Ho letto questa struggente storia nella versione cartonata della collana "Spiderman La Grande Avventura" (che ho trovato molto ben fatto per essere un volume da "abbinamento edicola").
La storia parte subito con un incipit fortissimo: Peter che si rivolge a Gwen, durante il giorno di San Valentino, attraverso la registrazione di una cassetta audio (stratagemma simile a quello epistolare usato in Devil Giallo).
Già dalle prime frasi fuori campo si possono leggere dei pensieri bellissimi e delle vere perle di saggezza:
e
Loeb, insieme a Sale, riesce a costruire un vero omaggio alla storia editoriale di Spiderman e dei suoi creatori principali (Lee, Ditko e Romita Sr.). All'interno di ciò Loeb è bravissimo a ricreare gli stessi tempi comici, quasi guasconi della serie originale (forse l'aspetto più iconico della personalità di Peter Parker/Spiderman). E non solo per bocca di Peter...
Ma, a parte questa evidenza, Loeb non si limita a fare un "ricapitolo" degli avvenimenti raccontati in precedenza. No, ci aggiunge quel suo "delicato tocco" che rende profondi i ricordi del giovanissimo Peter.
Nello scorrere delle pagine a fare la parte della "leonessa" è certamente MJ che, con la sua spavalderia, mette nettamente in ombra la delicata presenza di Gwen.
Mentre leggevo le pagine mi chiedevo il perché di questa scelta ma poi man mano tutto mi è sembrato più chiaro: MJ per il Peter seduto in soffitta rappresenta il presente ed un ricordo che quindi è ancora permeo delle qualità "vivide" della stessa. Gwen invece in questa opera di amarcord è simile a quei ricordi che sono fortissimi nella nostra mente ma che (purtroppo) il tempo tende a rendere flebili, quasi a volerli dissolvere con il passare degli istanti.
E quindi Peter, in questi flash passati, ha una presenza marcata dall'esuberanza di una MJ carismatica ma il suo profondo amore gli porta alla mente, sottraendoli all'oblio, quei ricordi più intimi e pungenti che lo legano a Gwen.
Trovo che questa rappresentazione non sia semplicemente frutto del mio intendere ma che sia la reale strada creata da Loeb per trasmettere queste forti emozioni. E questo lo rende ancor di più ai miei occhi un gran fuoriclasse !
Mentre sto scrivendo queste righe mio figlio ha avuto la favolosa idea di mettere il dvd di Up, il cartone della Pixar. Vi chiederete (giustamente): "E che ci appizza ?" Ve lo spiego subito (o almeno ci tento...) !
Alle volte si cercano di creare intere opere, film, romanzi che abbiano la "forza" di commuovere il fruitore di turno. Poi guardi Up e capisci che in soli 5 minuti, con una sequenza muta (chi ha visto il film sa a quale stia facendo riferimento...), si può riuscire in tutto ciò con una estrema naturalezza. Che, attenzione, non vuol dire semplicità ! Questo è il "dono" che hanno pochi visionari e Jeph Loeb è certamente tra questi.
Come non soffermarsi poi su Sale....
Per me i disegni creati su Blue sono ancora più belli di quelli sfoggiati su Batman e Devil.
Il tocco è chiaramente vintage, in modo voluto, ma a questo aggiunge una espressività che buca il foglio.

Come per la Gwen di questo disegno che, a parte essere bellissima, trasmette attraverso gli occhi ed il sorriso una sensualità ed una forte consapevolezza della propria ammaliante bellezza da incutere un "imbarazzo adolescenziale" in qualsiasi lettore.
Insomma ho trovato questa storia di un grandissimo livello. E, sinceramente, non mi sento e non mi va di metterla in competizione con altre prove del "dinamico duo". Sento solo la gioia e la soddisfazione di aver letto un'opera tanto bella.
P. S. Ultimo appunto sulla chiosa finale di MJ: una donna che nel giorno degli innamorati sente il proprio uomo "chiacchierare" con "l'avversaria" di un tempo ed ha la maturità di capire ed accettare il momento mostra una trasformazione emotiva assoluta. E proprio questo suo processo, alla fine della storia, la rende la "degna" compagna di vita di Peter
