Mystery Men

Ott 27, 2012

Mystery+Men

Testi: David Liss

Disegni: Patrick Zircher

Edizione Italiana: Panini Comics, brossurato a colori, 128 pagine, 12 Euro

Edizione Originale: Marvel Comics, Mystery Men HC

Quando Namor se ne stava ancora tranquillo nelle profondità di Atlantide, quando l’androide che sarebbe poi divenuto la Torcia Umana Originale non era che un sogno nella mente dello scienziato Phineas T. Horton e il siero del Supersoldato che avrebbe trasformato il gracile Steve Rogers nel possente Capitan America aspettava ancora di essere sintetizzato, nella New York del 1932 in piena Grande Depressione, misteriose figure emersero da quel clima di incertezze ma anche di progresso per dare al mondo una scossa che sarebbe poi diventata più tangibile qualche anno dopo, ovvero con la nascita dei primi supereroi veri e propri. Il romanziere David Liss e il bravissimo disegnatore Patrick Zircher, aggiungono pagine alla storia del Marvel Universe senza risultare invasivi fornendogli un passato pulp, con personaggi palesemente ispirati agli evocativi racconti degli anni 30, che venivano stampati su carta di scarsa qualità derivata dalla polpa dell’albero (da qui il termine pulp magazine). L’eroe pulp, come ad esempio The Spider o Doc Savage o Conan, giusto per citare i più famosi, non è altro che il prototipo del supereroe, archetipo nato ufficialmente nel 1938 con Superman di Siegel e Shuster. I Mystery Men (che non hanno niente a che fare con l’omonimo film comico del 1999, con Ben Stiller tra i protagonisti, ispirato a sua volta alle serie fumettistica Flaming Carrot Comics di Bob Burden) sono così composti: The Operative, ladro gentiluomo fortemente debitore allo Spirit di Will Eisner; The Revenant, uomo di colore pastiche di Mandrake; la bella Sarah Starr alias Aviatrix, versione femminile del Rocketeer di Dave Stevens; il Chirurgo, palesemente ispirato al Darkman di Sam Raimi incarnato dall’immenso Liam Neeson ed infine Achille, delizioso omaggio al Capitan Marvel DC, unico uomo del mistero a possedere veri e propri superpoteri. Assieme ad un villain di tutto rispetto, stereotipato quanto basta, la storia dal sapore pulp scorre che è un piacere, rievocando quella nostalgia del passato viva e pulsante, pronta a riaffiorare nei cuori degli appassionati di vecchia data ma capace di far innamorare anche le nuove generazioni, che avranno una scusa per interrompere la loro massiccia dieta a base di fantascienza hard ed eroi ipertrofici. I disegni di Patrick Zircher sono una gioia per gli occhi, impossibile non apprezzare le sue anatomie e in generale il suo tratto classico e pulito. Da segnalare il cammeo di un noto supervillain e di qualche dettaglio sparso qua e la che conferma l’appartenenza della storia alla continuity Marvel, i Marvelliani non potranno che apprezzare. Buona lettura!

 

Aviatrix
Aviatrix