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Disney: Domande, Edizioni, Personaggi e Consigli di lettura

Aperto da Bramo, 10 Ottobre 2011, 23:27:26

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De.Paperis


shumani

Citazione di: HCPunk il 31 Luglio 2019, 09:16:24
Domanda per chi prende Topolino: Ma vi appassiona ancora? Nel senso, lo prendete perché vi interessa davvero (so ovviamente che con l'età la cosa cambia) o solo perché ormai avete migliaia di numeri e chiudere sarebbe brutto? :mmm:

Io ricordo bene la gioia nel leggerlo da piccolo e ammetto che molte volte ho pensato di provare a riprenderlo ma non c'era più quella "voglia" sincera..

Quest'inverno mi sono abbonato ai grandi classici perchè c'era un'ottima offerta, in più mi hanno proposto quasi gratuitamente un mini abbonamento al topo (tipo 5 euro per 10 numeri). Devo dire che mi hanno divertito e intrattenuto, una cosa molto leggera, senza continuity adatto alle mini pause che mi ritaglio e in più arriva anche sul tablet che per me è una grande comodità. Ha riempito qualche tempo morto imprevisto in cui non avrei avuto con me niente da leggere.

Prima che scadesse il miniabbonamento e prima che ci fosse l'aumento di prezzo ho sottoscritto un abbonamento per 2 anni col 50% di sconto.
Riempiendo qualche buco di autunno ora mi trovo con tutti i numeri da quando è nata mia figlia a ottobre 2018 e la cosa mi piace molto.
A essere sincero io ho imparato a leggere su Lupo Alberto ma Topolino per me è stato una compagnia fissa di tutta la mia infanzia/adolescenza, ho tantissimi bei ricordi raccolti da una costina gialla.
– I supereroi ti ricordavano tutti i mesi che ogni problema aveva una possibile soluzione e che arrendersi non era un'alternativa. Quale lezione migliore per la vita adulta?

HCPunk

Citazione di: shumani il 31 Luglio 2019, 15:17:29
Citazione di: HCPunk il 31 Luglio 2019, 09:16:24
Domanda per chi prende Topolino: Ma vi appassiona ancora? Nel senso, lo prendete perché vi interessa davvero (so ovviamente che con l'età la cosa cambia) o solo perché ormai avete migliaia di numeri e chiudere sarebbe brutto? :mmm:

Io ricordo bene la gioia nel leggerlo da piccolo e ammetto che molte volte ho pensato di provare a riprenderlo ma non c'era più quella "voglia" sincera..

Quest'inverno mi sono abbonato ai grandi classici perchè c'era un'ottima offerta, in più mi hanno proposto quasi gratuitamente un mini abbonamento al topo (tipo 5 euro per 10 numeri). Devo dire che mi hanno divertito e intrattenuto, una cosa molto leggera, senza continuity adatto alle mini pause che mi ritaglio e in più arriva anche sul tablet che per me è una grande comodità. Ha riempito qualche tempo morto imprevisto in cui non avrei avuto con me niente da leggere.

Prima che scadesse il miniabbonamento e prima che ci fosse l'aumento di prezzo ho sottoscritto un abbonamento per 2 anni col 50% di sconto.
Riempiendo qualche buco di autunno ora mi trovo con tutti i numeri da quando è nata mia figlia a ottobre 2018 e la cosa mi piace molto.
A essere sincero io ho imparato a leggere su Lupo Alberto ma Topolino per me è stato una compagnia fissa di tutta la mia infanzia/adolescenza, ho tantissimi bei ricordi raccolti da una costina gialla.

Bello l'accostamento con la nascita di tua figlia  :hug:

Io ho tenuto tutti quelli vecchi, così se mai vorrà cominciare, sono già lì pronti per lei :)
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"Non so da dove esce l'idea che gli angeli siano beati...a me fanno cacare sotto."


Mordecai Wayne

Penso che il Topolino sia uno dei pochi periodici che si passano di generazione in generazione.
Io per esempio ho ereditato la collezione di mio fratello.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


HCPunk

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Bramo

Citazione di: HCPunk il 31 Luglio 2019, 09:16:24
Domanda per chi prende Topolino: Ma vi appassiona ancora? Nel senso, lo prendete perché vi interessa davvero (so ovviamente che con l'età la cosa cambia) o solo perché ormai avete migliaia di numeri e chiudere sarebbe brutto? :mmm:

Io ricordo bene la gioia nel leggerlo da piccolo e ammetto che molte volte ho pensato di provare a riprenderlo ma non c'era più quella "voglia" sincera..

Domanda molto difficile, soprattutto per me che sono un grandissimo fan del fumetto Disney (e dell'animazione, ma quello è un altro mondo).
Da bambino lo seguivo ogni settimana, senza mancare un'uscita, e così è stato dal 1994 al 2004, quando ero entrato nella fase per cui non mi interessava più nulla (complice anche una moria delle testate collezionistiche).
Qualche anno dopo mi sono timidamente riavvicinato (grazie al Novecento di Faraci/Cavazzano) e da lì, durante la gestione della direttrice Valentina De Poli, mi sono pian piano riappassionato a Topolino. Non ho ripreso a seguirlo settimanalmente, ma ho iniziato a vedere quali autori portavano avanti un discorso artistico e di qualità (anche grazie ai commenti del forum del Papersera) e li seguivo, oltre a prendere i numeri celebrativi per anniversari e altro.

Ma negli ultimi due anni le occasioni di questo tipo erano sempre più rare, le incursioni di autori di valore minori, le storie-evento non più così meritorie. E, quando capitava che prendevo un numero per la presenza di Casty, o di Artibani, mi veniva lo sconforto nel vedere la qualità delle altre storie.

Non dico che sia colpa solo ed unicamente dell'eventuale scadere della bellezza delle storie: come giustamente osservato da qualcuno nei post precedenti, Topolino è un antologico e come tale ha tutti i pregi e difetti di questo formato. Tra i difetti, indubbiamente c'è una qualità non costante e un'alternanza di storie belle a brutte, che probabilmente sono in misura maggiore. Ma non solo oggi: pensiamo negli anni '70-'80 a quelle brevi americane che occupavano i posti centrali del libretto, per esempio.
Magari sono semplicemente diventato più esigente io come lettore, e un certo tipo di approccio non fa più per me: fatto sta che ormai lo compro sempre meno, perché sempre meno sono le occasioni e gli autori che mi spingono a farlo.

Ora sta iniziando una nuova era, con il nuovo direttore Alex Bertani insediatosi da pochi mesi. Vedremo se qualcosa cambierà da quando comincerà a imprimere la sua impronta, ma non credo possa fare più di tanto: una differenza con i decenni passati è anche l'aumento di paletti, che contribuisce all'appiattimento delle trame e dei personaggi e che probabilmente incide sulla qualità sostanziale.

In sostanza, a meno di non essere spinti da spirito meramente collezionistico (e averne davvero davvero tanti), non vedo il Topo come materiale da seguire con costanza, ma dal quale cogliere fior da fiore se interessanti per diversi motivi ai personaggi Disney.
Dei quali, comunque, si possono trovare in costante ristampa storie del passato spesso e volentieri più soddisfacenti.
Ciò non toglie la sua natura di passatempo, di lettura leggera che spesso ha e di valida compagnia per i lettori più piccoli, grazie anche all'attenzione per gli articoli su attualità, sport, cultura, scienze ecc. Al netto però di alcune storie che secondo me, a conti fatti, possono risultare poco stimolanti e divertenti anche per quel tipo di pubblico...
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
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HCPunk

Grazie Bramo!
Quindi diciamo che più "indietro" vai più trovi storie interessanti?
Nel senso se uno ti chiedesse in che fascia di anni prendere dei numeri, o addirittura intere sequenze, tu quale consiglieresti?

(Non è il mio caso ovviamente, niente recupero pazzo.. ok Mordecai? :asd: )
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Bramo

Citazione di: HCPunk il 03 Agosto 2019, 07:46:17
Grazie Bramo!
Quindi diciamo che più "indietro" vai più trovi storie interessanti?
Secondo me.
Ovviamente può anche essere una percezione falsata dall'età, e un ragazzino di oggi apprezza di più cose degli ultimi anni. Così come ventenni di oggi possono apprezzare cose uscite una decina d'anni fa, perché lette quando avevano 10 anni, che io trovo illeggibili.

C'è un aspetto che rilevo e che non ho scritto ieri sera nel mio post: secondo me dagli anni 2000 c'è stato un calo della componente avventurosa, che ha sempre costituito almeno metà della tipologia di storie disneyane. Topolino era coinvolto in situazioni movimentate in giro per il mondo, o in gialli/thriller di un certo tipo, mentre Paperone aveva le cacce al tesoro.
Da un po' di tempo si prediligono invece le sole avventure urbane, o metanarrative sui personaggi e i rapporti tra di loro secondo il gusto per il postmoderno.
Come alternative ci sono giusto Casty (3 volte all'anno), Artibani e pochi altri.

Io penso che i bambini e i ragazzini abbiano sempre una naturale attrazione verso l'avventura, anche oggi, e non faccia solo parte della narrativa per ragazzi di 40-50 anni fa alla Stevenson e Verne. E anche questo, secondo me, ha impoverito un po' la poetica disneyana a fumetti.

Citazione di: HCPunk il 03 Agosto 2019, 07:46:17Nel senso se uno ti chiedesse in che fascia di anni prendere dei numeri, o addirittura intere sequenze, tu quale consiglieresti?
Eeeeh, difficile, perché appunto ogni periodo ha avuto sempre buona parte di storie minori, dimenticabili o riempitive più o meno simpatiche, ad accompagnare le storie che hanno fatto grande il Topo.
Per affetto personale direi gli anni '90, in cui lo seguivo in diretta con gli occhi da bambino che ero: col senno di poi fu in ogni caso un decennio ricco di fermento, per di più riversato in progetti paralleli come PK, MMMM ecc ma di cui godette anche il settimanale.
Per maturità artistica raggiunta da alcuni dei più grandi autori di sempre (Scarpa, Cavazzano, De Vita jr) si potrebbero nominare gli anni '80, invece, pur con tante storielle americane piuttosto bruttarelle che componevano la parte centrale del giornale.
I "puristi" indicherebbero probabilmente dalla metà dei '50 ai '60, con il fermento delle scuola italiana che iniziava a produrre e ad affermarsi e con le storie di Barks e Gottfredson che venivano tradotte e proposte sul libretto, ma per quanto ci siano effettivamente cose notevoli penso che a livello complessivo ci fossero comunque dei nei.

Insomma, è difficile indicare una striscia continuativa di numeri o annate, proprio per il carattere antologico che si diceva nei post precedenti. Per questo dicevo che avere tutti i numeri di Topolino, o tutti i numeri da un punto in avanti, ha senso a livello meramente collezionistico, o per nostalgia se uno recupera quelli di tutti gli anni della sua infanzia in cui lo leggeva. A livello qualitativo, secondo me, il fumetto Disney va invece seguito selezionando, grazie alle ristampe tematiche, ai volumi per collezionisti, alle omnie per autore ecc.
Andrea "Bramo"

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shumani

Per me la Don Rosa Library è una collana di un livello inarrivabile.

Io sono di parte perché la saga di Paperone l'ho comprata almeno 3 volte (ogni volta che consumavo il brossurato).
– I supereroi ti ricordavano tutti i mesi che ogni problema aveva una possibile soluzione e che arrendersi non era un'alternativa. Quale lezione migliore per la vita adulta?

Ken Parker

Citazione di: Bramo il 03 Agosto 2019, 11:39:07
Citazione di: HCPunk il 03 Agosto 2019, 07:46:17
Grazie Bramo!
Quindi diciamo che più "indietro" vai più trovi storie interessanti?
Secondo me.
Ovviamente può anche essere una percezione falsata dall'età, e un ragazzino di oggi apprezza di più cose degli ultimi anni. Così come ventenni di oggi possono apprezzare cose uscite una decina d'anni fa, perché lette quando avevano 10 anni, che io trovo illeggibili.

C'è un aspetto che rilevo e che non ho scritto ieri sera nel mio post: secondo me dagli anni 2000 c'è stato un calo della componente avventurosa, che ha sempre costituito almeno metà della tipologia di storie disneyane. Topolino era coinvolto in situazioni movimentate in giro per il mondo, o in gialli/thriller di un certo tipo, mentre Paperone aveva le cacce al tesoro.
Da un po' di tempo si prediligono invece le sole avventure urbane, o metanarrative sui personaggi e i rapporti tra di loro secondo il gusto per il postmoderno.
Come alternative ci sono giusto Casty (3 volte all'anno), Artibani e pochi altri.

Io penso che i bambini e i ragazzini abbiano sempre una naturale attrazione verso l'avventura, anche oggi, e non faccia solo parte della narrativa per ragazzi di 40-50 anni fa alla Stevenson e Verne. E anche questo, secondo me, ha impoverito un po' la poetica disneyana a fumetti.

Citazione di: HCPunk il 03 Agosto 2019, 07:46:17Nel senso se uno ti chiedesse in che fascia di anni prendere dei numeri, o addirittura intere sequenze, tu quale consiglieresti?
Eeeeh, difficile, perché appunto ogni periodo ha avuto sempre buona parte di storie minori, dimenticabili o riempitive più o meno simpatiche, ad accompagnare le storie che hanno fatto grande il Topo.
Per affetto personale direi gli anni '90, in cui lo seguivo in diretta con gli occhi da bambino che ero: col senno di poi fu in ogni caso un decennio ricco di fermento, per di più riversato in progetti paralleli come PK, MMMM ecc ma di cui godette anche il settimanale.
Per maturità artistica raggiunta da alcuni dei più grandi autori di sempre (Scarpa, Cavazzano, De Vita jr) si potrebbero nominare gli anni '80, invece, pur con tante storielle americane piuttosto bruttarelle che componevano la parte centrale del giornale.
I "puristi" indicherebbero probabilmente dalla metà dei '50 ai '60, con il fermento delle scuola italiana che iniziava a produrre e ad affermarsi e con le storie di Barks e Gottfredson che venivano tradotte e proposte sul libretto, ma per quanto ci siano effettivamente cose notevoli penso che a livello complessivo ci fossero comunque dei nei.

Insomma, è difficile indicare una striscia continuativa di numeri o annate, proprio per il carattere antologico che si diceva nei post precedenti. Per questo dicevo che avere tutti i numeri di Topolino, o tutti i numeri da un punto in avanti, ha senso a livello meramente collezionistico, o per nostalgia se uno recupera quelli di tutti gli anni della sua infanzia in cui lo leggeva. A livello qualitativo, secondo me, il fumetto Disney va invece seguito selezionando, grazie alle ristampe tematiche, ai volumi per collezionisti, alle omnie per autore ecc.

Bravo, sono daccordissimo, e la stessa cosa vale per il fumetto occidentale e quello orientale

De.Paperis

Mi sento di aprire una critica forte a Panini su come sta gestendo la Disney, non tanto per le storie ma per come stanno "prendendo in giro i lettori".
iniziamo la Deluxe di Don Rosa. Va bene che arriva a Lucca il Maestro, ma far costare un volume 30 euro per 200 pag mi sembra un tantino troppo anche per il fatto che quello inglese costa di meno.

Pk e WoM nuove serie in formato alla francese 48pp, 10 euro... seguire un formato economico faceva schifo?

Droidi pk deluxe... cavolo 16 euro per quanto? 100 e qualcosa pagine?! è un furto!

Ora mi chiedo perchè devono spennare così tanto i lettori. Si va bene c'è la crisi  aumenta il costo della vita, ma non si possono fare questi prezzi! Qua stiamo alzando troppo l'asticella! Io che voglio leggere il nuovo pk e prendere droidi spendo la bellezza di 26 euro... ero intenzionato anche a prendere Toposcienza e WoM ma credo che dovrò rinunciare per i pk!

Bramo

Citazione di: Nico.O il 14 Agosto 2019, 10:40:57
Mi sento di aprire una critica forte a Panini su come sta gestendo la Disney, non tanto per le storie ma per come stanno "prendendo in giro i lettori".
Il problema non è solo per Disney-Panini, ma anche per Panini in generale e per altri editori.
Nell'ultimo anno-anno e mezzo i prezzi sono saliti in maniera rilevante, ahimé...
L'aumento vertiginoso delle Deluxe è effettivamente strong, comunque, sono d'accordo. Infatti è facile che Droidi (che manco mi era piaciuta troppo) la salto e mi accontento dei tre episodi su Topo...

Citazione di: Nico.O il 14 Agosto 2019, 10:40:57Pk e WoM nuove serie in formato alla francese 48pp, 10 euro... seguire un formato economico faceva schifo?
Qui però spezzo una lancia: l'alternativa era probabilmente non farli.
Produrre storie inedite extra-Topolino è un azzardo, specie considerando che si tratta di opere più unghe e necessariamente più curate delle storielle di 18 tavole in apertura di Paperino, Paperinik e Zio Paperone.
La cartonatura e il grande formato giustificano un prezzo più alto per l'acquirente che non credo incida tantissimo sui costi di produzione, rispetto a un brossurato, e la distribuzione in fumetteria abbatte i costi di distribuzione rispetto alle tirature richieste per mandarlo anche in edicola.
Inoltre, per prodotti "up" Panini con Disney sta puntando in ogni caso su oggetti di pregio e ricercati, di base proprio, visto che le vie di mezzo tentate negli scorsi anni (Definitive, Uack e simili) hanno dato risultati fallimentari.

10 euro per 48 pagine non è poco, ma rispetto a prodotti analoghi e considerando che è tutta roba nuova ci sta, anzi è pure meno di quanto mi aspettavo.
Il vero metro di paragone sarà la qualità del nuovo corso pikappico: quello mi farà capire se vale la pena o no di spendere quella cifra.
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
www.lospaziobianco.it

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Ken Parker

Nope, non ci sta, è ora di dire basta a queste politiche assurde

De.Paperis

Tra Rw Lion e Panini possiamo aprirci un mutuo con i fumetti!  :(