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"Superman mi ha salvato la vita": il merito di chi è?

Aperto da Matches Malone, 17 Ottobre 2010, 21:55:18

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magicofra21


Selina Kyle

Traduco la lettera per i non anglofoni:

Ho combattuto con la depressione da quando avevo 10 anni. Mi ha paralizzato emotivamente. Avevo 27 anni, nessuna laurea, nessun lavoro, nessuna volontà di vivere. Avevo deciso di uccidermi dopo Natale.

Poi il ragazzo di mia sorella mi prestò questi fumetti. Superman sta morendo a causa di un avvelenamento da radiazioni e sta provando a portare a termine una serie di compiti prima di morire, ma trova comunque il tempo di salvare una ragazza che sta per buttarsi da un palazzo.

Ho pianto per ore dopo averlo letto, mi sono identificata così tanto con quella ragazza, e potevo quasi sentire Superman che mi diceva che io ero più forte di quanto pensassi.

Adesso, ogni volta che la mia depressione rialza la sua orribile testa, mi ripeto le sue parole e immagino il suo abbraccio mentre io sono sul bordo. Funziona meglio di qualsiasi terapia o medicina che abbia mai preso.

Adesso al college sono la migliore della mia classe, ho degli amici, una vita. E non mi interessa che sia un personaggio fittizio.. Mi ha salvato lo stesso.

Il Dr Superman mi ha salvato la vita.


Ha combattuto con la depressione da quando aveva 10 anni.. mamma mia. Se uno ci pensa è agghiacciante.


Una mela al giorno...

Gohan

#32
Citazione di: Selina Kyle il 18 Ottobre 2010, 10:30:52
La testimonianza della "vita salvata" dalla vignetta di All Star Superman è veramente bella. Sincera, vera.

Concordo sul fatto che scene così evocative siano "tipiche" di Superman (mi ricordo ad esempio l' "andrà tuttto bene" di Clark a Mr Mxy nella run di Rucka che mi commosse tantissimo) allo stesso tempo questo passaggio di All Star ha qualcosa di unico. C'è la potenza di un abbraccio, l'essenzialità delle parole, c'è TUTTO Superman in quella scena. Grant ha costruito qualcosa di pazzescamente bello. Anche se non è stato certo l'unico nel corso degli anni ha fotografato l'anima di Supes con somma delicatezza, e ha salvato una vita.. questo conta.

La stessa scena può essere raccontata tante volte con effetti diversi, non è detto che la medesima vignetta raccontata/disegnata da Jurgens avrebbe avuto lo stesso esito. Magari sulla carta sì, ma la ricezione è sempre MOLTO personale ovviamente.

L'importante è che All Star sia riuscito, oltre a rendere migliore l'esistenza di una persona, ad eliminare in alcuni i tanti pregiudizi che circondano l'Azzurrone.
Questa è una grande risposta a chi pensa che i fumetti siano solo violenti e potenziali veicoli di messaggi amorali.

Io capisco perchè Maccione un po' se la sia presa: magari se la stessa testimonianza avesse avuto come riferimento una pagina di Blackest Night nessuno si sarebbe premurato di dire "Eh ma Johns non è l'unico ad aver scritto in maniera epica/positiva gli eroi DC".. saremmo stati (giustamente) contenti e basta. ;)
Poi le vostre considerazioni erano volte a sottolineare la grandezza di Superman che trascende All Star, va benissimo ed è vero. Però stavolta Simone lo capisco.  ;)
Io devo dire invece di essere in sintonia con il pensiero dell'admin.

In questo forum si è discusso svariate volte dei diffusi pregiudizi e degli stereotipi negativi errati dei quali è vittima il personaggio di Superman, chiedendosi se e in che misura costituiscano un freno alla diffusione delle sue storie a fumetti.

E' verosimile dunque che dal momento che Grant Morrison è attualmente uno degli autori più amati dal pubblico e dalla critica molti lettori assolutamente refrattari all'acquisto di una storia di Superman perchè nel loro immaginario il personaggio non era minimamente attraente abbiano fatto un'eccezione unicamente perchè l'autore era Morrison.
Quello che Marco secondo me voleva dire (se non è così e ho male interpretato il suo pensiero chiedo venia!), rivolto a questi lettori, è: "Ma cavolo, avevate bisogno che scrivesse una storia Morrison per accorgervi che esiste un personaggio splendido?"

Per come l'ho interpretato io il suo intervento non voleva essere denigratorio o sminuente nei confronti della bellissima "All-Star Superman" di Grant Morrison (e qui rispondo anche a Elena e al suo ipotetico esempio con protagonisti Johns e "Blackest Night"), non era del tipo "Siccome in molte altre occasioni Superman ha salvato delle persone dalla morte infondendo loro speranza allora quanto ha scritto Grant Morrison è da ritenersi banale e privo di impatto", ma piuttosto "Abbiamo la fortuna di avere un personaggio che da sempre incarna e trasmette umanità, calore, positività e speranza, con una capacità quasi unica nell'emozionare e nel toccare la sensibilità del lettore, come ben sa chi ha avuto la fortuna di leggere molte sue storie, c'era bisogno dell'opera di un autore di grido per accorgersene oppure per scoprire la grandezza e la bellezza di Superman o bastava mettere per un attimo da parte paraocchi e preconcetti?".

Un attestato di stima nei confronti di Superman quindi, e non certo la volontà fare le pulci ad un eccellente scrittore.

D'altra perteGrant Morrison non ha la presunzione di "inventarsi" per la prima volta un grande Superman, è lui stesso che lo celebra.
All'interno di "All-Star Superman", quando viene mostrato che cosa accadrebbe in un mondo dove non c'è Superman, si vede che compare sotto forma di fumetto. Questo significa che Grant Morrison gli rende omaggio e che è consapevole di scrivere un grande personaggio. Ma se Superman viene ritenuto -giustamente!- un grande personaggio da Morrison è perchè verosimilmente ha dato prova in svariate circostanze di saper toccare il cuore delle persone trasmettendo qualcosa di importante, dimostrando di essere un'icona in grado di trascendere le pagine di un albo a fumetti.


Quindi "All-Star Superman", che è una storia che amo profondamente, costituisce la ciliegina sulla torta all'interno di una storia editoriale imponente e ricca di "gemme" e non un'episodio sporadico e fortuito.


FORTUNATAMENTE PER NOI, aggiungo io.
"Prima usavamo santificare i nostri eroi. L'orientamento moderno è quello di volgarizzarli.
Edizioni economiche di grandi libri possono essere deliziose, ma edizioni economiche di grandi uomini sono assolutamente detestabili."

(Oscar Wilde)



Azrael

Morrison la depressione a 10 anni? o la tizia che ha salvato superman?  :hmm:
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Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Ikki di Phoenix

CitazioneQuello che Marco secondo me voleva dire (se non è così e ho male interpretato il suo pensiero chiedo venia!), rivolto a questi lettori, è: "Ma cavolo, avevate bisogno che scrivesse una storia Morrison per accorgervi che esiste un personaggio splendido?"

esatto, grazie Gohan  :D A volte pur sforzandomi di parlare chiaramente non mi riesce di abbattere il muro dell'incomprensione.


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Murnau

Citazione di: Selina Kyle il 18 Ottobre 2010, 11:18:01
Traduco la lettera per i non anglofoni:


se ne potrebbe fare un articolo, dal momento che ormai l'hai tradotto.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Clark Kent

Non ci capiamo. amen.

solo una precisazione: io non mi riferisco al tipo della lettera che neanche ho letto e di cui apprendo solo ora l'esistenza. mi riferivo al lettore in generale e non a quello che in particolare soffre di deoressione.

comunque amen. non riesco ad esprimermi meglio di così. :)

Matches Malone

Ragazzi, però, se mi è consentito, che due maroni.

Ci si era chiariti, basta. Non ci sono incomprensioni.

Selina Kyle

Ma guarda Gohan che io ho capito quello che voleva dire l'admin, che Superman trascenda Morrison è verissimo, era un personaggio grandioso prima e lo sarà sempre. :D
I preconcetti sull'Azzurrone sono comunque un male cronico. Ma se un'opera del genere contribuisce ad abbatterli (e in questo caso anche a salvare una vita) è positivo. E se questa scena (per quanto non nuova) riesce comunque a stupire il lettore, esperto e non, io sono contenta. E' bella, intensa, commovente.

Il fatto che non sia "originale" non ne scalfisce la bellezza, e non scalfisce la bellezza complessiva di All Star.
Se per accantonare qualche dannoso pregiudizio sul nostro kryptoniano serve Morrison, ben venga.  :D
E se chi prima di All Star non lo amava adesso è spinto a conoscerlo ciò può essere solo un bene.. da qualche parte si deve pur cominciare, no? Io sono stata folgorata da For Tomorrow, a qualcuno può succedere con All Star. L'importanza è che ci sia desiderio di leggere, di cambiare idea.

Il fatto è che, ripeto, se un evento del genere si fosse verificato con Green Lantern ("la redenzione di Hal Jordan mi ha spinto ad essere una persona migliore") magari non si sarebbe sentita la necessità di specificare che la grandezza di Hal Jordan trascende da Johns. Saremmo, appunto, stati contenti e basta.  ;)
Almeno, io la penso così, magari mi sbaglio.

Poi giustamente Marco e Roby hanno voluto ribadire l'universalità di Kal-El, e hanno fatto benissimo.  :D

La news si può fare senza problemi, se volete, in risposta all'American Psychologist Association di sta ceppa.  :D


Una mela al giorno...

Matches Malone

Citazione di: Selina Kyle il 18 Ottobre 2010, 11:51:04
La news si può fare senza problemi, se volete, in risposta all'American Psychologist Association di sta ceppa.  :D

Così il Segugio se la legge, visto che si era perso il dettaglio della notizia su cui era incentrata la vicenda :lolle:

Ikki di Phoenix

Io non credo che voi abbiate capito cosa volessimo dire, neanche adesso... Semplicemente cercate di smorzare quella che ai vostri occhi è una piccola polemica, dimostrando un'ottica a mio avviso limitata e poca apertura mentale. IMHO, chiaramente. Sapete che non ho peli sulla lingua, quindi questo è quello che penso e lo dico.
Francamente non è un problema, fate come vi pare, ma visto e considerato che sono più le persone che ci leggono anonimamente piuttosto che quelle che scrivono qui dentro, mi sembra doverosa un'ultima postilla.
Anche perché qui la posta in gioco è davvero alta, e va oltre Morrison, oltre il mio starmi antipatico, oltre le vostre opinioni o quelle di Gohan. Qui si parla della forza didascalica, moraleggiante ed etica dei Supereroi. Del loro essere icone e, a tutti gli effetti, di saper diventare simboli, divinità, totem.
Nell'antichità, quando un uomo andava in guerra pensava a Marte, quando scriveva una poesia pensava ad Apollo... Oggi è bellissimo, BELLISSIMO, che quando ci si sente perduti, abbattuti, tristi, senza speranza... Si pensi a Superman. E' meraviglioso che quando si sente dentro di sé bruciare il proprio senso di giustizia, si pensi a Batman.
Io quando sento che il mondo mi scorre davanti troppo velocemente per acciuffarlo, penso a Barry, e comincio a correre. Per raggiungerlo, superarlo, e farlo mio.

E tutto ciò non ha niente, NIENTE a che vedere con Waid, Millar, Morrison o quant'altri. Johns non ha scritto il capolavoro Blackest Night perché lui è Geoff Johns e gli altri fanno schifo. Io lo applaudo perché semplicemente si è limitato a scrivere Barry per quel che è, Hal per quel che è, Atom per quel che è. EROI! Gente che anche nell'ora più nera e buia, ti mette una mano sulla spalla e ti dice "puoi farcela!"

Ma di esempi così ce ne sono a bizzeffe, miriadi...

Il punto non è se noi siamo contenti o no delle testimonianza di questa ragazza! Certo che lo siamo! Certo che sono straordinariamente emozionato che una persona abbia potuto ritrovare la voglia di vivere grazie ad un fumetto! Ma porca miseria, è da anni che vado gridando che i Fumetti ci rendono migliori e aiutano a vivere meglio, figuriamoci se posso non essere contento che una ragazzina depressa abbia ritrovato in Superman (e non in una porcata televisiva a caso del momento) la forza di andare avanti e di rialzarsi! Il punto non è questo, già il fatto che questa cosa su me e Roberto non venga data per SCONTATA indica quanto poco ci conoscete al di là delle chiacchiere, o quantomeno me lo fa pensare molto fortemente.

Il punto della questione è un altro, sul quale volevamo farvi riflettere. In rete quell'immagine non ha fatto scalpore soltanto fra chi NON conosce Superman ed è rimasto giustamente sorpreso, stupito, incuriosito dalla cosa, ma anche fra chi IN TEORIA dovrebbe aver letto centinaia di storie e conoscere sin troppo bene di quale magia, poesia e speranza esse siano fatte.
Mi INTRISTISCE non poco vedere in rete e su facebook che il "merito", se così vogliamo definirlo, di questo straordinario episodio non viene consegnato a Superman, ma a uno dei tanti autori che lo hanno saputo dipingere nel migliore dei modi nel corso di questi 70 anni...

Mi intristisce perché quella ragazzina nella sua lettera non ha scritto "l'autore tal dei tali mi ha salvato la vita", ma SUPERMAN MI HA SALVATO LA VITA. Persino lei, nella sua ignoranza fumettistica, ha riconosciuto qualcosa di scontato e lapalissiano: la grandezza di un personaggio che si scrive quasi da solo, basta lasciarlo andare a briglia sciolta.

E lo stesso Morrison, come diceva pocanzi Gohan, ha voluto semplicemente "omaggiare" Superman per quel che è da sempre stato, prima di lui.

Poi, ripeto, che Grant abbia sfruttato la sua immensa fama e popolarità per diffondere e far conoscere questo personaggio, IO LO RINGRAZIO. Mi premeva solo sottolineare come la gente persino in un'occasione del genere premi maggiormente l'autore piuttosto che l'icona. Cosa per me SBAGLIATA, perché va contro sia i desideri dell'autore stesso e sia contro il genuino senso di gratitudine provato dalla ragazzina nei confronti di questo suo nuovo riscatto esistenziale.


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."

Matches Malone

CitazioneIo non credo che voi abbiate capito cosa volessimo dire, neanche adesso

E vabbuò, credi come vuoi :lol:

Rimango limitato e chiuso mentalmente e me ne torno alla mia tesi, saluti  :lol:

Selina Kyle

Mi sa che anche io allora sono stata fraintesa.
Che Superman sia il più grande eroe a fumetti, la cui grandezza trascenda Morrison (ma ci mancherebbe) è verissimo. Era grande prima, lo sarà dopo, ovviamente. Lo sarà sempre. La grandezza delle icone (a fumetti e non solo) trascende e vive al di là di chi le scrive, tanto che la gente, come ha fatto questa ragazza, finisce per appropriarsene. E per trovare attraverso di loro la voglia di riscatto, la voglia di vivere.. è bellissimo. E' incredibile.
Marco, so benissimo cosa rappresentino per te gli eroi, ne abbiamo parlato tanto, fin da quando ci siamo conosciuti.

E' vero che scene come queste fanno parte della storia di Superman, e che non stupiscono il lettore scafato. Allo stesso tempo però possono contribuire ad abbattere i pregiudizi (sbagliati) di chi non lo conosce. E' bello lo stesso, no?


Una mela al giorno...

Murnau

Citazione di: Selina Kyle il 18 Ottobre 2010, 12:43:33
Che Superman sia il più grande eroe a fumetti, la cui grandezza trascenda Morrison (ma ci mancherebbe) è verissimo. Era grande prima, lo sarà dopo, ovviamente. Lo sarà sempre. La grandezza delle icone (a fumetti e non solo) trascende e vive al di là di chi le scrive.

Non è proprio così. Il motivo per cui oggi Superman e Batman sono icone, mentre Flash Gordon e Mandrake non se li caga nessuno, non è certo per i personaggi in sé, quanto per chi li ha scritti e disegnati nei decenni.

Per l'iconicità di Superman non devi ringraziare lo Spirito Santo, che lo ha benedetto e reso il più grande dei supereroi. Devi ringraziare Jerry Siegel e Joe Shuster, Otto Binder, Curt Swan, Denny O'Neil, John Byrne, Jerry Ordway, Dan Jurgens, Jeph Loeb, Grant Morrison, Geoff Johns...

La grandezza dei personaggi non trascende un beneamato cazzo, è strettamente legata a quella dei loro autori (non solo i creatori originali).
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Ikki di Phoenix

Non è vero per niente. Questo è vero solo per gli anni della "formazione" del personaggio, ma una volta che il suo concept è consolidato gli autori scrivono semplicemente storie. E adattano quelle storie al personaggio che si trovano a dover gestire.
Poi c'è qualche testa di pera particolarmente tronfia di sé che crede di poterli riscrivere ex novo, i personaggi, ma fortunatamente il pubblico li liquida nel giro di pochi anni.


"Il fuoco... Un ardore fiammeggiante quale non avevo mai sentito prima di allora, un odio spropositato e dirompente mi sovrastava. Nel mio animo sembrava fluire un magma  incandescente, come se il mio cuore avesse preso a eruttare lava come un vulcano improvvisamente ridestatosi dopo anni di silenzio. Quella folgore, quella brace che sembrava sopita dentro di me aveva ripreso a bruciare, inarrestabile. Sentiii tutta la forza delle stelle esplodermi in petto.  Una smania irrefrenabile di uccidere mi assaliva. Dovevo saziarla."