Steampunk

[Akanith Wan]

Anche a me stufano infatti, troppa estetica e poca sostanza.

[Morfeo]

Ho quasi finito il secondo libro della trilogia Leviathan e mi sta piacendo sempre di più.
Le idee sono davvero belle e riesce ad essere un libro estremamente intelligente.
Le illustrazioni poi, sono bellissime!
Ecco a voi il Leviathan in tutto il suo splendore  .



Comunque il mio personaggio preferito, in assoluto, è il conte dei boschi, Volger, è il migliore  .

[Akanith Wan]

Minchia, un leviatano!

[Morfeo]

Nemmeno è la bestiola più cattiva  .

Il Behemoth è peggio  .

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[Akanith Wan]

Ho letto la sinossi di Leviathan su Wikipedia e debbo ammettere che le idee dietro sono molto interessanti ed evocative, io starei dalla parte dei Darwinisti, vi erano dubbi?

[Morfeo]

Meno di 100 pagine e finirò il viaggio con il Leviathan  .

[Clod]

È vero, le illustrazioni sono ottime


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[Morfeo]

Finito!!
Mi mancherà  .
Ecco qualcosa che ho scritto al riguardo.

Dopo un bel po' di tempo, finalmente torno a scrivere sul blog e lo faccio parlando di un libro che mi ha colpito molto e che mi ha tenuto incollato alle sue pagine per più di un mese, data la sua mole(più di mille pagine anche se, dato lo stile di scrittura e il target, un umano normodotato non riscontrerà nessuna fatica a leggerlo).
Il libro in questione è la Trilogia Leviathan di Scott Westerfeld ed in realtà non è un libro unico ma è un volume che racchiude in sé i tre libri che compongono la trilogia steampunk (ma ad essere pignoli si tratta di dieselpunk) ideata dallo scrittore: Leviathan, Behemoth e Goliath.
La saga è classificata come young adult e quindi ha come target quei ragazzini che stanno entrando nella terribile fase adolescenziale, però, grazie a molte trovate interessanti, uno stile scorrevole e facilmente apprezzabile e, soprattutto, ad una riscrittura della storia intelligente, può essere tranquillamente letta anche da chi ha è già adulto e magari, con fare mesto e solitario, si avvicina ai trenta e comincia a depositare i libri più spensierati e avvincenti per abbracciare su carta drammi esistenziali e crisi di mezza età (solo a nominare queste cose ho gli incubi).
Chiariamoci subito: se paragonato ad altre saghe per giovani, come ad esempio Harry Potter, Leviathan manca di momenti tragici e situazioni drammatiche, restando sempre piuttosto leggero, nonostante sia ambientato in un'epoca come la prima guerra mondiale.
Questa mancanza di dramma è l'unica pecca che ho trovato in questa trilogia, oltre al ristretto periodo temporale in cui si svolgono gli eventi (circa tre-quattro mesi).
Insomma qualche morto ci scappa, ma non è niente di così drammatico ed emotivamente coinvolgente come poteva essere la morte di personaggi illustri come nella già citata saga di Harry Potter.
Di fatto Leviathan, il primo libro della trilogia, è il libro più drammatico, con una Europa che si prepara al salto nell'incubo della guerra e la fuga di Alek, figlio dell'erede dell'impero austro-ungarico, che è descritta molto bene, con tanto di piccole schermaglie tra camminatori Cigolanti (i Cigolanti sono una delle due fazioni) a colpi di cannone e cariche di cavalleria.
I libri successivi perdono decisamente in drammaticità sebbene siano migliori sotto molto punti di vista.
In Behemoth, secondo libro della trilogia, la storia prende una piega diversa e ci si ritroverà in una Istanbul in bilico, corteggiata dalle potenze Cigolanti e Darwiniste (i Darwinisti sono la seconda fazione).
I due protagonisti, il già citato principe ereditario Alek e l'aviatrice, sotto mentite spoglie, Deryn Sharp (capace di qualsiasi impresa, a differenza del ben più umano, e dormiente, principe), svilupperanno il loro rapporto e noi poveri lettori, grazie all'abilità mefistofelica di Westerfeld, ci troveremo a vibrare come tredicenni innamorate di fronte a questa tormentata storia d'amore tra adolescenti.
Infine in Goliath, ultimo libro della saga, viaggeremo verso l'est per conoscere la completa riscrittura della storia ad opera di Westerfeld e conoscere, infine, il destino dei due protagonisti.
Come detto, la mancanza di dramma, si fa sentire, soprattutto nel finale.
E' vero che gli ultimi capitoli sono molto avvincenti e ben scritti ma l'assenza del Voldemort di turno, rimpiazzato dal generico orrore per la guerra, priva il libro di un elemento estremamente importante in questo genere di storie, ovvero la nemesi dell'eroe.
Senza l'altra faccia della medaglia insomma, il bene diventa molto meno interessante ed è un peccato visto che l'opera, in generale, è molto valida.


L'elemento più affascinante della storia è proprio l'ambientazione, un mondo riscritto da Westerfeld per essere simile al nostro ma, al contempo, diverso.
Le due filosofie tecnologiche, i Cigolanti e i Darwinisti, sono molto affascinanti e ben descritte e si rispecchiano nelle città visitate dai protagonisti, tratteggiate con abilità da Westerfeld che riesce così a catturare lo spirito di una determinata cultura (la creatività razionale dei tedeschi, la capacità di stupire degli imperi orientali, la fredda ferocia dei russi e così via)e a mostrare un mondo variegato e interessante.
Le intromissioni da parte della vera storia sono inoltre numerose (e doverose visto il genere) e spesso ci si imbatterà in personaggi realmente esistiti, come Pancho Villa e Tesla, o in eventi storici rivisti da Westerfeld per integrarli nel suo mondo, come l'uso della propaganda da parte dei ribelli di Istanbul, l'impatto di Tunguska, l'ascesa del cinema, l'uso da parte dei potenti di gruppi violenti, organizzati e repressivi come i Pinkerton.
Il tutto, per chi apprezza queste cose, è ben gestito e troverà un largo sviluppo soprattutto nel terzo libro che si occupa di dare più profondità all'ambientazione della saga.
Stranamente poi, essendo l'autore americano, il ritratto che ne esce del paese a stelle e strisce non è dei migliori e anzi, l'unico personaggio americano approfondito, il giornalista Eddie Malone, è forse quello più sgradevole dell'intera saga, tanto da far pensare all'omicidio persino un pacifista come il principe Alek.
In generale questa saga è estremamente godibile, consigliata a chiunque volesse leggersi un libro intelligente e originale, esponente di un genere che di per sé è raro trovare negli espositori delle librerie.
L'edizione Einaudi, che comprende i tre libri, è ottima (ed economica se praticamente i tre libri verrebbero meno di dieci euro l'uno)e permette anche di apprezzare in pieno le splendide illustrazioni (sia a colori che in bianco e nero) di Keith Thompson, artista visionario che è riuscito a cogliere in pieno lo spirito del libro.

[Akanith Wan]

Bella recensione!

[Morfeo]

Grazie !

[Corto Maltese]

Già, bravo Morfy!

[Guardiano della Notte]

Qualcuno conosce questa trilogia?

https://www.amazon.it/Ombre-Marte-prima-trilogia-Vol-1-2-3-ebook/dp/B00BHQOXC2/ref=sr_1_24?ie=UTF8&qid=1494506693&sr=8-24&keywords=dieselpunk