Comprare fumetti in italiano on-line: dubbi e domande

Aperto da EMC2, 15 Febbraio 2013, 20:01:06

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Kenshiro

Non credo sia il posto giusto, ma non ne trovo uno adatto.

A quanto pare RW Lion è in liquidazione (fallita?).
Non muore mai ciò che in eterno può aspettare,
E dopo strane ere anche la morte muore.

eX Gon Freecss

Hugostrange70


pumui75

saluti dal colle ASTAGNO DI ANCONA

pumui75

saluti dal colle ASTAGNO DI ANCONA

Largand

Sono cose che dispiacciono sempre.

Ma va anche ricordato come alcuni forumisti (tra cui io) negli anni precedenti al passaggio di consegne dei Diritti D.C. Comics da RW a Panini (2014-2020) avvisavamo delle problematiche nella vendita dei fumetti dei super eroi.
Già quelli Marvel sono in netto calo da anni, i personaggi D.C. ancora peggio.

Dicevamo questo, ed i "dissidenti" recitavano sempre il solito mantra: "Dove li avete trovati i dati di vendita dei supereroi :stralol:  :lol:  :stralol:  (che sappiamo tutti sono tenuti ben nascosti dagli editori di super eroi dal 1995)? Sono vostre opinioni soggettive non suffragate da prove  -_- !"

Ma le nostre non erano opinioni.
Erano facili intuizioni, dovute a serie fumettistiche che tentavano disperati rilanci, edicole che chiudevano a ripetizione, e materiale arretrato che non si riusciva a trovare perché gli editori, per risparmiare su tutto il possibile ed immaginabile , stampavano gli albi in tirature calibrate per gli abbonati alle fumetterie, e con pochissimi margini in più da distribuire solo a quelle edicole che ancora riuscivano a vendere i super eroi (mentre a tutte le altre edicole invece il materiale non arrivava più).
Non a caso la stessa Panini, col materiale D.C., ha parecchio ridimensionato il suo pubblicato rispetto al 2020-2022, gli anni della "rinascita" D.C. Comics in italia dopo le delusioni (così le chiamavano) Play Press>Planeta>RW.

Insomma, che la situazione fosse durissima si sapeva, anche se molti (moltissimi, la maggioranza, per mancanza di conoscenza in materia, ma qualcun altro/A per puro spirito di contraddizione, perché la sua triste vita la passa a difendere ad oltranza le case editrici, anche quando sbagliano) non la rilevavano.     
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

pumui75

Lo scarso successo editoriale della DC in ITALIA andrebbe pure analizzato dal punto di vista sociale.
Andava male con grandi editori GLENAT AGOSTINI
PLANETA AGOSTINI(QUASI 30 ANNI DOPO)
PLAY E RW mi pare che abbiano solo vivacchiato come rilevato da molti.
La prospettiva DC per gli appassionati  mi pare sempre più ridotta a libreria e negozi specializzati.
saluti dal colle ASTAGNO DI ANCONA

Largand

Citazione di: pumui75 il 20 Ottobre 2025, 14:10:34La prospettiva DC per gli appassionati  mi pare sempre più ridotta a libreria e negozi specializzati.
Esattamente.
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Hugostrange70

Citazione di: Largand il 20 Ottobre 2025, 12:58:31Sono cose che dispiacciono sempre.

Ma va anche ricordato come alcuni forumisti (tra cui io) negli anni precedenti al passaggio di consegne dei Diritti D.C. Comics da RW a Panini (2014-2020) avvisavamo delle problematiche nella vendita dei fumetti dei super eroi.
Già quelli Marvel sono in netto calo da anni, i personaggi D.C. ancora peggio.

Dicevamo questo, ed i "dissidenti" recitavano sempre il solito mantra: "Dove li avete trovati i dati di vendita dei supereroi :stralol:  :lol:  :stralol:  (che sappiamo tutti sono tenuti ben nascosti dagli editori di super eroi dal 1995)? Sono vostre opinioni soggettive non suffragate da prove  -_- !"

Ma le nostre non erano opinioni.
Erano facili intuizioni, dovute a serie fumettistiche che tentavano disperati rilanci, edicole che chiudevano a ripetizione, e materiale arretrato che non si riusciva a trovare perché gli editori, per risparmiare su tutto il possibile ed immaginabile , stampavano gli albi in tirature calibrate per gli abbonati alle fumetterie, e con pochissimi margini in più da distribuire solo a quelle edicole che ancora riuscivano a vendere i super eroi (mentre a tutte le altre edicole invece il materiale non arrivava più).
Non a caso la stessa Panini, col materiale D.C., ha parecchio ridimensionato il suo pubblicato rispetto al 2020-2022, gli anni della "rinascita" D.C. Comics in italia dopo le delusioni (così le chiamavano) Play Press>Planeta>RW.

Insomma, che la situazione fosse durissima si sapeva, anche se molti (moltissimi, la maggioranza, per mancanza di conoscenza in materia, ma qualcun altro/A per puro spirito di contraddizione, perché la sua triste vita la passa a difendere ad oltranza le case editrici, anche quando sbagliano) non la rilevavano.     
C'è da dire anche che DC in Italia è sempre stata sfigata, mentre la Corno faceva un bel lavoro con la Marvel i vari editori licenziatari pareva che lo facessero apposta ad affossare la DC in Italia. Ho ad esempio la collezione di Batman della Williams ed è assurdo come sia stata portata avanti, c'erano grandi autori e loro cosa facevano? Pubblicavano copertine a cazzo di cane riprese da vignette interne al fumetto ( e non pubblicavano le bellissime cover di Neal Adams) i numeri che andavano pubblicati prima li pubblicavano dopo e via dicendo.Insomma un brutto lavoro e di quel periodo Williams c'erano le storie sempre di Dennis O'Neill su Superman e lanterna verde anche queste pubblicate veramente male, ecco li la DC ha un po' perso il treno perché le storie valide c'erano

Largand

Citazione di: Hugostrange70 il 21 Ottobre 2025, 13:08:53C'è da dire anche che DC in Italia è sempre stata sfigata, mentre la Corno faceva un bel lavoro con la Marvel i vari editori licenziatari pareva che lo facessero apposta ad affossare la DC in Italia. Ho ad esempio la collezione di Batman della Williams ed è assurdo come sia stata portata avanti, c'erano grandi autori e loro cosa facevano? Pubblicavano copertine a cazzo di cane riprese da vignette interne al fumetto ( e non pubblicavano le bellissime cover di Neal Adams) i numeri che andavano pubblicati prima li pubblicavano dopo e via dicendo.Insomma un brutto lavoro e di quel periodo Williams c'erano le storie sempre di Dennis O'Neill su Superman e lanterna verde anche queste pubblicate veramente male, ecco li la DC ha un po' perso il treno perché le storie valide c'erano
Concordo.
La Williams fu una sciagura, ed un enorme passo indietro rispetto alla Mondadori, per l'universo D.C. Comics.
Bisogna però riconoscere che la Cenisio fece un gran bel lavoro...all'inizio.
Sembrò davvero che fossero tornati i fasti della Mondadori.

Poi però iniziò in italia ( era iniziata con la crisi petrolifera del 1973, ma esplose completamente intorno al 1978) una grossa crisi economica (che avrebbe portato l'inflazione al 22% nel 1982), che in pratica distrusse quanto fatto col "Boom Economico" degli anni '60 e segnò l'inizio, per l'italia, di quelle "montagne russe economiche" (Siamo a cavallo-siamo rovinati-siamo a cavallo-siamo rovinati) che continuano tutt'ora.
Non ricordo bene se fu nel 1978 o nel 1979 che la Cenisio, ad esempio, iniziò a non colorare del tutto gli albi, e lasciava un sacco di pagine in bianco e nero (e questo nonostante gli albi originali americani fossero tutti a colori).
Perché la Cenisio faceva questo?
Per cercare di rientrare nei costi in quegli anni così difficili.
Ma ormai la crisi per i fumetti era iniziata. In quegli anni anche la Corno, dopo la pacchia dei primi anni '70 in cui varò diverse serie, cominciò a doverne chiudere alcune e far tornare i personaggi all'interno degli albi dei personaggi principali (ad esempio "Hulk e i Difensori" venne chiuso, ed Hulk tornò sull'albo dell'Uomo Ragno). 
Le tv commerciali che sfornavano cartoni animati giapponesi a ripetizione, e GRATIS, iniziavano insomma a fare le prime vittime (i supereroi in fumetto).
La Cenisio, alla fin fine, aveva comunque lasciato un buon ricordo, e fu proprio con gli ex lettori della Cenisio che la Play Press (dal 1989) riuscì a costruire il suo universo D.C. in italia.
Come dicevo sopra però, in italia ci si era ormai infilati in quelle montagne russe economiche, con le ormai  solite e stra-conosciute ondate di crisi economiche.
Una di queste, intorno al 2000, colpì di nuovo il fumetto e la Play Press fu costretta a dover abbandonare quasi del tutto le edicole per le fumetterie.
Fu l'inizio della fine, ed infatti nel 2005 si arrese, e mollò i Diritti D.C.

Da Planeta De Agostini in poi è storia.
L'universo D.C. era tornato in italia in pompa magna ma...il ricambio generazionale dei lettori italiani fu in negativo per i personaggi D.C.
Ed oggi se ne vedono ancora le conseguenze.     
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Hugostrange70

Citazione di: Largand il 21 Ottobre 2025, 14:21:59Concordo.
La Williams fu una sciagura, ed un enorme passo indietro rispetto alla Mondadori, per l'universo D.C. Comics.
Bisogna però riconoscere che la Cenisio fece un gran bel lavoro...all'inizio.
Sembrò davvero che fossero tornati i fasti della Mondadori.

Poi però iniziò in italia ( era iniziata con la crisi petrolifera del 1973, ma esplose completamente intorno al 1978) una grossa crisi economica (che avrebbe portato l'inflazione al 22% nel 1982), che in pratica distrusse quanto fatto col "Boom Economico" degli anni '60 e segnò l'inizio, per l'italia, di quelle "montagne russe economiche" (Siamo a cavallo-siamo rovinati-siamo a cavallo-siamo rovinati) che continuano tutt'ora.
Non ricordo bene se fu nel 1978 o nel 1979 che la Cenisio, ad esempio, iniziò a non colorare del tutto gli albi, e lasciava un sacco di pagine in bianco e nero (e questo nonostante gli albi originali americani fossero tutti a colori).
Perché la Cenisio faceva questo?
Per cercare di rientrare nei costi in quegli anni così difficili.
Ma ormai la crisi per i fumetti era iniziata. In quegli anni anche la Corno, dopo la pacchia dei primi anni '70 in cui varò diverse serie, cominciò a doverne chiudere alcune e far tornare i personaggi all'interno degli albi dei personaggi principali (ad esempio "Hulk e i Difensori" venne chiuso, ed Hulk tornò sull'albo dell'Uomo Ragno). 
Le tv commerciali che sfornavano cartoni animati giapponesi a ripetizione, e GRATIS, iniziavano insomma a fare le prime vittime (i supereroi in fumetto).
La Cenisio, alla fin fine, aveva comunque lasciato un buon ricordo, e fu proprio con gli ex lettori della Cenisio che la Play Press (dal 1989) riuscì a costruire il suo universo D.C. in italia.
Come dicevo sopra però, in italia ci si era ormai infilati in quelle montagne russe economiche, con le ormai  solite e stra-conosciute ondate di crisi economiche.
Una di queste, intorno al 2000, colpì di nuovo il fumetto e la Play Press fu costretta a dover abbandonare quasi del tutto le edicole per le fumetterie.
Fu l'inizio della fine, ed infatti nel 2005 si arrese, e mollò i Diritti D.C.

Da Planeta De Agostini in poi è storia.
L'universo D.C. era tornato in italia in pompa magna ma...il ricambio generazionale dei lettori italiani fu in negativo per i personaggi D.C.
Ed oggi se ne vedono ancora le conseguenze.     
Si infatti è così la DC comics in Italia per un motivo o per un' altro ha sempre avuto poca fortuna

Nik88

Aggiungo però, che secondo me la difficoltà nel leggere DC è, anche, il continuo rimandare a storie passate, alla continuity ecc

Io per dire mi sono avvicinato a tante storie dc classiche (non Vertigo, non elseworld) negli ultimi anni.. e sinceramente mi sono riuscito a interfacciare con queste storie, alle volte, solo perché ho esperienza con i comics Marvel.. altrimenti mi sarei trovato in difficoltà! Ci sono rimandi continui a storie che non ho letto..

Io posso capire che un neo lettore , soprattutto se ha poco tempo a disposizione, non spenda soldi e denaro per materiale poco comprensibile!

Largand

Citazione di: Nik88 il 21 Ottobre 2025, 20:45:53Aggiungo però, che secondo me la difficoltà nel leggere DC è, anche, il continuo rimandare a storie passate, alla continuity ecc

Io per dire mi sono avvicinato a tante storie dc classiche (non Vertigo, non elseworld) negli ultimi anni.. e sinceramente mi sono riuscito a interfacciare con queste storie, alle volte, solo perché ho esperienza con i comics Marvel.. altrimenti mi sarei trovato in difficoltà! Ci sono rimandi continui a storie che non ho letto..
Dobbiamo però riconoscere che la ricetta dell'uso della Continuity ed il rimando alle storie passate è stata inventata dalla Marvel, e funzionò benissimo...almeno dal 1961 al 1995.
Solo che dopo è cambiato "il lettore" medio dei fumetti di super eroi.
Mentre prima il lettore seguiva i personaggi, adesso segue gli autori nelle loro scorribande sulle varie serie.
E mentre prima seguivano i personaggi senza soluzione di continuità ed erano ferratissimi sul loro passato, adesso che invece seguono solo gli autori preferiti, si perdono gran parte delle storie dei vari personaggi, e di conseguenza la Continuity, anche quella D.C., diventa indigesta.
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Hugostrange70

Però negli ultimi anni c'è da dire che tutti questi rimandi alla continuity non dico che sono spariti ma quasi, anzi quando vedo qualche scrittore che fa riferimento a storie passate quasi mi meraviglio  :lol: 

Nik88

Citazione di: Hugostrange70 il 21 Ottobre 2025, 23:11:53Però negli ultimi anni c'è da dire che tutti questi rimandi alla continuity non dico che sono spariti ma quasi, anzi quando vedo qualche scrittore che fa riferimento a storie passate quasi mi meraviglio  :lol:

Oddio, nel mondo Marvel sì, nei primi anni 2000. E difatti è considerato un periodo d'oro della Marvel...
Nel mondo Dc non mi pare che ci sia mai stato un tentativo di allontanamento..e quantomeno di provare a fare in maniera intelligente (un accenno al passato si, lo scrivere delle storie incomprensibili senza avere letto dei cicli di storie di anni prima anche no)

Per rispondere a @Largand , tu citi cambi di gusto dei lettori.. probabilmente c'è anche il fenomeno che dici tu, ma nel periodo citato (primi anni 60) in Marvel le collane non erano tantissime, era più facile. Poi, con il successo, esplosero a livello di numero, e quindi si crearono le famiglie tematiche anche per facilitare la lettura.. ora c'è sicuramente una questione costi non indifferente (chi mi spinge a seguire X serie per completezza se la maggior parte sono ciofeche, se poi non campo) e anche una questione di medialità (un ragazzo giovane in fumetteria e in libreria va direttamente dagli scaffali dei manga, perché magari ha visto l'anime in streaming prima - come una volta si vedeva il cartoon in TV - e perché almeno hanno un inizio e una fine!)

Largand

Citazione di: Nik88 il 22 Ottobre 2025, 07:32:06Per rispondere a @Largand , tu citi cambi di gusto dei lettori.. probabilmente c'è anche il fenomeno che dici tu, ma nel periodo citato (primi anni 60) in Marvel le collane non erano tantissime, era più facile. Poi, con il successo, esplosero a livello di numero, e quindi si crearono le famiglie tematiche anche per facilitare la lettura.. ora c'è sicuramente una questione costi non indifferente (chi mi spinge a seguire X serie per completezza se la maggior parte sono ciofeche, se poi non campo) e anche una questione di medialità (un ragazzo giovane in fumetteria e in libreria va direttamente dagli scaffali dei manga, perché magari ha visto l'anime in streaming prima - come una volta si vedeva il cartoon in TV - e perché almeno hanno un inizio e una fine!)
Ho evidenziato i due punti principali del tuo post che intendo sviluppare.

1)"La maggior parte sono ciofeche".
E su questo sono d'accordo. Sul peggioramento qualitativo delle storie si potrebbero scrivere tesi universitarie.
Ma il problema principale è proprio quello, LE STORIE...non i rimandi a storie precedenti.
Il problema non è la "Continuity Verticale" (i rimandi a storie precedenti, perché se le storie che si leggono fossero davvero belle, verrebbe la voglia di recuperare anche le precedenti di cui parlano), ma la "Continuity Orizzontale", quel costringere il lettore ad acquistare 30-36 albi in 6 mesi ( di personaggi che non segui mai normalmente) per poter seguire l'EVENTO che coinvolge i/il personaggi/o che il lettore segue abitualmente.
Tornando a quanto dicevo prima, sulla bellezza delle storie che ti convince a recuperare le precedenti, questo ci porta al punto...

2)I super eroi sono fumetti americani, e gli americani, dagli anni '30 e sino alla fine degli anni '90 erano abituati a seguire le "soap opera".
In una soap opera entri che trovi storie già iniziate parecchie puntate prima, e che quindi non conosci, ma nel tempo che inizi a seguire la soap già ne iniziano altre che ti appassionano, ti coinvolgono (parlo del pubblico delle soap, eh) e ti aggiorni presto sulla situazione. E questo valeva non solo per il pubblico americano, ma anche per quello di altri paesi (M.M. Lupoi considerava "Sentieri" la sua droga quotidiana).
I personaggi dei fumetti americani, come le soap, hanno un inizio ma non hanno una fine.
Ed i fumetti Marvel furono i primi a seguire l'approccio delle soap (fu una geniale idea di Stan Lee, applicata anche in seguito).
Un esempio facile è Peter Parker, che mentre va al Liceo sta con Betty Brant, poi passa all'università, e si mette prima con Mary Jane, per poi fidanzarsi con Gwen Stacy. Mentre nel frattempo i vari Dr. Octopus, Goblin, Scorpione & Co. fanno avanti ed indietro a tormentare la vita dell'Uomo Ragno.
La ricetta di Stan Lee fu UNA VERA BOMBA FUMETTISTICA, ed anche la D.C. Comics (che a quel tempo si chiamava National Periodical Publications) dovette adeguarsi.
Ma questo non era un dramma per i lettori, anzi, fu una vera manna in quanto, col sapiente uso della Continuity, le storie crebbero in qualità, e tutti vissero felici e contenti...fino agli anni '90.

Dagli anni 2000 il pubblico americano iniziò a mollare le soap opera per un'intrattenimento diverso, i "reality show"...

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


...ed allo stesso tempo i lettori dei super eroi iniziarono a diminuire drasticamente, in favore di videogiochi, internet ed infine smartphone.

Il problema non è quindi la Continuity in se (mi ricordo ancora le camminate che facevo a Palermo negli anni '70, tra i negozietti dell'usato per recuperare i primi albi Corno di Thor, Uomo Ragno e Fantastici Quattro, e poter finalmente leggere quelle vecchie storie di cui si parlava negli albi che acquistavo settimanalmente), ma la qualità delle storie.
Se le storie attuali non attirano molto, ma col @#%&zo che il lettore ti va a cercare quelle precedenti.
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.