Lucca Comics & Games 2012

[Bread v Pak]

Il primo di noi che va a new york vada a urinare all'ingresso della DC Comics   

[Jabberwocky]

A me una considerazione è nata spontanea durante la conferenza di Lee/Johns: una ragazza, ad un certo punto, ha chiesto al disegnatore americano come ci si senta ad essere una superstar e Lee, devo dire con molta lucidìtà, ha risposto che la sua popolarità è relativa solo all'ambito delle convention di settore, fuori da queste è uno sconosciuto in mezzo a tanti.

Quello che mi ha colpito non è tanto la risposta quanto la domanda: non ci rendiamo conto che il fumetto è una passione veramente di nicchia, che coinvolge in prima persona magari appassionati come noi ma incapace, mediamente, di arrivare al grande pubblico.
Raccontando, successivamente, questo aneddotto ad una ragazza in aula studio la reazione che ha avuto è stata:'Dio bono, nemmeno fosse un cantante famoso'. In effetti io la capisco.

Ogni appassionato tende a glorificare eccessivamente i suoi miti.

[Selina Kyle]

Quella risposta, molto sincera e tranquilla, ha colpito anche me.. e parliamo comunque di una superstar del fumetto americano. E' vero probabilmente che a volte tendiamo a esaltare molto questi autori, è anche vero che per noi restano irraggiungibili, nel senso che è difficile per noi andare a San Diego, per dire, e incontrarli. E loro hanno la capacità di dar forma ai nostri sogni, quindi tanto affetto (espresso con calore e senza eccessi) è bello.

[Lagertha Lothbrok]

A me una considerazione è nata spontanea durante la conferenza di Lee/Johns: una ragazza, ad un certo punto, ha chiesto al disegnatore americano come ci si senta ad essere una superstar e Lee, devo dire con molta lucidìtà, ha risposto che la sua popolarità è relativa solo all'ambito delle convention di settore, fuori da queste è uno sconosciuto in mezzo a tanti.

Quello che mi ha colpito non è tanto la risposta quanto la domanda: non ci rendiamo conto che il fumetto è una passione veramente di nicchia, che coinvolge in prima persona magari appassionati come noi ma incapace, mediamente, di arrivare al grande pubblico.
Raccontando, successivamente, questo aneddotto ad una ragazza in aula studio la reazione che ha avuto è stata:'Dio bono, nemmeno fosse un cantante famoso'. In effetti io la capisco.

Ogni appassionato tende a glorificare eccessivamente i suoi miti.

Ma è ovvio, è sempre così.
Poi sinceramente preferisco idolatrare Johns che fuori dal mondo fumettistico nessuno lo caga, che Justin Biber, i cui video su YT sono i più visti al mondo.
Non è detto che, solo perchè una persona è famosa in un ambito ristretto, non vada acclamato!

[Selina Kyle]

Io Johns per quello che riesce a darmi con quello che scrive lo ringrazierò per tutta la vita.
Una volta ho incontrato Ken Follett ed ero emozionatissima, anche se per alcuni lui sicuramente è un autore come un altro.. se alla fine quella persona significa qualcosa per noi, che sia famoso su scala planetaria o no, è bello farglielo sapere. Io quando ho detto a Johns quanto amo quello fa, stavo per svenire.  

[Jabberwocky]

Ecco che venga naturale comportarsi in questo modo lo capisco, che sia giusto però non ne sono sicuro, anzi, non lo penso (premesso che succede anche a me in certi casi, sono fatto di ciccia e sangue pure io).

Pino Rinaldi in fiera, mentre firmava per strada un albo che gli avevo portato mi ha detto:'sono io che devo ringraziare te, senza lettori noi non saremmo niente'. Il messaggio che c'è dietro a queste parole è profondo. Spettatori e autori condividono un rapporto simbiotico, se non ci fossero i primi non ci sarebbero i secondi e viceversa. Nessuno deve niente all'altro, ci usiamo vicendevolmente. Questo non vuol dire che sia un delitto chiedere un autografo o essere felici dopo una stretta di mano, però farne idolatria per me è sbagliato (ma vale per Lee come può valere per un cantante, un attore uno sportivo e via dicendo).

Idolatrare porta a schierarsi e schierarsi spesso non è una buona soluzione perché inevitabilmente sei portato ad odiare chi si schiera in maniera diversa dalla tua.

[Selina Kyle]

Ma infatti di solito "idolatri" a 15-16 anni.. quello è il periodo delle passioni "estreme"... poi dopo ti calmi, e vivi la cosa come un'opportunità.

[Lagertha Lothbrok]

Vabbè ho usato un termine sbagliato, idolatrare forse è eccessivo, ma il senso è quello. 
Non ci trovo nulla di male ad apprezzare un personaggio e, se ho la possibilità, farglielo sapere.
Poi non è vero che se "ti schieri" dopo provi avversione per chi non la pensa come te, non immagini quello che sento dire su Johns da persone a cui voglio bene 

[Selina Kyle]

Il punto è sempre quello, nelle cose, nelle passioni, ci vuole un po' d'amore. Quando smetteremo di sentire le farfalle nello stomaco per una cosa (una storia) che ci piace, allora vuol dire che qualcosa in noi si è spento.

Poi vabbè, Ivy idolatra Johns ed è una stalker, si sa. 

[Lagertha Lothbrok]

Io tendenzialmente sono razionale (a volte non sembra, lo so!  ) però a Lucca l'ho buttata nel cesso con moltà "lucidità".
Me la sono voluta godere come una bimbominkia di 15 anni, sì.
Ma sinceramente sono contentissima così, mi sono emozionata, mi sono divertita e mi sono fatta tutta rossa davanti a Johns, e me ne fotto!  

[Selina Kyle]

Eri carinissima. 

[Lagertha Lothbrok]

Eri carinissima. 

Ma sì  Soprattutto quando sai (quasi sicuramente) che una cosa non ti capiterà mai più, chissene! 

[char70]

http://www.youtube.com/watch?v=0EqXqdasKv4&feature=related

Il cognome di Geoff nel titolo scorrevole di apertura è errato... è Johns, non Jons...

[Selina Kyle]

L'entrata dei demiurghi è bellissima. 

[Lagertha Lothbrok]

L'entrata dei demiurghi è bellissima. 

Ele, vai a 11:55