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Testi: Kurt Busiek
Traduzione: Gino Scatasta
Disegni: Greg Ruth
Editore: Panini comics, 140 pp, trad. Gino Scatasta, a cura di Massimiliano Brighel

I racconti di Robert Howard che vedono protagonista Conan spaziano attraverso vari momenti della vita del cimmero. Dalla gioventù, in racconti come “La torre dell’elefante” dove è ancora un giovane ladro, a “L’ora del dragone”, dove Conan è Re di Aquilonia. Nel mezzo varie storie che lo vedono pirata, soldato, predone…

La nuova serie “Conan” della Dark Horse fin da subito ha messo chiaramente le carte in tavola riguardo al concept narrativo da seguire: proporre le vicende della vita del barbaro attenendosi scrupolosamente a quanto raccontato nei testi originali, prendendosi solo qualche piccola licenza creativa. Questo volume raccoglie sei storie ambientate in Cimmeria, la terra natia di Conan, e ci porta sulle aspre montagne dove è cresciuto, facendoci riscoprire un personaggio profondo, sfaccettato e caratterizzato davvero in maniera superba, come mai era capitato prima nella storia dei fumetti dedicati al barbaro di Howard.

Per Kurt Busiek, l’autore dei testi di questo volume, deve essere stata una vera sfida. Non ci sono libri o racconti che parlano della gioventù di Conan, se non per brevissimi accenni. Alcune informazioni sono state recuperate leggendo la corrispondenza dell’autore texano. Stando a questi documenti il cimmero, prima di avventurarsi in giro per il mondo, avrebbe combattuto in adolescenza la battaglia di Venarium.

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Da questo unico dato parte l’instancabile Busiek, che ricostruisce con perizia e grande talento una storia cruda, credibile e matura. Ad aiutarlo nel suo intento troviamo ai disegni Greg Ruth (autore di Freaks of the Heartland), che dipinge le vicende narrate con tratti inusuali per la serie. I lavori di Ruth sono costantemente volti ad un realismo estremo e non sempre sono adatti ad un comic. Molto dipende dai gusti personali e dal contesto delle vicende. In questo caso il lettore potrebbe rimanere spiazzato inizialmente, abituato alle matite di Smith, Buscema o di Cary Nord. Ma appena addentrati nella lettura, ogni dubbio sparisce immediatamente. La storia è realistica, come lo sono i disegni. I toni sono grigi e freddi, così come le rocciose montagne della Cimmeria. Gli scontri sono rappresentati in modo brutale e crudo, con ricchezza di particolari macabri e sanguinolenti. Conan è tratteggiato in modo magistrale, regalando al lettore un personaggio realistico, malinconico e allo stesso tempo pieno di energia vitale. L’ambientazione è molto curata e alcune scene fanno venire in mente opere cinematografiche come Conan il Barbaro di Milius o Braveheart, come suggerisce Massimiliano Brighel nella pagina introduttiva del volume. Davvero un lavoro eccelso.

Si parte con “Nato sul campo di battaglia”, dove troviamo l’ormai noto principe intento ad ascoltare le vicende narrate nelle Cronache Nemediane. Il suo Visir gli legge la leggenda che vuole Conan nato durante una battaglia. Il racconto prosegue poi con le gesta del piccolo che, fin dall’infanzia, si rivela un bimbo speciale, diverso dagli altri. Le vicende di questo episodio girano intorno al rapporto con gli altri bambini e, in particolare, si concentrano sulla rivalità con un compagno più grande e dai modi prepotenti. Già da questa prima storia si vede come Busiek voglia restituire una Cimmeria reale e brutale, dove la vita è durissima e dove bisogna lottare per andare avanti.

In “Lupi dei boschi” facciamo la conoscenza con il nonno di Conan, che avrà grande influenza sul carattere del ragazzo e che sarà fondamentale nella sua crescita. Il giovane inoltre farà alcuni incontri nei boschi, che saranno di vitale importanza nelle vicende future. Un episodio di transizione, molto ricco di eventi e che getta le basi per tutte le storie successive.

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Si prosegue con “La battaglia della valle di Brita”, dove il giovane Conan parte per un viaggio solitario, utile a dimostrare di essere cresciuto e di essere come gli altri uomini del villaggio. Queste le parole della madre: “E’ bene per un uomo mettersi alla prova nelle terre selvagge. Fai bene figlio..”. Così, su consiglio del nonno, si dirige alla valle di Brita, dove forze oscure lo attendono. Fra le storie di questo volume, questa è quella che maggiormente fa da anello di congiunzione fra la fanciullezza e l’età adulta.

“Toro selvaggio cimmero” è l’esempio che dimostra la passione di Busiek per i testi originali di Conan. Già dal titolo si intuisce la possibile direzione della storia… e infatti l’autore non delude, andando ad omaggiare il lettore con un tributo ad un racconto di Howard ,“Ombre a Zamboula”, dove c’è un accenno alla gioventù del barbaro:

“… La risata bassa di Conan risuonò impietosa come un rumore metallico. «Stupido!» disse quasi in un bisbiglio. «Non credo tu abbia mai visto fino ad ora un uomo dell’Ovest. Ti ritenevi forte perchè capace di torcere la testa a esseri civilizzati, povere creature deboli con muscoli come corde marce, vero? All’inferno! Prima di dichiararti forte tanto da poter spezzare il collo di un toro selvatico cimmero, sappi che io l’ho fatto ancor prima di diventare adulto… così!» …”
R.E. Howard

In “Venarium” si viene a conoscenza dei fatti che porteranno alla famosa battaglia in cui Conan, infine, si troverà a partecipare. Per motivi che preferisco non anticipare, il regno di Aquilonia invaderà con i suoi uomini le aspre terre di Cimmeria. Così i vari clan si riuniranno per affrontare il nemico. Dapprima impegnati in piccoli ma sanguinari scontri, saranno poi costretti a collaborare per scacciare l’invasore. Racconto epico, cinematografico ed emozionate.

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“Oltre le mura” è il racconto conclusivo che vede l’assedio della città di Venarium da parte del popolo Cimmero. Qui Conan, ormai un giovane uomo, parteciperà facendo strage di nemici in numerose scene d’azione molto ben disegnate e dal tratto sempre realistico. Assisterà inoltre ad un evento che lo segnerà per sempre.

Così si conclude questo “Nato sul campo di battaglia”. Un volume davvero eccezionale. Alla fine vi rimarrà la sensazione di aver letto un fumetto d’autore, maturo ed emozionante. Il personaggio di Conan che viene restituito dai testi di Busiek e dai disegni di Ruth è credibile e sfaccettato. Avrete compassione per la durezza di alcuni eventi che lo hanno segnato da bambino, gioirete nel vederlo combattere come una furia e capirete ciò che lo spinge ad agire. Davvero un numero imperdibile per gli appassionati di Conan.

VALUTAZIONE: “9”

Per saperne di più sul Cimmero consigliamo:

http://www.cimmerianfans.it/