Joker

Ott 3, 2010

Joker

Testi: Brian Azzarello
Disegni: Lee Bermejo
Edizione originale: Joker HC
Edizione italiana: Joker (Planeta DeAgostini), 128 pp. per 13.95€

Il Joker è da sempre una delle nemesi più affascinanti di Batman, se non di tutto il comicdom: totalmente imprevedibile, agisce guidato dalla casualità, ed il suo unico scopo sembra essere quello di “gareggiare” col Cavaliere Oscuro.
Moore, nel suo “The Killing Joke”, approfondì ulteriormente il personaggio, che arrivò a paralizzare l’allora Batgirl Barbara Gordon, a denudare il commissario suo padre…il tutto per far impazzire il pipistrello.
Anche Morrison, col suo “Arkham Asylum”, ha spinto in questo senso, anche se nella graphic novel il ruolo del pagliaccio sorridente è marginale.

In definitiva, molti degli eventi che hanno portato al cambiamento di uno status quo di Batman coincidono con l’intervento del Joker (ricordiamo ancora la morte di Jason Todd e di Sarah Essen).

Jocker di Azzarello e Bermejo

“Joker”, la graphic novel di Azzarrello/Bermejo, non si inserisce nella categoria di cui sopra: è tutto tranne che una storia di transizione da uno stato ad un altro.
La vicenda infatti, narrata dal punto di vista di uno dei tanti “nessuno” dei quali si è servito il criminale negli anni, può essere considerata il seguito ideale di “The Dark Knight”, l’ultimo capitolo cinematografico dedicato al Pipistrello diretto da Nolan.
Caratterizzazioni (sia grafiche che caratteriali) riprendono quelle già viste su celluloide, proseguendo sulla stessa linea (come per i personaggi di Killer Croc ed Edward Nigma, assolutamente realistici a dispetto della loro normale versione fumettistica, decisamente tendente al bizzarro): il Joker è stato appena rilasciato da Arkham, ed intende recuperare tutto il terreno perso negli affari.
Per far ciò, stringerà un’alleanza con Croc, mettendo a ferro e a fuoco Gotham…tanto da far sì che anche i suoi colleghi criminali ne desiderino la morte.
Joker viene dipinto come un cane sciolto, le cui azioni, qui estreme come non mai, sono totalmente avulse da qualsiasi pattern.
Uno dei personaggi che mi ha colpito, amando molto la versione originale, è Harley Quinn: nell’intera vicenda, l’ Arlecchina non pronuncia infatti una singola battuta, ma si mostra totalmente asservita al Joker ma, al tempo stesso, suo unico punto di riferimento. Non più la versione grottesca e solare alla Dini che, nonostante tutto, lascia intravedere un barlume di luce in fondo all’oscurità del proprio animo, ma una killer silenziosa e senza rimorso alcuno, pronta a lanciarsi nelle più efferrate nefandezze (una delle scene d’apertura del volume illustra perfettamente la cosa).
E Batman, direte voi? Batman compare solo nelle battute finali della storia, per darne una conclusione (che poi è solo un nuovo inizio)…anche lui molto diverso dalla versione originale (il perché lo capirete solo leggendo).
Il tratto di Bermejo è il degno completamento di una prosa ottima, risultando sporco, malato, espressivo…insomma, “Joker” non sarebbe stata la stessa storia con un disegnatore diverso.
Molto buona anche l’edizione, questa volta priva di qualsivoglia errore (peccato solo per la mancanza assoluta di extra: non c’è nemmeno un’introduzione, solo una breve biografia finale degli autori).

Se cercate una visione alternativa del Joker, questo volume è quelo che fa per voi.
Le vicende narrate non cambieranno certo gli assetti dei personaggi, ma dove sta scritto che una buona storia dev’essere il primo mattone di un nuovo edificio? Da leggere. Assolutamente.