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Batman (USA) di Tom King 2.0

Aperto da Azrael, 04 Luglio 2018, 04:36:14

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Kenshiro

Ancora devo giocare Arkham Knight caro MoS. :ahsisi:
In più mi hai appena ricordato il film animato di TKJ. :sick:

Ad ogni modo, anche a me manca tanto il vecchio Red Hood, un personaggio mentalmente instabile (grazie fosse), deluso dall'unica figura paterna che aveva e che alla quale voleva far capire che i suoi metodi sono errati di fronte a certi mostri. :ahsisi:
Anche Oracolo mi manca, ed anzi, ritiro in ballo Last Laugh dove avevamo una caratterizzazione del personaggio talmente ossessionata da fare quasi spavento, con quella scena finale di lei nella stanza con tutti quei monitor che trasmettono il Joker 24h su 24.
Comunque chiudiamo qui l'OT va. :lolle:
Non muore mai ciò che in eterno può aspettare,
E dopo strane ere anche la morte muore.

eX Gon Freecss

Leonard13

"Le Meraviglie sono qui per restare. E ce ne sono sempre di più. Citizen V, la Trottola, Blue Diamond... Se volessi, potrei continuare ad aspettare, ma questo fermerebbe solo me, non loro. E la cosa che vidi quando fui su quel palazzo e quell'onda iniziò a infrangersi intorno a me è che non saranno loro ad adattarsi a noi. Ormai il mondo è diverso. Le regole sono cambiate. Per sempre. E nessuno ha idea di cosa ci riserverà il futuro. Però la sai una cosa? Scoprirlo sarà un gran divertimento!"
Marvels,Kurt Busiek.

"Stai cominciando a capire, Clark, questa è la fine, per tutti e due. Avremmo potuto cambiare il mondo, e ora guardaci. Io sono diventato un problema politico, e tu... tu sei una barzelletta. Voglio che ricordi, Clark, negli anni che verranno, nei tuoi momenti più intimi, voglio che ricordi la mia mano, attorno alla tua gola, voglio che ricordi... l'unico uomo che ti ha battuto."
Il Ritono Del Cavaliere Oscuro,Frank Miller.

"E io...gli ho mostrato,che un uomo senza speranza è un uomo senza paura."
Devil Rinascita,Frank Miller.

Akhir

Per fortuna che c'è Tomasi su Detective Comics

Azrael

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Man of Steel

"Letto" #67
Guarda, non perdo nemmeno tempo a commentarlo. :nono:
Bravo Weeks e stop.

Bello arrivare a 100 numeri in questa maniera, vero? :dok:
Rao mio...
We're all searching for enlightenment.
But what is light?
Different for everyone. But everyone looking.

See what we want to see.
No matter how small...or big we are.

Kenshiro

Citazione di: Man of Steel il 20 Marzo 2019, 11:27:17
"Letto" #67
Guarda, non perdo nemmeno tempo a commentarlo. :nono:
Bravo Weeks e stop.

Bello arrivare a 100 numeri in questa maniera, vero? :dok:
Rao mio...

Cos'è, una di quelle storie senza dialoghi con Bats che insegue qualcuno?
Non muore mai ciò che in eterno può aspettare,
E dopo strane ere anche la morte muore.

eX Gon Freecss

Man of Steel

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Bruce Wayne

Io da un po' ho identificato il problema con King: a parte alcuni elementi minori (è vero, a volte anche alcuni problemi più grossi [vedi Lois in HiC]) non c'è mai un numero o una pagina di un suo fumetto che non mi piaccia.
Anche questo numero, non posso dire che non mi sia piaciuto, perché è disegnato bene, l'inseguimento è coreografato bene, il finale è "divertente". Il problema con il King di Batman e HiC e che manca la sostanza, la ciccia.
Anche in HiC vale lo stesso discorso: i singoli momenti presi in sè non sono affatto male... solo che mancano i momenti che dovrebbero dare sostanza e linfa alla storia.

Man of Steel

 :sisi:
Poi magari sono solo io, però ora comincio anche a trovarlo...banale.
Più che altro parlo di alcuni suoi escamotage narrativi, forse anche perchè leggo comics da una vita.
Ovviamente potrei totalmente sbagliarmi sulla cosa, magari sto sopravvalutando King e questo numero è al 100% un filler del cazz.
Ma prendiamo quei "Beep Beep", cosa potrebbero mai essere?
Imho, basta fare 2+2, probabilmente Bats è stato messo K.O. dal Bat-Thomas, si trova da qualche parte, eeee quei beep beep non sono altro che i suoi battiti cardiaci.
Questa è LA ragione per cui King ci sta rompendo le scatole, allungando il brodo, con una sfilza intera di "Knightmares".
Ci ha messo dentro un po' del suo Mister Miracle ecco, però non è la stessa cosa.
L'ho detto, potrebbe sembrare un'esagerazione, ma lo ripeto: King pare una parodia di se stesso. :ahsisi:
È come se stesse cercando di catturare la stessa magia di Mr.Miracle, ma non ha la stessa eleganza e finezza nello storytelling.
Probabilmente è dovuto al formato.
Cioè più che formato, proprio la sua fissa di arrivare a scrivere 100 numeri.
Ma non 100 come run eh, ma proprio 100 numeri dedicati a Bane, cioè ma si può? Ci credo anchio che poi deve diluire il tutto. :look:
Ma non ci arriva da solo? Non sa che potrebbe cambiare registro e COMUNQUE arrivare a scrivere 100 numeri?
Come fanno tutti del resto.
Pensiamo ai 10 anni di Geoff su GL o Morry su Bats. :eddai:
Già un writer sarebbe costretto ad allungare il brodo a priori, essendo un twice monthly, ma così....vabbeeeee.

HiC invece non sta facendo altro che farci notare i suoi GROSSI limiti come writer, perchè giustamente storie come Vision e Mister Miracle, potrebbero dipingere un'immagine sbagliata di King, però se ora ci piazzi anche HiC, il "bigger picture" cambia di un bel po'.
Quello che una volta potrebbe essere visto come "stile", "tema preferito del writer", finisce per diventare un gimmick.
E mmmmmaaazza se è un gimmick in HiC. :ehm:
Per me, un bad writing al 100% e di conseguenza, non riesco a godermelo...per niente....

Per carità, come abbiamo visto in passato, King ha tutte le carte in regola per scrivere storie magnifiche, purtroppo HiC dimostra che anche nel suo "habitat naturale" non sempre la cosa gli riesce bene, non abbiamo la garanzia, ecco...
Poi il problema ancor più grande, a parer mio, è che....oh proprio non vuole uscire dal suo comfort zone eh... :asd:
Fate girare la roulette, prendiamo una storia a random, e sarà piena zeppa di pippe mentali e così via ad infinitum.
Babbia bia. :nono:
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Azrael

Batman #67
Written by Tom King
Art by Lee Weeks, Jorge Fornes and Lovern Kindzierski
Lettering by Clayton Cowles
Published by DC Comics
Review by David Pepose
'Rama Rating: 8 out of 10

There's an audaciousness to Tom King, Lee Weeks, and Jorge Fornes' work in Batman #67 that isn't just an acquired taste - it's an issue that will likely polarize everyone who reads it. Deep cut after deep cut abounds in this largely silent issue, and those looking for a straightforward superhero caper are going to be deeply disappointed. But for sharp-eyed fans who are able to read deeper than just the dialogue will find a surprisingly intricate narrative underneath those spartan panels, one that you might see as either infuriatingly smart... or perhaps too clever by half.

There's two conceits that King marries together in "All The Way Down" - the first being the perils of geography in Gotham City. Let's face it - in comic books, settings are often seen as perfunctory compared to the characterization and the action. But King is incredibly deliberate about everything from the title on down, as we see Batman chasing an unknown enemy from the top of a high-rise all the way down to the streets, and even further down still as they battle down to the sewers, down the the depths of the putrid muck that is Gotham City. It's fast-paced, made even quicker by the fact that King largely is only writing in onomatopoeia - down to the infuriating "beep beep" Batman's quarry uses to taunt him every step of the way.

Which might be the kind of clue that would escape you - at least until your second read. Because this is where King makes his riskiest play yet - namely, delivering a stealth spiritual sequel to his work in Batman/Elmer Fudd. Once you learn a murder victim's name, everything becomes clear, as Batman becomes the wiley coyote chasing after his monstrously swift prey - and enduring hit after hit after hit on the way down. While the final punchline might feel perhaps a little too clever, a little cute, it's a nice bit of deliberateness that gives what could otherwise be seen as a mechanical chase comic some extra narrative heft.

That said, this is all window dressing compared to the artistic muscles that Lee Weeks and Jorge Fornes are flexing here. What can be said about Weeks that hasn't been said already? The guy is a total beast, and his work on the first half of the issue is as immaculate as they come - the way he does his layouts and the way he lays out his action choreography (not to mention his pitch-perfect inks) may very well be worth the price of admission. While his inks are a bit scratchier than Weeks, Fornes is punching way out of his already considerable weight class trying to keep up with Weeks, and while readers might notice the minute shift in styles between the two artists, you're going to have a tough time arguing against pages that look like the second coming of David Mazzucchelli, you know? Colorist Lovern Kindzierski deserves all due credit for being the connective thread between the two artists, but it's letterer Clayton Cowles that should get a medal for all this work here, utilizing the sound effects in this issue with just as much flair and confidence as the rest of the art on display.

But like I said, this is an issue that some will see as clever, and others as a little too clever for its own good. There's a certain degree of preciousness with the high concept of Batman #67 that might be a little hard for readers to swallow - this is the swiftest of swift reads, and you don't have to tell me that comics aren't cheap. But that might be the thing I respect most about Tom King as a writer, is his drive to keep injecting new literary techniques into his work, taking big swings on his execution regardless of whether it sticks the landing (or in this case, how many people might embrace his central conceit versus how many might be turned off out of principle). Between its polarizing high concept and its undeniably terrific art, to say Batman #67 is an acquired taste might be putting it mildly, but it's the kind of narrative risk-taking that I wish more creators had the courage and skill to attempt.
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Bramo

Ok, sono passato a seguire in originale anch'io, stufo di dover aspettare le tempistiche Lion, curioso di vedere come prosegue la gestione King e approfittandone per esercitare un po' la mia comprensione dell'inglese.

Sono partito dal post-non-matrimonio, per il quale infatti ho appena lasciato un commento sul topic dell'edizione italiana.
C'erano tanti modi in cui Tom King poteva gestire le conseguenze di quanto successo nel #50 sull'animo di Bruce Wayne, ma quello dei numeri immediatamente successivi al "fattaccio" è sicuramente uno dei più originali: una sorta di legal-thriller dove Bruce fa parte della giuria per decidere della colpevolezza o meno di Batman in una delle sue missioni notturne. Al di là di tutto, della verbosità dello sceneggiatore o di come l'idea viene sviluppata... il solo spunto è geniale! E, in aggiunta, a mio avviso è stato pure gestito bene. Certo, è molto "narrato" a discapito dell'azione, proprio come un procedurale legale del resto, e questo può far storcere il naso a molti, annoiare, rallentare la storia... a me, personalmente, è piaciuto. Un ulteriore tassello per comprendere la figura del Cavaliere Oscuro: sì, è quello che King sta facendo da due anni e mezzo, ma il personaggio è talmente sfaccettato che di elementi da sviscerare ce ne sono parecchi, e per ciascuno lo sceneggiatore adotta un registro (o meglio, un contesto) narrativo diverso e adeguato.
Affascinanti e raffinati i disegni di Lee Weeks.

Quella che per me è una vera caduta di stile è la storia in 3 parti su KGBeast. Se l'albo che faceva da prologo a questa avventura, in bilico tra passato e presente del rapporto tra Bruce e Dick, aveva il pregio di essere simpatico e malinconico al punto giusto, sopperendo così il fatto che di concreto non succedesse niente a parte il flusso di coscienza dei ricordi, quello che accade dopo (e che colpisce direttamente lo stesso Dick, giustificando retroattivamente l'esistenza della storiella di cui sopra) viene scritto in maniera strana, poco coesa, molto dispersiva e che in sé dice ben poco, sia come avventura in senso stretto, sia come cura verso i personaggi. Oh, sono sicuro che a run completata anche questa parentesi avrà il suo ruolo, visto che sembra sempre
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
ma per ora lascia un po' il tempo che trova. Per quanto riguarda la discussa scena finale, in cui
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Però boh, resta eccessiva.
Carine le tavole con la fiaba che si alterna all'azione, disegnate da Mark Buckhingham (chi meglio di lui poteva rappresentare una favola?): le ipotesi sul significato possono essere molte, ma per quanto mi riguarda abbraccio quella dell'utente Bruce Wayne.
I disegni "tamarri" di Tony Daniel si prestano bene alla storia, comunque.

Molto meglio The Tyrant Wing: un pochino troppo ermetica all'inizio, a dire il vero, per quanto riguarda il Pinguino e la sua perdita in particolare. E la reazione di Gordon che spacca il bat-segnale perché l'amico sembra aver perso qualunque freno e ragionevolezza è eccessiva, in qualunque modo la si inquadri. Ma Batman viene descritto assai bene, nella sua ossessione e nel suo sentirsi in trappola, senza capire dove sono le sbarre e chi sono i suoi carcerieri. Le sequenze in cui pesta tutti i super-villains che gli capitano a tiro per avere conferme del fatto che
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sono effettivamente intriganti e suggestive, per quello che evocano.

Il cliffhanger
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resta apparentemente in sospeso, anche se quanto si sta vedendo nella saga successiva (Knightmares) credo sia solo apparentemente scollegato alla situazione. Non tanto il #61 (che peraltro mi ha detto poco, avrei preferito che quel ragazzino-emulo rimanesse uno one-shot dell'albo in cui fu presentato), quanto il #62, quasi lisergico grazie agli strepitosi disegni di Mitch Gerads. Quest'albo lo porterei come esempio tipico delle "mattane" (in senso buono, per quanto mi riguarda) di King: dai monologhi ripetuti ossessivamente ad un concetto liquido di realtà e percezioni, tutto volto ad un'indagine più interiore che esteriore.

Interessanti anche il #63 e il #66, dove King si diverte prima a immaginare come sarebbe la vita di Bruce e Selina da sposati e poi inquisisce Selina stessa sui veri motivi per cui ha mandato a monte il matrimonio.
Il primo potrebbe quasi essere visto come un giochino retorico sterile, e i detrattori dello sceneggiatore hanno buon gioco in questo caso. Del resto, come escamotage non si discosta molto da quello in cui, grazie a Booster Gold, Bruce "vive" in qualche modo una realtà nella quale non ha mai perso i genitori (The gift): due "what if" rispetto a quanto accaduto davvero e conseguente osservazione e analisi di quanto ne deriva.
Però, come ogni episodio di Knightmares, troverà vero e pieno significato solo a saga terminata. La presenza di Constantine è perfetta.
Per quanto riguarda il #66, trovo che sia costruito molto bene: coerente l'uso di The Question come personaggio-ospite, e il percorso di autoanalisi che Selina viene  costretta a compiere è condotto in maniera quasi ipnotica.
Si regge praticamente tutto sui dialoghi tra i due personaggi, e sul nocciolo di buona parte della gestione King su Batman: vedremo dove porta la risposta finale di Catwoman, ma sono personalmente deliziato da come ci siamo arrivati.

Il #67, infine, mi ha invece lasciato poco. Il lungo inseguimento tra Batman e il misterioso personaggio è anche ben coreografato (in gran parte per merito di Lee Weeks ai disegni), ma è letteralmente solo quello, e una volta tanto capisco l'accusa di "gigioneggiamento" che i detrattori di King gli rivolgono. Va bene la decompressione, ma qui si esagera, un episodio singolo così, in cui si spalma il nulla su 22 tavole, è un po' troppo anche per me, che dello sceneggiatore americano accetto quasi tutto per quanto riguarda il suo stile e il suo approccio al fumetto supereroistico.
La rivelazione finale, unico elemento "di ciccia" dell'albo, viene poi lanciato lì senza grande approfondimento, sperabilmente solo rimandato al prossimo numero, ma che per ora risulta un po' appeso e gratuito.
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Andrea "Bramo"

Scrivo per:
LoSpazioBianco.it: nel cuore del fumetto!
www.lospaziobianco.it

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Azrael

Wow, complimenti Bramo.
Aspetto che mi arrivi il vol.9 e ti raggiungo :up:

Per quanto riguarda il finale dell'8, mi ero già espresso, la storia si ripete e con lo stesso criminale, un Batman più cattivo ci può stare, consideriamo anche il suo momento "no".
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No Use For A Name

"I am Daenerys of the House Targaryen, the First of Her Name, The Unburnt, Queen of the Andals, the Rhoynar and the First Men,
Queen of Meereen, Khaleesi of the Great Grass Sea, Protector of the Realm, Lady Regnant of the Seven Kingdoms,
Breaker of Chains and Mother of Dragons"

No Use For A Name

Nuova cover del #70:



e nuove solicit:

CitazioneIn chapter one of "The Fall and the Fallen," Batman escapes his Knightmares only to wind up in a whole other bad dream. He's locked in Arkham Asylum with his worst enemies, and the only way to get out is to fight them all. It's a gladiatorial game of madness and mayhem, all for the amusement of Bane!
"I am Daenerys of the House Targaryen, the First of Her Name, The Unburnt, Queen of the Andals, the Rhoynar and the First Men,
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