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Dylan Dog - di Tiziano Sclavi 4.0

Aperto da Azrael, 16 Febbraio 2016, 16:01:19

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Apollo

Citazione di: Murnau il 28 Febbraio 2016, 14:40:15
Citazione di: eddiekrueger il 28 Febbraio 2016, 14:16:04
Citazione di: Corto Maltese il 28 Febbraio 2016, 14:07:08... però già il prossimo sembra tornare su binari più "canonici".
Sul prossimo si sa già qualcosa?
Paola Barbato. :ghigliottina:


Il numero di questo mese non l'ho preso, visto che in rete TUTTI lo stanno stroncando. Insomma, forse Gigi Simeoni possiamo iniziare a ridimensionarlo.
Be', ma quando scrive per DyD non scrive mai belle storie.

Murnau

Citazione di: Apollo il 28 Febbraio 2016, 15:55:18
Citazione di: Murnau il 28 Febbraio 2016, 14:40:15
Citazione di: eddiekrueger il 28 Febbraio 2016, 14:16:04
Citazione di: Corto Maltese il 28 Febbraio 2016, 14:07:08... però già il prossimo sembra tornare su binari più "canonici".
Sul prossimo si sa già qualcosa?
Paola Barbato. :ghigliottina:


Il numero di questo mese non l'ho preso, visto che in rete TUTTI lo stanno stroncando. Insomma, forse Gigi Simeoni possiamo iniziare a ridimensionarlo.
Be', ma quando scrive per DyD non scrive mai belle storie.
Le prime due (Anarchia nel Regno Unito e Il fumo della battaglia) mi erano piaciute molto.
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Apollo

Citazione di: Murnau il 28 Febbraio 2016, 16:43:11
Citazione di: Apollo il 28 Febbraio 2016, 15:55:18
Citazione di: Murnau il 28 Febbraio 2016, 14:40:15
Citazione di: eddiekrueger il 28 Febbraio 2016, 14:16:04
Citazione di: Corto Maltese il 28 Febbraio 2016, 14:07:08... però già il prossimo sembra tornare su binari più "canonici".
Sul prossimo si sa già qualcosa?
Paola Barbato. :ghigliottina:


Il numero di questo mese non l'ho preso, visto che in rete TUTTI lo stanno stroncando. Insomma, forse Gigi Simeoni possiamo iniziare a ridimensionarlo.
Be', ma quando scrive per DyD non scrive mai belle storie.
Le prime due (Anarchia nel Regno Unito e Il fumo della battaglia) mi erano piaciute molto.
Anarchia nel Regno Unito lo porto sempre ad esempio, insieme a Blacky, di una delle storie peggiori mai comparse sulla testata.
Il fumo della battaglia già meglio, ma con Il sapore dell'acqua siamo tornati a livelli bassissimi, per quanto mi riguarda.

Murnau

Citazione di: Mordecai Wayne il 22 Febbraio 2016, 15:53:19

Prima storia: tremenda, classico gialletto del periodo Gualdoni. Seconda storia: discreta, non originalissima ma ben narrata, con un bel finale. Terza storia: un viaggio indietro nel tempo in tutti i sensi, un vecchio DyD old style primi anni '90. Non sarà tra le migliori sceneggiature di Chiaverotti, ma è veramente una storia di Dylan con tutti i crismi: trama horror, Dylan caratterizzato come si deve, battute di Groucho divertenti, sequenze oniriche e surreali a profusione, almeno due scene che mi ricordano perché io ami così tanto questo scrittore (pag. 223 e pag. 289).
Vendo vari Alan Moore, Grant Morrison, Frank Miller




Tu non sai che cosa voglia dire sentirli tutti addosso, gli anni, e non capirli più.
                                                                                                                                   La notte, 1961

Non c'è storia più grande della nostra, quella mia e tua. Quella dell'Uomo e della Donna.
                                                                                                                                    Il cielo sopra Berlino, 1987

Apollo

Citazione di: Murnau il 29 Febbraio 2016, 00:04:32
Citazione di: Mordecai Wayne il 22 Febbraio 2016, 15:53:19

Prima storia: tremenda, classico gialletto del periodo Gualdoni. Seconda storia: discreta, non originalissima ma ben narrata, con un bel finale. Terza storia: un viaggio indietro nel tempo in tutti i sensi, un vecchio DyD old style primi anni '90. Non sarà tra le migliori sceneggiature di Chiaverotti, ma è veramente una storia di Dylan con tutti i crismi: trama horror, Dylan caratterizzato come si deve, battute di Groucho divertenti, sequenze oniriche e surreali a profusione, almeno due scene che mi ricordano perché io ami così tanto questo scrittore (pag. 223 e pag. 289).
Mi hai fatto salire la fotta. Stasera me lo leggo.

Vorador

Citazione di: Murnau il 29 Febbraio 2016, 00:04:32
Citazione di: Mordecai Wayne il 22 Febbraio 2016, 15:53:19

Prima storia: tremenda, classico gialletto del periodo Gualdoni. Seconda storia: discreta, non originalissima ma ben narrata, con un bel finale. Terza storia: un viaggio indietro nel tempo in tutti i sensi, un vecchio DyD old style primi anni '90. Non sarà tra le migliori sceneggiature di Chiaverotti, ma è veramente una storia di Dylan con tutti i crismi: trama horror, Dylan caratterizzato come si deve, battute di Groucho divertenti, sequenze oniriche e surreali a profusione, almeno due scene che mi ricordano perché io ami così tanto questo scrittore (pag. 223 e pag. 289).

Mi hai bruciato sul tempo con questo commento! Ieri ho finito di leggere e ho provato a tirare le somme:  :quoto: su tutti i fronti (l'ultima storia fa fare una figuraccia infame alla prima).

ArkhamAsylum_83

si la prima è la più debole...ma è un maxi godibilissimo!

DrHouse92

Si pure io ho trovato più debole la prima, la seconda e la terza.



Apollo

Citazione di: DrHouse92 il 29 Febbraio 2016, 20:53:05
Si pure io ho trovato più debole la prima, la seconda e la terza.
:dsi:
Ho letto l'ultimo mensile, Miseria e Crudeltà. Che dire? Forse, mosso dal pregiudizio verso Simeoni, ho giudicato troppo presto questo albo che, secondo me, non è così terribile come lo si sta facendo passare in rete.
I disegni sono magnifici, veramente molto belli e con delle inquadrature spesso particolari e molto piacevoli. La storia non è esageratamente bella, ma è comunque un gialletto godibile. Finalmente un po' più di Groucho, e finalmente il personaggio di Rania inizia ad acquistare un senso. Insomma, albo promosso con un 6 e mezzo pieno.

Vorador

Mi è dispiaciuto molto scoprire solo con il redazionale di Recchioni che Coppola è morto (scopro solo ora, da agosto).
Ho scoperto anche che questa era una vecchia storia di DyD che non era stata pubblicata all'epoca perchè era il momento delle interrogazioni parlamentari sul fumetto horror in Italia!
Ora mi si spiegano diverse cose...  :shifty:

Frank Miller

Letto il #354.

Purtroppo un numero davvero scialbo, nessuna caratterizzazione dei cattivi, pathos pari a zero e zero colpi di scena. Tutto molto piatto e scontato.
Mi aspettavo di meglio da Simeoni.


Belli i disegni che invece promuovo con ampia sufficienza.

"Avremmo potuto cambiare il mondo..e ora guardaci..io sono diventato un problema politico e tu..tu sei una barzelletta...voglio che ricordi, Clark..negli anni che verranno..nei tuoi momenti più intimi..voglio che ricordi la mia mano attorno alla tua gola..voglio che ricordi l'unico uomo che ti ha battuto.."

Arkin Torsen

Ho letto Miseria e crudeltà.
È un albo disegnato splendidamente da Tanzillo, il cui tratto mi ricorda vagamente quello di Checchetto, e scritto con poco brio da Simeoni. Non posso negare che la storia mi abbia intrattenuto, però è stata scontata e scialba. È un giallo e va benissimo, ma si capisce molto presto l'identità del colpevole. È vero che nel finale abbiamo un colpo di scena, se così si può chiamare, però è troppo poco per un fumetto di 96 pagine il cui protagonista è un indagatore dell'incubo.
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)
Il mio saggio su Batman pubblicato da Oblò è disponibile qui: https://www.obloaps.it/prodotto/il-batman-sanguinario-e-spensierato/
Il mio primo fumetto è contenuto qui: https://www.latitudine42.eu/it/in-your-face-comix/4942-zaza-magazine-n-4-la-rivista-in-your-face-comix-zaza-9788897571827.html


Apollo

#132
Ok, non avrei mai e poi mai pensato di farlo, ma ecco il mio pensiero a difesa di questo albo: è vero, è un giallo piuttosto scontato, essendo che l'identità del colpevole è facilmente intuibile fin da quando questi appare per la prima volta. Allo stesso tempo però, penso che questo particolare albo non possa essere limitatamente inquadrato nell'ambito giallistico: ritengo che l'intento di Simeoni fosse più elevato, ossia quello di costruire un'intelligente critica sociale che a me, a differenza di molti altri lettori, non è apparsa affatto scontata!
Se da un lato è ben evidente come questa non sia paragonabile all'elevata e sottile critica di uno Sclavi (mi viene in mente l'albo I vampiri, ad esempio), dall'altro non siamo nemmeno di fronte al solito, adolescenziale, trito e ritrio pistolotto di un Gualdoni (mi viene in mente l'albo Blacky, ad esempio). Miseria e crudeltà, se pecca sotto il profilo giallistico, sotto quello critico non mi è parso né scialbo né insulso. Perché?
Be', innanzitutto Simeoni non prende le parti di nessuno: è evidente da certi passaggi come lui non intenda schierarsi dalla parte della classe sociale più svantaggiata, quella dei barboni, che anzi dipinge nello stesso modo in cui delinea la classe sociale dominante. Mi viene in mente il passaggio in cui Dylan e Groucho, cercando un posto dove passare la notte, involontariamente svegliano una barbona e come questa li assalga e cerchi di rapinarli. Lo stesso spirito delinquenziale anima poi i barboni che i due di Craven Road incontrano successivamente: prima ancora di essersi preoccupati d'altro, aggrediscono Dylan e Groucho, che pur dovrebbero appartenere alla loro stessa classe sociale, e cercano di derubarli dei loro pochi averi.
In sintesi, la classe sociale più disagiata è dipinta come mossa dagli stessi bassi istinti che animano quella dominante: pulsioni appropriativo-lucrative prevalgono su qualsiasi controspinta e se ciò porta i ricchi a dominare sui poveri, allo stesso tempo porta questi ultimi a farsi la guerra fra loro. Insomma, l'uomo è un animale mosso da basse pulsioni, e qualunque sia il suo status sociale queste prevalgono sempre.
Non c'è differenza fra i barboni ed i due cocainomani che aggrediscono Dylan, o fra questi e la classe dominante.
Inoltre il finale mi è parso assolutamente nichilista, e, mio Dio non avrei mai immaginato di poterlo dire, sclaviano. E mi riferisco a quando la giornalista alla tv parla di quanto avvenuto, e spiega come gli assassini abbiamo commesso i delitti a causa di una tara genetica. Ma siamo sicuri che sia così? A me il dubbio è rimasto. Mi pare piuttosto che la classe dominante, che controlla le televisioni, abbia cercato di coprire lo scandalo dell'aggressività omicidiaria di due dei suoi membri più illustri con la semplice scusa di una motivazione psichica o biologica.
Parlando poi di Rania, devo ammettere che mi è piaciuto molto il modo in cui è stato tratteggiato il suo personaggio in questo albo. Finalmente ha una sua personalità, finalmente l'interazione fra lei e Dylan inizia ad assumere un senso. Anche lei è stata lo strumento di una bella critica: "mussulmana". Quanti idioti danno del "mussulmano", del "terrorista" a coloro i quali semplicemente professano una diversa religione? Una critica, quella di Simeno per il tramite di Rania, non certo sottile, ma assolutamente efficace.

Se avete letto fin qui vi do uno zuccherino.

Arkin Torsen

Bel commento, complimenti Apollo!

Rania è piaciuta molto anche a me!
La miglior vendetta è vivere bene, e stronzate del genere (John Constantine)
Il mio saggio su Batman pubblicato da Oblò è disponibile qui: https://www.obloaps.it/prodotto/il-batman-sanguinario-e-spensierato/
Il mio primo fumetto è contenuto qui: https://www.latitudine42.eu/it/in-your-face-comix/4942-zaza-magazine-n-4-la-rivista-in-your-face-comix-zaza-9788897571827.html


Skip James

Tutto troppo tirato per i capelli, se vedi critiche sociali dietro quegli episodi esigui allora ci sono ovunque, basta andarseli a creare. Che la lotta tra i poveri sia stata sempre una lotta al massacro è un dato di fatto, e anche l'uso dell'espediente del barbone è ormai artifizio conclamato  (mi viene in mente così a caldo deadly class., dove anche lì vi è la richiesta delle scarpe )

Bisogna anche dire una cosa, va ricordato in primis che c'è un killer che uccide i barboni, quindi è anche normale che questi siano diffidenti da chiunque non conoscano, indipendentemente da come appaiano (Groucho non ha neanche le sembianze da barbone).
La prima barbona dorme, si ritrova questi due che gli frugano addosso, c'è un giro uno che ammazza i barboni che deve fare? invitarli a prendere un caffè? Nel secondo caso anche, vanno a cercare riparo scavalcando una recensione,violando in un certo senso quello che per gli abitanti di quel luogo corrisponde al confine della loro prorpietà, che giustamente si incazzano, e infatti successivamente, quando vengono riconosciuti, vengono ospitati.

Per me è un albo sciatto e basta, ci si possono vedere mille risvolti socio-culturali, ma saremo noi a trovarli perchè l'autore non fa una riflessione, che sia una, in questo senso.
Ti vesti di una luce dorata, non hai peso. Eppure senti perfettamente il pianeta che ti scorre sotto ai piedi, percepisci il furioso tumulto tutto intorno a te. Miliardi di individui e i loro miliardi di ricordi sintetici... ma tu domini il caos ,senza fatica.