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Doomsday Clock - di Geoff Johns, Gary Frank

Aperto da Azrael, 06 Marzo 2019, 13:44:42

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EMC2

Va bene, ho capito, me li sparo tra sabato e domenica, e con la lettura del 12 faccio un mega-commento riassuntivo dei miei pensieri :ahsisi:
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Tankorr

Citazione di: Tankorr il 28 Dicembre 2020, 18:44:33
Citazione di: Hugostrange70 il 28 Dicembre 2020, 17:30:31
Si capito lascia stare  :lol: non voglio assolutamente Spoiler  :up:

L'unica cosa che posso dire senza fare Spoiler è che NON è un seguito di Watchmen.

È la saga finale del DC Rebirth che si lega con il post-Watchmen.

Ma per leggerlo basta aver letto Watchmen ed anche solo lo speciale DC Rebirth, oltre ad una sommaria idea di cosa sia cambiato dal pre-Flashpoint ai New 52

Ma proprio sommaria.



mi riquoto!

perchè ci ho pensato e penso di aver trovato la corretta definizione di Doomsday Clock.

PREMESSA: metterò sotto Spoiler solo gli elementi di DClock, mentre farò Spoiler "liberi" dedicati a Watchmen.

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Doomsday Clock quindi....

È un sequel di Watchmen?  no.

è una vuota operazione commerciale con i pg di Moore? no.

è un evento DC che si distingue dagli altri per buttarci dentro pezzi di Watchmen? no.


...e allora cos'è??


Doomsday Clock è una RISPOSTA a Watchmen.

Geoff Johns ha creato una storia che possiamo definire speculare al capolavoro di Moore. Speculare nel senso che ha uno stile molto simile, interi snodi di trama analoghi, parte anche da situazioni analoghe, ma porta ad una risposta di Johns a Moore che è opposta a quello che il bardo ci ha trasmesso nella sua maxiserie.

ed il fatto che la sua struttura sia speculare a quella di WM, da anche una risposta a tutti coloro che giustamente si chiedono:


Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Ribaltiamo quindi la domanda iniziale: hanno uno scopo gli Eroi di Watchmen?

La risposta è NO.

Watchmen parte da un omicidio che è sostanzialmente un mcguffin per mettere in  moto le indagini di Rorschach, che a sua volta "attiva " gli altri eroi rimasti. Buona parte del fumetto poi da lì si sviluppa autonomamente, mostrandoci le storie e le vicende di questi eroi, senza più occuparsi del mcguffin iniziale. Negli ultimi numeri,  il piano di Veidt viene alla luce e....beh si attua alle spalle degli Eroi, che arrivano troppo tardi per fermarlo e neanche possono fargliela pagare senza vanificare tutto.

Quindi...a che servono gli Eroi in Watchmen?

In pratica a niente.

Pensiamo un attimo alle azioni principali di tutti gli Eroi, o meglio, a quelle loro azioni che danno un contributo alla trama principale, cioè prima scoprire chi ha ucciso il Comico e poi cercare di bloccare Veidt:


Rorschach fa partire la storia scoprendo l'omicidio di Blake, e smuove gli altri Eroi.
Salvo morire,  non fa altro di utile per la trama principale.

Gufo Notturno indaga con Rorschach. Stop.
(O meglio, è fondamentale per l'evoluzione del pg di Laurie, ma in quanto a contributo per la morte del Comico...stop).

Spettro di Seta serve a convincere Manhattan a tornare sulla Terra, nient'altro.

Manhattan torna, fa il grosso, e poi se ne va. In pratica il suo contributo principale è, paradossalmente, uccidere Rorschach.

...ora, faccio un passo indietro: io NON sto criticando Watchmen, che personalmente considero la storia supereroistica del millennio,  e che è scritta dall'autore che nella mia testa identifico con Dio o qualcosa a lui molto vicino.

No, Watchmen è PERFETTO e straordinario proprio per questa sua struttura anomala per un fumetto supereroistico.

Moore ha scientificamente distrutto la tradizionale struttura base del fumetto supereroistico data dalla sequenza :

misfatto del criminale > scesa in campo dell'eroe > risoluzione del misfatto e sconfitta / punizione del criminale.

D'altronde Moore mette questo nero su bianco all'interno della sua stessa opera, quando fa si che il Comico ridicolizzi il tentativo di tornare al supereroismo classico di Capitan Metropolis.

E questa, da lettori,  è una cosa che  avvertiamo tutti leggendo Watchmen: una sorta di dissonanza, di dispersione, di mancanza, appunto, di una struttura "amica" che siamo abituati a conoscere. E qui sta probabilmente la vera chiave dell'unicità di WM.

Moore ovviamente non si ferma a questo, perché la sua opera parla davvero di mille cose diverse, ma alla fine il suo ragionamento cardine è sul Supereroe.

Supereroe che viene declinato ed analizzato in praticamente tutte le sue varianti: abbiamo il cinico assassino governativo, il pazzo fascistoide, la lesbica e la donna esibizionista che ci riportano al tema della sessualità più o meno latente nei Comics, gli eroi classici golden age e quelli, un pò anacronistici, che provano a replicare nel presente la purezza della Golden Age, come Dreiberg.

....e poi abbiamo l'eroe che usa le sue capacità per cambiare attivamente la società,  anche in maniera violenta (Veidt), ed il supereroe inteso come Superuomo, ormai altro dell'umanità (Jon).

In WM viene presentata tutta la gamma possibile delle vicende e delle possibili varianti del mondo supereroistico. E questo è il vero cuore pulsante dell'opera, questo il suo scopo.

Non a caso,  fin dal primo spezzone di Under the Hood, il romanzo di Hollis Mason, ci viene fatto notare che gli Eroi del Watchmenverse sono nati nel 1938 ispirati dai primi comics di Superman, che in quell'universo è solo un fumetto.

Quindi Moore ce lo dice proprio che in realtà non stiamo parlando di un semplice omicidio o del piano un pò folle di Ozymandias, stiamo parlando del fumetto supereroistico in toto, che viene analizzato minuziosamente in 12, fantastici, numeri che sono una sorta di trattato definitivo sul Supereroe.

Un trattato cinico e disilluso, che prende per mano il Supereroe classico ed i suoi assoluti,  e lo riporta nel mondo reale, a sua volta cinico e pieno di zone grigie.

D'altronde, solo un Sith vive di assoluti....giusto??? XD

...e qui, finalmente, arriviamo a DClock.

Dclock ha quindi una struttura dispersiva?

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


Quindi: è vero che alla fine Doomsday Clock si potrebbe ridurre solo a Superman Vs Manhattan?
Assolutamente no....e assolutamente si, a patto di capire tutto il lavoro che c'è stato dietro ed il perché di questa scelta narrativa.









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nickorso90


Cosmonauta

Stupendo commento e grande analisi Tankorr.
Sai quante volte ho letto sul web da geni del male:

- "Johns non ha capito un razzo di Wathmen""
- "Johns ha voluto fare il verso a Moore"
- "Johns ha pensato di essere al livello di Moore"
- "Doomsday Clock è un insulto a Watchmen"

Ho letto più volte queste frasi che non "i politici sono tutti ladri"

HCPunk

Tankorr ho apprezzato tantissimo il post! :clap:
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"Non so da dove esce l'idea che gli angeli siano beati...a me fanno cacare sotto."


Hugostrange70

Non avete idea di quanto voglia leggere questa storia  :look:, ma prima mi sembra di capire che dovrei leggere prima la spilla e superman rinato giusto? Watchmen l'ho letto da poco.

HCPunk

Citazione di: Hugostrange70 il 10 Gennaio 2021, 14:00:54
Non avete idea di quanto voglia leggere questa storia  :look:, ma prima mi sembra di capire che dovrei leggere prima la spilla e superman rinato giusto? Watchmen l'ho letto da poco.

Sarebbe un buon ordine di lettura sì, se non sbaglio.
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"Non so da dove esce l'idea che gli angeli siano beati...a me fanno cacare sotto."


katzenberg

Osservazioni molto interessanti!
Le mie perplessità però rimangono.
Io leggendo Watchmen il senso di inutilità di certi passaggi non l'ho mai percepito, qui sì.
Perché secondo me il problema è appunto che qua la cosa è stata fatta in maniera finalizzata ad avvicinarsi a Watchmen, fosse anche per la questione della specularità, mentre nell'opera originale qualsiasi momento aveva l'urgenza di raccontare qualcosa.
E questo "doverlo fare per" io l'ho percepito, e a tratti mi sono annoiato perché ho appunto sentito odor di forzatura.
Comunque commento molto utile di cui terrò conto quando rileggerò Watchmen + Doomsday Clock magari potrà aiutarmi a mettere il tutto in una prospettiva diversa, vedremo...

EMC2

Bene, finalmente è giunto il momento del mega-commentone dopo aver concluso la lettura.

Parto dalla domanda semplice: ti è piaciuto? Lo consiglieresti?
Le risposte sono altrettanto semplici: Si. Si.
I motivioerò sono diversi da quelli cheu no potrebbe immaginare.

Partiamo dalla stessa domanda fatta da Tankorr: è il seguito di Watchmen? Risposta --> SI
Raga non si può negare che sia il seguito di Watchmen così come la serie tv di HBO lo è stato: DClock parte dalla fine di Watchmen ed esplora cosa succede sucessivamente a quella narrazione, rispondendo alle domande di chi si chiedeva che cosa avesse fatto Ozymandias, Nite Owl, Dr Manhattan ect. Se io voglio leggere l'epopea di Watchmen intesa come storia organica con inizio-svolgimento fine non posso esimermi dal dover includere anche DClock, così come uno dovrebbe leggere anche i Before Watchmen.

La vera domanda è: questo seguito intacca l'opera di Moore? Risposta --> NO
Non devo essere io a dirvi perchè Watchmen è passato alla storia, e un seguito con un finale come quello di Dclock in teoria potrebbe "disinesscare" la portata epica di Moore: Watchmen come opera prima, non come "universo" mettiamola così, funziona in quei dodici numeri, funziona con quel finale storico, funziona con quella narrazione dei personaggi e del mondo. Dare un seguito a quelle storie non vuol dire cambiare quelle originali.
E' palese il tono completamente diverso dei due lavori: da una parte abbiamo il perfetto riassunto del cinismo, dall'altra abbiamo la più grande, e vorrei ribadire, PIU' GRANDE, storia a fumetti sulla speranza che mi sia mai capitato di leggere, ma questo è un discorso che approfondirò quando parlerò di Superman.

Torniamo un secondo a Dclock e concentriamoci su di esso: mi sembra oggettivo dire che dopo aver letto i 12 numeri uno possa giungere alla conclusione di dire che il messaggio che lancia e che esprime si poteva tranquillamente avere senza andare a riprendere Watchmen: Dclock è anche un modo per Johns e la DC di mettere una pezza ai New52 e alla scellerata decisione di cancellare decenni di storie. Dclock poteva essere tranquillamente l'ennesima crisi in cui Flash fa qualcosa che cambia il multiverso e si torna allo status pre-N52. Tutta il concetto di Metaverse e la spiegazione del mondo in cui funziona la cosmologia DC poteva essere spoegata da un qualsiasi PG senza perdere potenza ed efficacia. Quindi sgombriamo il tavolo dagli indugi, prendere i supereroi di Watchmen è stato un modo per andare a colpo sicuro e vendere camionate di copie. Ciò è male? No quanso si usa intelligentemente ciò che si ha tra le mani? E' una decisione un po' furbetta? Senza dubbio.
Ma quindi, se Dclock non è legato ai concetti di Watchmen in maniera così profonda ed è semplicemente il seguito delle sue trame, alla fine perchè ti è piaciuto tanto?

La risposta è semplice: Superman

Lo sappiamo tutti, Superman è uno dei personaggi più difficili da scrivere nel panorama fumettistico americano, perchè è il primo, l'alpha, è l'incarnazione totale di tutti i concetti su cui si fonda il concetto stesso di supereroismo moderno: è un personaggio granitico, intoccabile, è come un pezzo di marmo di carrara, e all'apparenza non si può modellare senza fare danni, ma l'umanità ha sfornato apposta i Michelangelo...
Scrivere di Superman non è semplice, non sono tante le storie realmente capolavori con lui come protagonista, proprio perchè su Superman, più che un fumetto, bisognerebbe scrivere saggi, e libri, e analisi.
Superman è l'incarnazione di ciò a cui tutti dobbiamo aspirare, è un personaggio che si confonde proprio con il concetto di supereroe stesso.
Perchè ci piaccioni i supereroi, che non sono altro che la riproposizione moderna dei miti dei quali era pieno il mondo classico? Perchè i supereroi sono la nostra proiezione, sono il nostro fine, sono quello a cui puntiamo ad arrivare, e non parlo ovviamente dei superpoteri, di volare, sparare raggi laser, ma parlo dell'ispirazione, del voler e poter lasciare un'impronta positiva nel mondo e nelle persone.
Leggendo un fumetto supereroistico c'è un'impersonificazione maggiore rispetto a leggere l'Iliade o l'Odissea, perchè viviamo nello stesso mondo: e così come i miti classici erano le aspirazioni massime per i secoli scorsi, così oggi i supereroi possono essere lo stesso, e quindi anche personaggi che possono sembrare per bambini possono assumere delle ruoli ben più importanti.

Leggere il numero 12 in questo periodo forse ha ancora più valenza, perchè viviamo in un mondo sempre più simile al Watchmen di Moore, dove le lancette dell'orologio si avvicinano pericolosamente alle 12, un mondo dominato dal cinismo, dalla violenza fisica e verbale, dove i toni sono sempre più esacerbati: leggere le parole del DrManhattan su Superman è una ventata di aria pulita, è quella pacca sulla spalla quando sei giù e il mondo ti sembra grigio.
Alla fine capisci che la stella polare dell'universo DC è un essere il cui scopo è ispirare in ognuno di noi a lottare contro le ingiustizie, a fare del bene, a rendere il mondo un posto migliore: quest'essere è quello su cui si fonda tutto, è la costante dell'universo, è quel suono di fondo che riempie le vite di ognuno.

Johns travalica i confini non solo dell'universo DC e del fumetto e ci restituisce una dichiarazione sociale e politica: il mondo è cinico, è violento, è difficile, è impersonificato dal Dr Manhattan, l'umanità stessa è finita ad assomigliare a quei personaggi borderline e proprio per questo motivo bisogna parlare di speranza, bisogna far brillare la luce su quegli esempi che ci possono guidare verso una societàa migliore. Non è un caso che si parli di Superman come stella polare, perchè è quel simbolo nel cielo che guardi e che ti porta a casa, ti riporta alla tua umanità.

Non poteva che essere Superman la stella polare: un personaggio volutamente non comparabile a nessuno altro, che lascia i confini stessi del medium fumettistico per diventare un'icona totale. Superman è il simbolo della speranza, è il simbolo del positivismo, il suo simbolo raffigura proprio quello.
Nell'ultimo numero il Dr Manhattan dice proprio "I'm inspired", e lo stesso Superman gli ricorda che a quel punto non ha senso pensare a cosa abbia fatto prima, ma ha senso solo capire dove si vuole andare e agire affinchè le cose vadano come vogliamo.
Questo è ciò di cui il mondo ha bisogno adesso,
Questo messaggio, che può sembrare banale, è potentissimo, ed è reso ancora più potente dal contesto in cui queste parole vengono detto, contesto che non approfondisco per evitare Spoiler.

Questo è un'opera che in un capitolo, perchè se ci pensate tutti questi ragionamenti vengono fatti esplodere solo nel #12, racchiude il concetto stesso di Superman, e per questo la ritengo una delle migliori opere sul personaggio, e personalmente anche uno dei migliori fumetti che io abbia mai letto.
Personalmente non ricordo quando è stata l'ultima volta che ho letto un fumetto che mi ha colpito così tanto e che mi ha lasciato queste sensazioni così forti.

Che altro dire, scusate per la lunghezza del posto e chi è arrivato fino alla fine ha tutta la mia stima!
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Tankorr

#625
grazie a tutti ragazzi  :hug:

Per Katz: guarda, ci sta. alla fine poi è una questione di gusti e di come si percepisce un'opera.

ah, ovviamente, io non volevo dire che i pg di WM siano "inutili", ma solo che lo sono nell'ottica dello "schema base" delle storie supereroistiche di cui parlavo prima.

per me è un romanzo (grafico) corale di proporzioni titaniche e favoloso in ognuna delle sue innumerevoli pieghe e sfumature.


Forse in DClock si percepisce di più perchè alla fine si arriva ad una struttura classica, con il confronto finale canonico, e quindi la dissonanza precedente risalta di più?

oppure, come dicevo, è proprio questione di gusti e percezioni.

io personalmente non ho considerato "vuoto" DClock, anzi.

in 12 numeri

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.


...ecco...ho decisamente sbrodolato :asd:

pardon, doveva essere una veloce risposta a Katz, ed invece ho scritto per mezz'ora :up:

edit: leggo ora il commento di EMC2: grazie, è davvero bello e potente. anche - e forse soprattutto - se abbiamo idee diverse su vari punti, è bello perchè entrambi abbiamo visto ed avuto cose molto diverse, come è giusto che sia, da un'opera che comunque ci ha rapito :wub:

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Man of Steel

Bhooo ma oggi cos'è???
Signori è un piacere leggervi! :clap:
Prima Tankorr, poi EMC2 e poi di nuovo Tankorr! :asd:

Tra l'altro, non avevo mai pensato a
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Hugostrange70

Complimenti a entrambi per il vostro commento  :clap: davvero complimenti  :clap:

HCPunk

Citazione di: EMC2 il 10 Gennaio 2021, 17:32:26
Non poteva che essere Superman la stella polare: un personaggio volutamente non comparabile a nessuno altro, che lascia i confini stessi del medium fumettistico per diventare un'icona totale. Superman è il simbolo della speranza, è il simbolo del positivismo, il suo simbolo raffigura proprio quello.
Nell'ultimo numero il Dr Manhattan dice proprio "I'm inspired", e lo stesso Superman gli ricorda che a quel punto non ha senso pensare a cosa abbia fatto prima, ma ha senso solo capire dove si vuole andare e agire affinchè le cose vadano come vogliamo.
Questo è ciò di cui il mondo ha bisogno adesso,
Questo messaggio, che può sembrare banale, è potentissimo

Amen :dowson:

@Tankorr l'analisi su Terra 1 e 2 ci sta tantissimo!
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Cosmonauta

Questi commenti lunghi e pieni di passione e cuore, sono sempre i migliori e quando una storia, bella o brutta che sia ti regala questo, è sempre qualcosa che lascia il segno!