Thor - di Kenneth Charles Branagh

[Cinefumettaro]

Dopo i recenti aggiornamenti di Kevin Feige, tocca al protagonista Chris Hemsworth aggiornare su Thor 2 rivelando, tra l'altro, che il film potrebbe essere influenzato dai "vichinghi":

Ho letto la sceneggiatura e gireremo ad agosto. Ho incontrato Alan Taylor un paio di mesi fa. Eravamo io, Natalie, Alan e un paio di tizi della Marvel ed è stato estremamente eccitante. Kenneth Branagh ha fatto un lavoro favoloso ma, per conflitti sull'agenda o non so, non ha potuto girare quest'altro ma io sono un grande fan della serie Game Of Thrones, che è l'ultimo lavoro di Alan e penso che è questo quel che è eccitante di questo sequel: renderlo in un certo senso più tangibile e avere un'aspetto più organico di Asgard e di quel mondo. [...] Penso alle grandi cascate, alle montagne e all'influenza vichinga, dove la mitologia norvegese è cresciuta. Avere tutto questo ad Asgard la rende ancora più speciale ed è quello che Alan vuole fare. Penso che questo sia il nuovo aspetto di questo sequel.

Hemsworth ha poi parlato delle storyline che il film dovrebbe affrontare:

La grande sfida era...Abbiamo lasciato, in Thor, Jane Foster sulla Terra e Thor in un altro regno con la speranza che potessero stare insieme in qualche modo. Sapete, la cosa più soddisfacente sarebbe vedere questo accadere. Joss Whedon ha fatto un'ottimo lavoro lasciandola fuori da The Avengers.

Penso che Thor ora voglia essere messo nella posizione di divenire re ed esserne degno. Vedremo...

[...] Non vedo l'ora di vederlo viaggiare in altri regni e nell'universo. Viaggiare attravero mondi diversi. Penso che la Terra abbia un posto speciale, però. Non è mai stato spiegato nel film ma nel fumetto credo che la madre di Thor sia vagamente umana. Quindi in qualche modo è collegato alla Terra.

Infine Hemsworth ha parlato del personaggio di Beta Ray Bill, richiesto a gran voce dai fans ma non confermato nel sequel:

I primi fumetti che ho letto di Thor avevano Beta Ray Bill. Ho pensato "chi è questo personaggio dalle sembianze di un cavallo?". Alla fine della lettura mi son detto "mi ha appassionato e mi piace". Il mio primo istinto è che ero insicuro. E' l'unico che può impugnare il martello. E' un degno di un altro pianeta. Ma ha le sembianze di un cavallo...

fonti: zap2it e slashfilm

[The Joker]

Cheppalle

[Cinefumettaro]

Lo showrunner de Il Trono Di Spade ironizza sulla dipartita di Alan Taylor in favore di Thor 2 ad Huffington Post:

D.B. Weiss, showrunner de Il Trono Di Spade ha cosi ironizzato "sull'uscita di scena" di Alan Taylor per dirigere Thor 2:

Alan è stato uno dei registi principali de Il Trono di Spade. Quando la stagione 2 sarà finita, avrà diretto sei dei 20 episodi. E' quasi un terzo della serie. Sentiamo che il suo look ha incarnato per molti versi il look che volevamo dare alla serie. Il modo in cui l'ha diretto è qualcosa per cui nutriamo amore e ammirazione, e ora siamo molti gelosi che ci è stato rubato per fare Thor 2. Ti amiamo, Alan. E và al diavolo, Thor! Mi rende triste, ma ognuno è felice per lui e allo stesso tempo è geloso. Volevamo tenercelo tutto per noi...

[Frank Miller]

Con un bel pò di ritardo mi sono finalmente visto questo bellissimo film!

E sottolineo bellissimo..
Sinceramente ero scettico perchè non vedevo bene la riuscita cinematografica di un film su Thor (che ammetto conoscevo solo nella versione Ultimate) ma invece ne è uscito un film molto molto bello, il meglio che ci si potesse aspettare.
Il trio reale Odino, Thor, Loki è perfetto: interpretazioni eccellenti, caratterizzazioni riuscite e attori direi indovinati.
Loki è un personaggio particolare e viene reso molto bene, in fondo non si riesce a volergli completamente male.

Fantastica Asgard!!

Un film epico, eroico e anche divertente. Se da un lato ci fa sentire piccoli e deboli, dall'altro esalta la nostra umanità e la capacità di dare valore ai sentimenti. Uno dei migliori cinecomics degli ultimi tempi! 

[Bramo]

Urka, forse il miglior film del lotto! Accidenti, e chi se lo aspettava?
Se Iron Man mi ha conquistato per la grande ironia che incarna il protagonista, per l'estetica steam-punk moderna dell'armatura e per l'avventura fortemente supereroistica, qui siamo su un altro pianeta.
Letteralmente
Siamo di fronte a un film molto raffinato, che ha numerosi punti di forza, che esula da qualunque clichè della narrativa da cinecomic per entrare direttamente nel genere fantasy.
Cominciando proprio da Asgard, non si può negare che sia un'ambientazione che richiama da vicino il fantasy, e per quanto forse come aspetto esuli dalle soluzioni visive più utilizzate negli ultimi anni per questo genere, è proprio l'estetica il punto forte di questa terra: un mondo che ricorda da vicino le leggende dei miti nordici, un panorama che si staglia orgoglioso della magnificenza dei proprio edifici e degli sfondi suggestivi. Asgard è una meraviglia per gli occhi, un mondo modellato in maniera intelligente e immaginifica che premia la fantasia dello spettatore offrendogli uno spettacolo visivo capace di imprimersi nella mente e nel cuore. Il palazzo del re, il ponte che collega Asgard con altri mondi, la terra dei Giganti di Ghiaccio... wow!
Anche la narrazione, comunque, sposa quel modo di scrivere che ricorda il fantasy o il racconto medioevale: tutta la prima parte, che viene raccontata in flashback dopo i primi minuti di film, ci mostra una narrazione tipica, con Thor che conduce i suoi amici/soldati in una missione di vendetta contro i nemici del proprio popolo. Raccontata divinamente, tale parte appaga lo spettatore con dosi di epicità altissime, che aumentano con la drammatica decisione che Odino, padre di Thor, prende nei confronti del figlio. Il dramma famigliare è gestito in maniera tutt'altro che banale da Branagh, che davvero realizza un primo tempo eccelso.
Quando ci spostiamo nella seconda parte del film, con Thor sulla Terra, la narrazione si fa senza dubbio più rilassata e leggera, ma la cura rimane costante anche se siamo in un'atmosfera diversa. E' bellissimo vedere Coulson presente in modo così diffuso, ma anche le interazioni tra Thor e le bella Natalie Portman.
"Epico" è anche l'aggettivo che mi sento di usare per la battaglia finale tra Thor e la sua nemesi, Loki. Spendendo due parole su di lui, che tanta importanza prenderà nell'affresco generale degli Avengers, posso solo unirmi ai tanti che ne applaudono la versione portata sullo schermo da Tom Hiddleston, che offre un cattivo che rifugge dagli stereotipi nonostante la parte del fratello traditore e arrivista non sia delle più originali. Raffinato, cesellato, aristocratico nel suo essere geloso e avido di potere, signorile nei suoi propositi di vendetta. Un'interpretazione sontuosa, che mette in ombra quella del pur bravo Chris Hemsworth che però non brilla quanto mi aspettassi, e quella della Portman che è carina (tanto!) come sempre ma che nella recitazione IMHO mette poco pathos.
Ottimo Anthony Hopkins come Odino, che invece trovo si sia impegnato davvero nel calarsi nell'imperioso ruolo.

Iron Man e Thor sono due film profondamente diversi l'uno dall'altro: per questo non ho problemi a metterli entrambi in cima alle mie preferenze di film Marvel Studios, in quanto rappresentanti di due modi diversi di intendere il supereroismo.

[Ikki di Phoenix]

Un commento bellissimo e molto appropriato, spesso sento dire che Branagh ha deluso su Thor perché alla fine dei conti non è riuscito a fare un film così "diverso" dagli altri del genere come la sua regia avrebbe invece esatto.
Concordo invece con te che il suo imprinting si noti eccome, più nei retroscena e nei dettagli, che nell'impostazione generale di quello che comunque è, nel bene e nel male, un film Marvel Studios e quindi con dei diktat creativi ben definiti.
Non è un film autoriale e non ha mai voluto esserlo, l'abilità di Branagh ha dovuto anche constare quindi nel fatto di dover "dire la sua" senza godere però della massima libertà.

[Selina Kyle]

Un commento bellissimo e molto appropriato, spesso sento dire che Branagh ha deluso su Thor perché alla fine dei conti non è riuscito a fare un film così "diverso" dagli altri del genere come la sua regia avrebbe invece esatto.
Concordo invece con te che il suo imprinting si noti eccome, più nei retroscena e nei dettagli, che nell'impostazione generale di quello che comunque è, nel bene e nel male, un film Marvel Studios e quindi con dei diktat creativi ben definiti.
Non è un film autoriale e non ha mai voluto esserlo, l'abilità di Branagh ha dovuto anche constare quindi nel fatto di dover "dire la sua" senza godere però della massima libertà.

E ci è riuscito benissimo a mio parere. Io continuo a preferire Thor agli Avengers (che mi sono piaciuti tanto), dato che, per dire, per me questo film ha dei momenti che spaccano il cuore in due. Mi riferisco sia alla figura di Jane Foster (che adoro) sia al rapporto Loki/Thor/Odino, che è raccontato con dialoghi e momenti di una bellezza cristallina. Lo stile "branaghiano" è stato riproposto da Whedon in Avengers in qualche momento di confronto fra i due fratelli, e l'impostazione "aulica" del loro modo di interagire è così riconoscibile da generare la battuta di Tony

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Whedon dunque ha omaggiato il regista di Thor scherzandoci su, per dire come la sua mano in realtà si senta eccome. Certo, non è un film branaghiano al 100%, ma è giusto che questi progetti non lo siano, non sono personaggi di Branagh. Sei tu che ti metti al servizio della tradizione, non viceversa.

[Arthur Curry]

mi avete messo la voglia di rivedermelo... 

[Ikki di Phoenix]

Sei tu che ti metti al servizio della tradizione, non viceversa.

Gatta, non svegliare il can che dorme...

[Selina Kyle]

Sei tu che ti metti al servizio della tradizione, non viceversa.

Gatta, non svegliare il can che dorme...

Ops, è finiDa. 

[Bramo]

per me questo film ha dei momenti che spaccano il cuore in due. Mi riferisco sia alla figura di Jane Foster (che adoro) sia al rapporto Loki/Thor/Odino, che è raccontato con dialoghi e momenti di una bellezza cristallina. Lo stile "branaghiano" è stato riproposto da Whedon in Avengers in qualche momento di confronto fra i due fratelli, e l'impostazione "aulica" del loro modo di interagire è così riconoscibile da generare la battuta di Tony

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Whedon dunque ha omaggiato il regista di Thor scherzandoci su, per dire come la sua mano in realtà si senta eccome. Certo, non è un film branaghiano al 100%, ma è giusto che questi progetti non lo siano, non sono personaggi di Branagh. Sei tu che ti metti al servizio della tradizione, non viceversa.

Quoto sul fatto che in questi film il regista si debba mettere al servizio del personaggio e del fumetto: la classe e lo stile del regista sta però proprio ne rendersi riconoscibile, senza esagerare ma con tocchi di stile precisi e mirati, pur non tradendo il personaggio stesso ma anzi esaltando riconoscendo punti di contatto tra il proprio stile e l'atmosfera a cui ci si pone.
E' il caso di Nolan con Batman, è il caso di Branagh con Thor.

[Dude]

Vi devo chiedere una cosa riguardo questo film e a come è collegato con the avengers, quindi non leggete lo Spoiler se non avete visto entrambi. Non sono un lettore marvel quindi userò termini terra terra  

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[The Joker]

@Dude:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[Arthur Curry]

Vi devo chiedere una cosa riguardo questo film e a come è collegato con the avengers, quindi non leggete lo Spoiler se non avete visto entrambi. Non sono un lettore marvel quindi userò termini terra terra  

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

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EDIT: The joker mi ha battuto sul tempo e sulla precisione... 

[Jor-El]

Inoltre, non va dimenticato che

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