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Joker (2019) di Todd Phillips

Aperto da Azrael, 03 Ottobre 2019, 00:44:08

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Carmine Falcone

Citazione di: Slask il 15 Giugno 2021, 03:22:10
Perché è abbastanza paraculo. Chi diceva che era un incrocio tra Taxi Driver e The King of Comedy ci aveva preso in pieno. Phillips si limita a fare cose che Scorsese faceva già 30-40 anni prima (e meglio).
La tanto acclamata scena del talk show è bella e coinvolgente fino a che il protagonista non si mette a sciorinare una serie di slogan banali e retorici che a) non c'entrano nulla col personaggio (ma vabè, s'era capito che in questo film c'è ben poco di DC Comics) e b) sminuiscono non poco quella che doveva essere una graduale discesa nella follia.
Da una figura come Joker mi aspetto che una volta passato il confine della sanità mentale, si metta a uccidere e torturare persone semplicemente perché in quel momento gli gira così, e perché la cosa lo diverte. Se si mette a fare recriminazioni sociali - con dialoghi che definire stereotipati è un complimento - diventa un "comunissimo" sociopatico come se ne sono visti tanti al cinema.

Non ci fosse stata la solita interpretazione magistrale di Phoenix, Joker era una pellicola dimenticabilissima.

Ma Joker è anche un sociopatico. Anche il Joker di Ledger (riflesso della sua ispirazione a Moore) faceva discorsi a sfondo sociale e nichilista.

Slask

#526
Il Joker di Ledger, proprio come quello di Moore, mirava a dimostrare che una giornata storta può portare tutti al suo livello. Ma non gliene frega niente della gente, dei poveri, dei malati di mente. Vuole solo scombussolare la vita delle persone, e cambia continuamente le carte in tavola perché dopo anche dopo che ha escogitato un piano magari si annoia e decide di improvvisare modificando nuovamente le regole.
Ovvio che è un sociopatico, ma è imprevedibile e dietro le sue azioni non c'è nessun senso logico, figuriamoci umanitario. Fa quello che fa perché è una scheggia impazzita che gode nel portare il caos dove tutti pensano che vi sia ordine.

Il Joker di Phoenix invece è un emarginato che dopo aver preso l'ennesima bastonata va in cerca di vendetta (sul suo presunto padre adottivo per averlo abbandonato, sugli yuppies che l'hanno maltrattato, sul suo collega che gli ha dato la pistola e poi se n'è lavato le mani, sul suo showman preferito che lo ha deriso e umiliato...) e rivalsa, proclamando di volersi fare giustizia per quello che gli è capitato.

Sono due approcci radicalmente diversi. E quello di Phillips è risultato molto più ordinario e banale di quanto mi aspettassi.

Edge85

#527
Il problema di fare un film con Joker protagonista che uccide le persone "perché sì" è narrativo. Il protagonista di un racconto/romanzo/film deve avere un percorso, deve avere un obiettivo di raggiungere incontrando ostacoli che lo porteranno a un cambiamento positivo o negativo, oppure al provare a cambiare ma non riuscire a farlo. Un esempio di un altro film su ciò che può portare a una giornata storta è "Un giorno di ordinaria follia". Infatti lì abbiamo Michael Douglas che sbrocca è combina dei bei casini, non ai livelli del Joker ma diventa una sorta di agente del caos nel film. Non è un caso che non abbiano incentrato tutto su di lui, ma nel film è affiancato dal personaggio interpretato da Duvall che rappresenta l'altra faccia della medaglia, quello a cui pure capita una giornata storta ma mantiene i suoi principi.
Per questo dubito vedremo mai un film con Joker protagonista che compia delitti per il gusto di farlo, se davvero faranno un sequel del film con Phoenix mi aspetto che o sarà l'antagonista o se protagonista cercheranno sempre di farci empatizzare con lui o comunque trovando motivazioni ai suoi comportamenti criminali.

Carmine Falcone

#528
Citazione di: Slask il 21 Giugno 2021, 01:56:23
Il Joker di Ledger, proprio come quello di Moore, mirava a dimostrare che una giornata storta può portare tutti al suo livello. Ma non gliene frega niente della gente, dei poveri, dei malati di mente. Vuole solo scombussolare la vita delle persone, e cambia continuamente le carte in tavola perché dopo anche dopo che ha escogitato un piano magari si annoia e decide di improvvisare modificando nuovamente le regole.
Ovvio che è un sociopatico, ma è imprevedibile e dietro le sue azioni non c'è nessun senso logico, figuriamoci umanitario. Fa quello che fa perché è una scheggia impazzita che gode nel portare il caos dove tutti pensano che vi sia ordine.

Il Joker di Phoenix invece è un emarginato che dopo aver preso l'ennesima bastonata va in cerca di vendetta (sul suo presunto padre adottivo per averlo abbandonato, sugli yuppies che l'hanno maltrattato, sul suo collega che gli ha dato la pistola e poi se n'è lavato le mani, sul suo showman preferito che lo ha deriso e umiliato...) e rivalsa, proclamando di volersi fare giustizia per quello che gli è capitato.

Sono due approcci radicalmente diversi. E quello di Phillips è risultato molto più ordinario e banale di quanto mi aspettassi.

Nella storia d'esordio Joker uccide ricconi come gli yuppies del film (incluso Bruce Wayne) e nella storia di Ed Brubaker che la riprende nella poesia che che Gordon e Batman trovano c'è sottotesto sociale che è simile alla concezione vendicatoria di Phoenix: «Uno ad uno, sentiranno la chiamata poi questa città malvagia mi seguirà nella caduta»
. In entrambe le storie Gotham è scoinvolta dal casino che fanno i pazzi ispirati dal Joker.

Slask

Nella storia del 1940 uccideva quei ricchi per rubare oggetti preziosi e per farsi beffe della polizia che non riusciva a fermarlo.
Nella storia di Brubaker invece voleva distruggere l'intera città spargendo lo smilex, non faceva distinzioni tra buoni e cattivi, ricchi e poveri, sani e malati di mente.

Citazione di: Edge85 il 22 Giugno 2021, 10:06:09
Il problema di fare un film con Joker protagonista che uccide le persone "perché sì" è narrativo. Il protagonista di un racconto/romanzo/film deve avere un percorso, deve avere un obiettivo di raggiungere incontrando ostacoli che lo porteranno a un cambiamento positivo o negativo, oppure al provare a cambiare ma non riuscire a farlo. Un esempio di un altro film su ciò che può portare a una giornata storta è "Un giorno di ordinaria follia". Infatti lì abbiamo Michael Douglas che sbrocca è combina dei bei casini, non ai livelli del Joker ma diventa una sorta di agente del caos nel film. Non è un caso che non abbiano incentrato tutto su di lui, ma nel film è affiancato dal personaggio interpretato da Duvall che rappresenta l'altra faccia della medaglia, quello a cui pure capita una giornata storta ma mantiene i suoi principi.
Per questo dubito vedremo mai un film con Joker protagonista che compia delitti per il gusto di farlo, se davvero faranno un sequel del film con Phoenix mi aspetto che o sarà l'antagonista o se protagonista cercheranno sempre di farci empatizzare con lui o comunque trovando motivazioni ai suoi comportamenti criminali.

Sì, credo che la situazione sia anche questa.

◇♧Harley_Quinn♤♡

Uno dei film piu belli ed emozionanti degli ultimi dieci anni