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The Invisibles - di Grant Morrison 2.0

Aperto da Murnau, 31 Ottobre 2012, 14:24:56

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Murnau


The Invisibles
DC Vertigo Omnibus


Autori: Grant Morrison, Steve Yeowell, Frank Quitely, Phil Jimenez, AA.VV.
18.3X27.7, C+ sovracover., 1536 pp., col.|99€
Contiene: The Invisibles #1-25, The Invisibles Vol. 2 #1-22, The Invisibles Vol. 3 #12-1, Absolute Vertigo #1, Vertigo: Winter's Edge #1
DC PANINI COMICS

• Il capolavoro di Grant Morrison, uno dei più grandi sceneggiatori di sempre!
• Una misteriosa cellula sovversiva recluta un giovane disadattato per prepararlo alla guerra contro le forze del male... ma le cose non sono come sembrano!
• Una summa delle teorie cospirazionistiche e della controcultura d'inizio millennio!
• Il fumetto che ha anticipato molte delle tendenze odierne dei comics americani!



Altra Edizione italiana: The Invisibles Vol. 1-11 Magic Press. Successivamente ristampato dalla Planeta (inizialmente) e dalla RW Lion) nei volumie Invisibles Vol. 1-7


1-Rivoluzione Invisibile (Planeta)
2- Apocaliptica (Planeta)
3- Entropy in the UK (Planeta)
4- Inferno in America (Lion)
5- Il suono della fissione (Lion)
6- Scienza Nera (Lion)
7- Tempesta Satanica (Lion)
8- Glitterdammerung (Lion)



Invisibles (The Invisibles) è una serie a fumetti creata e scritta e da Grant Morrison. L'opera, suddivisa in 3 serie di 25, 22 e 12 numeri, è stata pubblicata negli USA dal 1994 al 1999 dalla DC Comics sotto l'etichetta editoriale Vertigo. In Italia è edita dalla Magic Press con il titolo Invisibles. Nella realizzazione grafica di questa opera Morrison si è avvalso della collaborazione di parecchi artisti: fra questi Steve Yeowell, Jill Thompson, Phil Jimenez, Frank Quitely.
Lo sceneggiatore scozzese si appropria dell'intero scibile della cultura e controcultura pop, facendo convivere così il serial orwelliano Il Prigioniero con la mitologia azteca, il libro delle divinazioni cinesi I-Ching con le ultime scoperte della fisica quantistica, il Situazionismo di Guy Debord e le ossessioni angoscianti di Howard Phillips Lovecraft, lo spirito lisergico di John Lennon con l'esoterismo di Aleister Crowley.



SIETE PREGATI DI PARLARE, IN QUESTO TOPIC, SOLO DEI CONTENUTI DEL FUMETTO. PER DOMANDE SU EDIZIONI, PREZZI E USCITE, VI INVITO AD USARE IL TOPIC GENERICO SULLA RW LION. EVENTUALI OT SARANNO CANCELLATI SENZA PREAVVISO.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Jesse Custer

#1
ho praticamente finito il terzo TP planeta (tranne l ultimo episodio)
caspita che trip,è a dir poco meraviglioso questo fumetto e mi sta appassionando come solo scalped,sandman e preacher son riusciti,anche se ci sono delle parti dove ti fai un idea ma è difficile capire appieno che succede
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e poi un altro punto che mi ha lasciato con un dubbio quando
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poi vabbè ci sono altre cose che non mi sono chiare
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ma almeno queste ultime cose immagino saranno più chiare con i priossimi TP.
__________________

Corto Maltese

Guarda, andando avanti, avrai ancora più domande che risposte :lolle:
"Sarebbe bello vivere in una favola."


Jesse Custer

#3
Citazione di: Corto Maltese il 01 Novembre 2012, 15:54:29
Guarda, andando avanti, avrai ancora più domande che risposte :lolle:
andiamo bene  :lolle:

Post Uniti: 02 Novembre 2012, 14:36:26

scusate ma il capitolo "a half dozen of the other six" è per caso ambientato nel passato o è in contemporanea a tutto il resto?

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__________________

Liquido

Finalmente ho potuto leggere il sesto ed il settimo TP.
Meraviglioso "Il Suono della Fissione", forse il miglior volume letto finora.
La meccanica quantistica per me è da tempo argomento assai affascinante e Morrison sembra assai a suo agio nel trattare un certo tipo di tematica. Già lo aveva fatto con Animal Man ma stavolta il concetto di viaggio nel tempo, per quanto romanzato possa essere in questo caso, viene affrontato con grande maestria e cognizione di causa.
:clap:

Lucifer

Letto il sesto volume e ne sono rimasto così impressionato da considerarlo il migliore della serie finora. Le scene che mi sono piaciute di più sono
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Ormai ritengo questa serie più un'esperienza che un fumetto vero e proprio dato che ti spinge a pensare continuamente a ciò che viene e non viene detto cambiando totalmente il modo di pensare del lettore su alcuni concetti. Inoltre credo che alcune cose siano nascoste e non possano essere colte con una prima lettura. Non so se aspetterò l'uscita degli ultimi due TP per partire con una rilettura o se cominciarla ora prima che esca il settimo TP ma fatto sta che una rilettura è sicuramente d'obbligo per un'opera del genere.


Better to reign in Hell, than serve in Heav'n

Murnau

Citazione di: Lucifer il 10 Novembre 2012, 14:37:32

Ormai ritengo questa serie più un'esperienza che un fumetto vero e proprio.
Credo che questa sia la sua peculiarità più interessante: ti sconvolge a tal punto da diventare qualcosa di più d'una semplice lettura.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Darko

Non posso che concordare con entrambi. Tra l'altro nel vecchio topic avevo scritto la stessa identica cosa: The Invisibles è un'esperienza, che in un modo o nell'altro ti cambia durante la sua lettura.

Intanto aspetto che mi arrivino il #5 e il #6, sono rimasto a bocca asciutta per troppo tempo.


You and me, Jeannie.
You and me in a blaze of glory.

Ex but still James Howlett

Bread v Pak

Le sensazioni di cui parlate non le ho provate su questo fumetto (esperienza nel fumetto, cambio sul modo di leggere i fumetti, interattività, ecc...) e sto cercando di spiegarmi il perché.
Modificato da Bread Pak - 7 agosto 2007 ore: 22.01
Ri-Modificato da Bread Pak - 9 marzo 2012 ore: 11.16

Ogni volta che il computer suggerisce la password a Nite Owl un informatico muore...

Rain

Se è per quello, credo che ogni opera di Morrison ti porta a questa considerazione (parlo per me si intende)...poi vabbè, dal mio punto di vista The Invisibles è il banco di prova di temi e stile narrativo (ma anche test per nuove idee e per realizzarle) che lo scozzese vuole raggiungere con il suo modo di fare fumetto.

l'impatto emotivo l'ho sentito di più in altre sue opere... per i disegni... ritengo che la cura nella parte grafica sia troppo altalenante e in generale poco incisiva. capisco che è una storia con i controc.. ma se si ha a disposizione una forma d'arte che permette mooolto di più..bè, che si sforzino... (ho salvato praticamente solo Jimenez...e quitely nel finale...)

La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita. (John Updike)

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Bread v Pak

Io ho preferito i primi due volumi Planeta, quindi i primi 16 episodi che aprivano spazio ad una bellissima molteplicità di idee purtroppe molte sono rimaste appena accennate.

Dal punto di vista grafico non mi erano dispiaciute nemmeno i disegni dei primi volumi, per certi versi molto più personali e meno stereotipati li trovavo molto azzeccati alla storia, davano un sapore più underground ed in un certo senso rendevano meglio l'idea di qualcosa che si cela, di qualcosa ai margini della società, di una rivoluzione invisibile e quindi non sotto gli occhi di tutti.
Il 3° ed il 4° libro mi sono piaciuti il giusto per riprendersi nel 5°.

Poi ovvio, Jimenez è un gran disegnatore.
Modificato da Bread Pak - 7 agosto 2007 ore: 22.01
Ri-Modificato da Bread Pak - 9 marzo 2012 ore: 11.16

Ogni volta che il computer suggerisce la password a Nite Owl un informatico muore...

Murnau

Citazione di: Bread Pak il 10 Novembre 2012, 15:04:31
Le sensazioni di cui parlate non le ho provate su questo fumetto (esperienza nel fumetto, cambio sul modo di leggere i fumetti, interattività, ecc...) e sto cercando di spiegarmi il perché.
Probabilmente è una questione di "frequenze". A me ad esempio non piace il tanto osannato Wes Andreson, pur riconoscendone la bravura, ma capisco che non mi trasmette assolutamente nulla perché "vibriamo su frequenze diverse". Non è colpa nostra, è solo che non siamo in sintonia con l'artista di turno.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

The Dreaming

Citazione di: Bread Pak il 10 Novembre 2012, 15:19:26
Poi ovvio, Jimenez è un gran disegnatore.

E' un ottimo disegnatore!

I cicli disegnati da lui hanno aggiunto un tocco in più a questa serie: la sua Ragged Robin è uno spettacolo!

Intrigante, e maestosa, riesce a conquistare il lettore anche se rimane in silenzio.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Bread v Pak

Citazione di: Murnau il 10 Novembre 2012, 15:22:30
Citazione di: Bread Pak il 10 Novembre 2012, 15:04:31
Le sensazioni di cui parlate non le ho provate su questo fumetto (esperienza nel fumetto, cambio sul modo di leggere i fumetti, interattività, ecc...) e sto cercando di spiegarmi il perché.
Probabilmente è una questione di "frequenze". A me ad esempio non piace il tanto osannato Wes Andreson, pur riconoscendone la bravura, ma capisco che non mi trasmette assolutamente nulla perché "vibriamo su frequenze diverse". Non è colpa nostra, è solo che non siamo in sintonia con l'artista di turno.

In parte credo anche che dipenda da esperienze pregresse e del percorso che si è avuto prima di arrivare, in questo caso, a The Invisibles.

Condivido quanto dici ma credo che conti anche il fatto di aver letto prima Bryan Talbot, ma anche L'Incal di Jodorowsky tra le altre cose. Non che raccontino le stesse cose ma è una questione di approccio alla lettura, queste cose mi hanno già "allenato" la mente.

Citazione di: Layla Miller il 10 Novembre 2012, 15:34:19
Citazione di: Bread Pak il 10 Novembre 2012, 15:19:26
Poi ovvio, Jimenez è un gran disegnatore.

E' un ottimo disegnatore!

I cicli disegnati da lui hanno aggiunto un tocco in più a questa serie: la sua Ragged Robin è uno spettacolo!

Intrigante, e maestosa, riesce a conquistare il lettore anche se rimane in silenzio.

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


All'inizio, nel mio post avevo usato anch'io "ottimo" poi ho modificato :D
Modificato da Bread Pak - 7 agosto 2007 ore: 22.01
Ri-Modificato da Bread Pak - 9 marzo 2012 ore: 11.16

Ogni volta che il computer suggerisce la password a Nite Owl un informatico muore...

Murnau

Citazione di: Bread Pak il 10 Novembre 2012, 15:38:38
In parte credo anche che dipenda da esperienze pregresse e del percorso che si è avuto prima di arrivare, in questo caso, a The Invisibles.

Condivido quanto dici ma credo che conti anche il fatto di aver letto prima Bryan Talbot, ma anche L'Incal di Jodorowsky tra le altre cose. Non che raccontino le stesse cose ma è una questione di approccio alla lettura, queste cose mi hanno già "allenato" la mente.

Secondo me sono opere completamente diverse, non ci vedo quasi nessun punto di contatto. Penso sia invece più che altro legato alle affinità con lo scrittore.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987