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Topolino - Topic Ufficiale

Aperto da Spider-Bat, 29 Settembre 2009, 00:31:35

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Clod

Citazione di: The Joker il 01 Agosto 2011, 01:56:46
Leggo sempre i tuoi commenti con grandissimo piacere :+1:
idem
la storia con Macchia è piaciuta molto anche a me :)

We are called Cybermen. We were exactly like you once, but our cybernetic scientists realised that our race was getting weak. Our lifespan was getting shorter, so our scientists and doctors devised spare parts for our bodies until we could be almost completely replaced. Our brains are just like yours, except that certain weaknesses have been removed. Weaknesses like... emotions, pain. You will become like us. You will be upgraded.

Bramo

Citazione di: Alice in Wonderland il 01 Agosto 2011, 17:52:45
Anche a me piace tantissimo Topolino, anche se in realtà il miei personaggi preferiti fanno parte della famiglia dei paperi, in particolare amo le storie che narrano le avventure a caccia di tesori di zio Paperone con al seguito Paperino e i nipotini..
Anni fa comperavo regolarmente il giornalino, ma ora preferisco le raccolte (ad esempio i Grandi Classici) e Paperino a cui sono abbonata  :)
Be', sicuramente anch'io ho un debole per i Paperi piuttosto che per i Topi.
Ma in realtà sto iniziando a pensare che dipenda molto dagli autori: scrivere dei Paperi è sicuramente più semplice che realizzare una grande e bella avventura di Topolino. Se per i Paperi abbiamo quindi dei veri e propri mostri di bravura (Barks, Don Rosa, il Cimino dei decenni addietro, Pezzin, Scarpa, Chendi...) ma tutto sommato anche autori meno blasonati o meno abili possono comunque comporre una bella avventura con Zio Paperone o con Donald, su Topolino siamo stati vessati per anni da cattive storie in cui Mickey è l'insopportabile perfettino detective e pochi sono gli autori capaci di raccogliere l'eredità di Gottfredson e Scarpa.
Poi però al giorno d'oggi leggo storie di Faraci, di Casty, della Radice... e capisco che amo Topolino quasi quanto Paperino, se scritto come si deve. Quasi perchè ci sono anche altri motivi che mi spingono a preferire la famiglia dei Paperi... ma sicuramente la considerazione di cui sopra getta una luce diversa sul mio giudizio un po' superficiale che per anni ho dato al personaggio dalle orecchie tonde.
Cioè, il Topolino della Radice di questa settimana è semplicemente perfetto, simpatico, umano! Ci credo, Clod, che sia piaciuto anche a te! ;)
Clod che ringrazio per gli apprezzamenti, così come ovviamente anche The Joker :)
Andrea "Bramo"

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Alice in Wonderland

Citazione di: Bramo il 01 Agosto 2011, 23:40:42
Citazione di: Alice in Wonderland il 01 Agosto 2011, 17:52:45
Anche a me piace tantissimo Topolino, anche se in realtà il miei personaggi preferiti fanno parte della famiglia dei paperi, in particolare amo le storie che narrano le avventure a caccia di tesori di zio Paperone con al seguito Paperino e i nipotini..
Anni fa comperavo regolarmente il giornalino, ma ora preferisco le raccolte (ad esempio i Grandi Classici) e Paperino a cui sono abbonata  :)
Be', sicuramente anch'io ho un debole per i Paperi piuttosto che per i Topi.
Ma in realtà sto iniziando a pensare che dipenda molto dagli autori: scrivere dei Paperi è sicuramente più semplice che realizzare una grande e bella avventura di Topolino. Se per i Paperi abbiamo quindi dei veri e propri mostri di bravura (Barks, Don Rosa, il Cimino dei decenni addietro, Pezzin, Scarpa, Chendi...) ma tutto sommato anche autori meno blasonati o meno abili possono comunque comporre una bella avventura con Zio Paperone o con Donald, su Topolino siamo stati vessati per anni da cattive storie in cui Mickey è l'insopportabile perfettino detective e pochi sono gli autori capaci di raccogliere l'eredità di Gottfredson e Scarpa.
Poi però al giorno d'oggi leggo storie di Faraci, di Casty, della Radice... e capisco che amo Topolino quasi quanto Paperino, se scritto come si deve. Quasi perchè ci sono anche altri motivi che mi spingono a preferire la famiglia dei Paperi... ma sicuramente la considerazione di cui sopra getta una luce diversa sul mio giudizio un po' superficiale che per anni ho dato al personaggio dalle orecchie tonde.
Cioè, il Topolino della Radice di questa settimana è semplicemente perfetto, simpatico, umano! Ci credo, Clod, che sia piaciuto anche a te! ;)
Clod che ringrazio per gli apprezzamenti, così come ovviamente anche The Joker :)


Sono d' accordissimo con il tuo giudizio!  :up:
Ora che ci penso per un certo periodo leggevo regolarmente quel fumetto contenente solo storie  su Topolino in veste di detective, non ricordo come si chiamasse...

Bramo

Citazione di: Alice in Wonderland il 02 Agosto 2011, 08:19:33
Citazione di: Bramo il 01 Agosto 2011, 23:40:42
Citazione di: Alice in Wonderland il 01 Agosto 2011, 17:52:45
Anche a me piace tantissimo Topolino, anche se in realtà il miei personaggi preferiti fanno parte della famiglia dei paperi, in particolare amo le storie che narrano le avventure a caccia di tesori di zio Paperone con al seguito Paperino e i nipotini..
Anni fa comperavo regolarmente il giornalino, ma ora preferisco le raccolte (ad esempio i Grandi Classici) e Paperino a cui sono abbonata  :)
Be', sicuramente anch'io ho un debole per i Paperi piuttosto che per i Topi.
Ma in realtà sto iniziando a pensare che dipenda molto dagli autori: scrivere dei Paperi è sicuramente più semplice che realizzare una grande e bella avventura di Topolino. Se per i Paperi abbiamo quindi dei veri e propri mostri di bravura (Barks, Don Rosa, il Cimino dei decenni addietro, Pezzin, Scarpa, Chendi...) ma tutto sommato anche autori meno blasonati o meno abili possono comunque comporre una bella avventura con Zio Paperone o con Donald, su Topolino siamo stati vessati per anni da cattive storie in cui Mickey è l'insopportabile perfettino detective e pochi sono gli autori capaci di raccogliere l'eredità di Gottfredson e Scarpa.
Poi però al giorno d'oggi leggo storie di Faraci, di Casty, della Radice... e capisco che amo Topolino quasi quanto Paperino, se scritto come si deve. Quasi perchè ci sono anche altri motivi che mi spingono a preferire la famiglia dei Paperi... ma sicuramente la considerazione di cui sopra getta una luce diversa sul mio giudizio un po' superficiale che per anni ho dato al personaggio dalle orecchie tonde.
Cioè, il Topolino della Radice di questa settimana è semplicemente perfetto, simpatico, umano! Ci credo, Clod, che sia piaciuto anche a te! ;)
Clod che ringrazio per gli apprezzamenti, così come ovviamente anche The Joker :)


Sono d' accordissimo con il tuo giudizio!  :up:
Ora che ci penso per un certo periodo leggevo regolarmente quel fumetto contenente solo storie  su Topolino in veste di detective, non ricordo come si chiamasse...
Dipende. Intendi "Topomistery" oppure MM? Nel primo caso, un mensile che conteneva storie in ristampa, potevano capitare cose validissime (il Gott rimontato, Scarpa...) così come le storie ultra-ripetitive a cui accennavo. Nel secondo caso invece si era all'interno di un fine progetto di restaurazione di grande qualità, che mostrava Topolino sì detective ma in una dimensione dura e adulta che poco aveva da spartire con i vecchia gialli.
Ed era ai vecchi gialli che mi riferivo quando pensavo a storie che hanno un po' svilito l'immagine di Mickey... quei gialli che potrei definire "martiniani" che oltre ad essere poco originali, alla lunga, mostravano un Topolino insopportabilmente perfettino e a volte antipatico.
Non tutte le storie gialle di Topolino fortunatamente sono così: vedi quelle di Scarpa (Collana Chirikawa, Unghia di Kalì...), le trame gialle disegnate da Gottfredson, i bellissimi gialli di Casty e le storie noir di Tito Faraci, che portano proprio al già citato MM. Tutte versioni degnissime.
Sono alcune derive che condanno io :)
Andrea "Bramo"

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Bramo

#49
Cronache dal Pianeta T (Fausto Vitaliano / Claudio Sciarrone)





http://www.youtube.com/watch?v=2ZcjU0TXHTY

[su "Topolino" # 2891-2892-2902-2903-2904-2905, oppure potete leggerla tranquillamente scaricandovi gratuitamente le 6 puntate da QUESTO LINK al sito di "Topolino.it".]


E' ora di approfondire un po' questa controversa e recente saga disneyana comparsa sulle pagine di "Topolino".
Controversa per tanti motivi, personali e non.

Partiamo col dire che sicuramente era un lavoro ambizioso, e su cui la redazione puntava. Infatti le 4 parti della storia compaiono sui 4 numeri del settimanale che escono a luglio, che quest'anno varavano il restyling del giornale e che sono come ogni anno abbinati al gadget estivo, il quale peraltro è collegato alla suddetta storia. Inoltre all'avventura vengono aggiunte anche due puntate di "prequel" due mesi prima per creare l'hype, annunciate addirittura da una sorta di trailer.
Proseguiamo osservando che lo sceneggiatore stesso, al termine della pubblicazione della saga, si è detto non convinto dell'esito finale della storia: il buon Fausto ha ammesso che alcune cose gli sono rimaste nella penna e che la resa definitiva non è quella che si immaginava.
Concludiamo specificando che ai tempi delle due puntate di prologo sputai violentemente sulla qualità della saga, che assolutamente non mi convinceva e mi sembrava una variazione "sui generis" e in salsa psuedo-fantascientifica di un plot visto e rivisto.

Con queste dovute osservazioni, oggi mi sono riletto tutta di seguito la saga. E il mio giudizio, che già leggendo settimanalmente le quattro puntate che fanno da cuore dell'avventura era sicuramente migliore, è ulteriormente cambiato in meglio.
Questo non vuol dire che giudichi la storia un capolavoro, o una saga riuscitissima e meravigliosa: i suoi bravi difetti li ha, alcuni insiti nel sistema stessa di suddivisione in 4 parti dell'avventura, altri dovuti alla trama.
Eppure rileggendola tutta d'un fiato non posso non notare un senso di unitarietà nel racconto che precedentemente non avevo notato, una maturazione più sensata del previsto di Topolino ma anche di altri personaggi e una sceneggatura sicuramente brillante, e qui intendo proprio il modo di scrivere di Vitaliano che per quanto in qualche occasione ecceda in alcune battute tipiche sue che non si amalgamano proprio bene con l'atmosfera attorno, è sicuramente un modo di raccontare spigliato e moderno che ben accolgo su "Topolino", perchè pieno del gusto di narrare.
Un tema presente nella storia che è sicuramente da sottolineare è quello della dittatura: Fausto nel prequel si preoccupa di metterci sotto gli occhi un referendum-truffa, due biechi delinquenti che riescono a prendere il potere facendo credere quello che vogliono ai cittadini e pronti a scatenare una politica di conquista militare di altri pianeti. E' una lezione importante mettere in guardia la gente da situazioni di questo tipo, così realistiche da essere già avvenute più e più volte nel mondo e sempre foriere di pericoli e drammatiche conseguenze. La noia porta a credere ai malvagi, mentre il tenere desta la mente aiuta a riconoscerli e a fermarli prima che sia troppo tardi, prima che la loro pazzia metta a ferro e fuoco il mondo.
Alla fine, questo è il messaggio della storia, unito a quello delle ultime tavole dell'avventura: occorre saper guardare oltre il proprio naso, conoscere il mondo per avere gli strumenti per capirlo e fronteggiarlo... e durante il viaggio della vita è importante far tesoro di quanto si trova lungo il cammino piuttosto che essere ossessionati dalla meta. Fausto tramite la costruzione del Pianeta T e di un popolo talmente apatico da avere come passatempo l'invenzione dell'oggetto più inutile possibile, ci mette in guardia dal fatto che l'ozio mentale è terreno fertile per i dittatori ma che basta il coraggio di pochi per risvegliare la coscienza di molti. Ed ecco allora l'importante figura di Topolino come essere che matura e prende pian piano coscienza di sè, dapprima confusamente e poi in modo finalmente limpido nell'ultima, sorprendente puntata.
La conclusione è sicuramente un punto di forza della saga: la scoperta dell'arcano attorno ai nostri e alla loro missione viene svelato in modo sorprendente e intrigante, e porta ad uno scontro finale tra Topolino e il dittatore Macchia Nera molto avvincente. Senza contare il colpone di scena finale! :)
Quello che forse paga maggiormente questa saga è sulla lunga distanza, perchè a fronte di un prologo migliore di quanto lo avessi recepito in prima battuta e del gran finale, abbiamo che in più punti la storia delle altre puntate si fa stiracchiata, con alcune mini-sottotrame evitabili (quella del popolo dei paradossi...) ed espedienti non proprio brillanti. Fortunatamente comunque la trama principale ha sempre modo di andare avanti, e ci sono anche situazioni interessanti come Minni in un'altra dimensione (anche se trattata in modo forse troppo veloce) e gli specchi con il proprio doppio malvagio all'interno.
Il ritmo della narrazione è quindi altalenante, ma i pregi rimangono soprattutto alla luce dalla conclusione davvero soddisfacente.
I dubbi che avevo esternato ai tempi del prologo erano soprattutto due: personaggi caratterizzati in modo "bizzarro" in una trama che sapeva di già visto e l'ampia prevedibilità che l'intreccio lasciava intravedere. Ecco, se nelle mie ipotesi dul proseguimento della storia in molte cose ci vidi molto male (quindi la sceneggiatura di Fausto mi ha piacevolmente sorpreso e non chiedevo di meglio), anche i miei dubbi iniziali vengono smorzati da questa lettura unitaria, pur non venendo del tutto cancellati. La caratterizzazione burbera di Orazio è divertente, ma forse fine a se stessa, al contrario di quella di Minni che nel suo essere un po' stronza ha un suo perchè. Topolino compie un suo percorso sensato e non gratuito come temevo e anche il duo Macchia-Gamba è ben descritto. La storia non è il massimo dell'originalità, ma tornando al discorso della prevedibilità non posso non ammettere che l'ultimo episodio ha dimostrato a più riprese di essere diverso da qualunque cosa mi aspettassi, piacendomi tantissimo.

Insomma, tirando le fila questa saga è molto buona, con una morale molto forte e importante in una sceneggiatura brillante, che sorregge una storia dalla trama in più punti stiracchiata ma sicuramente bella come storie nel complesso.

Discorso a parte meritano i disegni di Sciarrone. Passato a disegnare interamente in digitale, Claudio ha lavorato in questa maniera su questa saga. Se nel prequel mi aveva convinto a metà (e anche dopo la rilettura mi è parso migliore di quanto ricordassi, non mi ha proprio preso al 100% in questo suo nuovo stile) ecco che con le ultime 4 parti è andato migliorando secondo me, riuscendo a rendere sempre meglio i volti e l'aspetto dei quattro protagonisti, che era la cosa che forse meno mi convinceva dato che invece altri personaggi e gli sfondi erano ottimi fin da subito.
Nel complesso quindi le tavole oscillano dal molto buono all'eccellente, con uno stile fortemente moderno e supportato da una colorazione che ben si confà a tale stile. I paesaggi alieni, gli abiti, alcuni comprimari come il cacciatore di taglie sono uno spettacolo visivo senza precedenti, e il Topolino e la Minni degli ultimi due episodi sono qualcosa di eccezionale.

Nel complesso quindi Vitaliano e Sciarrone hanno puntato in alto con il loro progetto, l'uno dal punto di vista delle tematiche che fanno da sfondo alla saga e l'altro con dei disegni moderni, eccezionale e quasi sperimentali. Si nota che all'avventura mancano alcuni elementi per essere un capolavoro pienamente riuscito e riconosciuto, ma quello che Le Cronache dal Pianeta T ci lasciano è comunque la sensazione di aver letto una gran bella storia che, se venisse raccolta in futuro in un volumetto, sicuramente mi piacerebbe tenere in libreria :)
Andrea "Bramo"

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The Joker

Ottimo commento! :+1:
Fa piacere trovare qualcun'altro che legge "ancora" Topolino e trova il tempo per andare oltre gli aspetti più leggeri :D
VENDO, SVUOTO LA LIBRERIA! FILM, SERIE TV, FUMETTI IN ITALIANO E IN INGLESE! DI TUTTO PER TUTTI... SCONTI E PREZZI TRATTABILI SU ORDINI CONSISTENTI!
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Bramo

Citazione di: The Joker il 08 Agosto 2011, 01:21:56
Ottimo commento! :+1:
Fa piacere trovare qualcun'altro che legge "ancora" Topolino e trova il tempo per andare oltre gli aspetti più leggeri :D
Grazie :)
Ho modificato leggermente il post mettendo in risalto i numeri di "Topolino" in cui sono presenti le 6 parti della saga e soprattutto il link per scaricarsele, che magari se qualcuno leggendo il mio commento si sente interessato alla storia fa prima a recuperarla così ;)
E comunque le storie Disney si prestano spesso ad andare oltre gli aspetti più leggeri: ovviamente vale il discorso che facevo qualche post sopra, essendo una rivist-contenitore indirizzata anche e sopratttutto a ragazzini trovi molto spesso storielle infime o che non hanno molto da dire e dare, ma fortunatamente tanto in passato quanto attualmente ci sono autori che sfornano storie adattissime anche a lettori più esigenti e che offrono molti spunti. Al netto dei suoi difetti, la saga di Vitaliano e Sciarrone fa parte di questa categoria.
Andrea "Bramo"

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Bruce Wayne

Mi state facendo tornare la voglia di leggerlo!  :lol:

Bramo

Topolino # 2907



Un "Topolino" da avere, conservare, rileggere. Uno dei numeri migliori dell'anno.
E tutto questo grazie solo alla storia d'apertura!



Topolino e il Grande Mare di Sabbia (Radice/Turconi) è la seconda storia "estiva" preannunciata da qualche mese dai BigTurks, che arriva a distanza di due sole settimane da quella su Macchia Nera. La storia è addirittura pubblicizzata sul sito "Topolino.it" da un'intervista ai due coniugi che parlano del dietro le quinte dell'avventura.
E il dietro le quinte è ovviamente uno dei loro tanti viaggi: anche quello nel deserto del Sahara è servito loro da spunto per una storia, una delle più belle e dolci tra quelle sfornate dalla coppia. Siamo agli inizio del 900, e anche se i Topolino, Minni e Pippo che vediamo recitare non sono quelli "standard" come comportamenti e caratterizzazioni sono esattamente loro :) Teresa ancora una volta dimostra di conoscere e saper usare perfettamente i personaggi Disney e in special modo l'universo topesco, solitamente più difficile rispetto a quello papero. Invece qui abbiamo un Topolino ottimo, una Minni che (seguendo l'esempio di quella ottima vista in Pippo Reporter) esce dallo stereotipo di apatica ragazza del protagonista per assumere un carattere forte e determinato che ben le si confà e infine un Pippo magistrale, bellissimo, che fa un passo avanti rispetto al reporter anni '30 per assumere un atteggiamento filosofico tout-court che gli calza a pennello, specie perchè mischiato con la sua vena di follia e distrazione.
L'atmosfera in cui i due autori mettono questi personaggi è d'effetto: il "grande mare di sabbia" è il deserto, e molto aiutano i disegni di un Turconi che ha ha fatto suoi gli splendidi panorami che ha visto coi suoi occhi e che ci regala delle vedute mozzafiato e spettacolari tra dune, rocce e cieli stellati.
La trama è semplice, ma proprio questo fa sì che la sceneggiatura abbia lo spazio per trasmettere emozioni dovute all'atmosfera così come alle relazioni tra i protagonisti. Il colpo di scena finale a me personalmente ha sorpreso (immaginavo che alla fine del viaggio Minni non avrebbe trovato lo scrittore che cercava, ma dove potesse trovarsi o chi potesse essere non l'avevo immaginato) e le ultime tre tavole sono poesia pura, e mi hanno fatto concludere la lettura con un bel sorriso.
La parte grafica di Stefano l'ho già lodata, occorre però dire che il suo tratto è ottimo anche nei personaggi (che belli che sono i 3 protagonisti!) e che non è secondario l'essersi occupato anche dei colori, e la cosa si nota in più vignette ed è un valore aggiunto non da poco.
Con questa storia i due coniugi confermano di essere nella ristretta cerchia degli autori migliori del "Topo" attuale e degli ultimi 10 anni, dato che quando lavorano in coppia sono sempre particolarmente ispirati e realizzano insieme storie indimenticabili.

Comunque anche il resto del numero non è male. Paperino e l'Elmo degli Dei (Panaro/Freccero) è una storia in due tempi che segue il meccanismo classico di alcune avventure barksiane, con Paperino e nipotini sulle tracce di un antico reperto, in compagnia di uno studioso che li consiglia e di un nemico che li intralcia. Per come traspare l'esntusiasmo dei quattro paperi nel gettarsi nell'avventura, e per come è raccontata la storia, la storia - mi sbilancio - sembra barksiana anche come qualità e il che è notevole. Insomma, un bel "bravo" a Panaro ci sta tutto, così come gli applausi li merita anche Andrea Freccero che regala dei disegni ottimi e perfettamente in bilico tra classicità e modernità.
Paperino, Paperoga e la Migliore delle Scuse (Vitaliano/Gottardo) è una goliardata, ma bella nel so genere. Uno spaccato assurdo e demenziale di vita quotidiana di Paperino (insinuata da Paperoga) ci sta tutto, specie in un numero estivo, e quando il mattatore è il nostro Fausto si può star certi che la storia non difetterà dal punto di vista della comicità. L'idea della catena di scuse assurde è ottima, soprattutto per come viene spinta all'estremo, e il tormentone "vi pare possibile inventare una scusa simile?" è ai limiti del geniale.

Insomma, questo numero è una delle letture migliori che si possono fare in questo agosto 2011 ;)
Andrea "Bramo"

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Azrael

Topolino ne ho tantissimi ma sono tutti negli scatoli praticamente  <_<

Grande Bramo  :clap:
INSTAGRAM: AZRAEL'S CAVE

The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Bramo

Citazione di: Batman il 16 Agosto 2011, 20:28:12
Topolino ne ho tantissimi ma sono tutti negli scatoli praticamente  <_<

Grande Bramo  :clap:
E' il destino dei "Topolino", anche i miei (quelli delle annate qualitativamente peggiori) sono tutti lì.

Tornando al "Topo" odierno, mi spiace solo che per via del black out del forum non abbia potuto scrivere il commento di cui sopra in tempo utile per farvelo comprare! Domani nelle edicola sarà già arrivato quello nuovo, e l'avviso che ho fatto nell'area discussioni su FB è stato per forza di cose limitata come eco.
Ed è un peccato, perchè la prima storia è praticamente una graphic novel e varrebbe davvero la pena di essere letta. Se avete la fortuna di vedere in giro il numero con la copertina che ho postato, magari in qualche edicola ritardataria o fra qualche tempo altrove, fateci un pensierino ;)
Andrea "Bramo"

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Bramo

Topolino # 2912



Dopo la capolavorosa storia metafumettistica sulle didascalie, torna Casty sul "Topo" e lo fa con una storia più nella norma, ma non di certo banale o evitabile. Topolino e il Caso Parallax (Casty/Perina) è infatti un giallo puro e semplice, ma nel modo di scriverlo si nota l'attenzione dell'autore per ogni singolo passaggio, per la costruzione dell'intrigo e la caratterizzazione dei personaggi. Topolino in particolare qui riesce ad essere perfettamente in bilico tra la sua parte deduttiva e la sua genuinità, che lo fa arrivare sì alla soluzione del caso ma solo dopo aver preso la facile cantonata.
Il ruolo di Pietro nella storia è quantomeno originale, e anche se a un certo punto era anche ipotizzabile il colpevole dietro al mistero della rapina in banca, il modo in cui tutto quanto è stato inscenato è quello che fa la differenza, perchè la spiegazione finale risulta tanto chiara e risolutoria per il lettore, quanto fantasiosa e stuzzicante.
Un giallo che più che a quelli di Martina mi ricorda quelli di Mezzavilla degli anni '90, dove Topolino era immerso nelle atmosfere gialle senza alcuni difetti che si riscontravano nei gialli dei decenni precedenti. E come dice Valentina nell'editoriale, tutto dedicato alla storia di apertura, forse c'era bisogno di rivedere un bel giallo con protagonista Topolino a investigare. Un bel giallo, però, e questo lo è sicuramente.
Aiutano anche i disegni di Perina, qui davvero in formissima, mi ha ricordato i primi anni 2000 quando lo consideravo uno dei migliori disegnatori di Mickey.

Zio Paperone e la Bussola del Magico Wilbur (C. Panaro, O. Panaro) è una storia in due tempi, come ultimamente capita spesso con le avventure scritte dal veterano Panaro. La storia è davvero pregevole, e conferma dopo l'avventura di qualche settimana fa dell'Elmo degli Dei che lo sceneggiatore ha ancora molte frecce al suo arco e che sa ancora scrivere ottime storie disneyane come faceva negli scorsi decenni. Il rapporto Paperone-Brigitta è ben descritto, il modo di costruire l'avventura partendo dall'aneddoto legato a un oggetto che dà il via alla trama è, nella sua classicità, funzionale allo sviluppo della storia. Forse ho preferito la storia con Paperino e i nipotini, ma è indubbio che anche questa sia una storia molto piacevole. Anche grazie ai disegni di Ottavio Panaro, che ultimamente mi trovo sempre più spess a rivalutare rispetto al passato.

Topolinia Police Dinner - L'Inno del Poliziotto (Gagnor/Amendola) è solo una breve, ma finalmente si tratta di una breve di qualità e che assolve pienamente al suo compito, cioè far sorridere e ridere. E conoscendo il grande senso dell'umorismo di Roberto Gagnor, dovrebbe essere facile vedere queste mini-saghe come ottimo materiale per quanto leggero, mentre finora quello che avevo letto delle storie filler del Gagnor non mi aveva mai pienamente soddisfatto, pur con alcune eccezioni. Ma questa storiella è davvero simpaticissima, Manetta è davvero perfetto, ottimo lo spunto di base, bellissime le rime assurde. Peccato per i disegni, Amendola non ha uno stile adatto a questo tipo di storie.

Della danese che chiude il numero manco sto qui a parlarne...

In definitiva un buon numero, che sa intrattenere anche il lettore smaliziato in modo egregio, se ci si ferma prima dell'ultima storia. Un bel Casty giallo, un buon Panaro classico e una breve che sa il fatto suo di Gagnor. Un menù completo e molto buono.
Andrea "Bramo"

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Bramo

#57
Topolino # 2916



Quando sento odor di storie che valgono, specie se scritte e disegnate da autori che amo e stimo, il mercoledì mi fiondo sempre in edicola a comprare "Topolino" ;) Questo succede per Casty, per Faraci, per Gagnor... e ovviamente per la coppia formata da Teresa e Stefano, che ormai da molti mesi ogni volta che compaiono sulle pagine del settimanale Disney offrono sempre una vera e propria perla.
Non fa eccezione nemmeno questa settimana, dove i due coniugi tornano con Tip & Tap in: Operazione Tazza Rossa (Radice/Turconi), una storia particolare sotto molti punti di vista, che avrebbe IMHO meritato l'onore della copertina... ma capisco che la settimana era piena di eventi a cui dare risalto; lo ammette la stessa Valentina nel suo editoriale, che comunque rimedia spendendo parole di elogio per questa bella storia.
La quale contiene tematiche molto importanti, d'attualità e quindi molto delicate, di cui non è facile parlare senza peccare di facili moralismi o di eccessivo didascalismo, a maggior ragione in una storia su "Topolino": la fame nel mondo, i continenti e i Paesi più sfortunati, la sofferenza che portano i disastri naturali, e in tutto questo evidenziare l'importanza del lavoro degli aiuti umanitari, come il Programma Alimentare Mondiale che viene qui omaggiato e pubblicizzato nelle sue importanti attività.
Della difficoltà di parlare di questi argomenti ne parla Teresa stessa in questo post sul forum del Papersera.
Ma la sceneggiatrice è riuscita perfettamente nell'impresa, dimostrando una volta di più di avere grande padronanza dei personaggi Disney e di saperli capire fino in fondo, sapendo le loro potenzialità e sapendo sfruttarli alla bisogna anche per soggetti più impegnati. Lo ha dimostrato nelle storie più recenti della serie Pippo Reporter, dove personaggi e temi di cultura erano ottimamente espressi dal cast messo in campo, lo dimostra ancora di più stavolta, dove si alzava il livello di difficoltà.
Qui Teresa decide di mettere in campo Tip e Tap, personaggi che da un po' non si vedevano in un ruolo attivo, li divide in due continenti diversi e in questo modo riesce in maniera efficace a offrire due punti di vista differenti su queste situazioni, quello di chi è sul posto e quello di chi vede tutto da lontano, come noi del resto. Tip è formidabile, comunque: il suo destreggiarsi in questa situazione d'emergenza, la sua amicizia con i due ragazzini, Malik e Lily, viene raccontata in modo bellissimo e infine sentire il topino dire frasi come
CitazioneHo scoperto che mi piace essere dento gli avvenimenti! Non so ancora se diventerò un inviato speciale o un operatore umanitario, ma so che ora andrò a scoprire che cosa succede laggiù, costi quel che costi
sono cose che emozionano il lettore.
La caratterizzazione "umana" di Gambadilegno e Plottigat richiema, specie per quest'ultimo, quella già vista in Pippo Reporter, e oltre ad essere funzionale allo svolgimento della trama è credibile. E bello è anche il modo di vedere Topolino: nella storia appare poco, se ne sta in disparte, ma dalle parole di Tip sappiamo che si è subito fiondato ad aiutare gli operatori umanitari. E' questo il Mickey Mouse bello, sempre pronto ad aiutare ma non per mettersi in mostra, solo perchè è la cosa giusta da fare.
Infine, il simbolo della tazza rossa che campeggia fin dal titolo e che ci accompagna anche nell'ultima, poetica vignetta, è un'immagine così immediata ed evocativa che dona anche lei un tocco in più alla storia.
Ma se devo essere onesto, parte dell'ottima riuscita della storia è data anche dai disegni di Turconi: ormai è chiaro che quando i due lavorano insieme, la storia non si può dividere in due compartimenti stagni testo/disegni, ma il risultato finale risulta un'alchimia dovuta a queste due componenti inscindibili, che creano qualcosa di eccellente. Stefano si sbizzarrisce nel variare l'aspetto dei comprimari, processo che ha già attuato da tempo ormai e che lo scenario africano spinge ancora di più: e allora tra gli operatori ecco cinghiali, tucani, leoni e una fauna variegata che è una gioia per gli occhi. Oltre a ciò, non si possono ignorare gli splendidi sfondi e ovviamente i suoi Topi, che sono deliziosi.
Dopo la storia, Teresa stessa firma una paginetta dove spiega l'importanza della Giornata Alimentare Mondiale e del World Food Programme.

Altra storia "celebrativa" è quella di apertura, Qui Quo Qua e la Grande Storia della Chimica dei Paperi (Ambrosio/De Lorenzi-Vian-Limido-Dalena-Gervasio) che ricorda che il 2011 è l'anno della chimica. Non poteva che essere Stefano Ambrosio, il quale è perito chimico, a scrivere un'avventura che ripercorresse alcuni tra i fatti e personaggi più importanti e significativi di questa disciplina. E allora ecco riemergere lo schema più classico per queste occasioni, quello di Pico de Paperis che racconta una serie di aneddoti storici in cui antenati dei Paperi sono stati coinvolti. L'idea di base è interessante, e non è nemmeno svolta male, anche se al terzo episodio inizia ad avvertire un po' di stanchezza nella lettura. Una discreta prova, valorizzata dai disegni di Vian, Limido, Gervasio e soprattutto dell'ottimo Antonello Dalena che offre un'ottima prestazione.

Il resto del libretto contiene la simpatica Posta del Cuore di Dinamite Bla - Colpo d Fulmine (Gagnor/Soldati)
CitazioneSai cos'è successo all'ultimo che mi ha chiamato "metaforico"?  
:asd:
, la ciminiana (in senso negativo) Zio Paperone e l'Idolo di Wabonga (Del Conte) e Paperino e la Sorgente di ZImpa-Zirlù (Martinoli/Held), che non è niente di che e nemmeno si può dire che sia originale, ma mi pare scritta abbastanza bene.

Insomma, la storia dei BigTurks vale il prezzo del giornale assolutamente. E la prossima settimana sono ancora qui, che anche il prossimo "Topo" si preannuncia interessante, molto interessante ;)
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
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Jonathan Crane

Quando ero piccolo le storie del Topo o le lasciavo per ultime o non le leggevo proprio :lolle:

Sono sempre stato affezionato di più ai Paperi. Ora non prendo più Topolino perché ho tantissimi numeri conservati, avendo così tante storie è più facile "dimenticarsene" nel corso degli anni e rileggerle con piacere :)
Fondatore e Leader dell'Anti-Minestrone League



Ho rovinato la vita di così tanta gente, non posso mica ricordarmi di tutti!

(Piccola pausa di riflessione. Ritornerò.)

Azrael

Ho letto Topolino #2915

Era un ebl pò che non leggevo topolino e le storie sono cambiate ancora di più!
La storia in due parti dove topolino assieme a pippo finisce in un mondo parallelo è carina  :lol:
Però comunque queste storie sono inferiori rispetto a qualche anno fa  :( (O Almeno io la penso cosi)
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The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori