Superman: Terra Uno Vol.1 - di J.Michael Straczynski, Shane Davis

Aperto da Azrael, 18 Maggio 2011, 17:44:30

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Yukio

Questo volume ha un solo problema: mal digerisco i processi di 'svecchiamento' delle icone. Mi rendo conto che sia un'idiosincrasia tutta personale ma ci sono un paio di validissimi motivi dietro il mio pregiudizio verso queste operazioni sui supereroi: innanzitutto perché il loro fascino è nell' essere assurti a personaggi ormai senza tempo -icone, appunto, di un epica moderna costruita su 70 anni di storie- e una reinvenzione li rende dei personaggi qualunque; in seconda battuta trovo la maggior parte delle riscritture molto 'gattopardesche', per cui tutto sommato ogni cambiamento apportato serve solo a raccontare gli stessi argomenti di prima.
Così è, anche in questo caso, visto che i due temi portanti dell' opera sono il senso del dovere e quello di appartenenza, non certo dei topoi nuovi nella storie dell' azzurrone.

Topoi che è sempre piacevole affrontare, comunque, infatti il volume è godibilissimo, grazie anche ai dialoghi di Straczynsky.
L'intuizione alla base è che la condizione di diverso nell'infanzia di Kal sia stata talmente pesante che il suo desidero di accettazione, di essere uno "tra gli altri (ma non come gli altri)" lo abbia spinto alle totale negazione della sua vera essenza, fino a nascondersi e scomparire totalmente in una maschera, cioè Clark Kent.
E' un personaggio umbratile, estremamente triste. Non sorriderà (quasi, ma ci torniamo dopo) mai. Non è 'Superman' (da qui il mio discorso di prima) ma funziona: Kal non è solo nascosto in Clark, vi è rinchiuso, e per quanto questo sia funzionale alla sua disperata ricerca della normalità, non può non soffrire di questa prigionia.
A nulla valgono le rassicurazioni dei coniugi Kent, e tantomeno quelle che Kal restituisce, a Martha e sulla tomba di Jonathan, mentendo più a se stesso che ai suoi genitori: non è quella la sua vita.
Funziona benissimo, e in un certo senso è giusto che sia così: purtroppo il ringiovanimento e il ciuffo emo fornito da Davis fanno sembrare la sua angoscia più un adolescenziale dolore da giovane Werther che il tormento etico dell'uomo più forte del mondo.

Il senso del dovere darà lo scossone che farà scrollare a Kal la sua identità fittizia dalle spalle; ma non nel più classico dilemma di "poteri e responsabilità", che infatti fino a quel momento non erano mai riuscito a smuoverlo dalla suo nascondiglio, quanto più da responsabilità e basta: il suo nuovo pianeta rischia di morire semplicemente per la sua esistenza!
In un certo senso è questo che suggella per sempre la sua appartenenza alla terra. La sua affermazione come Superman non sarà guidata dalla volontà di imporre una giustizia superiore, per forza di cose 'aliena'; ma dal semplice anelito di salvezza, condiviso con tutti i sei miliardi di esseri umani.

A non convincere sono l'avversario, sia per la realizzazione grafica da manga di serie B che per i motivi che lo guidano, legati comunque all' incompletezza dell'opera (ma avrà mai un compimentoo è l'ennesima gentilezza di Strac?) e un paio di ingenuità davvero forti da digerire anche con la massima sospensione di incredulità: l'insensata irresponsabilità di Olsen -trovare un riparo da morte certa non vuol dire fuggire-; il fatto che nessuno impedisca a Lois e Jimmy di trarre in salvo Supes; l'esplosione da Self-destruction button che risolve tutto; il fatto che al Planet abbocchino al primo ventenne che affermi di aver intervistato Superman.
Davis rientra nella schiera di quelli che 'è bravo, ma non mi piace per niente'

Chiudo con un po' di idee che mi sono venute scrivendo ma non ho potuto infilare.
In una pagina c'è un nemmeno troppo nascosto omaggio al primo numero di Action Comics.
Ho apprezzato particolarmente il discorso di ma' Kent sulla necessità di non indossare una maschera oltre a costume e mantello, non solo una bella soluzione narrativa ma anche emblema di come in nessun modo Kal debba nascondere la sua parte umana.
Infine, abbiamo accennato prima alla pressoché totale mancanza di espressioni di gioia del protagonista di questa storia. Nemmeno nella tavola finale! Sorriderà una volta sola e una soltato. Non come Kal, e nemmeno come Superman... ma come Clark Kent: quando avrà capito di non essere costretto a rinunciare a nessuna delle due anime, ma ad accettarle entrambe; e per la prima volta annoderà la cravatta e inforcherà gli occhiali, sentendosi finalmente l'uomo che aveva disperatamente cercato di essere.


Il mio nome è Ozymandias, Re dei Re,
guardate le mie opere, o Potenti, e disperate!'
Null'altro resta. Attorno alle rovine
di quel colossale relitto, sconfinate e spoglie
le solitarie e piatte sabbie si stendono all'infinito.


Ero il Corinzio

Lois Lane

Bel commento mi è piaciuto molto. :up:
In alcune cose sono meno drastico forse, tuttavia molti dei punti da te toccati mi trovano concorde. Io stesso sono rimasto un po' tiepidino davanti a questa storia.

Yukio

#347
Non voglio essere frainteso, forse rileggendomi non sono stato chiarissimo.
La valutazione finale è positiva!  ;)
Ho un po' di pregiudizi per il tipo di opera, amplificati dal fatto che ho letto parallelamente anche Secret Origins di Johns (che mi è piaciuto tantissimo), ma in sè è un buon lavoro, ottimamente scritto ma anche ben pensato. Lo dimostra il fatto che sia stato spunto per diverse riflessioni durante la lettura, poi finite nel mio prolisso messaggio.



Il mio nome è Ozymandias, Re dei Re,
guardate le mie opere, o Potenti, e disperate!'
Null'altro resta. Attorno alle rovine
di quel colossale relitto, sconfinate e spoglie
le solitarie e piatte sabbie si stendono all'infinito.


Ero il Corinzio

Lois Lane

Ecco io invece ho pregiudizi meno fondati sul tipo d'opera e seppur mi sia piaciuta (perchè mi è piaciuta), non mi ha tuttavia colpito poi tantissimo per alcune scelte (come quelle da te citate: l'avversario e la resa grafica un po' emo che sposta un po' le questioni emotive ed etiche sulla condizione di ragazzo, piuttosto che sulla condizione di uomo che si scopre il più forte del mondo)

Ma io ritengo  Stracc comunque molto bravo in queste mini, meglio che sulle gestioni regolari, e alla fine la storia è piaciuta anche a me.

maricomics

Non essendo propriamente un lettore storico di Superman e cmq non avendo alcun pregiudizio verso riscrizioni e progetti di questo tipi, come lo stesso reboot DC e l universo Ultimate prima versione, per la Marvel, apprezzo questo tipo di lavori che forniscono nuovi spunti e nuove occasioni interpretare il personaggio.
Anche se concordo con la critica all'avversario molto poco caratterizato e che spunta un pò dal nulla.

Rain

Bellissima anilisi Corinzio!  :clap: :clap:

Non mi trovi d'accordo solo su Davis, che sinceramente adoro! :wub:


La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita. (John Updike)

Sostieni DC Leaguers
http://www.dcleaguers.it/forum/new-leaguers/aiuto-per-rinnovo-201920/

John Dorian

Speriamo che la Lion lo ristampi  :wub: :wub:
Ho letto Batman Terra Uno e sono curioso di leggere Superman , poi sarebbe una buona mossa dato che nel 2013 suppongo uscirà il seguito  :sisi:
"Time is a flat circle"

alexmarvel

lo volevo recuperare anche io in passato ma già quando lo rivendevano a 20€ mi ero fatto una risata, ora invece si scade nel ridicolo...  :sick: :sick:

jashugan

io l'ho comprato a prezzo di copertina l'altro ieri.
storia piacevole disegni accettabili.
intrigante questto terra uno,meglio del Dc Universe ufficiale....

alexmarvel

Se hai intenzione di rivendertelo tienimi presente  :D

jashugan

Citazione di: alexmarvel il 28 Ottobre 2012, 19:05:43
Se hai intenzione di rivendertelo tienimi presente  :D

se dovessi rimandare all'aria la mia passione per Superman ti terrò presente... :P

Raven

l'ho trovato meglio gestito dell' universo reboot. Per me Terra Uno è quello che doveva essere il reboot.

"Hai passato la vita a nasconderti, Clark. Ma se fai qualunque cosa che non sia quello che penso tu debba fare, allora starai ancora nascondendoti, perchè non potrai mai dimostrare alla gente chi sei veramente, e quello che puoi fare. La vita è fatta per essere vissuta appieno, alla grande, schiacciando il pedale fino in fondo. Non passare il resto della vita come una Porsche che non esce mai dal garage perchè qualcuno ha paura di graffiarla.
Vivi, Clark. Segui le tue passioni. Mostra a tutto il mondo quello che puoi fare.
Vola, Clark. Vola!"

Mr Freeze

Domanda velocissima a chi possiede questo albo: la dimensione è la stessa di batman terra uno Lion?


"We will never be separated again. No one can ever take you from me."



I miei vecchi nick: Superman <-- Mr Freeze <-- Simon_86

Il mio mercatino...

Frank Miller

Citazione di: Mr Freeze il 11 Gennaio 2013, 10:03:47
Domanda velocissima a chi possiede questo albo: la dimensione è la stessa di batman terra uno Lion?

Uguale, anche come grafica! :up:

"Avremmo potuto cambiare il mondo..e ora guardaci..io sono diventato un problema politico e tu..tu sei una barzelletta...voglio che ricordi, Clark..negli anni che verranno..nei tuoi momenti più intimi..voglio che ricordi la mia mano attorno alla tua gola..voglio che ricordi l'unico uomo che ti ha battuto.."

Mr Freeze



"We will never be separated again. No one can ever take you from me."



I miei vecchi nick: Superman <-- Mr Freeze <-- Simon_86

Il mio mercatino...