Solar l'Uomo dell'Atomo: Alpha & Omega - di Jim Shooter e Barry Windsor-Smith

Aperto da Un Fumettaro, 02 Settembre 2023, 13:17:30

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Un Fumettaro



SOLAR L'UOMO DELL'ATOMO
ALPHA & OMEGA


di Jim Shooter e Barry Windsor-Smith
Brossurato, 74 pp., col., L. 4.500, Play Press, 1994
(Edizione originale: Apparso come inserto centrale nei numeri 1/10 di Solar Man of the Atom, settembre 1991 - giugno 1992.)

Questo è un fumetto storico per svariati motivi. Primo: l'eroe che qui nasce è l'erede di un mitico personaggio anni '60, il Dottor Solar. Secondo: queste 72 tavole sono tra le prime pagine mai prodotte dall'ormai leggendaria Valiant. Terzo: la storia della Valiant e del nuovo Solar affondano addirittura nel lontano 1954.
In quell'anno la Dell Comics, un colosso editoriale che aveva fatto fortuna nei vent'anni precedenti grazie alle licenze esclusive sui fumetti di Walt Disney, Braccio di Ferro, Bugs Bunny e compagnia bella, fa uscire il n. 596 del suo glorioso settimanale Four Color. Col senno di poi, fun un evento fondamentale, senza il quale non sarebbe mai nata la Valiant, almeno "questa" Valiant. Su Four Color n. 596, infatti, venne introdotto Turok, da un'idea di Matthew H. Murphy. Turok ritornò sul n. 656 di Four Color e quindi, visto il successo, gli fu dedicata una testata personale, durata ben 130 numeri e chiusa solamente nel 1984.
Ma non fu sempre la Dell a realizzare quest'albo. Già nel 1961, a causa di alcuni errori prettamente finanziari, la Dell rinunciò a gran parte delle sue collane. I suoi contratti vennero tutti rilevati dalla Western Publishing, una casa editrice minore che fino a quel momento aveva solo assemblato e stampato la produzione Dell. Per la Western le licenze della Disney e di altri nomi noti, come Star Trek e Tarzan, sapevano di affarone.
Nello stesso tempo, però, inaugurando una tradizione di coraggiose e fortunate scelte editoriali, la Western volle anche provare a ritagliarsi una sua proficua nicchia nel filone super eroistico. Nel 1961/62, lo ricordo, era appena nata la Marvel, mentre la DC Comics aveva aggiornato e rilanciato il 90% dei suoi successi super eroistici. Per sfruttare il settore, la Western creò un imprint, un marchio di qualità: la GoldKey. E così, nell'ottobre del 1962, la GoldKey, a cui era stata affidata anche la serie di Turok, diede alle stampe il numero uno del Dottor Solar Uomo dell'Atomo. Pochi mesi dopo, nel 1963, uscì Magnus Robotfighter, parto del geniale Russ Manning.
Da allora in avanti, e per molti anni, Turok, Solar, Magnus e GoldKey conobbero la gloria e l'amore dei fans. Del Dottor Solar, creato dallo stesso Matt Murphy, già papà di Turok, furono prodotte 27 avventure, scritte da Paul S. Newman e disegnate da Frank Brunner e Frank Bolle. Il succo della serie erano le tematiche scientifiche. Solar - un po' come l'Hulk della Marvel - salvò un amico scienziato dalle radiazioni atomiche ma, nel farlo, subì un'esposizione sovrumana ai raggi.
A causa di tale incidente, provocato da una spia dello scienziato concorrente Nuro, il Dottor Solar acquisì la capacità di tramutare il proprio corpo in energia e viceversa. Sempre come Hulk, la sua pelle diventava verde quando usava i poteri, ma le somiglianze finivano lì. Solar non combatteva super-nemici, ma disastri naturali e gli intrighi del misterioso Nuro, specialmente il suo androide, Orun. Nel n. 21 Nuro trasferì nell'androide la sua coscienza, divenendo il Re Cybernoide. Altri comprimari del cast di Solar erano la fidanzata Gail Sanders e l'amico Dr. Clarkson. Curiosamente, solo nel n. 5 della collana Solar apparve in costume, rivelò i suoi poteri a Gail e smise di agire di nascosto a TV e giornali.
La collana venne sospesa nel 1969 e poi brevemente ripresa (Doctor Solar nn. 28/30) nel 1981. Ma era un malinconico canto del cigno. Qualche anno dopo, nel 1987, il boss della Western (divenuta un gigante dell'editoria per ragazzi) cercò di comprare la Marvel. Non ci riuscì, ma entrò in contatto con l'allora editor-in-chief della Marvel, Jim Shooter.
Pochi mesi dopo, Shooter venne silurato dalla Casa delle Idee e l'ex-imprenditore musicale Steve Massarsky gli offrì di fonda  re una compagnia. Insieme proposero alla Western di riutilizzare i loro vecchi personaggi GoldKey. L'idea piacque, ma il primo passo, alcune ristampe di Magnus, risultò un fallimento. Fu allora che Massarsky decise di passare ad un progetto più ambizioso: creare un nuovo cosmo super eroistico imperniato su versioni aggiornate di Magnus, Solar e Turok.
Il progetto si concretizzò nel marzo del 1991, grazie all'arrivo di talenti come Bob Layton, Jon Hartz e Don Perlin: Magnus Robotfighter n. 1 dilagò nelle librerie americane. Quattro mesi dopo, su un'idea del futuro leader della Valiant Bob Layton, fu la volta di Solar n. 1.
Per realizzare le origini di questo Solar anni '90 si unì alla scommessa anche. il maestro Barry Windsor-Smith. "Alpha & Omega" è il frutto dei loro sforzi. È una pietra miliare dei comics... Insomma, gente, è la nascita dell'universo Valiant!


Tratto dall'introduzione di Andrea Materia

Un Fumettaro

Senza dubbio ho letto una pietra miliare del fumetto indipendente, una delle tre storyline tratte dalla prima testata pubblicata da Valiant (le altre due sono inedite).
Jim Shooter in stato di grazia, lontano dalle vaccate di Guerre Segrete ma molto più vicino a (de)costruire un personaggio da affidare alla splendida arte di BWS, che qui, come nei suoi lavori più noti, si occupa dell'intero comparto artistico (matite, chine e colori).
Qualcosa poteva essere gestito meglio, come alcuni personaggi che cambiano idea nel giro di nulla, ma per una storia che tutto sommato è abbastanza breve non è poi tanto un male.