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Il tandem creativo di Spider-Man al quale siete più affezionati

Aperto da Gohan, 14 Febbraio 2010, 19:03:20

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American_Gaijin89

Citazione di: Selina Kyle il 16 Febbraio 2010, 18:33:04
Citazione di: Gohan il 16 Febbraio 2010, 18:31:01
Sicuri? :P

Io sono prolissa di natura quindi forse non conto, ma i post ricchi e argomentati son sempre belli. :D

Più che d'accordo  :)

Genis-Vell

Questo Gohan è uno che del Ragno ne sa.
Tra l'altro DeMatteis, mitizzato in Italia, per quanto non fosse certo privo di capacità non era tutto questo gran genio, non lo è mai stato. Sono vent'anni che da gran furbone ci ripropone la JLI con nomi diversi. E l'Ultima caccia di Kraven non è che la sua versione ragnesca di Strane apparizioni.
Poi questa idolatria verso l'ultima caccia e Il bambino dentro mi ha sempre lasciato un po' interdetto... va bene, c'era un Uomo Ragno cupo. Va bene, c'erano addirittura titoli o elementi che ci fanno venire alla mente le poesie di Blake o Pascoli.
Ma poi? Molte volte ho pensato che questa storia fosse quello che, almeno da noi, desideravano i patiti del Dark Knight. Il revisionismo del vicino è sempre più verde (o nero?), e se Batman tornavva in edicola con una storia potente come quella di Miller allora l'Uomo Ragno non doveva essere da meno. Anche lui doveva avere un Dark Knight, perché con il DK Batman diventò una lettura "per grandi" mentre l'Uomo Ragno non lo era.
Sarà.
A me le storie di un orfano che come unico sostegno di famiglia va a lavorare giovanissimo e in più studia, cerca sempre di fare la cosa giusta e aiuta la gente anche se questa lo odia sono sempre sembrate molto poco bambinesche. E non avevo bisogno che DeMatteis mi dicesse "ehi, ora c'è un Uomo Ragno maturo!". Perché c'era sempre stato. C'è una filosofia ben precisa alla base dell'Uomo Ragno di Dirko, l'oggettivismo. Infantile? Temo di no.
E comunque il DeMatteis che preferisco rimane quello comico. Sa far ridere, e neanche poco. Riciclandosi in continuazione, ma sa far ridere. E per me è un pregio.

Oh, per rispondere alla domanda del topic... qui si parla di affetto, no? Non del ciclo preferito, giusto?

Alora mi sa che il mio Uomo Ragno è quello di fine anni '70 con Wolfman, Pollard, Andru, Byrne, Claremont, Wein, Buscema e Mantlo. Soprattutto il ciclo di Wolfman l'ho adorato e ASM 200 è una giusta ultima storia del Ragnetto. E poi la Gatta Nera, la laurea mancata, Mysterio, il ladro, la finta morte di zia May (che per me rimarrà sempre insuperabile nella sua realistica semplicità, altro che -e ti pareva, di nuovo lui - DeMatteis), Smythe, l'Uomo Lupo... disegni forse non eccelsi ma storie costruite con bravura. Tutta l'era Lee/Ditko/Romita è il massimo, può dire il contrario giusto chi legge l'Uomo Ragno dall'altro ieri... ma per motivi affettivi la fine dei Seventies la amo particolarmente.


Francesco "Genis-Vell" Vanagolli

CHIUSO PER FERIE

Gallant, brilliant and brave! All that we see in him we would like to see in ourselves...
In this great soul --as in all soul-- there is pain, there is ambition, there is unquenched love...
...but there is something else that makes this soul the soul of a... Superman
...the ability to grieve for pain he doesn't feel yet has seen in others!
There are those who say that the softness in his soul is the Man of Steel's greatest weakness...
...but he --and others who feel it-- would tell you that is what makes him strong!
(Elliot S! Maggin, SUPERMAN 394)


http://www.fumettidicarta.it

Genis-Vell

Citazione di: Gohan il 14 Febbraio 2010, 19:32:33
Beh, Straczynski/ Romita Jr è stato un binomio osannato...

Al contrario di quello che vede protagonisti Howard Mackie e John Byrne...
Se qualcuno dice Mackie/Byrne gli spetta d'ufficio un premio per il coraggio e l'audacia! :P

Vorrei il premio ma non posso averlo perché fu "solo" l'ultimo team creativo al quale sono stato affezionato. Da allora, e fino a BND, per me l'Uomo Ragno è esistito solo in qualche occasione sporadica tipo la run di Millar.


Francesco "Genis-Vell" Vanagolli

CHIUSO PER FERIE

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...but there is something else that makes this soul the soul of a... Superman
...the ability to grieve for pain he doesn't feel yet has seen in others!
There are those who say that the softness in his soul is the Man of Steel's greatest weakness...
...but he --and others who feel it-- would tell you that is what makes him strong!
(Elliot S! Maggin, SUPERMAN 394)


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Largand

CitazioneTra l'altro DeMatteis, mitizzato in Italia, per quanto non fosse certo privo di capacità non era tutto questo gran genio, non lo è mai stato
Sono TOTALMENTE d'accordo.
E questo è uno dei momenti in cui sono felice del fatto che questo forum è al 75% D.C. readers.
Dire una cosa del genere su un forum Marvel avrebbe come minimo scatenato flames apocalittici.
Chissà se almeno il 20% degli estimatori delle drammatiche storie Ragnesche di De Matteis ha mai letto le sue storie comiche della Justice League.
Conoscere un autore in tutti i suoi lavori aiuta a comprenderne meglio il suo reale valore.
Il De Matteis della Justice League credo che fosse il reale De Matteis.
La continua ed inesorabile drammaticità nelle sue storie del Ragno mi è sempre suonata falsa, solo la ricerca di un'affermazione nel comicdom che conta.
Come Spielberg e l'Oscar Cinematografico.
Spielberg è il miglior regista di film d'Intrattenimento e d'Avventura che ci sia in circolazione. Ma poteva mai vincere l'Oscar con film per ragazzi? Nooooo.
Ed ecco che Spielberg ti fa "The Schindler's List". Si becca l'Oscar che nessuno voleva dargli prima, ringrazia, saluta....e torna ai suoi amati film Avventurosi (Jurassik Park & Co.) .
Con De Matteis è uguale. La vena comica, o drammatica, non si costruisce in laboratorio. O ce l'hai o non ce l'hai.
Nella Justice League vedevo un De Matteis spontaneo, nelle applauditissime drammatiche storie Ragnesche no.
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Nexus

Credo di aver capito il vostro parere, e penso che abbiate ragione.
Permettetemi di chiarire: DeMatteis ha scritto delle belle storie sul Ragno, mature e intriganti, ma non erano pensate per il ragno (Massimo/Hush diceva appunto sul topic della Caccia di Kraven che the Last Hunt è nata come storia di Batman, poi riciclata per Spidey: è una bellissima storia (a me è piaciuta), ma ha un'atmosfera estranea a quella delle storie di Spidey);
sarebbe come scrivere una spy-story urbana con i fantastici quattro.
Ho capito bene?
Previously known as Andrea.

Ikki di Phoenix



"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Largand

Citazione di: Madman il 24 Febbraio 2010, 00:41:07
the Last Hunt è nata come storia di Batman, poi riciclata per Spidey: è una bellissima storia (a me è piaciuta), ma ha un'atmosfera estranea a quella delle storie di Spidey);
sarebbe come scrivere una spy-story urbana con i fantastici quattro.
Ho capito bene?
O anche spostare il Punitore in un contesto da College e con un vero e proprio clima Camp.
Tu ce lo vedresti Frank Castle all'interno di scenari da Happy Days?
Per me il Ragnetto (e qui sono ancora una volta d'accordo con Genis-Vell) così come era nato il personaggio, sfigato, orfano, costretto a lavorare per mantenere la zia malata, era già più che drammatico. Inutile spingere ancora oltre per storie "Dark".
Spidey andava bene così com'era.
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Nexus

Previously known as Andrea.

Murnau

Citazione di: Madman il 24 Febbraio 2010, 00:41:07
Credo di aver capito il vostro parere, e penso che abbiate ragione.
Permettetemi di chiarire: DeMatteis ha scritto delle belle storie sul Ragno, mature e intriganti, ma non erano pensate per il ragno (Massimo/Hush diceva appunto sul topic della Caccia di Kraven che the Last Hunt è nata come storia di Batman, poi riciclata per Spidey: è una bellissima storia (a me è piaciuta), ma ha un'atmosfera estranea a quella delle storie di Spidey);
sarebbe come scrivere una spy-story urbana con i fantastici quattro.
Ho capito bene?

Sì, solo un appunto: Last hunt uscì in un periodo in cui quasi tutte le storie del Ragno erano noir/urbane (vedi ad esempio i racconti di Jim Owsley o Peter David). Per dire: il mese dopo Last nunt uscì una storia della Nocenti in cui Peter finisce in manicomio. Questo giusto per farti capire che DeMatteis non s'è tirato fuori dal culo Last hunt applicandola a Spidey senza un criterio, perché comunque in quel periodo l'Uomo Ragno non era come tu lo conosci oggi. Insomma, all'epoca Last Hunt non era fuori contesto. ;)
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Ikki di Phoenix

Andava bene all'epoca, però mica si può mantenere un personaggio sempre uguale a se stesso per 60 anni... o sì?
Forse un personaggio che è già maturo in partenza, come Superman o Batman, ma un eterno adolescente per 60 anni mi sembra atroce... Spider-Man già alla nascita era un personaggio che covava al suo interno un alto potenziale evolutivo, o almeno così lo intendo io.


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Nexus

Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 24 Febbraio 2010, 00:58:26
Citazione di: Madman il 24 Febbraio 2010, 00:41:07
Credo di aver capito il vostro parere, e penso che abbiate ragione.
Permettetemi di chiarire: DeMatteis ha scritto delle belle storie sul Ragno, mature e intriganti, ma non erano pensate per il ragno (Massimo/Hush diceva appunto sul topic della Caccia di Kraven che the Last Hunt è nata come storia di Batman, poi riciclata per Spidey: è una bellissima storia (a me è piaciuta), ma ha un'atmosfera estranea a quella delle storie di Spidey);
sarebbe come scrivere una spy-story urbana con i fantastici quattro.
Ho capito bene?

Sì, solo un appunto: Last hunt uscì in un periodo in cui quasi tutte le storie del Ragno erano noir/urbane (vedi ad esempio i racconti di Jim Owsley o Peter David). Per dire: il mese dopo Last nunt uscì una storia della Nocenti in cui Peter finisce in manicomio. Questo giusto per farti capire che DeMatteis non s'è tirato fuori dal culo Last hunt applicandola a Spidey senza un criterio, perché comunque in quel periodo l'Uomo Ragno non era come tu lo conosci oggi. Insomma, all'epoca Last Hunt non era fuori contesto. ;)
Ho capito, grazie mille, prezioso come semrpe  :lol:
Previously known as Andrea.

Murnau

Citazione di: Madman il 24 Febbraio 2010, 01:00:31
Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 24 Febbraio 2010, 00:58:26
Citazione di: Madman il 24 Febbraio 2010, 00:41:07
Credo di aver capito il vostro parere, e penso che abbiate ragione.
Permettetemi di chiarire: DeMatteis ha scritto delle belle storie sul Ragno, mature e intriganti, ma non erano pensate per il ragno (Massimo/Hush diceva appunto sul topic della Caccia di Kraven che the Last Hunt è nata come storia di Batman, poi riciclata per Spidey: è una bellissima storia (a me è piaciuta), ma ha un'atmosfera estranea a quella delle storie di Spidey);
sarebbe come scrivere una spy-story urbana con i fantastici quattro.
Ho capito bene?

Sì, solo un appunto: Last hunt uscì in un periodo in cui quasi tutte le storie del Ragno erano noir/urbane (vedi ad esempio i racconti di Jim Owsley o Peter David). Per dire: il mese dopo Last nunt uscì una storia della Nocenti in cui Peter finisce in manicomio. Questo giusto per farti capire che DeMatteis non s'è tirato fuori dal culo Last hunt applicandola a Spidey senza un criterio, perché comunque in quel periodo l'Uomo Ragno non era come tu lo conosci oggi. Insomma, all'epoca Last Hunt non era fuori contesto. ;)
Ho capito, grazie mille, prezioso come semrpe  :lol:

De nada, era per darti il quadro completo.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

American_Gaijin89

De Matteis ha tanti registri, io la JLA non l'ho letta, però ho letto la sua Planetary Brigade, fatta sempre insieme a Giffen, e praticamente è una variante della JLA, quindi capisco cosa intendete quando dite che ha anche una grande vena comica, dando per scontato che comumque ci sono anche altre sue opere  da tenere in considerazione (Devil, cap, tutte le opere targate Boom, stardust kid).

Detto questo, vi do ragione quando dite che in effetti quelle non erano storie inizialmente pensate per Spidey, ma rimangono gran belle storie, profonde, riflessive, ricche di contenunti.

Come si fa a dire che quello di Bambino dentro non è Peter Parker ? C'è un tasso di umanità e di fragilità in quella storia che si potrebbe elevare a manifesto dell'eroe Marvel. L'uomo oltre la maschera, l'uomo che fallisce, l'eroe che non è tale perchè lancia ragnatele e si arrampica sui muri ma perchè anche quando tutto il mondo gli cade addosso, trova sempre la forza di rialzarci e di aspettare un'altra alba.

Poi sono pronto a darvi ragione dicendo che magari quelle non sono le sue atmosfere, che c'è troppo buio in quelle pagine, però a prescindere da questo, umanamente parlando, sono belle storie.

Largand

Citazione di: Barry Allen il 24 Febbraio 2010, 00:58:40
Andava bene all'epoca, però mica si può mantenere un personaggio sempre uguale a se stesso per 60 anni... o sì?
Forse un personaggio che è già maturo in partenza, come Superman o Batman, ma un eterno adolescente per 60 anni mi sembra atroce...
No, i personaggi possono benissimo crescere.
L'Uomo Ragno di Lee-Romita (universitario, con amici e ragazza) mi piaceva molto più di quello di lee-Ditko (Liceale, sfigato con le ragazze e impopolare).

Ma non vedo il motivo del creare tutta quell'atmosfera cupa e depressiva di tante storie del Ragnetto.

Proprio per questo motivo negli anni '90 preferivo le storie di David Michelinie (Solari ed Action) a quelle di De Matteis.
Guarda, mi piacevano pure un sacco le stoire Noir di Mackie, quelle sul figlio di Kingpin e la Nuova Rosa.
Questo per dire che non sono contrario ad un pizzico di noir nelle storie del Ragnetto.

Ma quelle storie di De Matteis....tutta quella depressione, quella disperazione..e bastaaaa. 
Sono un cittadino dello spazio. Mi ritengo quindi Apolide...e non italiano.

Murnau

Mah, quando leggo che quello di DeMatteis non è Spidey, mi vine da ridere come quando letto che quello degli anni '50 e '60 non è Batman. Cristo, lo è stato per vent'anni, conosco persone per le quali "quello è Batman", eppure tanti lo negano. Batman è stato tante cose, tante sfaccettature, tutte in grado di co-esistere, e Grant Morrison lo ha dimostrato. Lo stesso vale per Spidey, stesso identico concetto: uno può dire che "quello non è lo Spidey che mi piace", come d'altra parte il Batman semplicemente avventuroso di Steve Englehart non è il mio preferito. Ma son gusti, mica è solo uno il "vero" Spidey o il "vero" Batman.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
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Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
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