrambi dovevano adattare i loro personaggi in un mondo logico per loro. Surreale Burton - realistico Nolan. All'inizio intendevo dire che puoi benissimo fare un film noir che ha anche elementi fantasiosi. La TAS, che è però una serie animata, ne è un esempio perfetto.

Slask

#121
Oh ma pure in questo topic bisogna sempre tornare a 'sta maledetta diatriba  :P

Dato che ci siamo ormai, provo a dire la mia una volta per tutte sull'annosa questione: il motivo per cui considero Batman Returns un elseworld cinematografico, mentre la trilogia del Cavaliere Oscuro una trasposizione è che Burton, pur mantenendo atmosfere molto fumettose, di fatto racconta una sua storia con dei suoi personaggi, personaggi creati dalla sua mente ai quali dà però nome e sembianze dei personaggi batmaniani.
In pratica Burton racconta "come sarebbe Batman nel mondo di Tim Burton", mentre Nolan racconta "come sarebbe Batman nel mondo reale"; la differenza sembra sottile ma in realtà è molto marcata, nel primo caso tutto è deformato e filtrato dalla visione del regista, tanto che Retuns sembra un altro racconto uscito dall'universo narrativo di Sleepy Hollow ed Edward Mani di Forbice; al contrario nel caso di Nolan, è vero che rivede in chiave verosimile i personaggi, ma questa reinterpretazione è meno radicale e invasiva di quella del collega, perchè si ripercuote più che altro sull'estetica, mentre la sostanza rimane intatta: di fatto i suoi tre film sono un adattamento di precise storyline e graphic novel (mischiate ad altre cose chiaramente), così come le versioni presentate dei personaggi sono un adattamento delle versioni fumettistiche moderne più alcuni elementi delle incarnazioni originali.
Prendo l'esempio di Catwoman perchè il più esemplificativo: la Catwoman di Nolan non avrà la frusta, non avrà i gatti che le gironzolano costantemente intorno, ma per il resto ha il carattere e la sostanza inconfondibile di Selina Kyle, dal portamento fino al modo di agire e di pensare. La Catwoman di Burton seppure sfoggia un look vicinissimo a quello fumettistico, per il resto ha poco altro in comune con la Selina che conosciamo dai fumetti e da tutte le altre incarnazioni del personaggio.

Citazione di: Dean Winchester il 02 Ottobre 2014, 18:14:17
Eppure, quel paio di libertà che si prese Burton in Returns, alla fine erano perfettamente batmaniane e inclini al suo universo :ahsisi:

Chiamale "un paio"  :lolle:
E' una favola nera che ha diversi punti in comune con certe atmosfere batmaniane, non è lì che Burton devia sicuramente. Però come dicevo sopra i personaggi sono identificabili già come stereotipi del cinema burtoniano: il Pinguino è l'essere deforme per nascita che fatica a integrarsi, come lo era Edward (qui però in chiave malvagia); Catwoman dall'uomo con le mani di forbice prende interamente l'estetica (pare la sua versione al femminile) mentre come caratterizzazione sembra quasi un antesignano dello Sweeney Todd di Depp che si vedrà 15 anni dopo; Max Shrek, ricreato dal ruolo originario di Harvey Dent, è l'avido affarista che non si fa scrupoli ad uccidere barbaramente una donna come fa lord Barkis ne La Sposa Cadavere, e così via...

Citazione di: Carmine Falcone il 03 Ottobre 2014, 00:47:45
Una caduta nell'acido è surreale?

Tutto considerato in entrambi i film di Burton ci sono elementi surreali. Anche se parlerei più di grottesco, anche se molto estremizzato.
Col surreale in ogni caso ci hanno sguazzato diversi autori di Batman, con risultati a volte superlativi.

Citazione di: Il Sorridente il 02 Ottobre 2014, 20:44:47
Batman è, però, un personaggio che ha goduto di molteplici interpretazioni le quali rendono pressoché impossibile stabilire che cosa realmente esso sia.
Per esempio, volendo limitare il discorso ad un singolo autore, potremmo dire senza timore di smentita che il Batman de Il ritorno del cavaliere oscuro nulla ha a che fare con quello di Anno Uno.

Capisco il tuo discorso, ma come dicevo chi conosce il cinema di Burton non può non notare che a differenza del primo capitolo in questo caso il regista abbia "approfittato" se così possiamo dire della licenza Warner Bros. per raccontare una sua personalissima storia mascherandola da storia di Batman. Se il primo capitolo era un grosso omaggio al Batman pulp dei primissimi anni con spruzzate qua e là del decostruzionismo milleriano, il secondo capitolo si distacca completamente dalle fonti e si fonde con gli stilemi e le visioni più estreme del cineasta di Burbank.

Citazione di: Il Sorridente il 02 Ottobre 2014, 20:44:47
L'arte non deve necessariamente tranquillizzare, in particolar modo se riguarda una creatura avvolta dalle tenebre, non credi ? ;)

Ma il mio mica era un giudizio  ^_^  ho solo detto ciò che è accaduto all'epoca, per quel che mi riguarda se ci fossero più cinefumetti coraggiosi e cupi come Returns al posto dei giocattoloni innocui che ci propinano oggi, non potrei che gioirne.

Dean Winchester

Certamente Burton si è sbizzarito, ma ha potuto comunque farlo proprio perché il mondo di Batman si adatta perfettamente.

Slask

#123
Appunto per questo pagine addietro scrivevo che un suo terzo Batman sarebbe stato qualcosa di imprevedibile.
Sempre ammesso che la Warner gli avesse lasciato carta bianca come in Returns; diversi fautori del primo capitolo sostengono che il successo del film è il giusto equilibrio di cui è dotato anche per via del supporto dei produttori, cosa che invece manca al secondo dove Burton va a ruota libera.

Mi chiedo tra l'altro quale sia in concreto il ruolo che svolge ogni volta Michael Uslan..  lì in mezzo dovrebbe essere quello che di fumetti se ne intende più di tutti, però di fatto a parte lodare/avere da ridire sull'operato del regista di turno, non mi sembra abbia mai contribuito più di tanto.

Dean Winchester

Comunque è stata una grande mancata occasione...molto triste sta cosa :cry:

Azrael

Però ha prodotto il 3, ma non ho capito bene non ha voluto essere il regista o l'hanno cacciato? non avrebbe senso partecipare alla produzione.
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Carmine Falcone

Citazione; Max Shrek, ricreato dal ruolo originario di Harvey Dent,

Io mi chiedo ancora cosa avevano in mente di farci col procuratore distrettuale in quella trama.

Dean Winchester

Shrek (il Rupert Thorne del fumetto) rappresenta il classico politico corrotto che non guarda in faccia nessuno. Non era certo meno mostro dei consueti freaks di Gotham. Bellissimo personaggio comunque.

Carmine Falcone

Citazione di: Dean Winchester il 04 Ottobre 2014, 16:39:43
Shrek (il Rupert Thorne del fumetto) rappresenta il classico politico corrotto che non guarda in faccia nessuno. Non era certo meno mostro dei consueti freaks di Gotham. Bellissimo personaggio comunque.

Non è un politico ma un industriale capitalista. Non c'entra nulla con Thorne che io sappia.

Dean Winchester

Ricorda Thorne, poi non so Burton su quali basi ideò questo personaggio.

Slask

Per me è un personaggio riuscitissimo. Nel film arrivi a trovarlo più mostruoso del Pinguino, per dire...

Citazione di: Azrael il 04 Ottobre 2014, 13:24:54
Però ha prodotto il 3, ma non ho capito bene non ha voluto essere il regista o l'hanno cacciato? non avrebbe senso partecipare alla produzione.

Diciamo che con i giusti presupposti lui l'avrebbe girato un terzo film. Ma in generale non gli andava a genio l'idea di fare un altro sequel..  quindi quei giusti presupposti sarebbero dovuti essere mooolto convincenti.
Però di fatto i produttori gli hanno detto che preferivano un'altra strada, e gli hanno chiesto se comunque lui voleva essere produttore esecutivo (non credo abbia avuto un qualche ruolo di rilievo, la WB voleva solo il suo nome nei credits per legittimare il film agli occhi del pubblico, un po' come se ora chiedessero a Nolan di fare il produttore esecutivo di BvS).

cybertroniano

continuo qui la discussione da me intrapresa qualche post fa, poiché ho visto il batman di Tim Burton.
Premetto che sono diventato batmaniano grazie al batman di Nolan ma sarò onesto a dire che il batman di Burton mi è piaciuto di piu'!
e non potrebbe essere altrimenti visto che nel film ritrovo l'ambientazione e i villain che ritrovo nei fumetti di batman (che leggo da 5 anni) e quelle atmosfere che tanto amo nei videogiochi della serie arkham.
Ok Nolan ha avuto una visione di un batman in un mondo realistico, dove gotham è una città corrotta e i villain sono terroristi, amanti del caos, o assassini.
In Burton ritroviamo una Gotham gotica come appunto dovrebbe essere, villain pittoreschi e surreali, finalmente una batmobile e un batwing degni di questo nome e un batman che scinde la parte umana dal vigilante mascherato, cosa che Bale non benissimo faceva, rimanendo spesso anche molto freddo e impassibile quando interpretava Bruce Wayne.
Nicholson da poi vita ad un joker magnetico e accattivante, che ti tiene incollato e nella sua inquietudine risulta disturbante e piacevole allo stasso tempo, secondo me il vero protagonista del film, mi dispiace per Ledger ma ho preferito l'interpretazione di Nicholson.
si vede secondo me la passione e la cura in questo cinecomics, oggi invece i cinecomics sono per lo piu' commercialate fatte solo per spillare soldi alla gente eccitata nel vedere solo effetti speciali, scazzottate ed esplosioni. Lo dico da fan dc comunque poiché il nuovo universo cinematografico dc che andrà a crearsi seguirà anche esso lo stesso filone della concorrenza, inutile illudersi ma sarà così.
detto questo non vedo l'ora di vedere il seguito dove ci sono altri 2 personaggi da me amati: pinguino e catwoman.
Questo film mi ha fatto tornare indietro di anni, ai tempi della TAS la cui serie è tratta proprio da questi 2 film di Burton
il solo e unico modo per non godersi il presente è pensare al prossimo futuro

Dean Winchester


cybertroniano

il 2 pare essere piu' Burton Style, l'ho visto anni fa quando ero gagno, una sola volta forse e mi ricordo che mi era piaciuto, forse mi aveva fatto impressione il pinguino, anzi quasi paura, ma avevo 7 anni  :D
il solo e unico modo per non godersi il presente è pensare al prossimo futuro

Dean Winchester

Si ci sono vari elementi classici di Burton.