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Morrison: geniale freddezza?

Aperto da Selina Kyle, 08 Aprile 2010, 08:52:58

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Nexus

Citazione di: Occhi nella Notte il 08 Aprile 2010, 17:29:51
Per me Morrison, è una persona che durante la sua vita si è guardata intorno, e si è fatto delle domande esistenziali.
Per questo ha cominciato a leggere libri su libri, anche di gente visionaria. Non ha posto limiti alla sua cultura... la sua curiosità lo ha spinto ha toccare ogni genere di idea, concetto, o cultura... dalla magia, alla narrativa politica, alle nuove frontiere scientifiche, alle idee filosofiche più emozionanti.
Ha dato un minimo di credibilità a teorie che oggi sono per la maggior parte stronzate, ma in un futuro chissà?
Quando Leonardo sognava di volare ha ricevuto la stessa considerazione di un pazzo.
Questo suo bisogno di conoscere, senza restrizioni religiose, o preconcetti o tabù è stato abbinato alla sua incredibile fantasia alimentata nel corso degli anni dalla sua grande passione per i fumetti e, soprattutto, per gli EROI!
Ha unito così la sua cultura, al suo hobby.
Il lato più fantastico, incredibile, e "sognatore" delle teorie che aveva appreso l'ha rimodellato e rielaborato inserendolo nel mondo dei fumetti.

Se ci fate caso, nelle cose che ha scritto, bene o male ci sono dei punti caratteristici del suo pensiero che ricorrono un pò in continuazione, come: le potenzialità della mente umana, l'uomo che esplora se stesso arrivando a capire le proprie qualità nascoste, la reltà come paradosso superabile ecc...

"The Invisibles", secondo me, in questo senso, è la sua opera più "onesta". E' quella in cui il suo essere, il suo pensiero, sono meglio raccontati.

Oltre questo poi c'è la componente artistica.
Il suo essere così ricercato e profondo e visionario, trova spazio anche nel modo in cui scrive.
La sua "cripticità", alle volte, è voluta... siamo noi stessi che dobbiamo arrivare a capire il senso, senza che l'autore ce lo spieghi direttamente.
E questo secondo me è voluto sia per non spiattellare tutto in modo banale, chiaro, e scontato rendendo la lettura noiosa, invece che misteriosa e sempre interessante, e sia perchè noi stessi, dopo la "fatica" nel cercare il significato più profondo del suo messaggio possiamo sentirci più nobilitati dalla lettura, più soddisfatti, più ricchi culturalmente oserei dire.

:clap: :clap: :clap:
Previously known as Andrea.

Slask

Citazione di: Hush/Tommy Elliot il 08 Aprile 2010, 18:27:02
Una volta dentro Italy Comics ho incontrato un tizio sui cinquant'anni, che stava comprando l'ultimo numero uscito del Batman di Morrison (credo fosse il finale di RIP). Per curiosità gli chiedo: "ah, vedo che le piace Morrison. Che mi dice di RIP?".

Questo mi guarda e fa: "più che altro so' un lettore storico de Battman".

Già da questa frase avevo intuito che non ne capiva un cazzo e che stava per sparare una serie infinita di cazzate. Ma rimasi ad ascoltare.

"Nun ce sto a capì gnente, co 'sto Battman. Ma 'sto scrittore 'ndo l'hanno piato? Ma sta genete perché nun se ne va a scrive' romanzi o robba alla Vertigo, invece de rovinamme i supereroi a me? Io la sera torno a casa stanco, anvedi se me devo pure da scervellà per capì Batman".

Ho sorriso e mi sono allontanato.



Poi mi lamento se la gente pensa che i supereroi sino solo una cazzatella per passare il tempo la sera.

maròòò...   :tsk:

Barry Allen

Io sono stato chiaro che più chiaro non si può, e coerente anche, da sempre. Morrison è talmente geniale che mi annoia.
Indubbiamente le sue trovate sono favolose, nobilitano il fumetto ben oltre il suo naturale ruolo di entertainment, le sue storie sono infarcite di rimandi metafumettistici, di digressioni socio-politico-antropologiche, di speculazioni metafisiche. Siamo indubbiamente di fronte a un genio, una mente illuminata.
Tuttavia, come spesso succede, il genio non sa spiegare se stesso, e nella maggior parte dei casi si capisce solo lui. Sì sì, lo so che adesso a qualcuno verrà duro dicendo "ah ah ah, ma io l'ho capito Morrison! Io sono un figo!"
Ok, se avete bisogno di capire quello che dice un autore per sentirvi fighi, tant'è :lol:
Scherzi a parte... Riconosco la sua genialità, la sua mente brillante, la sua sconfinata curiosità culturale. Il punto è che per me la vera genialità sta nell'arrivare agli altri. Ciò che è elitario, che rimane di nicchia, che riesce ad arrivare soltanto a una cosiddetta e autoproclamata "élite", per me è limitato. Io amo la genialità di massa, quella che riesce a dire i concetti più astrusi, le teorie più fantasiose, ma che te le insegna con semplicità, te le sussurra all'orecchio come se fossero la cosa più semplice del mondo.
I grandi uomini, da che mondo è mondo, hanno sempre parlato chiaro. Poi c'è chi parla un linguaggio populista, e chi parla un linguaggio chiaro ma denso, profondo.
Vi faccio un esempio più spicciolo. Abbiamo Kant, e abbiamo Leopardi. Entrambi sono filosofi.
Avete mai provato a leggere Kant? Bene, non fatelo. E' astruso, intricato, complesso, autoreferenziale. Per amare Kant, serve qualcuno che vi traduca quello che ha detto, e non dal tedesco all'italiano, ma dall'incomprensibile al comprensibile. Leopardi è un poeta, la sua filosofia è dolce perché raggiunge la mente attraverso il cuore. Il pensiero, il cervello, è stimolato dalle genuine emozioni con cui la sua poesia ci scalda.
Morrison? E' Kant. Leopardi? Non sono sicuro che sia Geoff Johns. Per quanto mi riguarda al momento dico che è Frank Miller, ma devo ancora trovare il suo erede naturale. Forse il prode Brian Azzarello, che ha l'unico difetto di scrivere troppo, troppo poco.


"Non importa se sei il ragazzo più lento della classe di ginnastica o l'uomo più veloce del mondo, ognuno di noi corre.
Essere vivi significa correre; correre via da qualcosa, correre verso qualcosa... o qualcuno."


Selina Kyle

E' questo che ho cercato di dire: quello che è più "immediato" non è necessariamente deprecabile. Bisogna vedere, come sempre, il COME. C'è la serie "commerciale" (tutto è COMMERCIALE a questo mondo poi, le case editrici pubblicano per vendere, anche se a volte ovviamente - e di questo vanno ringraziate - hanno il coraggio di proporre storie/scrittori fuori dal comune) che però non vale nulla, e c'è quella pensata bene, ragionata, densa comunque di contenuti.

Saper comunicare con le persone è una grande dote. Bisogna poi valutare, ovviamente, il contenuto del messaggio. ;)

CitazionePoi c'è chi parla un linguaggio populista, e chi parla un linguaggio chiaro ma denso, profondo.

Esattamente. E' la stessa differenza che provavo a fare fra sentimento e sentimenatlismo. Saper parlare dei sentimenti è una grande qualità, ma è il modo a cambiare le carte in tavola. Jane Austen e Melissa P. parlano moltissimo di sentimenti: la prima lo fa con arguzia e intelligenza, la seconda riducendo tutto a un esercizio ginnico. Non è lo stesso. :D


Una mela al giorno...

King Mob

Infatti trovo comprensibilissimo che certe persone non ami Morrison, nonostante sia il mio autore preferito. Anzi, mi riesce invece molto difficile capire come non si possa amare un Gaiman, o un Miller. Ma Morrison è chiaro come il Sole.

E non è perché ritenga certe gente mentalmente limitata: non credo proprio che l'Admin non capisca Morrison ... in se, fa pensare tantissimo, ed un'idea se la fa chiunque. E' proprio che, a meno che non ti sintonizzi sulla sua lunghezza d'onda (e personalmente a me riesce molto bene, perché la penso come lui su un mucchio di cose), molti dei sentimenti e delle emozioni che prova a suscitare non sono immediate. Almeno, non nelle sue opere più personali e complesse.

Io sono un tipo piuttosto cervellotico, adoro pensare, adoro quando non riesco a capire qualcosa e ne posso discutere con gli altri per ore - come per esempio i film di Lynch - e tendo anche a preferire questo genere d'esperienza alle altre.

Per questo io AMO Morrison.  :ahsisi:

Ma quanto tempo ci separa dalla prossima estate?

Slask

Citazione di: Barry Allen il 10 Aprile 2010, 19:19:53
Tuttavia, come spesso succede, il genio non sa spiegare se stesso, e nella maggior parte dei casi si capisce solo lui. Sì sì, lo so che adesso a qualcuno verrà duro dicendo "ah ah ah, ma io l'ho capito Morrison! Io sono un figo!"
Ok, se avete bisogno di capire quello che dice un autore per sentirvi fighi, tant'è :lol:

verissimo. Anche a me da un po' fastidio questa cosa, nel senso che sicuramente è un bene per il fumetto se le tue storie hanno risvolti e costruzioni geniali, ma il genio sta anche nel saper dosare certe idee. Quando un fumetto è talmente cervellotico e complesso che l'80% dei suoi contenuti sono comprensibili solo per l'autore stesso, che senso ha farlo leggere?

Citazione di: King Mob il 11 Aprile 2010, 01:25:50
Io sono un tipo piuttosto cervellotico, adoro pensare, adoro quando non riesco a capire qualcosa e ne posso discutere con gli altri per ore - come per esempio i film di Lynch - e tendo anche a preferire questo genere d'esperienza alle altre.

ecco, Lynch è un esempio chiarissimo, e io sto cominciando a odiare questo regista perchè negli ultimi film tende a rappresentare cose talmente prive di senso e talmente surreali che a un certo punto viene da chiedersi se non sia tutto uno stratagemma per attirare spettatori a cui piace farsi seghe mentali, girando una pellicola piena di roba alla quale manco lui stesso saprebbe dare un significato.

Clark Kent

Citazioneecco, Lynch è un esempio chiarissimo, e io sto cominciando a odiare questo regista perchè negli ultimi film tende a rappresentare cose talmente prive di senso e talmente surreali che a un certo punto viene da chiedersi se non sia tutto uno stratagemma per attirare spettatori a cui piace farsi seghe mentali, girando una pellicola piena di roba alla quale manco lui stesso saprebbe dare un significato.
:o :o :o

complimenti...hai dato voce chiare e semplice a molti miei pensieri riguardo certi autori e certi utenti dei loro prodotti.

molto diretto.  :up: complimenti  :)

Selina Kyle



Una mela al giorno...

Slask

a breve comincerò a leggere Animal Man...

Mr.Fox

#54
sinceramente i "fumetti emotivi" non li ho mai digeriti...non sopporto le storie, spesso retoriche, con personaggi troppo umani e che si muovono all'interno di gruppi di altri personaggi come loro....per queste cose ci sono gli amici...

di gran lunga preferisco allenare la mente con delle storie complesse o dubitare della moralità dei personaggi con delle storie ciniche: per questo motivo i miei scrittori preferiti sono Morrrison ed Ellis.

il primo perchè propone sempre delle costruzioni diverse dell'intreccio, manipola, senza snaturare, i personaggi e perchè non è mai scontato o retorico...il tutto senza perdere quel "senso del meraviglioso" che fra i protagonisti delle varie "invasioni britanniche" non tutti celebrano.

il secondo l'adoro perchè oltre ad essere versatile ed orginale, ha portato ad elevati livelli il concetto di "sospensione dell'incredulità".

sono due autori antitetici, che farciscono le loro storie degli stessi elementi, sci-fiction, teorie del complotto, di superuomini senza super problemi..etc.

Morrison è perfetto, ma a differenza di Ellis non ha cambiato, ancora, la storia del fumetto.

"

Barry Allen

Bella analisi, che condivido, anche perché il distinguo per te è la tua personale preferenza e non il giudizio di merito, pertanto nulla da dire.

Riconosco perfettamente i meriti che rendi sia a Morrison che a Ellis, e nell'essere d'accordo con te, rivendico tuttavia la mia personale preferenza sulle storie retoriche, emotive e umane :D


"Non importa se sei il ragazzo più lento della classe di ginnastica o l'uomo più veloce del mondo, ognuno di noi corre.
Essere vivi significa correre; correre via da qualcosa, correre verso qualcosa... o qualcuno."


Azrael

Morrison è bravissimo , però definirlo un genio o fenomeno no... perchè anche lui ha fatto delle storie poco belle.... e tra l'altro secondo me dovrebbe essere trattato come tutti gli altri e magari ogni tanto dargli un pò di più libertà si... perchè parliamoci chiaro non tutto quello che fa è oro  :nono:
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Combatteremo le idee con idee migliori

Mr.Fox

#57
Citazione di: .:Azrael:. il 25 Giugno 2010, 13:14:41
Morrison è bravissimo , però definirlo un genio o fenomeno no... perchè anche lui ha fatto delle storie poco belle.... e tra l'altro secondo me dovrebbe essere trattato come tutti gli altri e magari ogni tanto dargli un pò di più libertà si... perchè parliamoci chiaro non tutto quello che fa è oro  :nono:

Verissimo...io riscontro un suo punto di debolezza nel fatto che le sue opere migliori, The invisibles a parte, hanno a che fare sempre con personaggi non suoi...preferisce gestire le creature degli altri che crearne di proprie...in questo è molto bravo.
In sostanza è l'autore della "British Invasion" anti-revisinionista per eccellenza...mentre Ellis, a mio avviso, è l'unico che ha saputo prendere il revisionismo di Moore e superarlo.
Mi ripeto sono entrambi i migliori autori ad usare il "bisturi" sui superoi, sebbene Morrison fa il chirurgo che vuole salvare il paziente, Ellis lavora in obitorio ed è uno specialista dell'autopsie.

A Morrison manca il SUO capolavoro....tutti l'hanno avuto.
"

Corto Maltese

CitazioneA Morrison manca il SUO capolavoro....tutti l'hanno avuto.
Dici che The Invisibles non si può considerare tale :hmm:
beh, effettivamente è diventato celebre graze alla JLA, All Star Superman e Batman...
"Sarebbe bello vivere in una favola."


Doktor Sleepless

Citazione di: .:Azrael:. il 25 Giugno 2010, 13:14:41
Morrison è bravissimo , però definirlo un genio o fenomeno no... perchè anche lui ha fatto delle storie poco belle.... e tra l'altro secondo me dovrebbe essere trattato come tutti gli altri e magari ogni tanto dargli un pò di più libertà si... perchè parliamoci chiaro non tutto quello che fa è oro  :nono:

:cagate: