Lazarus 1 Famiglia

Ott 20, 2015

Lazarus 1Testi: Greg Rucka
Disegni: Michael Lark
Colori: Santi Arcas
Edizione originale: Lazarus #1-4, Lazarus Prelude
Edizione italiana: 100% Panini Comics HD: Lazarus 1, 17×26, C., 104 pp., 12,60 €

Panini ha recentemente inaugurato la linea editoriale Panini Comics 100% HD, dedicata al meglio del fumetto internazionale. Uno dei due titoli presentati lo scorso mese è Lazarus di Rucka e Lark.
Il volume in questione raggruppa i primi quattro episodi della serie targata Image, che negli States esce fin dal 2013, e include inoltre un piccolo prologo di quattro pagine, a suo tempo pubblicato a scopo promozionale sulla rivista Preview.
Cominciamo sottolineando che Rucka delinea un’ambientazione futuribile estremamente inquietante: l’azione di svolge in un mondo privo di regole, dove le multinazionali si sono trasformate in monarchie dispotiche che si spartiscono le risorse del pianeta. Ogni famiglia – composta spesso da un numero esiguo di membri – ha potere di vita e di morte sulle persone che trascorrono l’esistenza nei suoi vasti possedimenti. I “sudditi” delle varie famiglie sono divisi in due tipologie: la servitù, ovvero i privilegiati che lavorano per la famiglia stessa, e gli scarti, individui privi di lavoro e diritti, destinati a vivere come cani randagi allo sbando.
Ogni multinazionale ha a disposizione un esercito privato capeggiato da una sorta di guerriero denominato Lazarus, reso potentissimo tramite innesti cibernetici e molto difficile da uccidere.
In questo senso, poiché ogni famiglia ha un solo Lazarus, la sua funzione oltre che tattica è anche simbolica: si tratta a tutti gli effetti di un comandante sul campo il cui incarico non è solo svolgere missioni impossibili, ma affermare l’autorità e il potere della famiglia.
La protagonista della storia è Forever, il Lazarus della famiglia Carlyle: nonostante sia stata addestrata a eliminare senza esitazione chiunque minacci il benessere della famiglia, non agisce come una macchina senza cuore, ma prova pietà per le vittime innocenti che talvolta è costretta a uccidere. Fin dalle prima battute si intuisce che l’umanità della donna, associata ai misteri che la famiglia Carlyle le nasconde, costituirà il motore delle sottotrame future.
Rucka riesce nel compito impegnativo di spiegare al lettore le basi dell’ucronia in cui si muovono i personaggi, senza mettere in secondo piano il puro intrattenimento, e supera così una delle principali difficoltà che incontra chi scrive un’opera di fantasia, ovvero evitare di ricorrere alla spiegazione didascalica nel presentare un universo narrativo immaginario.
In questo senso, anche se questi primi episodi costituiscono una vera e propria introduzione, il ritmo non ne risente affatto.

Vignette prima tavola
Alcune vignette tratte dalla sequenza iniziale
lazarus 2
La copertina del numero 2 senza scritte e loghi.

Al di là della componente avventurosa, alimentata da intrighi, misteri insoluti e spettacolari scene d’azione, una volta completata la lettura del volume, l’aspetto che rimane impresso è la feroce critica rivolta da Rucka alla nostra società: anche se nel mondo reale non esistono super combattenti come i Lazarus, purtroppo le multinazionali in grado di condizionare i governi di tutto il mondo – e quindi anche le nostre vite – sono più verosimili che mai.
Anche nella vita reale questi giganti sono guidati da famiglie ricchissime che vivono isolate in lussuose torri d’avorio. E se volessimo tracciare una mappa delle multinazionali, sicuramente ci ritroveremmo ad analizzare un elenco limitato di cognomi illustri, il cui peso decisionale condiziona nel bene e nel male la politica planetaria.
Per fortuna, la nostra società, a differenza di quella narrata da Rucka, non si divide solo in padroni, servitù e scarti; tuttavia, lo scrittore statunitense sembra quasi lanciare un severo avvertimento ai lettori della sua opera.
Passando alla componente grafica, Michael Lark si occupa di matite e chine, fatta eccezione per i numeri 3 e 4, dove ha avuto il supporto di Stefano Gaudiano e Brian Level come inchiostratori aggiuntivi. I colori di tutti i numeri sono invece affidati a Santiago (in arte Santi) Arcas.
Attraverso il suo consueto tratto piacevolmente europeo, Lark valorizza la storia grazie a un realismo privo di esagerazioni ipercinetiche. In questi primi numeri di Lazarus, il fumettista statunitense, più volte nominato agli Eisner come Best Penciller/Inker, opta per una disposizione delle vignette in cui lo storytelling americano si alterna allo schema francese caratterizzato da quattro strisce per tavola. Anche la caratterizzazione espressiva dei personaggi risulta molto incisiva: in diverse vignette è possibile percepire a colpo d’occhio sia i sentimenti contrastanti di Forever che l’ambiguità morale dei componenti della famiglia Carlyle. Molto efficaci anche le copertine, che non sfigurerebbero come locandine di qualche blockbuster hollywoodiano, ma che forse hanno il difetto di mettere in risalto solo la componente action della storia.
In conclusione, ci troviamo davanti un prodotto che inaugura degnamente la nuova collana Panini. Bisognerà capire se Rucka e Lark riusciranno a mantenere alto il livello qualitativo anche nei prossimi volumi.
Per adesso, parafrasando il messaggio che appare alla fine delle comunicazioni nei futuristici monitor olografici descritti in Lazarus, possiamo solo aggiungere: “Trasmissione Terminata”.