News:

Sostenete DC Leaguers (scopri come).

Menu principale

Dylan Dog - di Tiziano Sclavi 5.0

Aperto da Azrael, 27 Dicembre 2017, 09:30:40

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

Kenshiro

Citazione di: Mordecai Wayne il 19 Dicembre 2019, 18:57:53
Bastava leggere il sommario per rendersi conto che non vi era nulla di inedito. Hanno solo reso accessibile il numero zero a tutti aggiungendo un po' di ciccia per arrivare al canonico numero di pagine per queste edizioni da edicola.

Purtroppo pioveva, stavo accompagnando mia madre a fare una commissione ed in edicola non avevo la possibilità di sfogliarlo. Preso, pagato e me ne sono andato. :(

EDIT: Ad ogni modo "Relazioni pericolose" non era così male come pensavo, anche se da un semplice aperitivo non si possono fare valutazioni.
Non muore mai ciò che in eterno può aspettare,
E dopo strane ere anche la morte muore.

eX Gon Freecss

Mordecai Wayne

Citazione di: Gon Freecs il 19 Dicembre 2019, 19:40:46
Citazione di: Mordecai Wayne il 19 Dicembre 2019, 18:57:53
Bastava leggere il sommario per rendersi conto che non vi era nulla di inedito. Hanno solo reso accessibile il numero zero a tutti aggiungendo un po' di ciccia per arrivare al canonico numero di pagine per queste edizioni da edicola.

Purtroppo pioveva, stavo accompagnando mia madre a fare una commissione ed in edicola non avevo la possibilità di sfogliarlo. Preso, pagato e me ne sono andato. :(

EDIT: Ad ogni modo "Relazioni pericolose" non era così male come pensavo, anche se da un semplice aperitivo non si possono fare valutazioni.
Acquisto compulsivo. Dovevi leggere meglio la nostra solicitor. :D
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Talon

Letti dal 353 al 365
Dunque, diciamo che dopo l'ottimo numero 353 "Il generale inquisitore" - questo ricordo d'averlo letto al tempo perché mi spinse a recuperare la relativa pellicola, , ne consiglio la visione - la qualità ha subito un calo generale con un alternarsi fra 'storie carine ma non troppo' e 'c'è di peggio'. Fa eccezione il numero 356 "La macchina umana" che espone in maniera davvero inquietante la trascinante e inarrestabile burocrazia che schiavizza nella frenesia di oggigiorno, e rende le persone... "brutte". Anche perché ricollega l'azienda Daydream alla Ghost Enterprise (indovinate chi è il proprietario :sisi:). Nutrivo un po' di speranza con "Remington House", grazie ai flashback che ci mostrano l'Old Boy nei panni di giovane e imberbe recluta:


Purtroppo la storia si è rivelata, un po' così, tipo quando di una ragazza si dice che "è simpatica". Ma non è affatto il caso di spazientirsi perché già dal numero successivo, il 361 "Mater Dolorosa" (direttamente collegato al n° 280 "Mater Morbi") celebra meritevolmente i trent'anni della serie. Una storia splendida tanto ai testi quanto nell'aspetto grafico; Ho preso la
(artista sentito non spesso, spessissimo, ma mai letto a dire la verità) perché troppo simpatica. Scherza sapientemente sull'età del personaggio e del fumetto... e poi illustrata da quel Gigi Cavenago che tanto mi piace e che dal numero 363 diventerà copertinista di Dylan Dog, degno dei suoi grandi predecessori. Aggiungo che nell'edizione variant è presente a fine volume una scrupolosa analisi, ad ogni livello, del racconto.
Inoltre viene coniato pure un logo ad hoc per la trentennale carriera dell'indagatore dell'incubo, questo qui:


OOC = Orrore di Origine Controllata

Per contraddistinguere le produzioni di questa particolare annata, un'iniziativa gradevole che però a questo punto genera pure delle aspettative da parte del pubblico. Aspettative che questo inaugurale numero 361 non disattende affatto, anzi garantisce una partenza col botto. E poi quant'è bello potersi gustare qualche centellinata chicca di superficiale ma sofisticata malvagità di John Ghost :smoke:


Un cattivone che a me continua a piacere, e sembra quasi - indirettamente - andare a svelare la combutta con gli assistenti/amici Gorucho e Bloch per "preservare" Dylan, in vista di un ruolo che dovrà svolgere in futuro. Insomma il suo principale nemico (non chiamatelo nemesi :P edizione speciale di John Ghost docet) si rivela essere quel misterioso elemento esterno che sinora gli ha sempre coperto le spalle in caso di necessità.
Passiamo al n° 362 "Dopo un lungo silenzio"... del papà Tiziano Sclavi, enfatizzato dall'assenza di un'immagine in copertina e di un'editoriale. Certamente un nome di richiamo, non altrettanto la storia. Nonostante sia abbastanza importante vedere il protagonista tornare a farsi dominare dalla bottiglia, il caso di contorno non fornisce il sostegno performante che dovrebbe.
Tocca poi al 363 "Cose perdute", prima cover di Cavengao (che come dicevo sopra a me piace un sacco, di questa ho pure il poster) sul mensile. Ottimo il racconto che va a scavare nell'infanzia e nei protettivi amici immaginari di Dylan, un episodio davvero intrigante.


Tutto bene dunque? Ahimè no, ai disegni c'è Giovanni Freghieri e dopo aver letto una trentina di numeri consecutivi di questa testata devo dire che fra tutti è quello che mi è piaciuto meno. Ma pure in linea di massima, ha un tratto che proprio non mi va giù :(
Fin qui però il marchio di qualità sulle cover ci sta tutto, ma sui numeri 364-365 proprio no. Non dico siano numeri tanto brutti, però nemmeno meriterebbero un certificato distintivo. Staremo a vedere come va con i successivi...

SisselMarston

#1158
Quel lotto per me contiene davvero belle storie. Tra la Macchina Umana che è puro capolavoro Bilottiano, anche L'uomo dei tuoi sogni che è una storia buona della Barbato di cui era iniziata la caduta libera, Sul fondo che è una storia abbastanza particolare come atmosfere rispetto al solito, il trentennale di Mater Dolorosa che ritengo una buona storia, al netto di qualche trashatina, con forse il picco grafico della serie ad oggi, con poi il ritorno di Sclavi con una storia dallo stile post 100 e molto bella ed emozionale, quindi lontana fortunatamente dallo stile  attuale come il futuro Nel Mistero, con infine Cronodramma che, da non amante di Ambrosini, ho goduto abbastanza. Tutto questo con l'arrivo di Cavenago alle copertine, che personalmente ormai amo più di Stano, già da Cronodramma che è una copertina che fa il verso a De Chirico quasi, che amo. Ovvio che non tutto sia oro, con Remington House che è una storiella alla fine, oppure Gli Anni Selvaggi che è solamente una cazzat° e basta, o Vietato ai Minori che non è un buon Ruju, però alla fine un buon periodo.
Dai prossimi però la qualità inizia ad abbassarsi abbastanza.

Mordecai Wayne

#1159


Dylan Dog n. 400, mensile
E ora, l'Apocalisse!


Soggetto: Roberto Recchioni
Sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Angelo Stano, Corrado Roi
Copertina: Corrado Roi, Gigi Cavenago, Angelo Stano, Claudio Villa
Colori: Giovanna Niro


È arrivata la meteora, il mondo è sconvolto e l'unica speranza è affidata a Dylan Dog...

Persi in un oceano ostile e senza nome, Dylan Dog e Groucho, a bordo del Galeone, dovranno fronteggiare tempeste, mostri e luoghi impossibili, in una spirale visionaria che condurrà l'Indagatore dell'Incubo al cospetto di un impensabile, gigantesco avversario, dalla cui morte dipende il destino del mondo intero, e la speranza per un nuovo futuro.

Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=XcChohj30Ok&feature=emb_logo



In uscita il 27/12/2019

Anteprima:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.
Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Fuller

Si può leggere da solo senza aver letto i numeri subito precedenti o si rischia di avere l effetto entrata in sala a film in corso?
Lo prenderei come numero simbolico e da collezione (mentre continuo nella maratona dei primi 180 numeri)


Penny-uno

Il 400 non lo so, non è ancora uscito in edicola, l'hanno letto quelli che hanno preso il volume in libreria... Io ho ripreso dal 399 e non ho avuto nessun problema, nessun effetto da entrata in sala a film in corso  :up:

Azrael

Citazione di: Mordecai Wayne il 20 Dicembre 2019, 14:28:06
http://Dylan Dog n. 400, mensile
E ora, l'Apocalisse!


Soggetto: Roberto Recchioni
Sceneggiatura: Roberto Recchioni
Disegni: Angelo Stano, Corrado Roi
Copertina: Corrado Roi, Gigi Cavenago, Angelo Stano, Claudio Villa
Colori: Giovanna Niro


Qual e' il prezzo?
INSTAGRAM: AZRAEL'S CAVE

The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Mordecai Wayne

Van Helsing: A moment ago, I stumbled upon a most amazing phenomena. Something so incredible, I mistrust my own judgement.
Look!


Azrael

Citazione di: Mordecai Wayne il 21 Dicembre 2019, 11:41:43
Il solito, €3.90

Generalmente non lo compro, ho ordinato la cover di Stano :sisi:

Grazie :up:
INSTAGRAM: AZRAEL'S CAVE

The Batman (2022) - Batcycle 🦇 REEL

The Batman (2022) McFarlane by Jim Lee 🦇 REEL 🦇



Fedele all'Ordine di Saint Dumas e al Pipistrello
Combatteremo le idee con idee migliori

Arkin Torsen

Mi piacerebbe prendere la versione di Villa.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)
Il mio saggio su Batman pubblicato da Oblò è disponibile qui: https://www.obloaps.it/prodotto/il-batman-sanguinario-e-spensierato/
Il mio nuovo fumetto è disponibile qui: https://inyourface.it/catalogo/lucky-13-n-34-origini-segretissime/


Endry

Preso il volume 0 di Batman/Dylan Dog cover Heroes.
Solo a me è sembrato di esser stato derubato di 3,50€? Perché a parte le prime dieci pagine il resto era già roba edita (Dylan Dog 1) e redazionali vari... E dire che è un volume andato a ruba ai tempi di Lucca...
Impossibile giudicare da così poche pagine, dunque rimango dello stesso identico umore rispetto a prima di aver letto l'albo.

f-yes93

Questo prologo era fatto apposta per racimolare soldi.
Seriamente, l'avrebbero messo anche per la stampa della storia intera.
Ora non capisco perché i lettori non abbiano aspettato direttamente la storia completa.

Alla fine non ha neanche senso lamentarsi, dato che l'editore non ha nascosto nulla ai lettori.
L'unica cosa era l'effettivo esaurimento della versione snella a Lucca, quando invece è rispuntata in fumetteria, per il resto hanno lavorato proprio sulla mancanza di pazienza.



Talon


Dato che se ne parla molto ultimamente, in vista del numero 401 della serie il prossimo anno, ho deciso di cercare informazioni su questo Dellamorte Dellamore.
Partiamo dal libro, mi sarebbe piaciuto acquistarlo ma, nonostante ce ne siano diverse edizioni, si trova solo usato a 50 sacchi... di base, perché sta pure a prezzi più alti. Il mio consiglio è, dato che si porta qualche annetto sulle spalle, di cercarlo in biblioteca (la vostra, la più grande in zona, prestito interbibliotecario...). Non dovrebbe essere poi così impossibile da reperire, e poi è veloce da leggere, sono circa 170 pagine – ma non di quelle scritte fitte fitte – 12 capitoli, ognuno dei quali ha un'illustrazione, e un poetico trafiletto, all'inizio dello stesso. Io ho trovato questo:


A Buffalora, una tranquilla cittadina lombarda, vive Francesco Dellamorte insieme a uno scavafosse muto e menomato. Una notte, ecco un rumore sordo e inspiegabile. Ancora più inspiegabile un artiglio in stato di decomposizione che esce dai loculi, subito seguito da tutto il cadavere che si avventa sui due, mordendoli e reclamando carne umana come cibo. Un colpo di pistola e tutto finisce. Ma solo apparentemente, perché l'episodio non è altro che l'inizio di una vera e propria epidemia di "ritornanti", incontrollabili e famelici... Minacciato dalla pazzia, reso cieco da un orrore senza confini, Francesco sa che il futuro dei suoi concittadini e dell'intera umanità è nelle sue mani... Nel crudele universo di Sclavi non c'è solo un terrificante viaggio agli Inferi ma la crudele cronaca del nostro più oscuro e spaventato subconscio.

Dunque, partiamo da Francesco Dellamorte, il protagonista di questo libro scritto da Sclavi nel 1983 – anche se pubblicato solo nei primi anni '90 e che a quanto pare è stato d'ispirazione all'autore per il personaggio di Dylan Dog. Lo riconosco in lui? Beh, per certi versi sì. Dallo 'stile' alle abitudini comportamentali, anche se questo Dellamorte ha delle abitudini davvero cattive: 1 è un fumatore accanito (non giudico nessuno, fumo anch'io); 2 bevitore mai pentito; 3 è facile all'uso della pistola (la stessa Bodeo <<Modello 1889>>. Pesa 910 grammi, è lunga 23 centimetri e ha il calibro di mm 10,35), anzi non esiterei a definirlo un assassino abituale. Ci aggiungo pure puttaniere e stupratore. Insomma è stato come vedere Dylan Dog ma nel suo ritratto alla Dorian Gray.


Così simile eppure così diverso dall'indagatore dell'incubo che si fa sempre carico dei problemi altrui per un donchisciottesco senso di giustizia, o anche soltanto per evitare sensi di colpa. Il guardiano del cimitero di Buffalora è invece un indolente sprovvisto di coscienza, e di qualsiasi altra cosa non sia legata ai suoi più bassi istinti... o le presunte mansioni lavorative. Qui devo aprire una parentesi legata all'"istinto" dalla cintola in giù: Per pararsi un po' le chiappe e apparire al di sopra di ogni sospetto Dellamorte ha discretamente sparso la voce in paese di non avere più l'uccello – accennando vagamente ad un'operazione in seguito a malattia. La cosa buffa è che poi se lo fa tagliare per davvero, inutilmente :o
Anche se vi sembrerà strano va detto che il fatto non ha poi tutta questa importanza, perché come la questione dei ritornanti e tutto quanto il resto non si riesce a prendere seriamente dopo un po'. Siamo di fronte ad una di quelle narrazioni più 'mistiche', dove tutti hanno le fette di salame sugli occhi e ciò che succede è talvolta sprovvisto di collegamenti o conseguenze logiche, razionali, o perlomeno spiegabili.
Quasi dimenticavo, Dellamore è il cognome da nubile della madre.

Ma passiamo al vero oggetto del mio interesse: Gnaghi, che a quanto pare sarà il nuovo assistente del nostro Dylan. Per quanto ho visto dal libro combina poco, volendo usare dei termini gentili direi che è un tipo inusuale, imperscrutabile. L'unica volta che ruba la scena al suo principale, o al nonsenso che regna sovrano, è quando ci viene data la sua descrizione che riporto qui sotto:
CitazioneI suoi occhi sono un po' a mandorla, e sempre strizzati come se gli puntassero addosso continuamente una torcia elettrica. Ha la testa a pera, fronte e mento sfuggenti, un naso enorme. È quasi calvo, a parte un ciuffo di capelli sporchi sul cucuzzolo. Ha sopracciglione grandi, bocca larga con labbra carnose che quasi assomiglia a un uomo primitivo.
La sua scheda potrebbe essere questa:
Minorato fisico e psichico.
Età indefinibile.
Espressione ebete.
Segni particolari: tutti.
Professione: scavafosse.
Unica parola che è in grado di pronunciare: <<Gna>> (nelle varie intonazioni).
Veste un vecchissimo abito della festa, lurido e rattoppato, di un paio di misure più largo.
Pazzesco vero, ma nel caos calmo di questo racconto dopotutto ci sono cose ancora più strambe.




Dal libro hanno tratto anche un film, titolo omonimo:


Purtroppo le edizioni italiane, spesso usate, costano sempre uno sproposito. Però è abbastanza facile da trovare sia in dvd che in blu-ray, in primis potete provare ancora una volta in biblioteca o se è sopravvissuta qualche videoteca dalle vostre parti, altrimenti fate come ho fatto io: comprate l'edizione qualsiasi di un altro stato che contenga la lingua italiana, tranquillamente reperibile anche su amazon. Ho optato per quella inglese della "Shameless", un nome che è tutto un programma :D, che vedete qui sopra.
Una volta strappato il cellophane e buttato sul letto, vengono alla luce le grazie dell'esuberante Anna Falchi. Sì, quelle due gigantografie che ti ipnotizzano come un cerbiatto rigido e inebetito davanti ai tondeggianti fari di un auto in arrivo sono sue :ph34r:
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Dall'immagine di copertina sembra un b-movie horror/splatter/pornosoft ma non è affatto così. Intanto vedere nientepopodimeno che Rupert Everett nei panni di quel personaggio su cui poi verrà costruito Dylan Dog, fa un certo effetto.


Pure la Falchi desnuda fa "un certo effetto" ma questo è un altro discorso -_-
Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Ottimo anche l'interprete di Gnaghi, uno che buca lo schermo.


Tornando al film, il fatto che sia un prodotto di serie B non sta affatto a significare che sia un pessimo prodotto. Anzitutto non è così horror/splatter/pornosoft, nell'insieme direi semplicemente che è grottesco e surreale, ma in senso positivo. E poi l'ho trovato parecchio divertente, per non parlare della componente sentimentale del protagonista (qui in versione edulcorata rispetto al libro) che rispecchia quasi fedelmente quella del nostro Old Boy – pure Gnaghi trova la sua metà – inoltre questa bizzarra coppia di guardiani del cimitero di Buffalora svolge 'rusticamente' il proprio ruolo.
Peccato che, proprio nel finale, la situazione sfugga di mano lasciandosi trasportare da una chiave più onirica e autoreferenziale. Ciò non toglie che l'ho visto davvero volentieri :clap:




Comunque i tratti salienti dell'accoppiata di personaggi Dellamorte-Gnaghi potete trovarli anche nello speciale n° 3 di Dylan Dog "Orrore Nero" (e questo da recuperare usato costa uno sputo).


Buffalora, un piccolo paese da qualche parte in Italia e oltre i confini del possibile. A Buffalora la gente vive, muore e torna a vivere! Francesco Dellamorte fa la guardia al cimitero e di certo non ha il tempo d'annoiarsi... Cosa lega questo dimenticato avamposto della follia con le indagini di un singolare Indagatore londinese? Chi è il killer spietato che segue la scia dei morti viventi? Qual è il segreto delle resurrezioni di Buffalora? Centotrenta pagine di orrore nero!

La loro criptica presenza è totalmente gratuita, in quanto si collega mooolto 'lateralmente' all'inusuale storia di mafia e, il molto più abituale, siero di immortalità zombie. Si prendono una manciata di pagine in sequenza che viaggiano parallele ed indipendenti rispetto alla storia dell'albo, dunque più un omaggio al libro, un cameo, anziché una presenza di effettiva utilità. Ne vengono sintetizzati alcuni passaggi che riportano le loro caratteristiche salienti, però leggermente addolcite; e sono disegnati peggio <_<


Ma in assenza del libro e/o del film tanto vi basterà, come storia a sé però sappiate che non è questo granché.
E se proprio non volete sbattervi né spenderci un cent, la scheda di Wikipedia andrà comunque benissimo: Link
Anche perché, nonostante la cover del numero 401 venga continuamente accostata al nome Dellamorte, alla fin fine, almeno stando alle apparenze, l'unico vero collegamento è Gnaghi...
Fine





P.S.
La cosa assurda è che dopo questo recupero so un sacco di cose su Francesco Dellamorte, ma dell'assistente Gnaghi – il motivo per cui mi sono dato da fare – dopotutto ne so poco più di prima. Gna!  :P


Penny-uno

Bravo Talon, ho letto con interesse il tuo commento in questo momento post pranzone di Natale. È come seguire un corso di di Dylandogologia  :ahsisi:
Recupererò il romanzo in biblioteca, di sicuro non spendo 50 sacchi   :nono: