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Dylan Dog - di Tiziano Sclavi 4.0

Aperto da Azrael, 16 Febbraio 2016, 16:01:19

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movieseeker84

Citazione di: Liquido il 02 Agosto 2017, 20:44:23
Diciamo che tra Memorie dall'Invisibile e Watchmen o Il Ritorno del Cavaliere Oscuro siamo lí lí...

:quoto:

Se scoppiasse un incendio e potessi salvare un solo fumetto, quello sarebbe "Memorie dall'Invisibile"  :ahsisi:

Occhi nella Notte



Ottimo volume.
La storia è bella, piena di citazioni, piena di personaggi storici, in perfetto stile "old Boy", che merita i vostri soldi.
Era veramente tantissimo che non compravo più questa collana, ma in questo caso ho fatto bene a fidarmi.
Unico appunto: se non vi piacciono i disegni recenti del duo Montanari e Grassani farete fatica a leggere.

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
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COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

movieseeker84

Letta anche la seconda parte del crossover con Dampyr: per me un successone!

Da Wikipedia: "Un crossover (dall'inglese to cross over, ovvero "passare dall'altra parte") consiste nell'unire due o più ambientazioni diverse in un'unica narrazione. (...) Nell'editoria a fumetti, il termine crossover si riferisce a una storia in più parti, distribuite su collane diverse, che vede agire insieme personaggi che normalmente agiscono separati. L'espressione è tipica del mondo dei supereroi, ma non ne è esclusiva. Esiste, inoltre, un termine simile, team-up, che indica gli incontri tra supereroi o gruppi di supereroi però su un unico albo o, semmai, su più albi della stessa collana."
Perché questa introduzione? Per definire una volta per tutte quello che, a tutti gli effetti, è stato l'evento a fumetti di questa estate, con buona pace dei molti detrattori.
Quello tra Dylan Dog e Dampyr è il primo crossover di casa Bonelli, con un inizio su DYD 371 e una conclusione su Dampyr 209.
Entrambi gli albi sono già disponibili in edicola ed entrambi distribuiti con doppia cover componibile, iniziativa commerciale che ha scatenato commenti e critiche di ogni sorta.
Ma non siamo qui a parlare dei meriti e demeriti di questa mossa, quanto, ed è quello che davvero conta, parlare della storia, il vero e solo nocciolo della questione.
A questo punto, lo dico subito, senza altri preamboli: l'esperimento è perfettamente riuscito.
Perchè quello tra l'Indagatore dell'Incubo e il Dampyr risponde, senza errore, a tutte le regole d'oro del crossover, quelle codificate in tanti anni di storie simili nel fumetto americano.
Due personaggi antitetici, il cui solo terreno comune è l'Orrore ma non il modo di affrontarlo, si vedono costretti a collaborare, per un obiettivo ben più alto e drammatico, trovando infine una sorta di comune intesa, garantendo loro il successo, dove dapprima c'erano difficoltà.
Difficoltà che, come appunto nella migliore tradizione del genere, vedono i due protagonisti, inizialmente, scontrarsi in malo modo.
La prima parte del crossover, quella contenuta sull'albo di Dylan, verte essenzialmente su questo.
Solo l'incipit, con Dylan in discoteca, incuriosisce il lettore (Ci ho visto un richiamo a Dopo Mezzanotte, ma sono suggestioni mie), per poi ritrovarsi da subito nel vortice di una frenetica azione, con l'entrata in scena di Dampyr e soci.
Il duro e pratico cinismo di Harlan Draka mal si sposa con la visione romantica dell'inquilino di Craven Road, cosi ecco che i due all'inizio si vedono di traverso, ma tempo di arrivare a metà albo ed eccoli allearsi, seppur di malavoglia, per affrontare la comune minaccia vampirica.
Minaccia che vede il nemico inseguito da Draka trovare un comune alleato in John Ghost, la nuova e ancora non del tutto sviscerata nuova nemesi di Dylan Dog, facendo cosi ritrovare al lettore un altro ben definito topos tipico di queste operazioni.
Ma quello davanti al quale ci troviamo è principalmente un albo di Dylan Dog, quindi gli scatenati Recchioni e Gualtieri ai testi non lasciano nulla al caso. Se da un lato l'azione tipica di Dampyr contamina l'apparente tranquillità che di solito permea le pagine del titolare, il lato romantico di Dylan e le battute di uno scatenato Groucho dominano la scena, inserendo poi una assoluta novità per la serie, una piccola divertente rivoluzione che non anticipo, ma che il lettore avrà il piacere di scoprire a pagina 62.
Difatti sarà proprio il lato romantico di Dylan a garantire il giusto twist alla storia, portandoci agilmente alla fine dell'albo e a quel sacrosanto "Continua su Dampyr 209".
A chiusa di una eccellente prima parte, poi, i disegni di un ispiratissimo Daniele Bigliardo, che sopratutto nelle sequenze notturne in chiaro scuro, ci restituisce un lavoro di assoluto prim'ordine, che da solo vale il biglietto della corsa.
Altro giro, altra corsa ed eccoci al succitato Dampyr 209. Qui avviene, come logico, l'operazione contraria. Boselli, cocreatore del personaggio, struttura l'albo come una classica avventura di Harlan Draka, con in più l'innesto di Dylan e Groucho in trasferta su di un'isola nelle Ebridi Scozzesi.
Anche qui nulla è lasciato al caso. Boselli dimostra di conoscere la creatura di Tiziano Sclavi ed ecco che la presenza di Dylan è una sorta di balsamico e surreale lenitivo alla durezza realistica che di solito caratterizza il mondo del Dampyr. I siparietti tra Groucho e Kurjak lo dimostrano appieno, dimostrando ancora una volta un'altro punto della lista dell'immaginario manuale "Come scrivere un crossover". Riuscire a trovare la giusta alchimia tra gli eroi è un conto, ma creare il giusto terreno per far interagire le spalle (sperando che il soldato e la vampira non mi sentano etichettarli così) è tutta un'altra storia. Storia che anche in questo caso trova pieno successo. La trama è frenetica, ricca d'azione e rimandi alla Storia, quella con la S maiuscola, tutti elementi che i lettori di Dampyr ben conoscono. A questo si deve aggiungere Dylan, non storpiato o reso diversamente, ma pienamente caratterizzato e puro valore aggiunto. Non si anticipa troppo, ancora una volta, per non rovinare sorprese e suspence, ma c'è un punto su cui mi voglio soffermare, e che si ricollega in parte alla rivoluzione di cui ho accennato sopra, riguardo l'albo di Dylan.
Questo crossover non è un'operazione (solo) commerciale. Il lavoro dietro è  davvero di prim'ordine. Per capirlo basta leggere con attenzione le battute tra Groucho e il cattivo Lodbrok (a proposito: Lodbrok e Lagertha, inutile forse dirlo, ma faranno pizzicare i sensi di nerd a molti appassionati della serie tv "Vikings"): un paio di frasi, dal sapore quasi inquietante, sopratutto per i lettori di DYD.
E se la contaminazione narrativa non fosse abbastanza, sulle pagine di Dampyr 209 si è voluti andare maledettamente sul sicuro, facendo disegnare l'albo ad uno dei disegnatori cardine della trentennale storia di Dylan Dog. Al suo esordio sulla collana di Harlan, Bruno Brindisi fa sfoggio di tutto il suo talento, facendo davvero il paio con il collega Bigliardo in una ipotetica gara di bravura, in cui l'unico vincitore è il lettore che si ritrova ad ammirare le loro splendide, corpose tavole.
Un esperimento perfettamente riuscito, lo definivo all'inizio, e lo ripeto ora
Un lavoro a più mani splendidamente coordinato, che ha saputo sfruttare appieno la forza iconica di due tra gli eroi più amati di casa Bonelli. Soprattutto Dylan, forte dei suoi 30 anni di vita editoriale, ha dimostrato una volta di più di essere il più duttile personaggio della casa editrice, ben sposandosi, quando sapute scrivere come in questo caso, ad operazioni del genere.
Operazioni che fanno leva su una voglia innata in tutti gli appassionati di avventure fantastiche, a fumetti e non. Quella voglia di far incontrare e scontrare mondi diversi, di mescolare idee e invenzioni narrative per vedere che succede e che si rifà, in fondo, a quando da ragazzini giocavamo insieme ai nostri eroi di plastica, facendoli picchiare e combattere assieme, senza copyright che tenesse banco.
Spero vivamente che la Bonelli ci proponga in futuro altri esperimenti di questo tipo.
Da lettore di fumetti e da amante della Fantasia, sarebbe il gioco più bello.



Bramo

Citazione di: Mordecai Wayne il 31 Luglio 2017, 12:45:38
Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi n. 4, mensile
Memorie dall'invisibile


Soggetto: Tiziano Sclavi
Sceneggiatura: Tiziano Sclavi
Disegni: Giampiero Casertano
Copertina: Gigi Cavenago
Colori: GFB Comics e Luca Bertelé

Comprato e letto.
Altra storia veramente avvincente e d'effetto.
Forse gradita leggermente meno dei primi 3 titoli di questa collana, ma proprio questione di sfumature. In generale riconosco che siamo a livelli narrativi molto alti, grazie a un'atmosfera davvero ben dosata e soprattutto a una poetica malinconica di fondo che Tiziano Sclavi riesce a rendere benissimo su carta.
Dylan Dog è qui più che mai più uno spettatore che il protagonista della storia: il vero protagonista è l'invisibile del titolo, che in maniera sottilmente caustica diviene una metafora delle esistenze grigie e anonime che troppo spesso vengono inseguite come status a cui arrivare (la "stabilità") che che a conti fatti non sono altro che una copia di mille altre copie, senza particolarità o guizzi, confondibili e sostituibili, ma soprattutto invisibili in mezzo al mare di tanti altri come noi che si muovono per le città ogni giorno.
Poi il caso in sé mi è apparso abbastanza scombiccherato nella mera costruzione narrativa, e anzi ho apprezzato che Roberto Recchioni nella sua introduzione sottolinei questo punto debole "formale", riconoscendo comunque che in mano a Sclavi tutto ciò funzioni ugualmente e porti a un risultato finale decisamente valido.
Insomma, soddisfatto: altra lettura di grande spessore.
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
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Mordecai Wayne



Dylan Dog Color Fest n° 22, trimestrale
Remake 2
Copertina: Mauro Muroni

Ancora un lungo addio
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni e colori: Carmine Di Giandomenico

Dylan rivive il suo primo amore, in una rielaborazione che sfocia in un imprevedibile colpo di scena.

Caccia agli inquisitori
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Nicola Mari
Colori: Luca Saponti

Ritorna Daryl Zed accanto al collega Dylan Dog, per combattere il mostro che si annida nelle pieghe della censura.

La grande baraonda
Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Fabio Celoni

Rivisita la parata di mostruosità infernali che si aggirano per la campagna inglese in "Golconda!".


In uscita il 09/08/2017

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Occhi nella Notte

Citazione di: Mordecai Wayne il 07 Agosto 2017, 12:18:18


Dylan Dog Color Fest n° 22, trimestrale
Remake 2
Copertina: Mauro Muroni

Ancora un lungo addio
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni e colori: Carmine Di Giandomenico

Dylan rivive il suo primo amore, in una rielaborazione che sfocia in un imprevedibile colpo di scena.

Caccia agli inquisitori
Soggetto e sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Nicola Mari
Colori: Luca Saponti

Ritorna Daryl Zed accanto al collega Dylan Dog, per combattere il mostro che si annida nelle pieghe della censura.

La grande baraonda
Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Fabio Celoni

Rivisita la parata di mostruosità infernali che si aggirano per la campagna inglese in "Golconda!".


In uscita il 09/08/2017

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Celoni su Golconda potrebbe farmi comprare l'albo

Solo quando l'ultimo campo sara' sporcato,
l'ultimo fiume inquinato, l'ultimo animale avvelenato e l'ultimo albero abbattuto
che gli uomini capiranno che non possono mangiare i soldi.

I Miei Articoli  http://www.dcleaguers.it/author/occhi-nella-notte<br />
Collezione Tavole Originali  http://www.comicartfans.com/GalleryDetail.asp?GCat=46736<br />
COMPRO http://www.dcleaguers.it/forum/mercatino/%28vendo%29-parte-della-mia-collezione/msg1438045/#msg1438045

Leonard13

I team artistici sono di tutto rispetto,ma questi remake fanno davvero schifo come idea.
"Le Meraviglie sono qui per restare. E ce ne sono sempre di più. Citizen V, la Trottola, Blue Diamond... Se volessi, potrei continuare ad aspettare, ma questo fermerebbe solo me, non loro. E la cosa che vidi quando fui su quel palazzo e quell'onda iniziò a infrangersi intorno a me è che non saranno loro ad adattarsi a noi. Ormai il mondo è diverso. Le regole sono cambiate. Per sempre. E nessuno ha idea di cosa ci riserverà il futuro. Però la sai una cosa? Scoprirlo sarà un gran divertimento!"
Marvels,Kurt Busiek.

"Stai cominciando a capire, Clark, questa è la fine, per tutti e due. Avremmo potuto cambiare il mondo, e ora guardaci. Io sono diventato un problema politico, e tu... tu sei una barzelletta. Voglio che ricordi, Clark, negli anni che verranno, nei tuoi momenti più intimi, voglio che ricordi la mia mano, attorno alla tua gola, voglio che ricordi... l'unico uomo che ti ha battuto."
Il Ritono Del Cavaliere Oscuro,Frank Miller.

"E io...gli ho mostrato,che un uomo senza speranza è un uomo senza paura."
Devil Rinascita,Frank Miller.

Murnau

Il lungo addio della Barbato è terribile, l'autrice non ha capito nulla della storia originale e per di più l'episodio è emotivamente coinvolgente come un ghiacciolo.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Liquido

Ancora un Lungo Addio é il testo perfetto se volete disamorarvi del personaggio/ smettere di comprare per sempre le varie testate.

Leonard13

Citazione di: Murnau il 07 Agosto 2017, 12:50:11
Il lungo addio della Barbato è terribile, l'autrice non ha capito nulla della storia originale e per di più l'episodio è emotivamente coinvolgente come un ghiacciolo.
Citazione di: Liquido il 07 Agosto 2017, 12:51:57
Ancora un Lungo Addio é il testo perfetto se volete disamorarvi del personaggio/ smettere di comprare per sempre le varie testate.
:quoto: e aggiungerei che ha un "colpo di scena" orribile,senza senso e inutile.
"Le Meraviglie sono qui per restare. E ce ne sono sempre di più. Citizen V, la Trottola, Blue Diamond... Se volessi, potrei continuare ad aspettare, ma questo fermerebbe solo me, non loro. E la cosa che vidi quando fui su quel palazzo e quell'onda iniziò a infrangersi intorno a me è che non saranno loro ad adattarsi a noi. Ormai il mondo è diverso. Le regole sono cambiate. Per sempre. E nessuno ha idea di cosa ci riserverà il futuro. Però la sai una cosa? Scoprirlo sarà un gran divertimento!"
Marvels,Kurt Busiek.

"Stai cominciando a capire, Clark, questa è la fine, per tutti e due. Avremmo potuto cambiare il mondo, e ora guardaci. Io sono diventato un problema politico, e tu... tu sei una barzelletta. Voglio che ricordi, Clark, negli anni che verranno, nei tuoi momenti più intimi, voglio che ricordi la mia mano, attorno alla tua gola, voglio che ricordi... l'unico uomo che ti ha battuto."
Il Ritono Del Cavaliere Oscuro,Frank Miller.

"E io...gli ho mostrato,che un uomo senza speranza è un uomo senza paura."
Devil Rinascita,Frank Miller.

movieseeker84

Letto il Dylan Dog Color Fest con il secondo giro di "Remake".

Devo dire che ha una struttura abbastanza altalenante questo 22imo Color.
Perché se i nomi coinvolti sono decisamente da dream team, il risultato finale, tra omaggi e riletture, non è precisamente di quelli da applausi a scena aperta.

La prima storia, "Ancora Un Lungo Addio", a parte i disegni di Di Giandomenico, è una vera delusione, dato che il tentativo fallito della Barbato di riportarci a Moonlight ha la stessa potenza emotiva del guardare un ghiacciolo sciogliersi al sole.
Non sono un detrattore dell'autrice, anzi. Quando scrive delle belle cose, e ne ha scritte, sono il primo ad osannarla, ma non è decisamente questo il caso.

La seconda, quella mediana, è forse la migliore del trio. "Caccia agli inquisitori" nasce come omaggio, non solo alla storia originale, ma anche al suo autore. Gioca con un espediente da metateatro all'interno di una metanarrazione (non saprei come altro definirlo) che riesce, seppur nell'arco di trenta paginette, a rendere, se non gloria, almeno onore ad una storia ancora oggi densa di genio e significato (e non a caso riproposta in un bel volumazzo della Bao).
Faraci pare si sia veramente divertito a scrivere di Daryl Zed (tanto che forse in futuro potrebbe persino apparire una mini sul personaggio) e si vede. Cosi come il lavoro di Mari è sempre di gran classe, e stavolta, forse perché il progetto prevedeva il colore sin dall'inizio, le sue tavole non risentono affatto della policromia.

La terza, "La Grande Baraonda", quella firmata da autore completo da Celoni, è forse quella più inafferrabile dell'albo.
Essenzialmente è un capolavoro visivo. Tavole che paiono dipinti, da ammirare ad ogni giro di pagina.
Ma la storia in sé manca di coraggio, si limita al semplicissimo omaggio, al limite della fotocopia, e poco oltre non si spinge.
Non è esattamente un male, la storia originale "Golconda" (da poco riapparsa ne "Il Dylan Dog di Tiziano Sclavi", nel caso voleste - e dovreste - recuperarla) è un piccolo must della scrittura surreale, uno degli apici del Tiz, e quindi capisco che metterci troppo sopra le mani fosse impresa da far tremare le ginocchia, ma al tempo stesso, tanto lirismo visivo non sarebbe stato un male se si fosse accompagnato ad una interpretazione più personale anche della narrazione, a parte l'attualizzazione temporale ai giorni nostri.
Ma ammetto che erano aspettative personali, il lavoro grafico di Celoni, ripeto, è eccellente e difatti lo annovero, insieme alla storia di Faraci-Mari, tra i motivi per cui questo Color è sostanzialmente un buon acquisto da fare.

Mi spingo quindi in un voto positivo, un bel 7+  :up:

Akhir

Io trovo che proprio l'idea di fare dei remake sia sbagliata , veramente non ne capisco il senso .

SisselMarston

Citazione di: Akhir il 12 Agosto 2017, 20:10:27
Io trovo che proprio l'idea di fare dei remake sia sbagliata , veramente non ne capisco il senso .

Ma che poi sono remake per modo di dire cisto che (tranne Diabolo del precedente Color Fest) sono tutte rivisitazioni, ampliamenti e simili delle storie originali, non sono proprio e veri remake  :asd:
A me appunto questa cosa in se neanche dispiace, tipo l'aggiustamento di continuity che ci fu nel precedente Color Fest inerente all'Alba dei Morti Viventi.
Era essenziale ? No, ma a me non è mica dispiaciuto :asd:
Poi per dire anche la seconda storia di questo Color Fest è un mezzo seguito, altro che remake, seguito che tra l'altro fa da pilot alla futura miniserie su Daryl Zed  :sisi:

movieseeker84

E poi vai in edicola, compri uno di quei pack convenienza tipicamente estivi, di quelli con tre vecchi Bonelli al prezzo di 3,50€, e all'interno, sorpresa, trovi il pezzo storico che ti svolta la giornata!
Albo che, tra le altre cose, proprio questo mese compie trent'anni!


Leonard13

I pack mi hanno regalato talmente gioie negli anni che sono diventati come un dogma nei miei acquisti vacanzieri e non.


In uno trovai il 100,121,62 e 83,anche se costava €5 sono stati i più bene spesi della mia vita.
"Le Meraviglie sono qui per restare. E ce ne sono sempre di più. Citizen V, la Trottola, Blue Diamond... Se volessi, potrei continuare ad aspettare, ma questo fermerebbe solo me, non loro. E la cosa che vidi quando fui su quel palazzo e quell'onda iniziò a infrangersi intorno a me è che non saranno loro ad adattarsi a noi. Ormai il mondo è diverso. Le regole sono cambiate. Per sempre. E nessuno ha idea di cosa ci riserverà il futuro. Però la sai una cosa? Scoprirlo sarà un gran divertimento!"
Marvels,Kurt Busiek.

"Stai cominciando a capire, Clark, questa è la fine, per tutti e due. Avremmo potuto cambiare il mondo, e ora guardaci. Io sono diventato un problema politico, e tu... tu sei una barzelletta. Voglio che ricordi, Clark, negli anni che verranno, nei tuoi momenti più intimi, voglio che ricordi la mia mano, attorno alla tua gola, voglio che ricordi... l'unico uomo che ti ha battuto."
Il Ritono Del Cavaliere Oscuro,Frank Miller.

"E io...gli ho mostrato,che un uomo senza speranza è un uomo senza paura."
Devil Rinascita,Frank Miller.