Elektra Vive Ancora - di Frank Miller

[Occhi nella Notte]

ELEKTRA VIVE ANCORA

Fumetteria e online
Autori: F. Miller, L. Varley
25,5x35,5, C., 80 pp., col.|15€
25,5x35,5, C., 80 pp., col. edizione deluxe con sovraccoperta-poster|18€
Contiene: Elektra Lives Again
MARVEL ITALIA

Negli Anni Ottanta Frank Miller ha letteralmente rimodellato a propria immagine e somiglianza la serie di Daredevil: quello che oggi conosciamo come il cupo e malinconico vigilante di Hell's Kitchen lo si deve proprio a quel ciclo di storie scritte e disegnate da Miller, che ancora oggi sono da un lato un termine di paragone per tutti quelli che sono venuti dopo di lui – come anche per i più recenti Bendis e Brubaker – che ne hanno sposato l'eredità narrativa; dall'altro costituiscono forse un pesante fardello da cui non si riesce a liberarsi (sarebbe interessante vedere qualcosa dalle atmosfere simili a quelle della mini di Loeb & Sale, Yellow, ad esempio).

Su Daredevil Miller ha riversato tutto il suo amore per il noir, l'hard boiled più duro, in un contesto urbano opprimente che rispecchiava le difficili condizioni socio-economiche dell'amministrazione Reagan; graficamente emerge l'influenza della cinematograficità e della drammaticità del Lone Wolf & Cub di Kazuo Koike e Goseki Kojima.

In quelle storie Miller crea il personaggio di Elektra, ninja e assassina che vive una tormentata storia d'amore con Matt Murdock: nell'indimenticabile "L'Ultima Mano" lo sceneggiatore decide di aggiungere la tragedia alla sua visione di Daredevil, e fa trafiggere l'amata da Bullseye.
Elektra morirà tra le braccia di Matt, evento di cui ancora nelle storie odierne fa sentire la sua influenza nella psicologia del personaggio.

Tutto questo ci porta alla graphic novel di questa recensione: ogni notte Matt ha il sonno turbato da incubi che gli mostrano Elektra in fuga, inseguita dalle sue vittime che si vendicano.
Presto pero' gli incubi arrivano anche quando l'eroe è sveglio: sente la presenza di Elektra, il suo profumo, le sue unghie lungo la schiena; i ninja della mano lo inseguono, e vede Elektra combattere al suo fianco.
Ma come puo' Elektra essere ancora viva se gli è spirata tra le braccia?

La storia è un intenso viaggio nella psiche di Matt, a cominciare dalla narrazione in prima persona che a tratti ha la logica di un flusso di coscienza; Miller è abilissimo a confondere il lettore se quanto sta leggendo sia un sogno o sia la realtà, e lo fa parallelamente alla confusione e al disordine che si crea nei pensieri di Matt in una spirale che porta a un passo dalla follia .
Una storia onirica e intimista, una sorta di elaborazione e accettazione del lutto, come se la mente di Matt creasse tutto quello che gli accade intorno fino a trovare il modo per placare l'ossessione, l'amore per Elektra; ma che non disdegna l'azione, che è presente nelle spettacolari coreografie dei duelli tra Matt, Elektra e i Ninja della Mano.

Stilisticamente, credo che Elektra Vive Ancora (anno 1990) segni la summa dell'arte di Frank Miller, una sintesi di tutto quello realizzato prima: il tratto ha molto in comune con l'irraggiungibile Ritorno del Cavaliere Oscuro, così come l'impostazione e la composizione di molte tavole, che alternano fitte griglie di vignette rettangolari di primi piani dei personaggi (o che riproducono lo schermo televisivo di telegiornali in onda...) a impressionanti tavole a vignette intera che raffigurano squarci di New York o epiche scene di battaglia; o l'uso dell'onomatopea come forma della vignetta che contiene il disegno.

Ma la graphic novel presenta anche alcuni semi che fioriranno a partire da Sin City (1991): alcune ardite inquadrature e prospettive dall'alto ad esempio, raffigureranno in seguito i vicoli della città del peccato; o i possenti contrasti tra bianco e nero che Miller usa nella sequenza in carcere con Bullseye; per non parlare di un Matt con cerotti e impermeabili, un prototipo di quello che sarà il mitico Marv.

I colori di Lynn Varley aggiungono "i sentimenti" che Miller scrive nelle didascalie e li rende vivi sulla pagina.

Ben confezionata l'edizione Panini, che sceglie un formato cartonato oversized, solido e ben rilegato, e che insieme alla carta di qualità fa risaltare i disegni; peccato che il volume non contenga che una stringata biografia degli autori, non avrebbe stonato qualche bell'approfondimento.

[Akanith Wan]

Tutti i seguaci del Maestro Miller dovrebbero leggere Elektra Vive Ancora, tutti.

[Murnau]

Il vertice grafico di Frank Miller e Lynn Varley.

[Occhi nella Notte]

In questa storia Miller sembra non accennare minimamente al fatto

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Mi sono perso qualche storia a proposito prima???

[Murnau]

Allora, bisogna intanto dire che

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A parte questo, bisogna comunque dire che Elektra vive ancora è fuori continuity, proprio in virtù del fatto che

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[Occhi nella Notte]

ah ok...
non sapendo queste cose a me sembrava in continuity... perchè ci sono tantissimi riferimenti alle storie di Miller... in pratica Matt ricorda tantissimo tutti gli eventi più importanti. Quindi pensavo che seppur non in perfetta continuity, qualcosa centrasse lo stesso...
Però me lo devo rileggere meglio perchè non ho capito bene se

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[Murnau]

Non si capisce, in effetti. Secondo me

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Ovviamente è tutto fuori continuity, tanto che poi è riapparsa nelle storie di D. G. Chichester. Ed è tutt'ora in circolazione. 

[Selina Kyle]

Ebbene, non l'ho ancora letto, e adesso Massimo mi lincia.
Però l'edizione paninara è in casella da un paio di giorni.
Solo che non ho i soldi per andarlo a prendere. Tornate!

Ma Massimo, queste storie ottennero un successo clamoroso anche all'epoca?

[Green Lantern]

una domanda riguardo Bullseye:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

[Murnau]

Ebbene, non l'ho ancora letto, e adesso Massimo mi lincia.

No, per nulla. Però ti cancello dal mio testamento. 

Ma Massimo, queste storie ottennero un successo clamoroso anche all'epoca?

Sinceramente non me lo ricordo benisismo, ma mi pare (MI PARE) che questa graphic novel sia stata accolta freddamente, se non sbaglio si diceva che Miller era andato "di maniera", realizzando un'opera formalmente impeccabile ma "fredda" e sostanzialmente inutile.

una domanda riguardo Bullseye:

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

Mi pare che la spiegazione non ci fosse, o che fosse una cazzata col botto. Te l'ho detto, è una storia così stupida che tutti fanno finta non sia mai avvenuta. Come Magneto che dimostra 40 anni perché lo hanno fatto tornare bambino e poi fatto crescere di botto, così pare Vin Diesel anche se dovrebbe sembrare mio nonno. O Charles Xavier che sarebbe un corpo clonato con dentro il cervello del vero Xavier (stessa cosa accadde a Lex Luthor). Stronzate che gli scrittori modermi fingono di non sapere, così da non doverle ripescare.

[Green Lantern]

quella di Luthor risale addirittura al periodo Morte di Supes se non sbaglio quella di Xavier e Magneto non la sapevo.

riguardo Bullseye, se non sbaglio la cosa viene menzionata solamente nella mini Punisher vs Bullseye, ma non ricordo bene

[Murnau]

quella di Luthor risale addirittura al periodo Morte di Supes se non sbaglio quella di Xavier e Magneto non la sapevo.

riguardo Bullseye, se non sbaglio la cosa viene menzionata solamente nella mini Punisher vs Bullseye, ma non ricordo bene

Quella di Luthor è pre-Morte, ecco perchè lì lo si vede giovane e con i capelli lunghi, piuttosto che di mezza età e pelato. Quella di Magneto è vecchissima, pre-Claremont, mentre quella di Xavier è del 1982 circa (la naturalezza con cui lo salvano dicendo "Beh, che problema c'è? Lo cloniamo!" è disarmante, quasi buffa nella sua idiozia).

[smaikol]

Mi pento ancora di non averlo preso quando lo trovai usato a 4 euro (anche se era una versione un po' rovinata)

[American_Gaijin89]

Vi dirò fra tutte le opere di Miller che ho letto, questa è quella che mi ha impressionato meno.
Graficamente e stilisticamente è qualcosa di pauroso, semplicemente divina, soprattutto per gli amanti del tratto Milleriano, la storia però secondo me non ha quella potenza espressiva tipica dell'autore.

A prescindere da questo resta comumque un ottimo fumetto 

[Occhi nella Notte]

E' un viaggio psicologico di Matt... per come la vedo io, è anche possibilissimo che quello che è successo sia stato tutto

Spiacente, ma non sei autorizzato a visualizzare il contenuto degli spoiler.

E anche il titolo "vive ancora", magari è riferito al fatto che Elektra vive ancora nel cuore e nella mente di Matt...