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David Lynch: un regista controverso

Aperto da King Mob, 12 Aprile 2010, 01:07:11

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American_Gaijin89

In che senso ? Si separarono dopo quel film ?

Tra l'altro a me piace Eyes Wide Shut  :sisi:

Murnau

Pare che durante la lavorazione di EWS litigarono, al punto di lasciarsi.

FINE OT.  :up:
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

elcaracol

Vedete che non ci intendiamo sul senso di "senso"?
Una "spiegazione" come quella offerta più sopra da King Mob è vicina, magari, ad una mia possibile interpretazione, ma vale zero, quanto la mia possibile interpretazione. Infatti, con film così, sospendo il giudizio e non cerco il senso.
me lo guardo. Punto. Mi fa effetto? Sì. No. Punto. Che effetto mi fa? Punto.
E infatti si parla, in quella "critica", a volte, col condizionale.
Io rifiuto di dare dignità alla critica artistica in sé.
Troppe volte i critici hanno detto: "in questo quadro sicuramente Raffaello voleva rappresentare bla bla bla", basandosi su intuizioni, per poi scoprire che il quadro, magari, non era neanche di Raffaello e che il personaggio rappresentato non potesse essere quello che dicevano loro per questioni cronologiche.
Dunque, stop al senso.
E credo che questo mio atteggiamento sarebbe perfettamente condiviso da Lince!
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King Mob

Beh, io credo che la critica artistica sia una delle cose più dignitose e 'giuste' che si possano configurare con l'arte stessa. E' assolutamente ovvio che un critico d'arte, di fronte ad un'opera d'arte (come sono anche i film, per quanti molto spesso se ne dimentichino) disquisisca sulla sua importanza, o sul suo significato (questo vuol dire 'senso' per me, senza girarci troppo intorno), anche mettendovi in relazione elementi come l'identità dell'artista, la sua eventuale età al momento della composizione, ed altro. Poi, seppur saltasse fuori (piuttosto raro al giorno d'oggi) che si è preso un granchio, beh, l'interpretazione cambia, come in un'indagine scientifica. Non ne muore nessuno ...

Ovviamente so bene che OGNI opera d'arte, critica a parte, vive in una propria maniera all'interno di ciascuno di noi: perché l'arte è soggettiva, ognuno di noi può interpretare un pezzo in maniera differente, e la cosa avrebbe comunque senso. E' il motivo per cui Lynch moooolto difficilmente spiega qualcosuccia dei suoi film è proprio questo: ama creare emozioni contrastanti.
Ed ovviamente, come hai detto tu, prima di farmi seghe mentali (di solito dopo il finale), guardo il film. Me lo godo. Mi fa effetto ? Cazzosì, mi fa un diamine d'effetto.

Poi, che la trama di Eraserhead fosse esplicabile con la metafora sopra detta è quasi prerequisito necessario alla comprensione: si tratta forse di una delle sue poche dichiarazioni - sebbene molto più generica della mia spiegazione - o comunque di un lavoro portato avanti da anni, sin dal '78, ai fini di comprenderne e apprezzarne i contenuti.

Come dico sempre, l'Arte non è per tutti. Puoi capire a pieno 10 opere ed ingarbugliarti in 5, ma è sempre un grave danno fatto a se stessi dare per scontato che quelle 5 non valgono a sufficienza. La comunicabilità grazie al cielo non è un prerequisito necessario, in Arte.  :sisi:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Selina Kyle

#79
Citazione di: King Mob il 19 Aprile 2010, 10:13:18
Come dico sempre, l'Arte non è per tutti. Puoi capire a pieno 10 opere ed ingarbugliarti in 5, ma è sempre un grave danno fatto a se stessi dare per scontato che quelle 5 non valgono a sufficienza. La comunicabilità grazie al cielo non è un prerequisito necessario, in Arte.  :sisi:

Non sono molto d'accordo su questo punto. Non mi riferisco a David Lynch (è un regista che non conosco per cui come vedete non ho messo bocca nella discussione) ma secondo me il "bello" dell'arte è proprio la comunicazione ad un pubblico. L'artista può sicuramente decidere di scrivere/disegnare/scolpire qualcosa solo per proprio piacere personale, ovvio, ma resterebbe un "prodotto" un po' fine a se stesso forse. Certo, se ne può essere appagati comunque, ma mancherebbe qualcosa, a mio parere. Io non sono un'artista (PER NULLA, voglio solo fare un esempio spicciolo  :D) ma se scrivo un articolo per il sito è vero che lo faccio in primis per me e per DC Leaguers, ma è anche bello che il resto della community lo legga. ;)
Poi certo, è comunque molto appagante realizzare qualcosa che piaccia a te, ma io ritengo la "condivisione" non solo auspicabile, ma bellissima.  ;)
Tra l'altro a mio parere l'artista è di natura vanitoso, per cui è il primo a divertirsi e a desiderare le reazioni negative/positive del pubblico.  :D

I quadri, i film, i fumetti, le sculture, il teatro, la letteratura è giusto che arrivino alla gente. Su diversi livelli, ovvio (ognuno si relaziona alle cose a modo suo) ma io credo che per l'artista comunicare/trasmettere qualcosa sia abbastanza essenziale.
Quindi, viva l'arte per tutti.. anche se, ovviamente, bisogna essere disposti ad accoglierla, senza alzare muri di sorta. :D  



Una mela al giorno...

elcaracol

CitazioneLa comunicabilità grazie al cielo non è un prerequisito necessario, in Arte.
Questa è la visione di Croce, rispettabilissima, ma una delle visioni.
CitazioneE' assolutamente ovvio che un critico d'arte, di fronte ad un'opera d'arte (come sono anche i film, per quanti molto spesso se ne dimentichino) disquisisca sulla sua importanza,
Gli "assolutamente" mi fanno sempre paura (più di Lynch...) e, per me, non è per niente ovvio.
Poi, parlare dell'importanza è fare storia dell'arte, e quella la concepisco perché è scienza, come tutte le storie.
La critica è altra cosa, per me riprovevole.
CitazioneEd ovviamente, come hai detto tu, prima di farmi seghe mentali (di solito dopo il finale), guardo il film. Me lo godo. Mi fa effetto ? Cazzosì, mi fa un diamine d'effetto.
Qui siamo d'accordo, con la differenza che io mi fermo qui!
CitazioneOvviamente so bene che OGNI opera d'arte, critica a parte, vive in una propria maniera all'interno di ciascuno di noi: perché l'arte è soggettiva, ognuno di noi può interpretare un pezzo in maniera differente, e la cosa avrebbe comunque senso.
Piano con gli "ovviamente". GUardate che, al di là della mia visione che pende tutta da una parte della questione, i filosofi e i critici si interrogano da sempre su questa questione, ancora irrisolta: vale un giudizio oggettivo? non vale un giudizio oggettivo, ma solo di gusto soggettivo? una combinazione delle due cose? e se un combinazione, come si devono combinare le cose?
CitazioneCome dico sempre, l'Arte non è per tutti.
Questa, per la mia visione democratica dell'arte (vale solo il giudizio soggettivo. punto.) è chiaramente una bestemmia.
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King Mob

Ma sì, mi sa che ho espresso male ciò che intendevo. Non è che l'Arte non abbia bisogno di comunicare. No, almeno a livello emotivo, DEVE assolutamente trasmettere emozioni, e deve farlo senza troppi freni ed in maniera diretta. Mi riferivo piuttosto al significato: molte opere d'arte hanno significati nascosti, o diversi significati per diversi livelli di lettura. Intendo dire che non è affatto necessario che il significato sia alla portata di tutti. E lo dico io stesso, semplicemente perché adoro sviscerare l'arte per comprendere. Lo ADORO, e non vorrei mai che tutta l'arte fosse di facile comprendonio, sarebbe una vera delusione, per me, e per molti altri, immagino.
Oltretutto, tenere ermetico il significato di certe opere ha avuto diversi fini storicamente parlando .. è un'arte anche quella in un certo qual modo. E, a differenza di come molti pensano, non credo che la maggior parte degli artisti pecchino d'arroganza quando lavorano in questo modo.

Per me, l'unico necessario obiettivo dell'Arte è trasmettere -emozioni-. Il resto può davvero essere superfluo.  :)

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

King Mob

Citazione di: elcaracol il 19 Aprile 2010, 10:35:36
CitazioneLa comunicabilità grazie al cielo non è un prerequisito necessario, in Arte.
Questa è la visione di Croce, rispettabilissima, ma una delle visioni.
CitazioneE' assolutamente ovvio che un critico d'arte, di fronte ad un'opera d'arte (come sono anche i film, per quanti molto spesso se ne dimentichino) disquisisca sulla sua importanza,
Gli "assolutamente" mi fanno sempre paura (più di Lynch...) e, per me, non è per niente ovvio.
Poi, parlare dell'importanza è fare storia dell'arte, e quella la concepisco perché è scienza, come tutte le storie.
La critica è altra cosa, per me riprovevole.
CitazioneEd ovviamente, come hai detto tu, prima di farmi seghe mentali (di solito dopo il finale), guardo il film. Me lo godo. Mi fa effetto ? Cazzosì, mi fa un diamine d'effetto.
Qui siamo d'accordo, con la differenza che io mi fermo qui!
CitazioneOvviamente so bene che OGNI opera d'arte, critica a parte, vive in una propria maniera all'interno di ciascuno di noi: perché l'arte è soggettiva, ognuno di noi può interpretare un pezzo in maniera differente, e la cosa avrebbe comunque senso.
Piano con gli "ovviamente". GUardate che, al di là della mia visione che pende tutta da una parte della questione, i filosofi e i critici si interrogano da sempre su questa questione, ancora irrisolta: vale un giudizio oggettivo? non vale un giudizio oggettivo, ma solo di gusto soggettivo? una combinazione delle due cose? e se un combinazione, come si devono combinare le cose?
CitazioneCome dico sempre, l'Arte non è per tutti.
Questa, per la mia visione democratica dell'arte (vale solo il giudizio soggettivo. punto.) è chiaramente una bestemmia.


Guarda, se utilizzo degli 'assolutamente' e degli 'ovviamente' è perché sono davvero convinto di quel che dico. Io presuppongo che la gente con cui parlo sappia che per me c'è -sempre- rispetto delle loro opinioni, e che parlo sempre per assoluti ed 'ovvi' che hanno a che fare in generale con la mia visione personale delle cose, tipo 'visto che la vedo così, OVVIAMENTE la cosa sta così'. Non so con chi tu sia abituato a parlare, ma fidati, io rispetto OGNI tipo di pensiero.  :)

La mia visione riguardo l'Arte è che debba essere soggettiva, ed in qualche modo rispecchiarsi su di un certo livello come immagine oggettiva, riguardo le cose quantomeno meno dubitabili e meno 'emozionali' dell'opera in se. Non amo spesso anche io i critici perché vogliono far sembrare le cose in una certa maniera ed imporre il loro modo di vedere, ma spesso è grazie al loro lavoro che riesco a dare un nome alle emozioni che provo, perché loro hanno una cultura più profonda della mia, inevitabilmente, e sanno come affrontare un'opera d'arte meglio di me.  :)

Quando dico 'l'arte non è per tutti', intendo dire non che c'è gente che 'non afferra'. Sembra la fiera del processo alle intenzioni.  :asd:
Intendo dire che c'è gente che 'si ferma ad priorem', quando qualcosa non la capisce. 'Non l'ho afferrata subito, quindi fanculo, quest'opera è insensata'. E ce n'è a bizzeffe di persone così. Questo intendo.  :)

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Selina Kyle

CitazioneE, a differenza di come molti pensano, non credo che la maggior parte degli artisti pecchino d'arroganza quando lavorano in questo modo.

No, secondo me non c'è arroganza nel voler costruire un'opera complessa e poco immediata, assolutamente. Non la penso così, anzi. ;)  L'arroganza subentra nel momento in cui si dice "se non mi capisci allora sei un cretino", ma questo è un atteggiamento che non mi piace in genere nelle persone e non è legato solo all'arte. Magari lo fosse. :D


Una mela al giorno...

elcaracol

CitazioneQuando dico 'l'arte non è per tutti', intendo dire non che c'è gente che 'non afferra'. Sembra la fiera del processo alle intenzioni.  Grin
Intendo dire che c'è gente che 'si ferma ad priorem', quando qualcosa non la capisce. 'Non l'ho afferrata subito, quindi fanculo, quest'opera è insensata'. E ce n'è a bizzeffe di persone così. Questo intendo.
Ma l'avevo capito. È che io rivendico QUESTA possibilità, come unica possibilità critica.
L'unica cosa che vale è "non l'ho afferrata subito. punto." Anche perché, magari, non c'è niente da afferrare.
Quel che non capisco è perché un'"artista" debba valere più di un saldatore.
In realtà, per me e per molti altri, vale meno. Perché il saldatore può attaccarsi a parametri oggettivi (regge/non regge).
L'artista no. L'artista dovrebbe, umilmente, senza critici e senza diritto d'autore (ma cos'è? esiste un diritto del saldatore?) provare a vendere le sue opere. Se vendono, vendono. Se non vendono, non vendono. Quello è l'unico parametro critico, come per tutti gli artigiani.
Invece, se uno fa l'artista (ma quand'è che fa l'artista e non l'artigiano?) rientra automaticamente in un mondo insondabile dove nessuno ha il diritto di guardare e dire "mi fa cagare", così, d'istinto, perché passa da povero ignorante.
Un'artista ha tutti i diritti poi di fare opere incomunicabili o solo per sé e anche (lui) lamentarsi se non viene capito. Può dire che il mondo non capisce niente. È sempre successo. E ne ha diritto. Ma non possono e non devono farlo i critici. Peggio (o meglio) per lui che ha fatto quelle opere. Se la vedrà col pubblico, se vuole, con le sue forze. Creerà discussioni (come in questo e altri casi fa Lynch) o non ne creerà, o sarà osannato da tutti.
Ma cosa c'entrano i critici? E, soprattutto, cosa ne sanno? Su quali basi giudicano? Per me resterà sempre un mistero. Mi è solo chiaro quando c'è mala fede. E accade spesso. Decido di investire sul Fontana di turno. Lo faccio diventare un nome perché l'ho deciso io critico. Tanto il pubblico non capisce 'na mazza. E il quadro prende valore. E io divento ricco. E l'artista pure. E tutti vissero felici e contenti.
Per acquistare LA SFINGE e X-ANDO UN PARAGRAPO e GLI OCCHIALI di Edgar Allan Poe : e SAGGIO INTRODUTTIVO SULLA P(O)ERCEZIONE: https://www.amazon.co.uk/dp/B08F4FNQ6X

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Selina Kyle

#85
Ma guarda, io penso che un "critico" debba fornire spunti di riflessione, non imporre il suo punto di vista. Io studio letteratura, per cui sono abituata a leggere interpretazioni "critiche" di quello che ho letto. Si tratta di persone che magari hanno seguito, più o meno, il mio stesso percorso di studi, e attraverso le loro opinioni (che posso condividere o no) traggo spunti e acquisisco strumenti per ragionare su quello che sto leggendo, e migliorare nell'analisi di un testo.
Certo, l'importante è non metterli/mettersi sul piedistallo. La letteratura, l'arte, è fantastica per questo... è cibo per l'anima, in un flusso continuo di ricezioni e opinioni.

Gli spunti di riflessione ovviamente poi possono nascere e nascono (per fortuna) anche senza il "critico", perchè ognuno di noi, grazie al cielo, è in grado di leggere/apprezzare un fumetto/quadro/libro/film con le proprie categorie. Anzi, è bello che sia così, e che talvolta non ci siano "mediazioni".
Quello che fa un "critico" è semplicemente un lavoro d'interpretazione, come il mio o il tuo e quindi di base assolutamente soggettiva, solo che a volte (per passione, per ragioni di studio, per percorsi personali particolari) sa fornire spunti "in più" su certe questioni. In più, non necessariamente migliori. ;)
Che poi la malafede sia diffusa non ho dubbi, io stessa faccio fatica ad avvicinarmi alla critica cinematografica ad esempio, dato che spesso non ne condivido parametri e giudizi.


Una mela al giorno...

King Mob

Citazione di: Selina Kyle il 19 Aprile 2010, 11:19:19
Ma guarda, io penso che un "critico" debba fornire spunti di riflessione, non imporre il suo punto di vista. Io studio letteratura, per cui sono abituata a leggere interpretazioni "critiche" di quello che ho letto. Si tratta di persone che magari hanno seguito, più o meno, il mio stesso percorso di studi, e attraverso le loro opinioni (che posso condividere o no) traggo spunti e acquisisco strumenti per ragionare su quello che sto leggendo, e migliorare nell'analisi di un testo.
Certo, l'importante è non metterli/mettersi sul piedistallo. La letteratura, l'arte, è fantastica per questo... è cibo per l'anima, in un flusso continuo di ricezioni e opinioni.

Gli spunti di riflessione ovviamente poi possono nascere e nascono (per fortuna) anche senza il "critico", perchè ognuno di noi, grazie al cielo, è in grado di leggere/apprezzare un fumetto/quadro/libro/film con le proprie categorie. Anzi, è bello che sia così, e che talvolta non ci siano "mediazioni".
Quello che fa un "critico" è semplicemente un lavoro d'interpretazione, come il mio o il tuo e quindi di base assolutamente soggettiva, solo che a volte (per passione, per ragioni di studio, per percorsi personali particolari) sa fornire spunti "in più" su certe questioni. In più, non necessariamente migliori. ;)
Che poi la malafede sia diffusa non ho dubbi, io stessa faccio fatica ad avvicinarmi alla critica cinematografica ad esempio, dato che spesso non ne condivido parametri e giudizi.

Ma è esattamente quello che ho detto io due post sopra. Che spesso vogliono imporre il loro modo di vedere, ma hanno l'utilità di riuscire a farmi capire bene o male cos'era quell'emozione che avevo provato, cosa c'è dietro il sipario lì, e cose del genere ..  :D

@Elcaracol: I critici ne sanno perché studiano Arte, ne sanno certo più di me e di te. Non tanto che abbia un 'sesto senso in più' rispetto a noi. Tuttavia sono abili nell'analizzare e dissezionare Arte perché lo fanno spesso, e la pratica rende perfetti. E perché conoscono DECINE d'opere d'arte e quindi sono abili nel tracciare un discorso generico su di un periodo storico, sulle influenze etc. Che sono cose che a me INTERESSANO, quindi mi fa piacere che esista gente che ne sa più di me che me ne parli.  :sisi:

E poi, senz'offesa, ma per me l'Arte è tutto. Una vita senz'Arte io non potrei mai viverla, è la cosa migliore che abbia mai fatto la razza umana, e la venero sotto ogni aspetto. Art is my God.  :sisi:


Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Selina Kyle

#87
Ma infatti su quella parte del tuo discorso ero d'accordo, io mi ero soffermata sull' "arte non è per tutti", punto che poi tu hai spiegato. ;)
L'importante è che la "critica" non diventi un'imposizione, appunto, o un modo snob per schifare tutto quello che non piace a te. Ma ci sono anche studiosi che trasmettono massimo amore per quello di cui scrivono.. e io, a volte, ne sono rapita.


Una mela al giorno...

elcaracol

Citazione di: King Mob il 19 Aprile 2010, 11:40:46
Citazione di: Selina Kyle il 19 Aprile 2010, 11:19:19
Ma guarda, io penso che un "critico" debba fornire spunti di riflessione, non imporre il suo punto di vista. Io studio letteratura, per cui sono abituata a leggere interpretazioni "critiche" di quello che ho letto. Si tratta di persone che magari hanno seguito, più o meno, il mio stesso percorso di studi, e attraverso le loro opinioni (che posso condividere o no) traggo spunti e acquisisco strumenti per ragionare su quello che sto leggendo, e migliorare nell'analisi di un testo.
Certo, l'importante è non metterli/mettersi sul piedistallo. La letteratura, l'arte, è fantastica per questo... è cibo per l'anima, in un flusso continuo di ricezioni e opinioni.

Gli spunti di riflessione ovviamente poi possono nascere e nascono (per fortuna) anche senza il "critico", perchè ognuno di noi, grazie al cielo, è in grado di leggere/apprezzare un fumetto/quadro/libro/film con le proprie categorie. Anzi, è bello che sia così, e che talvolta non ci siano "mediazioni".
Quello che fa un "critico" è semplicemente un lavoro d'interpretazione, come il mio o il tuo e quindi di base assolutamente soggettiva, solo che a volte (per passione, per ragioni di studio, per percorsi personali particolari) sa fornire spunti "in più" su certe questioni. In più, non necessariamente migliori. ;)
Che poi la malafede sia diffusa non ho dubbi, io stessa faccio fatica ad avvicinarmi alla critica cinematografica ad esempio, dato che spesso non ne condivido parametri e giudizi.

Ma è esattamente quello che ho detto io due post sopra. Che spesso vogliono imporre il loro modo di vedere, ma hanno l'utilità di riuscire a farmi capire bene o male cos'era quell'emozione che avevo provato, cosa c'è dietro il sipario lì, e cose del genere ..  :D

@Elcaracol: I critici ne sanno perché studiano Arte, ne sanno certo più di me e di te. Non tanto che abbia un 'sesto senso in più' rispetto a noi. Tuttavia sono abili nell'analizzare e dissezionare Arte perché lo fanno spesso, e la pratica rende perfetti. E perché conoscono DECINE d'opere d'arte e quindi sono abili nel tracciare un discorso generico su di un periodo storico, sulle influenze etc. Che sono cose che a me INTERESSANO, quindi mi fa piacere che esista gente che ne sa più di me che me ne parli.  :sisi:

E poi, senz'offesa, ma per me l'Arte è tutto. Una vita senz'Arte io non potrei mai viverla, è la cosa migliore che abbia mai fatto la razza umana, e la venero sotto ogni aspetto. Art is my God.  :sisi:


E vedi che spuntano ancor di più le differenze?
Per me l'"arte" (posto che esista l'arte!) non è studiabile!
Io conosco migliaia di opere d'arte (intendendo per arte ciò che si intende comunemente) e penso di non poter dire nulla di meglio di uno che non ne conosca nessuna.
E poi per me l'arte (sempre ciò che si intende comunemente) è niente. Mi piace, mi incuriosisce, mi interessa, come il rugby o i francobolli, ma potrei vivere tranquillamente senza di queste cose.
L'arte non aggiunge niente. Non migliora la gente (sennò ne discenderebbe che, chi non usufruisca dell'arte, sia peggiore di chi ne usufruisca). È solo un intrattenimento possibile. Se poi, attraverso un'opera, passa un concetto importante, è il concetto che è importante, ma non c'entra col bello o col brutto.
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Selina Kyle

#89
CitazioneE poi per me l'arte (sempre ciò che si intende comunemente) è niente. Mi piace, mi incuriosisce, mi interessa, come il rugby o i francobolli, ma potrei vivere tranquillamente senza di queste cose.
L'arte non aggiunge niente.

Invece io senza non potrei vivere. Cioè, ovviamente potrei, ma sarebbe come mutilarmi. Senza leggere, senza ascoltare musica.. Per me è tutto un valore aggiunto ENORME, non il solo, certo, ma fondamentale. L'idea di non poter leggere mi mette un'ansia assoluta.. davvero.
Mi sa che la differenza di base sta tutta qui :D


Una mela al giorno...