The Marvels Project

Nov 24, 2010

Cover

Testi: Ed Brubaker
Disegni: Steve Epting
Edizione italiana:Panini Comics 100% MARVEL (brossurato), 17 euro; edizione cartonata a tiratura limitata, 23 euro
Edizione originale: The Marvels Project TP

Rimasi nella mia città. A combattere i malviventi, gli assassini e le spie… E vidi altri eroi arrivare e sparire… E nonostante tutto fu veramente la più grande delle epoche.
Angelo aka Thomas Halloway.

Immaginate la Golden Age dei supereroi unita a una spy-story mozzafiato, degna del miglior James Bond.
Immaginate se, oltre a questo, c’è anche la rinarrazione delle origini dei personaggi Timely, di eroi famosi come Capitan America, Bucky, la Torcia Umana, Namor, Nick Fury ma anche di paladini della giustizia ai più sconosciuti come il Distruttore, la Pallottola Fantasma, John Steele e l’Angelo.

Tutto questo e non solo è presente in Il Progetto Marvels’ ( ”The Marvels Project” in originale), ultima fatica dello scrittore Edward Brubaker(Sleeper, Daredevil, Criminal) coadiuvato dal disegnatore Steve Epting (Fantastici Quattro, Dreadstar, Vendicatori), si tratta della stessa coppia che ha rilanciato Capitan America nel 2004, dando inizio ad uno dei migliori cicli sul personaggio a detta di critica e pubblico, e non ancora concluso.

Il protagonista e il narratore della vicenda è Angelo alias Thomas Halloway, da non confondere  col  più celebre  Warren Worthington III (membro storico degli X-Men), un dottore che viene ispirato a divenire un eroe dal leggendario pistolero del Selvaggio West ”Two-Gun Kid”, il quale in punto di morte gli dona le sue due pistole, la maschera e gli preannuncia la venuta di un’era di eroi.

Attraverso i suoi occhi ammiriamo la nascita delle cosiddette “Meraviglie” e il dispiegarsi della vicenda, con lo stesso Thomas che cerca di fare luce sugli omicidi di alcuni eroi e nel contempo rimane sempre più colpito da leggende del calibro di Capitan America e della Torcia Umana.

Ancora una volta Brubaker dimostra di essere un maestro indiscusso nel fondere il noir con i supereroi, creando una storia che spazia dalle origini dei cosiddetti ”uomini del mistero” a Pearl Harbor, da una serie di omicidi alla lotta ai Nazisti.
Tutto ciò viene finemente collegato dallo scrittore, andando a formare una trama a dir poco intrigante.

Agghiacciante la scena in cui il Teschio Rosso ordina ai suoi soldati di mettere in fila i bambini contro il muro, per essere fucilati. La freddezza e la crudeltà dell’ordine ti lascia paralizzato, è la prova che non serve il sangue o la violenza per sconvolgerti l’anima.

Al contrario l’esordio di Capitan America ti infonde un senso di meraviglia, è quasi epico vedere la Sentinella della Libertà che irrompe nella base di una cellula nazista, salvando la vita allo stesso Angelo. E’ come un raggio di luce nella tenebra, è la speranza per un domani migliore.

Molto forti sono anche le emozioni che trasmette la Torcia Umana, nel tentativo di capire se è un uomo o una macchina, se è un eroe o un mostro.
Ed è interessante notare come spesso è l’uomo il mostro mentre la macchina è l’eroe, come sia presente più umanità in un androide, che rimane stupito dinnanzi all’orrore di Pearl Harbor, che si preoccupa che Toro, la sua giovane spalla, possa rimanere impressionato da tutta questa violenza, mentre gli stessi uomini non si preoccupano nemmeno dei propri simili, abbandonando spesso e volentieri la propria umanità, i propri ideali per ottenere una ricchezza e un potere sempre maggiori al costo di ammazzare anche i loro fratelli, mostrando appunto tutta la loro mostruosità, tutto il loro egoismo.
Tutto ciò è terribile e incredibile allo stesso tempo.

Così come è terribile e incredibile l’onda anomala che Namor il Sub-Mariner abbatte su New York durante il combattimento con la Torcia Umana.
Finalmente inoltre, dopo settant’anni, ci viene svelato il motivo dell’odio di Namor nei confronti degli umani, che è meglio non rivelare per non rovinare la storia a coloro che dovessero ancora intraprendere la lettura del fumetto in questione.

Ma non è tanto la lotta fra i due titani che suscita le più forti emozioni, ma piuttosto la prima e vera chiamata alle armi degli eroi che essa causa.
Tutti i paladini della giustizia infatti scendono in prima linea per prestare soccorso alle persone travolte dall’onda, una scena semplicemente epica, che mostra tutta l’umanità, la generosità e la voglia di aiutare il prossimo di questi veri e propri dei in Terra.

Brubaker inoltre rafforza anche la sua idea delle origini di Bucky, già narrata durante il suo ciclo su Capitan America, presentato non come un ragazzo che per puro caso, scoprendo l’identità segreta della Sentinella per la Libertà, ne diviene l’aiutante (questa sarà poi la versione della storia che il governo degli Stati Uniti presenterà nei cinegiornali) ma come un giovane soldato selezionato e preparato per mesi per assumere il ruolo di braccio destro di Capitan America, una vera e propria risposta, anche propagandistica, alla gioventù hitleriana.

PreviewTutto ciò è illustrato dai superbi disegni di Stephen “Steve” Epting, in un vero e proprio stato di grazia.
In pochi sarebbero stati capaci di imprimere sulla carta quell’atmosfera noir e al contempo di meraviglia che si respira per tutto il fumetto, forse può essere addirittura considerato il lavoro migliore di tutta la sua carriera. Davvero un grande artista.

Alla luce di quanto detto finora, ”Il progetto Marvels” può essere considerato come un vero e proprio capolavoro. La storia, come detto in precedenza, è assolutamente interessante e ben intrecciata, tutti gli avvenimenti sono infatti collegati, andando a formare un quadro generale stupefacente, così come i disegni che si possono descrivere con un solo aggettivo: fantastici.
E’ consigliato quindi a tutti, in particolar modo agli amanti della Golden Age e ai true believers dell’Universo Marvel, che desiderano scoprire come tutto ha avuto inizio, che vogliono avventurarsi nella più grande epoca della storia dell’umanità, nell’epoca degli eroi, nell’epoca delle Meraviglie.