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Ronin - di Frank Miller

Aperto da Nexus, 24 Agosto 2009, 23:42:10

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Rain

CitazioneLa storia effettivamente è un buon cyperpunk anni 80, niente di sconvolgente. i topoi narrative come le nanotecnologie, la grande roccaforte tecnologica in un mondo morente, le multinazionali non è che fossero questa grande novità e apoco valgono gli sforzi di Miller di dare un tocco più originale come le... nanotecnolgie vegetali-plastiche? anche la situazione economica politica non è ben chiara, sembra quasi che miller tralasci volutamente certi aspetti e che voglia usare l'ambientazione unicamente come scenario di un teatrino di posa.

e forse è così. in fondo la cosa più coinvolgente del volume, a livello di storia, sono i personaggi e la ragnatela di rapporti che li interconnette tutti, ma soprattutto l'oscillare costantemnete fra due poli opposti come realtà/fantasia, futuro/passato-occidente/oriente-billy/ronin.

La prosa è molto semplice, molti dialoghi seppur ben fatti, ma il "monologo hard boiled" per didascalie, marchio di fabbrica dell'autore (e già in nuce nel precedente daredevil), è quì assente e percepibile solo a tratti nell'introduzione in prosa iniziale. Da un certo punto di vista non è detto che si debba considerare un passo indietro perchè forse il silenzio, l'assenza di una voce interiore, è la scelta più giusta per accompagnare il percorso del ronin, fatta di battaglie mute come nei classici fil di samurai. penso ci sia anche una ragione prettamente narrativa, ovvero escludere il lettore dalla mente del protagonista, così il mistero che gravita attorno a lui diventi uno dei motori della vicenda e fornisca poi con la sua rivelazione una bella impennata alla serie nel quinto capitolo.

A livello di disegni è tutta un'altra cosa. libero dai canoni del comic book mainstream Miller è libero di giocare col suo tratto e le sue tante influenze, ma se in Daredevil le citazioni manga nei combattimenti erano ancora embrionali qu' esplodono con forza e non sembrano più un semplice divertissement di Miller, ma un serio tentativo di evolvere come artista e cambiare le carte in tavola nel fumetto americano, con quello che qualcuno ha giustamente chiamato "lo sdoganamento manga".

Ma c'è anche tanta, tanta scuola europea: Moebius (r.i.p.) è forse il più evidente, ma anche Pratt (r.i.p. pure lui.) che Miller omaggio ai tempi della dipartita con la storia muta di Sin City Silent NIght. e sono queste influenze che Miller più che citare sembra proprio voler far sue, tant'è che non è difficile vedere in quest'opera a livello grafico il seme di un tratto che poco dopo esploderà in TROTDK (pagine con grigliatura a 16 vignette, tratto spezzato e figure massicce e spigolose), ma anche qualche, seppur minimo, accenno ad anni ancora più avanti, a sin City e alla sua fusione di bianchi e neri dal quale emergeranno le figure senza più bisogno dei contorni.

In sintesi una storia gradevole, non un capolavoro, ma fondamentale per Miller e la sua crescita come artistica, soprattutto per la parte grafica in cerca di un proprio stile personale, visto che per quanto riguarda il plasmare una propria voce/prosa gli esami li aveva, imho, già supearti con Daredevil

bellissimo commento!!!  :clap:

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McCoy


QUALE OMAGGIO ALLA VITTORIA FINALE DEL CAOS I MIEI POST SONO INFARCITI DI IMPRECISIONI ED ORRORI GRAMMATICALI CHE SONO QUINDI VOLATI E NON IMPUTABILI A DISTRAZIONE, DISLESSIA O IGNORANZA. ENTROPIA UNICA, VIA!

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Sarà che è stata una delle prime cose che ho letto di Miller ma lo metto subito dietro alla saga di Sin City e al Ritorno del Cavaliere Oscuro.
McCoy dice che non è niente di sconvolgente e fino ad un certo punto sono daccordo con lui ma parliamo sempre di un'opera datata 1983 quando Neuromante è dell'84.

I dialoghi hard-boiled vanno bene per storie hard-boiled mica dappertutto o sempre e comunque.

Infine troverei anche preoccupante che un autore non riuscisse a staccarsi da meccanismi autoreferenziali come l'uso di uno stesso stile narrativo solo perché "marchio di fabbrica", o al peggio usarlo proprio perché è lo stile che lo fa vendere.
Modificato da Bread Pak - 7 agosto 2007 ore: 22.01
Ri-Modificato da Bread Pak - 9 marzo 2012 ore: 11.16

Ogni volta che il computer suggerisce la password a Nite Owl un informatico muore...

McCoy

Citazione di: Bread Pak il 17 Giugno 2012, 13:58:05
Sarà che è stata una delle prime cose che ho letto di Miller ma lo metto subito dietro alla saga di Sin City e al Ritorno del Cavaliere Oscuro.
McCoy dice che non è niente di sconvolgente e fino ad un certo punto sono daccordo con lui ma parliamo sempre di un'opera datata 1983 quando Neuromante è dell'84.
effettivamente la vicinanza fra le date devi avermi confuso.

Citazione
I dialoghi hard-boiled vanno bene per storie hard-boiled mica dappertutto o sempre e comunque.
concordo, infatti dico che se qualche lettore abituato al miller di sin city ecc... si lamentasse del fatto che manca il monologo hard boiled non ce ne sarebbe motivo è perchè la storia non lo richiede

Citazione
Infine troverei anche preoccupante che un autore non riuscisse a staccarsi da meccanismi autoreferenziali come l'uso di uno stesso stile narrativo solo perché "marchio di fabbrica", o al peggio usarlo proprio perché è lo stile che lo fa vendere.
idema come sopra. la mia conclusione è che ronin è un'opera di passaggio e dic rescita, evoluzione dell'autore, altro che autoreferenzialità!

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Guardiano della Notte

Citazione di: Bread Pak il 17 Giugno 2012, 13:58:05
McCoy dice che non è niente di sconvolgente e fino ad un certo punto sono daccordo con lui ma parliamo sempre di un'opera datata 1983 quando Neuromante è dell'84.

Effettivamente è un dato a cui non avevo pensato  :sisi:
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Bread v Pak

Citazione di: McCoy il 17 Giugno 2012, 14:14:33
Citazione di: Bread Pak il 17 Giugno 2012, 13:58:05
Sarà che è stata una delle prime cose che ho letto di Miller ma lo metto subito dietro alla saga di Sin City e al Ritorno del Cavaliere Oscuro.
McCoy dice che non è niente di sconvolgente e fino ad un certo punto sono daccordo con lui ma parliamo sempre di un'opera datata 1983 quando Neuromante è dell'84.
effettivamente la vicinanza fra le date devi avermi confuso.

Citazione
I dialoghi hard-boiled vanno bene per storie hard-boiled mica dappertutto o sempre e comunque.
concordo, infatti dico che se qualche lettore abituato al miller di sin city ecc... si lamentasse del fatto che manca il monologo hard boiled non ce ne sarebbe motivo è perchè la storia non lo richiede

Citazione
Infine troverei anche preoccupante che un autore non riuscisse a staccarsi da meccanismi autoreferenziali come l'uso di uno stesso stile narrativo solo perché "marchio di fabbrica", o al peggio usarlo proprio perché è lo stile che lo fa vendere.
idema come sopra. la mia conclusione è che ronin è un'opera di passaggio e dic rescita, evoluzione dell'autore, altro che autoreferenzialità!

Infatti erano solo appunti. Nessuna critica negativa al tuo commento, soprattutto per quanto riguarda gli ultimi 2 quote che, in definitiva, non ti riguardano nemmeno visto che non sono il tuo caso  :up:
Modificato da Bread Pak - 7 agosto 2007 ore: 22.01
Ri-Modificato da Bread Pak - 9 marzo 2012 ore: 11.16

Ogni volta che il computer suggerisce la password a Nite Owl un informatico muore...

traianos

appena terminato di leggere. Ottima storia e personaggi ben caratterizzati ma quello che mi ha veramente colpito è l'atmosfera cyberpunk che mi ha ricordato per certi versi "1997 fuga da new york" di carpenter. I disegni suggeriscono volutamente un mondo freddo, sudicio (non in aquarius) e allo sbando.
Tra tutte le storie intessute da Miller questa è quella che presenta gli elementi più "banali" (in senso buono) ma comunque confeziona un opera inattaccabile dal punto di vista narrativo.
Ronin è sicuramente il banco di prova per il successivo "il ritorno del cavaliere oscuro"...sia per le atmosfere che per alcune tavole particolarmente evocative tanto da essere riprese pari pari (solo a me il ronin a cavallo ha ricordato il batman a cavallo? oppure il ronin continuamente pesto e sanguinante, una schiera di demoni alati che ricordano il pipistrello di anno uno, la tipa con la svastica al braccio e così via).

Nota di merito alla planeta de agostini per l'edizione absolute curata e poco costosa.

Cassidy


Alfred Pennyworth

Rimane uno dei capisaldi della mia cultura fumettistica: sicuramente non ai livelli di TDKR, ma l'articolazione della sceneggiatura, la cultura giapponese che irrompe in un fumetto americano
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
insieme ad un tratto acerbo ma già caratteristico e innovativo, pronto a esplodere su Batman, Sin City e (di là da venire) su 300, ne fanno un prodotto che un amante dei fumetti dovrebbe avere almeno letto, se non altro per dire "non mi è piaciuto" piuttosto che "non è bello".

Il Devil di Miller è un capolavoro, ma a leggerlo adesso svela tutti i suoi anni: ciò nonostante sfido chiunque a dire "beh sì, i dialoghi però non sono un granché". Ciò che hanno fatto Bendis, Brubaker e Diggle è stato, a mio parere, saper trasportare quelle idee, quello spirito nel 2013 e darci un Devil che oggi diciamo "cupo come non mai" etc. Chissà venti anni da ora cosa se ne dirà, ma dovremmo ricordare (come già fatto) che é del 1983, quindi chi ha avuto la possibilità di leggerlo da adolescente in quegli anni non può non averne una visione diversa da (per esempio) uno che legge fumetti da almeno 10 anni, ne ha più di 20 e vive nel 2013.
"You still haven't give up on me?"
"Never."

Morfeo

Lo sto leggendo ma proprio non mi prende.
Anche i disegni di Miller, che di solito adoro, stavolta non mi piacciono molto.
Il fu Morfeo
ehi.. ragazzo.. ricordi quello che ti ho detto sulla terra, ai vecchi tempi.. su ordine e caos e quelle cazzate? L'ordine. Ciarpame.Il caos spazzatura. Erano solo nomi che descrivevano la stessa cosa: il gorgogliare, il vorticare e lo zampillare di protoplasma, illuso che ci sia un senso al mondo.. non c'è nessun senso.. c'è solo carne e morte..
Vi veri Vniversum Vivus Vici

Alfred Pennyworth

Adesso mi avete fatto venire il dubbio :D
Appena posso lo rileggo e torno qui.
"You still haven't give up on me?"
"Never."

Morfeo

Finito finalmente, è stato davvero un parto.
In definitiva non mi è piaciuto.
Il fu Morfeo
ehi.. ragazzo.. ricordi quello che ti ho detto sulla terra, ai vecchi tempi.. su ordine e caos e quelle cazzate? L'ordine. Ciarpame.Il caos spazzatura. Erano solo nomi che descrivevano la stessa cosa: il gorgogliare, il vorticare e lo zampillare di protoplasma, illuso che ci sia un senso al mondo.. non c'è nessun senso.. c'è solo carne e morte..
Vi veri Vniversum Vivus Vici

yourfool

Per me, a differenza di altri, è un opera veramente spettacolare. Non esente da difetti però veramente unica nel suo genere. Ci ho pure fatto un video


I am the stone that the builder refused
I am the visual, the inspiration
That made Lady sing the blues

I'm the spark that makes your idea bright
The same spark that lights the dark
So that you can know your left from your right

Vorador

L'edizione Magic Press è valida?

Mordecai Wayne


Citazione di: Vorador il 17 Gennaio 2014, 01:26:05
L'edizione Magic Press è valida?
Si era buona. Però la mia copia si è scollata tutta :P


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