Greg Rucka

[Clod]

anch'io delle sue opere ho letto poco, però il più mi è piaciuto; delle opere che ho preferito: CF: Apocalisse, Checkmate e la run di Supes e Progetto Omac
ad avermi convinto poco, invece, 52: la Bibbia del Crimine e la one-shot BN: Wonder Woman; non brutte, ma che neanche sono riuscite a far presa: la prima perchè pur avendo un'impostazione interessante (i peccati capitali per capitolo) mi è parsa più come opera di transizione tra 52 e CF: Apocalisse che storia a sè (il collegamento c'è in ogni caso, però non l'ho reputata un'opera di distinta personalità come le altre due); la seconda un po' per il motivo che non sono abituato a leggere WW e un po' la trama che a parte il punto tra lei e Bruce mi ha lasciato indifferente.

Comunque in generale un autore dalle ottime potenzialità

[Selina Kyle]

Io sinceramente penso che nell'olimpo dei grandissimi non ci entrerà (anche se dal mio punto di vista basterebbe un numero di Batwoman perchè ciò accada, anche grazie a Williams ), rimarranno tante buonissime storie e tanti personaggi femminili maiuscoli. Rimarrà Gotham Central e l'irriverenza di due giovanotti che volevano scrivere "i poliziotti" dando (insieme a Bendis) una svolta noir a tante serie che avrebbe generato un sacco di fumetti grandiosi. E per fortuna la loro carriera è ancora in corso, quindi mi auguro di leggere ancora molte cose interessanti.
Ma Rucka è nel mio personalissimo olimpo (non pensavo si potesse amare tanto uno scrittore), mi ha stravolto la vita.. quindi mi interessa questo.  
Neanche a me Clod ha fatto impazzire il tie-in con Wondie.. è carino ma non mi ha esaltato, anche se mi ha ricordato i fasti di "Hiketeia", una storia con Diana e Bruce.

Un onesto porchettaro, artigiano della graticola. Uno scrittore che basa la sua vita sullo strutto...un buon salumiere, scrive perlopiu personaggi femminili in virtù della sua natura da porco godereccio.

Da usare come bio nei suoi libri.  

[Occhi nella Notte]

GREG RUCKA: "ATTUALMENTE TRA LE PRIORITA' DI MARVEL E DC NON C'E' LA QUALITA' DEI PRODOTTI"

In una lunga intervista rilasciata alla rivista britannica Clint l'autore ha parlato a ruota libera, esprimendosi su quello che è per lui lo stato attuale del mercato e la logica secondo cui le grandi case editrici curano i fumetti che mandano in stampa.

"Ho terminato il mio periodo dedicato al lavoro su commissione svolto al servizio di altri. Mi sto divertendo a scrivere il Punitore, ma non è un mio personaggio, appartiene alla Marvel e sapevo a cosa andavo incontro. Ho dedicato molto del mio tempo trascorso nel campo dei fumetti al servizio di altri padroni - e per adesso ne ho abbastanza. Sono annoiato a morte del modo in cui le Big Two trattano la gente.

Alla DC ho dedicato sette ottimi anni della mia vita e loro ne hanno tratto più benefici di quanti non ne abbia avuti io. In parte è stato un mio errore, ma non del tutto. A questo punto, non vedo ragioni per non dover tirare le somme riguardo a ciò, posso andare a fondo o nuotare per conto mio.

Stiamo assistendo ad una grottesca Hollywoodizzazione della due principali case editrici presenti sul mercato. C'è stato stato un periodo in cui avvertivo che volevano fare soldi semplicemente raccontando le migliori storie che erano in grado di produrre; adesso la qualità del prodotto ha minor valore del fatto che un fumetto sia pubblicato. Il desiderio che sia fatto un buon lavoro è passato in secondo piano.

Dan Didio, la stessa persona che ha dichiarato che finché lui sarebbe stato alla DC Gotham Central non avrebbe mai chiuso, continua a ripetere a tutti che grande serie sia stata Gotham Central, ma aggiunge che non ha mai fatto guadagnare soldi.

Bene, date un'occhiata alla classifica di vendita dei vostri trade paperback! la serie in albetti non avrà fatto guadagnare soldi, ma la raccolta in volume sì. Quello che adesso mi sento dire è: "per noi non valeva nulla". Sapete una cosa? Possono smettere di vendere Batwoman: Elegy o decidere di non vendere i volumi di Wonder Woman o qualsiasi cosa che ho scritto per loro, perché è chiaro che io non ho realizzato nulla che risulti utile per loro e non ci stanno guadagnando nulla.

A questo punto, con la condizione attuale del mercato, io non ho pazienza per adattarmi ad esso.

La mia gestione del Punitore termina con il numero 16, stiamo preparando una miniserie di cinque numeri che si intitola War Zone poi ho finito. Le alte sfere alla Marvel, senza interpellarmi, hanno deciso che avrebbe dovuto unirsi a un gruppo su un'altra testata. E' la loro scelta, i personaggi appartengono a loro, ma non ne sono felice. Sono contento di aver avuto la possibilità di lavorare sul personaggio e sono orgoglioso del lavoro che ho fatto.

A dispetto di quello che dichiarano gli editori, il loro interesse nel talento è attualmente ai minimi storici, il loro unico interesse consiste esclusivamente nel far aumentare il valore finanziario del loro patrimonio. Fino a due o tre anni fa si dava valore al talento, all'epoca c'era in atto una guerra per le esclusive, ma questa parentesi è stata decisamente accantonata. Ultimamente li senti ripetere: "Non abbiamo bisogno di te", perché in giro possono trovarne molti altri come te.

Per ogni autore che rinuncia di scrivere Spider-Man o Superman, vi garantisco che ci sono almeno 5000 scrittori affamati che darebbero un occhio della testa per prenderne il posto. Ma il fatto che loro vogliano scriverlo, non significa anche che siano capaci di farlo. E'n una cosa che hanno intuito appieno alla Warner Bros, realizzando l'enorme potenziale non sfruttato di ciò che avevano. Quando è uscito l'ultimo film di Harry Potter qualcuno avrà esclamato: "Caspita! Abbiamo velocemente bisogno di qualcos'altro" e hanno guardato con attenzione al programma di produzione film messo in atto con successo dalla Marvel.

La DC sta provando a inseguire la Marvel, perché cose come the Avengers han portato a casa seicento milioni di dollari. Sono tanti soldi, non me la sento di criticare la Warner Bros per voler guadagnare soldi, sarebbe come accusare uno squalo di avere fame, ma sono convinto che il proseguimento di questa politica volta a privilegiare solo l'aspetto finanziario, alla lunga danneggerà sia l'aspetto creativo che quello artistico".

Da http://comixfactory.blogspot.it/

[Deadpool]

Adesso si spiega il perchè Slott e Ramos sono ancora su Amazing 

[Matches Malone]

Si vabbè, mi sembrano un po' le solite storie sull'Arte che deve venire prima di tutto.
Sono aziende, valorizzano il talento ma devono anche far quadrare i conti. Forse nel mondo di Rucka traggon tutti sostentamento dall'Arte e i soldi non contano nulla e non servono a nessuno, ma in questo mondo non è così.
Tra l'altro non mi sembra ci sia meno qualità adesso alla DC rispetto a quando usciva Gotham Central. Della Marvel come al solito non parlo perchè non la seguo, ma anche lì penso valga lo stesso discorso.

[Murnau]

GREG RUCKA: "ATTUALMENTE TRA LE PRIORITA' DI MARVEL E DC NON C'E' LA QUALITA' DEI PRODOTTI"

L'avevamo capito da un pezzo. 

[Morfeo]

Si vabbè, mi sembrano un po' le solite storie sull'Arte che deve venire prima di tutto.
Sono aziende, valorizzano il talento ma devono anche far quadrare i conti. Forse nel mondo di Rucka traggon tutti sostentamento dall'Arte e i soldi non contano nulla e non servono a nessuno, ma in questo mondo non è così.
Tra l'altro non mi sembra ci sia meno qualità adesso alla DC rispetto a quando usciva Gotham Central. Della Marvel come al solito non parlo perchè non la seguo, ma anche lì penso valga lo stesso discorso.

Alla fine è come per i libri i film e tutti i prodotti di intrattenimento: ci sono cose che vanno date alla massa e che in genere piacciono e vendono e sono fatte con uno scopo puramente commerciale.
Poi ci sono anche prodotti "di nicchia" che sono vere e proprie opere d'arte e nobilitano il medium.
A volte questi due mondi si incontrano tante volte invece viaggiano su due binari diversi, di certo operazioni come i reboot vari non sono altro che operazioni economiche questo è certo e per quanto mi riguarda meritano tutto il mio disprezzo  .

Comunque stimo davvero Rucka dopo quanto scritto.

[Daredevil]

Insomma, nulla di nuovo, cose già dette e ridette. Anche giuste eh, quello che contesta è vero, così come lo è, però, il post di Maccio.

Poi oh, ci sono quelli che si lamentano, i Bendis, Morrison ecc. che scrivono le loro store per le big two e portano avanti i loro progetti autoriali, i Millar che osano e creano una nuova realtà ecc.

[Matches Malone]

Insomma, nulla di nuovo, cose già dette e ridette. Anche giuste eh, quello che contesta è vero, così come lo è, però, il post di Maccio.

Poi oh, ci sono quelli che si lamentano, i Bendis, Morrison ecc. che scrivono le loro store per le big two e portano avanti i loro progetti autoriali, i Millar che osano e creano una nuova realtà ecc.

Secondo me a volte dovrebbero semplicemente essere un po' meno egocentrici e pensare più terra-terra. Sembra un po' la solfa di Moore, che insulta praticamente tutti gli autori di oggi dicendo che non hanno creatività e copiano le sue idee, che lui se volesse potrebbe rivelare al mondo il suo metodo per riportare magicamente a posto tutta quanta la continuity ma non può perchè son cattivi e l'hanno trattato male eccetera. Rucka più che sugli autori di oggi spara sui grandi editori, ma la sostanza non cambia molto.
Da questi discorsi sembra che talento e commerciabilità siano incompatibili ma non è così. Nel reboot DC c'è tanta roba di qualità, nei prossimi Marvel now da quello che ho visto pure...quindi di che stanno a parlare?

[Jabberwocky]

Chi è più furbo (e più capace) adesso sta cercando di fuggire da Marvel e DC o, comunque, di coltivare progetti in parallelo, sia per un fatto di maggiore libertà creativa e decisionale sia per una questione remunerativa.
Sempre da comixfactory vi segnalo questa intervista a Brian K. Vaughan: http://comixfactory.blogspot.it/2012/09/brian-k-vaughan-gli-autori-di-fumetti.html

"Non per vantarmi - vabbè magari solo un po' - ma la cosa più sorprendente del possedere i diritti del proprio lavoro è la enorme quantità di danaro che ti spetta. So che ho provato a sembrare altruista quando mi hai chiesto del prezzo del raccolta in volume (fissata a 9,99 dollari), ma io sono un mercenario al pari di qualsiasi altro lavoratore freelance. Buone storie e bei disegni sono due dei beni più preziosi del pianeta, e io sono convinto che i creatori di fumetti meritino di vivere alla grande, e di avere un po' di tempo libero per dedicarsi agli amici, alla famiglia o per giocare al flipper sui loro telefonini. Mi piace lavorare per i miei amici alla Marvel e alla DC, e sono sempre stato remunerato con generoso compenso corrisposto per ogni pagina, ma scommettendo su di me (e su Fiona [la disegnatrice al lavoro su SAGA]!) sto guadagnando molti, ma molti, ma davvero molti più soldi di quanti ne avrei guadagnati vendendo fumetti prodotti da altri editori. E questo dopo aver diviso a metà i compensi con il co-creatore della serie."

Millar ha solamente visto più lungo degli altri in anticipo: sono bravo? Ho un gruppo consolidato di fan? credo in me stesso e nelle mie potenzialità? Se sì, perché continuare a scrivere per conto di altri.

[King Mob]

Chi è più furbo (e più capace) adesso sta cercando di fuggire da Marvel e DC, sia per un fatto di maggiore libertà creativa e decisionale sia per una questione remunerativa.
Sempre da comixfactory vi segnalo questa intervista a Brian K. Vaughan: http://comixfactory.blogspot.it/2012/09/brian-k-vaughan-gli-autori-di-fumetti.html

"Non per vantarmi - vabbè magari solo un po' - ma la cosa più sorprendente del possedere i diritti del proprio lavoro è la enorme quantità di danaro che ti spetta. So che ho provato a sembrare altruista quando mi hai chiesto del prezzo del raccolta in volume (fissata a 9,99 dollari), ma io sono un mercenario al pari di qualsiasi altro lavoratore freelance. Buone storie e bei disegni sono due dei beni più preziosi del pianeta, e io sono convinto che i creatori di fumetti meritino di vivere alla grande, e di avere un po' di tempo libero per dedicarsi agli amici, alla famiglia o per giocare al flipper sui loro telefonini. Mi piace lavorare per i miei amici alla Marvel e alla DC, e sono sempre stato remunerato con generoso compenso corrisposto per ogni pagina, ma scommettendo su di me (e su Fiona [la disegnatrice al lavoro su SAGA]!) sto guadagnando molti, ma molti, ma davvero molti più soldi di quanti ne avrei guadagnati vendendo fumetti prodotti da altri editori. E questo dopo aver diviso a metà i compensi con il co-creatore della serie."

Millar ha solamente visto più lungo degli altri in anticipo: sono bravo? Ho un gruppo consolidato di fan? credo in me stesso e nelle mie potenzialità? Se sì, perché continuare a scrivere per conto di altri.

Sì, è tutto quì il punto.

E comunque per me il discorso sulla qualità di Marvel e DC è molto relativa. E non è semplicemente il fatto che siano cambiate le atmosfere rispetto agli inizi dello scorso decennio. Per me, a parte qualcosina, poco si salva delle due grandi case.

Poco si salva dal logorio del già visto, del già letto, della insopportabile sensazione di stare dando personaggi e situazioni in pasto a molti lettori, i quali vogliono che le cose seguano questo o quello schema perpetrato negli anni (morte del supertizio con rinascita/grande guerra epica fra bene e male con crossover annesso), senza badare a quanto le testate scadano di valore nel riproporre sempre la stessa solfa. Fino all'inevitabile momento in cui si romperanno i cosiddetti e fanculo Marvel, fanculo DC, fanculo crossover, cimiteri di supertizi e reboot. 

[The Joker]

A me fa semplicemente piacere che praticamente tutti gli autori importanti stiano prendendo posizione (questa) e che in un modo o nell'altro si stiano allontanando dalle big, tanto di cappello.
E a Millar per quanto possa risultare antipatico (o le sue storie possano sembrare monocorde) va tributato il fatto di aver praticamente inaugurato una nuova era nel mondo dei fumetti.

[Matches Malone]

Chi è più furbo (e più capace) adesso sta cercando di fuggire da Marvel e DC o, comunque, di coltivare progetti in parallelo, sia per un fatto di maggiore libertà creativa e decisionale sia per una questione remunerativa.
Sempre da comixfactory vi segnalo questa intervista a Brian K. Vaughan: http://comixfactory.blogspot.it/2012/09/brian-k-vaughan-gli-autori-di-fumetti.html

"Non per vantarmi - vabbè magari solo un po' - ma la cosa più sorprendente del possedere i diritti del proprio lavoro è la enorme quantità di danaro che ti spetta. So che ho provato a sembrare altruista quando mi hai chiesto del prezzo del raccolta in volume (fissata a 9,99 dollari), ma io sono un mercenario al pari di qualsiasi altro lavoratore freelance. Buone storie e bei disegni sono due dei beni più preziosi del pianeta, e io sono convinto che i creatori di fumetti meritino di vivere alla grande, e di avere un po' di tempo libero per dedicarsi agli amici, alla famiglia o per giocare al flipper sui loro telefonini. Mi piace lavorare per i miei amici alla Marvel e alla DC, e sono sempre stato remunerato con generoso compenso corrisposto per ogni pagina, ma scommettendo su di me (e su Fiona [la disegnatrice al lavoro su SAGA]!) sto guadagnando molti, ma molti, ma davvero molti più soldi di quanti ne avrei guadagnati vendendo fumetti prodotti da altri editori. E questo dopo aver diviso a metà i compensi con il co-creatore della serie."

Millar ha solamente visto più lungo degli altri in anticipo: sono bravo? Ho un gruppo consolidato di fan? credo in me stesso e nelle mie potenzialità? Se sì, perché continuare a scrivere per conto di altri.

Ma perchè dire che chi fa così sia più furbo e più capace?
Sui guadagni, intanto, magari a Vaughan è andata bene e sta vivendo un momento particolare ma vorrei effettivamente verificare se ricava di più lui da un progetto autoriale minore o uno che scrive Batman o gli Avengers.
Detto questo, conta appunto anche cosa uno voglia scrivere. Sembra che mettersi al servizio di Marvel e DC sia quasi un disonore, una cosa poco furba, una perdita di tempo...poter scrivere icone leggendarie affermate e conosciute da tutti io la vedo invece come una cosa molto gratificante.
Poi se lo scrittore è bravo e ha talento, visto che si parlava di questo, lo premiano e lo valorizzano, altrochè. Snyder su Batman per me è un esempio perfetto.

[Rain]

le "manette creative" che Marvel e DC impongono ai loro artisti non sono certo una novità... i tempi ammazzano l'arte...ma danno anche una visibilità immensa... se non era per ultimates non so se millar riusciva a mandare alle stampe kick ass con lo stesso successo...  
 
Mi spiace che Rucka non abbia avuto un riscontro più grande...
in generale adoro la sua scrittura e i suoi episodi su Gotham Central non facevano rimpiangere affatto quelli di Bru..anzi...
la sua batwoman è ottima anche se non raggiunge i fasti di G.C. idem le altre storie che ho letto tipo bats o devil...

[Jabberwocky]

Ma perchè dire che chi fa così sia più furbo e più capace?
Sui guadagni, intanto, magari a Vaughan è andata bene e sta vivendo un momento particolare ma vorrei effettivamente verificare se ricava di più lui da un progetto autoriale minore o uno che scrive Batman o gli Avengers.
Detto questo, conta appunto anche cosa uno voglia scrivere. Sembra che mettersi al servizio di Marvel e DC sia quasi un disonore, una cosa poco furba, una perdita di tempo...poter scrivere icone leggendarie affermate e conosciute da tutti io la vedo invece come una cosa molto gratificante.
Poi se lo scrittore è bravo e ha talento, visto che si parlava di questo, lo premiano e lo valorizzano, altrochè. Snyder su Batman per me è un esempio perfetto.

Non capisco perché ti stia inalberando sul niente, contando anche che Rucka non ha mica detto nulla di particolarmente offensivo.
In ogni caso ho usato i termini "furbo" e "capace" semplicemente perchè è da furbi annusare la tendenza più vantaggiosa e bisogna essersi dimostrati capaci, quantomento in passato, per contare su una schiera di follower, presupposto abbastanza importante per avere buoni riscontri di pubblico, almeno inizialmente, con una serie creator owned, visto che sei chiamato a vendere praticamente te stesso e non un personaggio già consolidato.

Fine del mio discorso.

Se poi vogliamo parlare di Rucka ok, la sintesi del suo discorso è questa:

- Scrivere il Punitore mi piaceva.
- L'editore per cui lavoravo ha preso una decisione che non condivido e quindi ho deciso di chiudere i miei rapporti con lui momentaneamente.
- Secondo me con questa mentalità si va da poche parti sia in termini di qualità sia per quanto riguarda i ricavi futuri.
- Vedo la stessa mentalità anche nella Distinta Concorrenza.

Fine del Rucka-pensiero.

Che c'è di male? Non è la Bibbia ma nemmeno un atto terroristico. Semplicemente sono le sue riflessioni sulla condizione di Marvel e DC allo stato attuale, anzi, visto che è un uomo che lavora nel settore di cui disserta è probabilmente più legittimato lui, a parlarne, di noi.