La Image Comics e i ruggenti anni 90

[American_Gaijin89]

Anche nel mondo dei videogiochi, tanto per fare un esempio, le serie che si impongono e che proseguono nel tempo sono quelle che vendono, non quelle che hanno una qualità più alta o che magari hanno anche rivoluzionato il loro genere di appartenenza o presentato delle novità di un certo spessore.

E ti sembra un bene ? Per me (utente) è la cosa peggiore che ci possa essere  

Fossi il responsabile del mercato della Nintendo farei i salti di gioia per le vendite del Wii, da  giocatore invece mi incazzo quando vedo che la Grande N ha venduto l'anima al casual gamer.

Idem per il fumetto, con la differenza che per adesso come utente sono abbastanza soddifatto  

[Murnau]

In un qualsiasi mercato un prodotto che fa registrare bassi numeri non funziona. E viceversa. Anche nel mondo dei videogiochi, tanto per fare un esempio, le serie che si impongono e che proseguono nel tempo sono quelle che vendono, non quelle che hanno una qualità più alta o che magari hanno anche rivoluzionato il loro genere di appartenenza o presentato delle novità di un certo spessore.

Ma a conti fatti, che ce ne frega delle vendite? Se il fumetto ci piace, cazzi di altri e non nostri.

Un altro conto è se ti lamenti dei fumetti in sé, della loro qualità.

[ROB101]

Ma sai qual è il bello? Che in genere è contro l'assioma inverso che devo lottare (cioé che tutti gli anni '90 fanno schifo e solo il fumetto attuale è bello); non mi era mai capitato il contrario.

In effetti siamo sul paradossale forte  

Nei 90, quello che ora alcuni criticano trovava il gusto dei lettori e li appagava, a prescindere dalla sua qualità assoluta.Ora, quello che in molti incensano e che è la corrente principale sta rimanendo comunque ai margini.

Eh ma la conclusione di questo ragionamento sarebbe: "Abbassiamo il livello e cambiamo le testate in base alle mode passeggere del pubblico." Cose che reuputo sbagliata.

Ed è esattamente quello che avviene anche oggi. Prendiamo il personaggio di Dedpool che ora è ovunque semplicemente perché vende. Con Quesada che ha detto a più riprese che intendono battere il ferro finché è caldo.
E' tutt'ora così. La differenza è che ora il pubblico dei lettori è sempre più esiguo.

[Murnau]

Ma sai qual è il bello? Che in genere è contro l'assioma inverso che devo lottare (cioé che tutti gli anni '90 fanno schifo e solo il fumetto attuale è bello); non mi era mai capitato il contrario.

In effetti siamo sul paradossale forte 

Nei 90, quello che ora alcuni criticano trovava il gusto dei lettori e li appagava, a prescindere dalla sua qualità assoluta.Ora, quello che in molti incensano e che è la corrente principale sta rimanendo comunque ai margini.

Eh ma la conclusione di questo ragionamento sarebbe: "Abbassiamo il livello e cambiamo le testate in base alle mode passeggere del pubblico." Cose che reuputo sbagliata.

Ed è esattamente quello che avviene anche oggi. Prendiamo il personaggio di Dedpool che ora è ovunque semplicemente perché vende. Con Quesada che ha detto a più riprese che intendono battere il ferro finché è caldo.
E' tutt'ora così. La differenza è che ora il pubblico dei lettori è sempre più esiguo.

Ma mica ne hanno abbassato la qualità. La serie scritta da Daniel Way è stupenda, mentre quella disegnata da Liefeld è molto divertente.

[ROB101]

In un qualsiasi mercato un prodotto che fa registrare bassi numeri non funziona. E viceversa. Anche nel mondo dei videogiochi, tanto per fare un esempio, le serie che si impongono e che proseguono nel tempo sono quelle che vendono, non quelle che hanno una qualità più alta o che magari hanno anche rivoluzionato il loro genere di appartenenza o presentato delle novità di un certo spessore.

Ma a conti fatti, che ce ne frega delle vendite? Se il fumetto ci piace, cazzi di altri e non nostri.

Un altro conto è se ti lamenti dei fumetti in sé, della loro qualità.

Il problema non sono le vendite in senso assoluto, il problema è che ora queste vendite sono davvero ridicole. Sono in Italia i fumetti della Bonelli, come Tex e Dylan Dog vendono più di 100 mila copie a numero (Tex, in verità, anche quasi 200), molte di più degli attuali fumetti Usa che stazionano nelle prime posizioni.
Il problema è che ora il fumetto Usa non lo legge praticamente nessuno.
E se permetti a me fa girare un po' i coglioni tanto da auspicare un cambiamento.
Se poi si tirano fuori gli anni 90 come fossero la peste, beh, proprio non ci siamo. Da quella decade, IMHO, si sono persi diversi elementi che erano caratteristici del genere supereroistico stesso e che lo rendevano appetibile al grande pubblico.

[Murnau]

In un qualsiasi mercato un prodotto che fa registrare bassi numeri non funziona. E viceversa. Anche nel mondo dei videogiochi, tanto per fare un esempio, le serie che si impongono e che proseguono nel tempo sono quelle che vendono, non quelle che hanno una qualità più alta o che magari hanno anche rivoluzionato il loro genere di appartenenza o presentato delle novità di un certo spessore.

Ma a conti fatti, che ce ne frega delle vendite? Se il fumetto ci piace, cazzi di altri e non nostri.

Un altro conto è se ti lamenti dei fumetti in sé, della loro qualità.

Il problema non sono le vendite in senso assoluto, il problema è che ora queste vendite sono davvero ridicole. Sono in Italia i fumetti della Bonelli, come Tex e Dylan Dog vendono più di 100 mila copie a numero (Tex, in verità, anche quasi 200), molte di più degli attuali fumetti Usa che stazionano nelle prime posizioni.
Il problema è che ora il fumetto Usa non lo legge praticamente nessuno.

Ho capito, ma fino a che continuano a produrlo e la qualità è buona, mi sta bene così. Per aumentare le vendite cosa si dovrebbe fare, cambiare il taglio delle storie e renderle più "per la massa"?

Ok, le vendite aumenterebbero, ma io smetterei di leggere fumetti americani. A questo punto preferisco quindi far parte di una cerchia ristretta, ma almeno mi godo quello che leggo.

[Lucifer]

Ma come mai li vendi?

mica li vendo, forse, magari, eventualmente riesco a farmeli regalare dalla ragazza per il compleanno.
visto che non sapeva che scegliere  

Bel regalo.

[ROB101]

Ma sai qual è il bello? Che in genere è contro l'assioma inverso che devo lottare (cioé che tutti gli anni '90 fanno schifo e solo il fumetto attuale è bello); non mi era mai capitato il contrario.

In effetti siamo sul paradossale forte  

Nei 90, quello che ora alcuni criticano trovava il gusto dei lettori e li appagava, a prescindere dalla sua qualità assoluta.Ora, quello che in molti incensano e che è la corrente principale sta rimanendo comunque ai margini.

Eh ma la conclusione di questo ragionamento sarebbe: "Abbassiamo il livello e cambiamo le testate in base alle mode passeggere del pubblico." Cose che reuputo sbagliata.

Ed è esattamente quello che avviene anche oggi. Prendiamo il personaggio di Dedpool che ora è ovunque semplicemente perché vende. Con Quesada che ha detto a più riprese che intendono battere il ferro finché è caldo.
E' tutt'ora così. La differenza è che ora il pubblico dei lettori è sempre più esiguo.

Ma mica ne hanno abbassato la qualità. La serie scritta da Daniel Way è stupenda, mentre quella disegnata da Liefeld è molto divertente.

No. Ho portato questo esempio, piuttosto attuale, per dire che è assolutamente una prassi comune battere il ferro finché è caldo; tutt'ora è così, come lo è stato in passato. Non entro nei meriti della qualità. Ora potrà anche esserci, ma non è detto che ci sia un domani e, di solito, questo è una diretta conseguenza della sovraesposizione cui viene sottoposto un personaggio per far tanti dindini. Ergo, dai tanti bistratti 90 non è cambiato poi molto se non assolutamente nulla.

[Occhi nella Notte]

Il problema è che ora il fumetto Usa non lo legge praticamente nessuno.

Scusa se domando, ma... da quale dato sostieni questa cosa?
E' una tua idea, un sentito dire, una tua impressione, o hai letto delle statistiche di vendita in italia attendibili?

Se fosse il primo caso, allora scusami, ma tutto questo rimane una tua semplice speculazione, altamente discutibile.
Ognuno di noi ha la sua visione del mondo dei comics, e del mercato che ci circonda. Se prendiamo per vero quello che dici, allora sarebbe vero anche quello che pensano le altre 200e passa persone del forum.

Per il discorso del fumetto anni 90: è chiaro che tu sei un fan di quel periodo e di quel modo di fare fumetti. Per questo, concedimi di dirlo, forse pecchi un pò troppo di imparzialità dovuta giustamente al tuo essere fan. Per questo ricerchi nei fumetti di oggi lo stile che più ti piace tipico di quegli anni.
Ti capisco... però...
anche io sono un discreto creditore di quegli anni, come lo sono di spawn, ma non per questo getto fango nelle produzioni di oggi.

[Murnau]

Ma sai qual è il bello? Che in genere è contro l'assioma inverso che devo lottare (cioé che tutti gli anni '90 fanno schifo e solo il fumetto attuale è bello); non mi era mai capitato il contrario.

In effetti siamo sul paradossale forte  

Nei 90, quello che ora alcuni criticano trovava il gusto dei lettori e li appagava, a prescindere dalla sua qualità assoluta.Ora, quello che in molti incensano e che è la corrente principale sta rimanendo comunque ai margini.

Eh ma la conclusione di questo ragionamento sarebbe: "Abbassiamo il livello e cambiamo le testate in base alle mode passeggere del pubblico." Cose che reuputo sbagliata.

Ed è esattamente quello che avviene anche oggi. Prendiamo il personaggio di Dedpool che ora è ovunque semplicemente perché vende. Con Quesada che ha detto a più riprese che intendono battere il ferro finché è caldo.
E' tutt'ora così. La differenza è che ora il pubblico dei lettori è sempre più esiguo.

Ma mica ne hanno abbassato la qualità. La serie scritta da Daniel Way è stupenda, mentre quella disegnata da Liefeld è molto divertente.

No. Ho portato questo esempio, piuttosto attuale, per dire che è assolutamente una prassi comune battere il ferro finché è caldo; tutt'ora è così, come lo è stato in passato. Non entro nei meriti della qualità. Ora potrà anche esserci, ma non è detto che ci sia un domani e, di solito, questo è una diretta conseguenza della sovraesposizione cui viene sottoposto un personaggio per far tanti dindini. Ergo, dai tanti bistratti 90 non è cambiato poi molto se non assolutamente nulla.

Non sarà cambiato il modo di gestire le case editrici, ma noi qui stavamo parlando del cambiamento dello stile di scrittua. Anche il fatto che non ci siano più le grandi star del disegno è UN BENE, perché prima erano i disegnatori a fare il fumetto, a discapito delle storie, mentre adesso i Big del fumetto americano sono gli scrittori. Grazie a Dio.

[quello tonico]

Ma come mai li vendi?

mica li vendo, forse, magari, eventualmente riesco a farmeli regalare dalla ragazza per il compleanno.
visto che non sapeva che scegliere  

Bel regalo.

[ROB101]

In un qualsiasi mercato un prodotto che fa registrare bassi numeri non funziona. E viceversa. Anche nel mondo dei videogiochi, tanto per fare un esempio, le serie che si impongono e che proseguono nel tempo sono quelle che vendono, non quelle che hanno una qualità più alta o che magari hanno anche rivoluzionato il loro genere di appartenenza o presentato delle novità di un certo spessore.

Ma a conti fatti, che ce ne frega delle vendite? Se il fumetto ci piace, cazzi di altri e non nostri.

Un altro conto è se ti lamenti dei fumetti in sé, della loro qualità.

Il problema non sono le vendite in senso assoluto, il problema è che ora queste vendite sono davvero ridicole. Sono in Italia i fumetti della Bonelli, come Tex e Dylan Dog vendono più di 100 mila copie a numero (Tex, in verità, anche quasi 200), molte di più degli attuali fumetti Usa che stazionano nelle prime posizioni.
Il problema è che ora il fumetto Usa non lo legge praticamente nessuno.

Ho capito, ma fino a che continuano a produrlo e la qualità è buona, mi sta bene così. Per aumentare le vendite cosa si dovrebbe fare, cambiare il taglio delle storie e renderle più "per la massa"?

Ok, le vendite aumenterebbero, ma io smetterei di leggere fumetti americani. A questo punto preferisco quindi far parte di una cerchia ristretta, ma almeno mi godo quello che leggo.

Il problema è che anche ora sono per la "massa". Ma non stanno funzionando come in passato: per una serie di motivi il mercato si è ristretto.
Un prodotto di nicchia non è necessariamente un prodotto di qualità. Non si dovrebbe generalizzare. Che poi sei soddisfatto di quello che leggi, ben venga.

[ROB101]

Il problema è che ora il fumetto Usa non lo legge praticamente nessuno.

Scusa se domando, ma... da quale dato sostieni questa cosa?
E' una tua idea, un sentito dire, una tua impressione, o hai letto delle statistiche di vendita in italia attendibili?

Se fosse il primo caso, allora scusami, ma tutto questo rimane una tua semplice speculazione, altamente discutibile.
Ognuno di noi ha la sua visione del mondo dei comics, e del mercato che ci circonda. Se prendiamo per vero quello che dici, allora sarebbe vero anche quello che pensano le altre 200e passa persone del forum.

Per il discorso del fumetto anni 90: è chiaro che tu sei un fan di quel periodo e di quel modo di fare fumetti. Per questo, concedimi di dirlo, forse pecchi un pò troppo di imparzialità dovuta giustamente al tuo essere fan. Per questo ricerchi nei fumetti di oggi lo stile che più ti piace tipico di quegli anni.
Ti capisco... però...
anche io sono un discreto creditore di quegli anni, come lo sono di spawn, ma non per questo getto fango nelle produzioni di oggi.

Scusa Occhi nella Notte ma ho postato un link con le vendite Usa dell'ultimo mese. E dallo stesso sito è possibile visionare quelle dei mesi e degli anni precedenti. Non è assolutamente una mia speculazione ma la semplice realtà dei fatti.

La realtà dei fatti dice che nella Top 10 Usa ci sono titoli fermi sulle 60 mila copie e che nella top 50 troviamo titoli sulle 30 mila copie. Solo le primissime posizioni raggiungono le 100 mila. Chiaramente le vendite dei medesimi titoli in Italia sono molto più basse, mentre, ad esempio, alcuni dei fumetti più apprezzati della Bonelli superano agilmente le 100 mila copie, tutti i mesi e solo in Italia, quando gli Stati Uniti sono un attimino più grandi.
Non è propriamente una realtà incoraggiante.

[ROB101]

Ma sai qual è il bello? Che in genere è contro l'assioma inverso che devo lottare (cioé che tutti gli anni '90 fanno schifo e solo il fumetto attuale è bello); non mi era mai capitato il contrario.

In effetti siamo sul paradossale forte 

Nei 90, quello che ora alcuni criticano trovava il gusto dei lettori e li appagava, a prescindere dalla sua qualità assoluta.Ora, quello che in molti incensano e che è la corrente principale sta rimanendo comunque ai margini.

Eh ma la conclusione di questo ragionamento sarebbe: "Abbassiamo il livello e cambiamo le testate in base alle mode passeggere del pubblico." Cose che reuputo sbagliata.

Ed è esattamente quello che avviene anche oggi. Prendiamo il personaggio di Dedpool che ora è ovunque semplicemente perché vende. Con Quesada che ha detto a più riprese che intendono battere il ferro finché è caldo.
E' tutt'ora così. La differenza è che ora il pubblico dei lettori è sempre più esiguo.

Ma mica ne hanno abbassato la qualità. La serie scritta da Daniel Way è stupenda, mentre quella disegnata da Liefeld è molto divertente.

No. Ho portato questo esempio, piuttosto attuale, per dire che è assolutamente una prassi comune battere il ferro finché è caldo; tutt'ora è così, come lo è stato in passato. Non entro nei meriti della qualità. Ora potrà anche esserci, ma non è detto che ci sia un domani e, di solito, questo è una diretta conseguenza della sovraesposizione cui viene sottoposto un personaggio per far tanti dindini. Ergo, dai tanti bistratti 90 non è cambiato poi molto se non assolutamente nulla.

Non sarà cambiato il modo di gestire le case editrici, ma noi qui stavamo parlando del cambiamento dello stile di scrittua. Anche il fatto che non ci siano più le grandi star del disegno è UN BENE, perché prima erano i disegnatori a fare il fumetto, a discapito delle storie, mentre adesso i Big del fumetto americano sono gli scrittori. Grazie a Dio.

Però io non ho parlato di star del fumetto, ma di scuola grafica americana. Purtroppo non mi sembra che ci siano nuove leve capaci che portare avanti quello stile che rimane comunque iconico, il simbolo di un certo tipo di fumetto. Sul discorso scrittori vs. disegnatori, prima della fine degli anni 80 valeva il contrario, anche qui sono corsi e ricorsi storici. Però è un altro discorso. E anche le star del disegno al giorno d'oggi quando entrano in gioco raccolgono tutt'ora alti consensi.

[ROB101]

Ti capisco... però...
anche io sono un discreto creditore di quegli anni, come lo sono di spawn, ma non per questo getto fango nelle produzioni di oggi.

E dovrebbe valere anche il contrario.