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Rashomon - di Akira Kurosawa

Aperto da Ozymandias, 25 Luglio 2012, 11:49:33

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Ozymandias


Ispirato principalmente al racconto Nel bosco di Akutagawa, fu integrato con estratti da Rashōmon, dello stesso autore, una volta constatato che il film era troppo corto[senza fonte]. Inoltre il regista aggiunse un finale non presente nei racconti, cercando di smorzare il forte nichilismo della storia.

Il film è una imponente parabola sulla relatività e sulle mille sfaccettature della verità e, oltre a far conoscere il cinema giapponese in Europa, impose il grande talento dell'attore Toshiro Mifune sulla scena internazionale.

Girato nella foresta vergine di Nara nei dintorni di Kyōto con un budget bassissimo, il film venne messo in circolazione in Giappone il 25 agosto 1950, contro il parere dei dirigenti della Daiei Motion Picture Company, la casa produttrice, che non ritennero meritevole il film. Grazie all'interessamento di Giuliana Stramigioli, docente di italiano presso l'Università degli Studi Stranieri di Tokyo, Kurosawa riuscì ad inviare il film in Italia, dove venne presentato al Festival di Venezia, vincendo il Leone d'Oro al miglior film.

Pochi mesi dopo il film vinse, ad honorem, anche un Premio Oscar come miglior film straniero. Si aprì così il successo internazionale per un film (e per un regista) che in patria aveva trovato poco apprezzamento.

In Italia è conosciuto anche come Rashomon e Rasciomon.

Trama

In una giornata di pioggia incessante, un boscaiolo, un monaco e un passante si fermano a parlare di un fatto increscioso avvenuto qualche tempo prima. Si tratta dell'uccisione di un samurai, avvenuta per mano di un brigante che avrebbe anche abusato della moglie di lui. La storia viene raccontata da quattro testimoni, fra cui il brigante-violentatore, la moglie del samurai, la vittima (che parla attraverso un medium), ed infine un narratore, che pare sia il più obiettivo dei testimoni. Le versioni sono contrastanti e non si capisce bene quale sia la verità. La storia è raccontata per flashback, a mano a mano che i quattro personaggi — il bandito Tajōmaru (Toshirō Mifune), la moglie del samurai (Machiko Kyō), la vittima (Masayuki Mori) e il boscaiolo senza nome (Takashi Shimura)— narrano gli eventi. Le prime tre versioni sono raccontate dal monaco (Minoru Chiaki), che aveva deposto al processo come testimone, in quanto aveva incrociato lungo la strada la coppia prima del fattaccio. Ognuna di queste versioni viene definita falsa dal boscaiolo e lui fornisce l'ultima versione, come l'unico vero testimone dei fatti (ma lui non dirà questo al processo), e comunque neanche la sua versione è completamente attendibile. Le quattro versioni vengono raccontate ad un cittadino comune (Kichijiro Ueda) mentre aspettano che il temporale cessi, nella porta in rovina, ai limiti della città di Kyōto, una porta identificata da un segnale come Rashōmon.

Riconoscimenti

    1952 - Premio Oscar
        Miglior film straniero (Giappone)
        Nomination Migliore scenografia (1953) a Takashi Matsuyama e H. Motsumoto
    1951 - Festival di Venezia
        Leone d'Oro a Akira Kurosawa
        Premio della Critica Italiana a Akira Kurosawa
    1951 - National Board of Review Award
        Miglior film straniero
        Migliore regia a Akira Kurosawa

   

    1953 - Premio BAFTA
        Nomination Miglior film
    1951 - Mainichi Film Concours

Angel Lupo

Mi ispira un sacco, dovrò vederlo prima o poi  :sisi:

Mordecai Wayne

Capolavoro del Cinema. Il mio film preferito in assoluto di Kurosawa che sta di diritto nella mia top ten.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Slask

mi è piaciuto, ma nella seconda parte si perde troppo...    e il finale mi ha lasciato un po' così.