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Continuity: peso o ricchezza?

Aperto da Largand, 30 Marzo 2018, 11:53:12

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ConanilBarbaro

Argomento interessante.

Diciamo che la continuity va sempre gestita bene, perché se è assente, in quel caso il rischio è che un fumetto diventi ripetitivo, e racconti sempre la stessa storia, ma se invece è eccessiva, ti impedisce di capire le storie e a rileggerti tutte le altre ogni volta.

Quindi la continuity può essere entrambe le cose a seconda di come viene usata.

Il modo è migliore è inserire personaggi ricorrenti che poi tornano durante le storie per movimentare la situazione, ma rendendo le storie leggibili a sé stanti, mettendo solo alcuni riferimenti a storie precendenti.

Noiro

#76
Dico la mia.
La continuity deve essere una responsabilità, ma non un peso.
Io devo poter essere in grado di poter leggere una run di signor autore, senza dover avere letto 60 anni di storie.

Posso apprezzare dei riferimenti generici al passato
Es: gothamita racconta che è rimasto traumatizzato da un terremoto che colpì anni fa Gotham

Non apprezzo un riferimento più specifico che impone che io conosca per forza l'evento in questione

Es: gothamita è rimasto traumatizzato dall'omicidio del fratello da parte di Mr.Freeze durante "Terra di nessuno".

La continuità delle storie deve per lo più avere coerenza, non serve l'enciclopedia che ripassa tutti i passaggi creati da tizio e caio in 80 di storie.

E soprattutto, la continuità troppo stretta, invecchia e fa pesare le storie, quindi pretendere che il Punitore sia un reduce della guerra del Vietnam, farà solo sentire i lettori a disagio.
Noiro-orioN

pumui75

interessante topic , beh parlerò in breve per dare mia opinione .
Per certi personaggi la continuità a volte è superflua (vedi il PUNITORE che poi farlo venire da qualunque conflitto )
diverso il discorso con altri più storici tipo CAPITAN AMERICA (metterlo ai giorni nostri con origini recenti mi pare esperimento assurdo )
ed coi i gruppi poi come si fa si azzera tutto ?
Lo so lo stanno già facendo da un pezzo ma non mi pare che la cosa abbia avuto grande successo !!
saluti dal colle ASTAGNO DI ANCONA

Tankorr

Argomento interessantissimo.

Io penso che la Continuity sia un valore aggiunto incredibile.

E sia una risorsa, a volte ben sfruttata, altre volte mal sfruttata.

Ma -almeno in potenza- per me è SEMPRE una risorsa.

E penso anche che quando è pesante è perché sia stata usata male.

Insomma, la continuity è come il Kaiohken: è difficile da usare e va dosato bene, ma se non c'è vince Vegeta :lolle:

éala éarendel engla beorhtast
ofer middangeard monnum sended

Il Sorridente

A lungo andare la continuity è un peso enorme, una nerdata indigeribile per chiunque volesse avvicinarsi al mondo del fumetto o riprenderne la lettura o, anche, continuare a seguirlo.
L' ideale sarebbe stato adottare il concetto di continuity à la Ken Parker : personaggi che invecchiano nel corso del tempo di modo da favorire un costante ricambio sia di protagonisti che antagonisti ( qualora non abbiano una vita più lunga di quella umana ).
Il non averli voluti sostituire quando sarebbe stato il caso ha creato un groviglio inestricabile che oggi nessuno più capisce e che costringe gli editor a fare reboot su reboot coi risultati che noi oggi vediamo.
La Marvel dopo Civil War si è troppo presa sul serio: oramai tutti i supereroi sono in qualche modo collegati fra loro, dentro a filiali degli Avengers e o Xmen, che fanno comunque riferimento allo Shield.
In pratica si è quasi tolta, se non per rari casi, il senso di fiaba che tanto era cara nel periodo passato...le identità segrete, ma anche il pattugliare le strade o il loro quotidiano tra i civili, sono particolari che man mano stanno sempre più perdendo presa nella Casa delle idee.

E mi rammarico, sì, avete capito bene, mi rammarico poiché la Marvel è stata la mia giovinezza.
E rimpiango una vera Casa delle Idee nella quale Licantropus, Shang-Chi e Capitan Mar-vell potevano convivere pacificamente. 
Lo rimpiango proprio quell' universo nel quale, mentre Galactus minacciava la Terra e Silver Surfer scorrazzava per i cieli di New York, l' Uomo Ragno e Devil saltavano tranquillamente fra i tetti ; quell' universo nel quale,  mentre gli X-men cercavano di impedire al conte Nefaria di nuclearizzare il mondo, i Vendicatori continuavano a farsi i cazzi propri tra annunci di ricerca di nuovo  personale e viaggi di nozze intorno al mondo.

Ken Parker

Ricchezza, ricchezza indicibile. Il vero valore aggiunto del fumetto americano, perché.. diciamola tutta: letta una scazzottata lette tutte :asd: