[TV] The Wire

[Ozymandias]

The Wire è una serie televisiva statunitense prodotta dalla HBO e trasmessa in USA dal 2 giugno 2002 al 9 marzo 2008, con 60 episodi nell'arco di cinque stagioni. Gli autori della serie sono David Simon e Ed Burns.

The Wire è un racconto duro, realistico e spietato della società americana nel suo rapporto con il crimine legato al traffico della droga. Mostra i legami tra povertà, l'indotto del commercio della droga, le istituzioni, l'educazione. Ne risulta un quadro pessimista ed estremamente critico. La struttura della serie è interamente orizzontale: non ci sono casi di puntata, ma un unico arco narrativo di stagione. Il racconto parte da un'indagine di polizia su una singola organizzazione criminale, ma ben presto si estende a tutto ciò che ruota intorno al traffico di droga: mandanti, fornitori, riciclatori di denaro sporco, disfunzioni delle istituzioni preposte alla legalità e all'educazione, storture del sistema dei media. Secondo l'autore David Simon, The Wire è solo in apparenza un telefilm poliziesco, poiché in realtà la serie analizza lo stile di vita delle metropoli americane, l'influenza che le istituzioni esercitano sugli individui, ed i compromessi che chiunque è costretto ad accettare, siano essi poliziotti, scaricatori di porto, trafficanti di droga, politici, giudici o avvocati.[1]

La serie è interamente ambientata nella città di Baltimora, la metropoli americana nello stato del Maryland che ha un numero di omicidi sette volte maggiore della media nazionale, seconda per numero di morti solo a Detroit. Ogni stagione si concentra su un aspetto differente di Baltimora: il traffico di droga (prima stagione), il porto (seconda stagione), la burocrazia e l'amministrazione cittadina (terza stagione), il sistema scolastico (quarta stagione), e l'apparato dei media (quinta stagione).[2]

La serie è stata molto apprezzata per il ritratto realistico della vita urbana e la profonda esplorazione dei temi sociali e politici. Sebbene non abbia vinto premi importanti, né riscosso un grande successo commerciale fuori dagli USA, The Wire è spesso definita dai critici statunitensi come la migliore serie televisiva di tutti i tempi.[3][4][5][6][7][8]

In Italia la serie ha debuttato il 6 aprile 2005 su Fox con la prima stagione inedita, per poi passare successivamente su FX che ha trasmesso la seconda stagione inedita dal 18 novembre 2006; infine la serie è passata su Cult che, oltre alle repliche delle prime due stagioni, dal 16 marzo 2009 ha mandato in onda terza e la quarta stagione inedita. La quinta ed ultima stagione e stata trasmessa da FX dal 25 gennaio 2011 al 22 febbraio 2011. In chiaro la serie ha debuttato a partire dal 10 aprile 2012 su Rai 4.

Il titolo The Wire, si riferisce alle cimici e a tutti gli strumenti di intercettazione utilizzati nelle indagini di polizia, che nel serial hanno sempre un notevole rilievo.

[Mordecai Wayne]

Serie stupenda, una tra le mie preferite di sempre.

[The Joker]

Delle big HBO devo ancora iniziare questa e Deadwood. Però nonostante tutti ne parlino come di un capolavoro (o addirittura migliore crime della storia della tv) non ho tutta questa voglia... Mi hanno detto che ci mette un po' ad ingranare, giusto?

[Mordecai Wayne]

Per me è ingranata quasi subito. La storia è eccezionale e i personaggi sono tutti fantastici.
Guardala senza esitazione.

[The Joker]

Eh, mi sono bloccato
E' un periodo no per le serie tv, mi strafogo di film: Six Feet Under saranno mesi che ho finito la prima stagione e non ho ancora trovato la voglia per iniziare la seconda.

[Mordecai Wayne]

Ti capisco, pure io sono ad un punto morto con le serie TV, sto guardando solo Murdoch Mysteries.

[Doktor Sleepless]

Ho iniziato la quarta stagione, serie di alto livello. Effettivamente non ingrana subito, la prima stagione è molto bella ma forse non troppo incisiva. Sono dovuto arrivare al quarto episodio per far scattare la scintilla (mi riferisco alla scena in cui Bunk e McNulty durante l'esame balistico di una scena del crimine dialogano solo con una serie infinita di "fuck" e "motherfucker"  ). Nelle successive invece aumentano le sottotrame e le cose diventano decisamente interessanti. Assolutamente consigliata.

[Nightmist]

Questa serie proprio non la conoscevo, l'ho iniziata a vedere quasi per caso e durante le feste mi sono sparato le prime due stagioni, è già entrata tra le mie preferite di sempre. Credo di capire cosa intendete quando dite che ci mette un po' ad ingranare, gli episodi sono molto lunghi, la trama va avanti a piccoli passi e ci viene presentata una mole di personaggi e informazioni impressionante, a momenti sono rimasto quasi stordito. Piano piano però si riesce a mettere ordine e ci ritroviamo davanti ad un lavoro impressionante, a parte la trama principale (le indagini in senso stretto), i temi trattati, le dinamiche messe sotto la lente d'ingrandimento, gli spunti di riflessione, sono davvero tanti. Quello che mi ha colpito, è che  tutto è trattato in modo assolutamente realistico, senza cavolate hollywoodiane o robaccia sdolcinata per far presa sul pubblico medio, Il mondo in cui si muovono i personaggi è sporco, brutto e cattivo, la linea che divide bene e male è sottilissima, alla fine ne esce fuori uno spaccato abbastanza crudo ma veritiero su come vanno le cose in certi ambienti. A tutto questo calderone poi c'è da aggiungere il resto, personaggi "veri",coi controc@zzi, bei dialoghi, momenti esilaranti per stemperare l'atmosfera quando serve, davvero mi vien rabbia se penso che in Italia questa serie è quasi sconosciuta. Da parte mia posso solo consigliarvi di provarla, non fatevi scoraggiare dai primi episodi che a prima vista possono sembrare un po' pesanti, potreste rimanere parecchio sorpresi.

[Slask]

Serie mastodontica.
Quando l'ho cominciata (quasi per caso, ringraziamenti vivissimi a rai4 per avermi dato l'opportunità di vederla tutta) pensavo fosse un procedurale sullo stile di Law & Order: quanto mi sbagliavo.
Probabilmente il miglior serial poliziesco mai concepito (ok, non ho visto The Shield,ma rimedierò presto), con un realismo durissimo, da pugno nello stomaco in certe puntate, dove i cattivi a fine episodio non finiscono al fresco, e dove la giustizia si riduce solo ad uno scambio di favori, partendo dai livelli più bassi (poliziotti di strada, teppisti, spacciatori) fino ad arrivare alle redazioni dei giornali e alle più alte cariche governative.

Uno spaccato di vita sulla Baltimora degli anni '90, che pian piano, stagione dopo stagione, ti porta a conoscere un folto gruppo di personaggi (da ambo le parti, malavita e tutori dell'ordine) e li fa crescere ed evolvere sotto i tuoi occhi, intersecando le loro vite, le loro indagini, le loro sofferenze, le frustrazioni.

Veramente epocale...      l'ho terminata un annetto fa circa, e maledico il fatto che in Italia non sia ancora reperibile un cofanetto (sono 5 stagioni, mica 12, che diamine), perchè sto agognando, col tempo e la pazienza giusta, una maratona.

[Mordecai Wayne]

Non c'è proprio paragone con The Shield, malgrado mi sia piaciuta anch'essa. The Wire vince su tutta la linea.


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[Slask]

Ah bene, allora potrebbe essere veramente la migliore 

[Mordecai Wayne]

Per me si. A parte i Nordic Noir come The Killing, la sola Prime Suspect ci sta dietro. Ma The Wire per me rappresenta l'eccellenza del genere.


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[Luke-Logan]

E' tra le serie che voglio vedere, ma prima termino Breaking Bad, questa me la guardo sub ita, se già è bella immagino in originale.

[Mordecai Wayne]

Guardatela in originale, è il miglior regalo che potreste farvi.


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[Liquido]

Ma dai, son troppo diverse questa e The Shield per esser paragonate tra loro.
Quest'ultima è molto meno asettica a va ben oltre il genere poliziesco...
A livello di coinvolgimento emotivo dunque non c'è confronto, il capolavoro di Ryan (e Sutter) è un continuo calcio nelle palle e gioca quindi di più con lo spettatore.
The Wire è indubbiamente una serie massiccia e di peso ma per i miei gusti troppo fredda, per certi versi. Ogni stagione affronta un tema portante diverso ma sempre con un occhio particolare all'analisi politica e burocratica delle varie questioni.