Negli anni mi sono immerso in tonnellate di letture dedicate all’Uomo Pipistrello, l’ho visto in tv e al cinema in tutte le salse, e ne sono diventato nel tempo un fan silenzioso.

Batman ha affrontato avventure e avversità di ogni genere e tipo e ancora adesso è protagonista di una saga osannata dai lettori diretta dal magistrale Grant Morrison.

Tuttavia, in questo momento, ho voglia di riportare due o tre pensieri su un’altra saga di questi ultimi tempi, che mi ha particolarmente colpito per l’intensità e le emozioni che ha saputo trasmettere alla mia essenza batmaniana silenziosa.

Court of Owls

Mi riferisco alla storia che ha visto Batman scontrarsi con la Corte dei Gufi.

Court of Owls

Scritta da Scott Snyder e disegnata da Greg Capullo, questa novella dell’Uomo Pipistrello mi ha coinvolto emotivamente dall’inizio alla fine.

Il merito dell’autore (e del disegnatore, i cui disegni si sono fusi alla sceneggiatura stupendamente) è stato quello di parlare di Batman anche attraverso tutto ciò che lo ha sempre circondato.
A differenza di altre storie, qui troviamo un Bruce Wayne e un Batman rappresentati anche attraverso la propria città, la propria famiglia, i propri ricordi, e, in ultimo ma non per importanza, attraverso la propria leggenda.

Court of OwlsEd è proprio il nemico qui a fare la differenza.
In passato Batman si è dovuto scontrare con pittoreschi avversari, personalità incredibili, dotati di intelletti fuori dalla norma, votati al male, o pervasi dalla follia. Da Joker, al Pinguino, da Due Facce al dr. Hurt passando per la Testa del Demone, che fosse follia, mitomania, esoterismo, o mafia, l’avversario di Batman era sempre una sfida fisica ed intellettuale che si dipanava su diversi piani, anche non razionali.

La Corte dei Gufi invece è leggenda. E’ un avversario che colpisce due punti deboli molto particolari di Bruce Wayne: la sua città, intesa non solo come luogo geografico o insieme di cittadini, bensì proprio come alleata e amante dell’Uomo Pipistrello, e la figura leggendaria che negli anni si è creato.

Batman ha sempre avuto varie armi a propria disposizione: batarang, batcinture, batmobili, rampini, aerei, computer. Ma soprattutto un intelletto sopraffino, abilità fisiche eccezionali, e la capacità di divenire un simbolo e una leggenda all’interno della propria città. Il faro che dal Dipartimento di Polizia di Gotham spara il simbolo del Pipistrello nei cieli notturni incute timore e paura in coloro i quali alberga la malafede. Batman è leggenda ed è paura atavica nella città di Gotham city, un predatore umano che si è ammantato di folklore per rendersi quasi soprannaturale agli occhi delle proprie prede.

Gli avversari di Batman, e in generale chi ha cercato di contrastarlo, hanno sempre cercato di opporgli sfide intellettuali di finissimo livello, lotte all’ultimo sangue, enigmi, pazzie, e piani folli che lo vincessero sia sul piano fisico che su quello intellettuale.

La Corte dei Gufi invece lo ha colpito al petto dove risiede e troneggia il simbolo.

Court of OwlsIn questa storia ho visto Batman vacillare, non perché un avversario fosse più intelligente di lui, o più forte, o più abile, bensì perché lui stesso era divenuto preda di un’altra realtà simbolica di Gotham city. E’ come se dalle viscere della sua città fosse sorto un anti-Batman, un predatore dotato delle stesse identiche armi dell’Uomo Pipistrello, e che proprio contro quest’ultimo avesse deciso di rivolgere.

Sebbene possa sembrare che in più occasione questa setta, questa organizzazione segreta secolare, abbia tentato di ferire Batman attraverso attacchi alla sua dimora, ai suoi amici, ai suoi concittadini, e ai suoi alleati, in realtà la Corte ha saputo destabilizzare Bruce Wayne colpendolo come un predatore, rendendo debole il pipistrello, facendolo tremare.

E per fare ciò, per prima cosa, ha mostrato il suo profondo legame con Gotham. Gli artigli, i nidi, la struttura non erano solo funzionali alla propria organizzazione interna, ma erano anche vere e proprie ferite alla leggenda di Batman. Per ogni Batcaverna esistevano molti più nidi, per ogni alleato del Pipistrello esistevano decine di rapaci predatori totalmente asserviti alla causa, per un patrimonio dei Wayne esistevano molteplici patrimoni dei Gufi.

Court of OwlsE’ bello notare come una delle più grandi paure della Bat-famiglia sia sempre stata quella di perdere identità e divenire marionette nelle mani di Bruce Wayne, le cui manie di controllo assoluto in passato lo hanno anche sensibilmente danneggiato e non solo aiutato. Da Dick ad Alfred in più occasioni sono sorti scossoni di ribellione, volti a riportare alla ragione Bruce, ricordandogli il potere assoluto della famiglia, dell’amicizia e della stima.

Gli artigli invece sono degli zombie, asserviti alla leggenda dei Gufi, macchine da guerra incaricate di instillare paura e distruggere le prede.

Perché questa storia mi ha colpito in definitiva? Perché è stata una lettura estremamente originale, perchè è stato il capovolgimento totale degli equilibri e dei ruoli, perché è stato un modo per costringere Bruce ad emanciparsi dall’idea di leggenda e simbolo legato simbioticamente alla propria città, vera donzella e amante in pericolo di Batman, costringendolo a tornare ad una dimensione più umana.

Ma non solo.
Court of OwlsIn questa storia ho visto l’Uomo Pipistrello doversi confrontare in modo atavico con il concetto di famiglia, di luce alla fine del tunnel, sull’importanza di persone come Dick Grayson, Alfred, o suo figlio, e alla fine, dover accettare di non poter risolvere un mistero e, anzi, doversi raffrontare con la fede e la fiducia nei suoi genitori.
Laddove anche le sue certezze familiari sono state nuovamente messe in discussione, Snyder propone un epilogo che personalmente ho trovato favoloso, che non contempla la solita soluzione del grande mistero, né il semplice stallo fra detto e non detto, ma che anzi mette da parte il lato detective delle storie di Batman per costringere Bruce a credere col cuore e non col cervello nella sua famiglia, passata e presente, per fare in modo che ne possa esistere una futura.

La saga della Corte dei Gufi è stata una storia che mi ha affascinato perché ha saputo scavare nelle radici della leggenda, perché ha analizzato il simbolo del pipistrello, facendolo diventare preda anziché predatore, perché ha posto in primo piano la famiglia e gli affetti, e perché ci ha mostrato un silenzioso protagonista delle storie batmaniane, che troppo spesso si è palesato solo come sfondo: la città di Gotham city.

Court of OwlsIn ultimo, e con poche righe, voglio solo fare un plauso allo stile di narrazione di Snyder e alle stupende creazioni grafiche di Capullo. Il primo mi ha regalato una storia scritta con incisività, senza tempi morti, capace di fondersi benissimo con la tipologia di supporto, cioè il fumetto seriale, atteso che la cadenza mensile ha aumentato la bellezza della storia, o, forse meglio ancora, la storia ha saputo valorizzarsi ancora di più sfruttando positivamente la bellezza dell’albetto mensile. Ogni mese, infatti, il bello non era solo leggere la nuova puntata della saga, bensì anche attendere con trepidazione quella successiva.
I disegni di Capullo hanno condito con stupenda maestria il tutto, integrandosi benissimo con la storia e accentuandone la bellezza.

Una saga questa che non posso che consigliare a tutti.