Superman (USA) di Phillip Kennedy Johnson

[HCPunk]

#29

Essenzialmente è una copia di AC #1029. Jon è seriamente preoccupato per il padre.. bisogna vedere quanto sarà concreta questa sua paura..
Molto sospette inoltre le intenzioni della Waller..

La storia con Bibbo non è nulla di che..

#30

Partiti verso il pianeta Thakkram, troviamo anche qui, seppur in misura minore, una faccenda padre/figlio. Solo un accenno ovviamente, relativo a quanto sta accadendo sul pianeta, ma sembra fare da continuazione ai discorsi tra Clark e Jon.
Dopo poche pagine si comincia ad intravedere già la minaccia che aleggia sugli abitanti..

Ambush Bug, come la storia di Bibbo, intrattiene ma non si va oltre..

#31

Non so voi ma io a pelle provo la sensazione di una imminente sostituzione del mantello.. Jon viene messo, seppur lui non voglia, in primo piano rispetto al padre. Addirittura

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

e ora, per forza di cose, è l'unica ancora di salvezza per Clark e per il popolo di Thakkram.. Il nemico è potente sì, ma sa molto di già visto.

Partenza non proprio col botto quella di PKJ..

Loose Cannon and Gangbuster già più drammatica rispetto alle altre storie precedenti. I nemici iniziano a portare serio disagio in giro e tra le fila di Jimmy..

#32

Un breve ma intenso flashback ci spiega come questa Shadowbreed sia stata liberata dalla sua prigione, ovvero

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

a differenza di Clark che accetta ogni aspetto di Jon.
Ormai si era capito che il protagonista dell'arco narrativo fosse il ragazzo, ma questi power ups andranno a braccetto con il prossimo ritorno alla sua età originale? (che poi è solo un mio desiderio e nulla di già deciso, però mi pare questa l'intenzione..)

Redemption

Finale tutto sommato carino da leggere. Il salvataggio di Loose Cannon è stato attuato grazie ad un espediente intelligente e tutto torna alla normalità. Storia molto semplice senza colpi di scena.

[Clod]

Letto il primo arco, discreto.

Svolgimento semplice, buona caratterizzazione dei personaggi, ma manca quella scintilla in più.

Il comparto grafico in effetti non aiuta molto e a me in genere Hester piace.

Gli do comunque un'altra chance, considerato che poi il tutto si sposterà su Action Comics.

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[Man of Steel]

Letto #29
E dopo 18 mesi...si ritorna a leggere la main ongoing di Superman! :')
Mi ero lasciato con Bendis e dopo aver letto Doomsday Clock/quel numero di Superboy Prime scritto da Geoff tie-in di Death Metal è partito il mio hiatus, but we're back, nuovo team creativo, PKJ alle prese con l'azzurrone, sia su Superman che Action Comics, si è occupato anche di qualche numero Future State e fece un ottimo lavoro.

Purtroppo come artist si è scelto quella merdaccia di Phil Hester, devo stringere i denti azz...

La storia è molto semplice, io arrivo tardi quindi so già un paio di cose, ovvero che Superman non morirà e che Jon diventerà Superman, poi ora lui non si sente pronto, non ha voglia, but alas...

Molto bello come il writer parla di come un bambino vede i propri genitori, ora lui parla già della morte, ma semplicemente vederli invecchiare...heh, è una bella botta...

Passiamo ad AC.

[Man of Steel]

Letto #30
Fortuna che si cambia artist, migliore, ma niente di che anche stavolta...
Parte una nuova storyline, ma non durerà tantissimo, ancora qualche numero e questa testata storica chiude per far posto a quella di Taylor su Jon, ma i guess anche quella conta come "Superman"?

[Man of Steel]

Letto #31
Fuck, metto in standby per un sec AC e continuo con questo storyarc, i guess di là sta andando avanti un'altra storia a parte in parallelo or sort of...

Anyway, ADORO come PKJ stia scrivendo...non solo Superman o Jon, ma proprio le dinamiche tra padre e figlio.
Vedi Bendis??? Era così difficile???

PKJ è un padre, ha un figlio che ha praticamente la stessa età del "vecchio" Jon, e leggendo il modo in cui Clark parla di Jon...trovo tutto l'amore di un padre per il suo figlio, è tutto così dannatamente...autentico! :')

È precisamente quella dose di wholesomeness che cerco e che trovavo anche nel Superman di Tomasi!
This is the stuff magic is made of!
Mi piace il modo in cui Clark parla di Jon, ma anche il modo in cui Jon vede Clark, il writer sta giocando con il reader, le nostre speranze, le nostre paure, le nostre insicurezze, come perdere Clark e vederlo rimpiazzato da un altro pg, fosse anche il figlio e renderlo un gary stu e che dire? Sta facendo un grandissimo lavoro!

Jon, come tantissimi altri, vede Superman, suo padre, come (and i quote) "Larger-than-Life"...è bellissimo quando mi ritrovo questi key-words in specifici contesti, mi fanno capire una marea di cose sul writer e la SUA visione del pg, e PKJ è sicuramente /ourguy/.

Jon non si ritiene all'altezza di essere un "Superman" e dice che essere Superman significa essere *Lui* ovvero Clark e che quindi ce ne può essere solo uno.
Parole che a tanti lettori avrà fatto piacere leggere, parole che fanno sembrare Jon molto umile, un ottimo modo per farlo apprezzare dalla gente, but he's wrong...cioè, è assolutamente umile e mi piace che sia rimasto puro e innocente but...



Jon sarà un grandissimo Superman.

Ricordo di aver partecipato ad una bellissima discussione sul forum qualche anno fa, dove parlavamo di questo stesso topic, ovvero "cosa signica essere Batman e Superman per noi" e in tanti eravamo giunti alla conclusione che le parole che Jon usa per descrivere Superman in questo numero, in realtà si applicano ad un Bruce Wayne.

Perchè Bruce Wayne È Batman, la figura di Batman nacque dal trauma di un 9 years old Bruce Wayne, un trauma mooolto specifico e particolare, puoi ripetere lo stesso trauma su diverse persone, ma ogni volta darà vita ad un risultato differente, perchè molto semplicemente ciascuno di noi metabolizza il dolore al proprio modo.
Tutti i svariati Robin ne sono la prova.
Prendiamo un Dick o diamine...anche un Terry Mcginnis, quindi pg che hanno perso uno o entrambi i genitori and look...nessuno dei due è mai rimasto colpito quanto Bruce, nessuno dei due è consumato dal dolore e dalla rabbia quanto quel bambino di 9 anni in Crime Alley.

Ma Superman? Essere Superman significa cercare di vedere del bene anche nel male.
Avere quella forza di carattere e quella forza di volontà indomabile che porta a realizzare dei veri e propri miracoli anche quando tutto sembra perduto.
Essere quel "Beacon of Hope", quel faro di luce, nei peggiori Blackest Night e lottare per un domani migliore.

Jon ha ragione quando dice che "Superman is the best of us" ma quello che dovrà capire è che noi possiamo essere "the BEST version of OURSELVES!", tutti possiamo essere come Superman, il NOSTRO Superman, quell'anticorpo che combatte con le forze del male e ogni nostro cattivo impulso e se ci impegniamo, possiamo non solo fare la differenza, ma proprio cambiare il mondo.

"My name is Supermen; for we are many."

[Man of Steel]

Letto #32
"You will be different.
Sometimes, you will feel like an outcast, but you will never be alone.
You will make my strength your own. You will see my life through your eyes, as your life will be seen through mine.
The son becomes the father...and the father becomes the son."

And there is is.

Clark vede Jon non per ciò che è, ma per quello che diventerà.
Attraverso Jon, comprende sé stesso.

Jon diventerà un Superman migliore, building a BETTER Superman, un modello di ispirazione...anche per Clark!
Nelle conquiste di Jon, nelle vittorie di Jon, risiedono anche le conquiste e vittorie di Clark & Lois.
Truly...the best of BOTH Worlds! :')

Con questo numero chiude la testata, vediamo cosa farà Taylor con Jon, but all in all...i know what to expect.