Dopo una lunga attesa, finalmente questo mese è uscita anche in Italia la Guida al nuovo Universo DC partorita dalla fertile, lisergica mente dell’autore scozzese Grant Morrison. La Guida è inserita in Multiversity #6 che a sua volta contiene un’appassionante storia a fumetti, la quale in qualche modo ci dà ulteriori indizi sulla crisi cosmica intra-universale, meta-fumettistica che gli Eroi di 52 Terre si trovano ad affrontare! Se pensate però che la Guida faccia chiarezza su tutti i dubbi che vi assillano, preparatevi ad una grossa delusione! In puro stile Morrison, per ogni risposta che penserete di aver colto in questo numero, vi porrete mille altre domande.

L’albo è fondalmente diviso in tre parti:

Incontro tra i Batman di due mondi: ambientato nel quartier generale del mini-prof. Sivana, su un’isola del Pacifico di Terra-42

Kamandi e la ricerca di Fiore: anche questa parte è ambientata su un’isola (non a caso, ovviamente) di Terra-51: “l’isola dei Guardiani di Dio”

Parte storico-manualistica: comprendente la Guida alle 52 Terre, la Mappa del Multiverso e anche una storia essenziale del Multiverso, letta da Kamandi e BiO.M.A.C. davanti al sepolcro vuoto di Darkseid.

Questa recesione si concentrerà principalmente sulle prime due parti, narrative, con qualche breve cenno sulla terza parte.

L’apertura dell’albo presenta già una piccola sorpresa: il ritorno di Lecter-Sivana da Multiversity #5 e la sua alleanza con il Mini-Sivana di Terra-42. Scopriamo così che la

La morte di Martian Manhunter da Multiversity #6
La morte di Martian Manhunter da Multiversity #6

Legione dei Sivana non è una minaccia relativa solo a Terra-5 e a Multiversity #5 ma un’autentica piaga multiversale di scienziati pazzi, tutti versioni alternative del dottor Sivana, legati tra di loro da un’empia volontà di dominio su tutto il creato. Ci troviamo nel quartier generale di mini-Sivana suTerra-42, un mondo -ci spiega la Guida- difeso dalla Mini League, una versione mignon dei supereroi; evidentemente anche i villain e ogni altro abitante hanno dimensioni ridotte. Su questo mondo i cattivi non uccidono, non usano armi, ma “solo aggeggi assurdi e giochi mentali”. Su Terra-42 la morte non esisteva almeno fino a quando mini-Superman non è stato ucciso dal brutale Superdoomsday di Terra-45 (un evento narrato su Action Comics vol.2 #9); e ora la morte torna a bussare alla porta dei mini-eroi con l’irruzione di Lecter-Sivana nel loro mondo. Lecter-Sivana, probabilmente originario di Terra-40 (come ho provato a spiegare nella recensione di Multiversity #5) sembra essere il leader naturale della Legione dei Sivana. Egli è anche l’agente più stretto della Cerchia, prova ne è il suo comportamento e il suo carattere così brutale da spaventare persino gli altri Sivana.

La morte di Martian Manhunter da Crisi Finale
La morte di Martian Manhunter in Crisi Finale

Contestualmente, in apertura d’albo vediamo Lecter-Sivana bruciare vivo mini-Martian Manhunter; il morente marziano invoca il nome di M’yri’ah, sua moglie: la scena richiama volutamente l’esecuzione di Martian Manhunter all’inizio di Crisi Finale, anche in quell’occasione infatti l’ultima parola pronunciata dal marziano sarà il nome della moglie. Altre vittime della furia di Lecter-Sivana sono mini-Cyborg (parzialmente fuso dal fuoco) e mini-Aquaman, impalato da quello che sembra un arpione. Nell’ultima tavola dell’abo scopriremo che anche mini-Flash è tra i caduti. Notare l’albo che ha in tasca Lecter-Sivana, che è esattamente l’albo che state leggendo, aperto sulla pagina di Terra-40, il che a mio avviso è un’ulteriore prova della provenienza di Lecter-Sivana da quel mondo oscuro. Mini-Sivana è inorridito dal comportamento della sua controparte più brutale; questo perché i mini-personaggi di Terra-42 non sono abituati a uccidere o ad avere a che fare con la morte, ma anche perché Lecter-Sivana è una versione più cupa e corrotta dell’archetipo “Sivana”, infettata dalla Cerchia e da essa delegata a spargere morte e distruzione (ricordiamo che anche il Sivana di Terra-5 era rimasto sconcertato dal suo analogo mascherato!) . La Cerchia corrompe anche i cattivi: se Sivana è generalmente un villain da Golden Age, che progetta piani di dominazione mondiale tramite idee piuttosto contorte e incredibili (l’archetipo dello “scienziato pazzo”) ma che rifugge o è comunque disinteressato alla violenza individuale e alla morbosità, Lecter-Sivana invece ne è quasi l’opposto: gode a infliggere sofferenza con le proprie mani, prova persino malsane pulsioni sessuali etc… Qua Morrison vuole rimarcare criticamente la differenza tra il cattivo “classico” del fumetto supereroistico e i villain moderni, volgari, tristi, violenti, la cui perversione non li rende comunque più interessanti, ma solo più sciatti.

Tornando al racconto, l’irruzione di Lecter-Sivana e dei Sivanabot (?) su Terra-42 sembra segnare la prima vittoria per la Legione degli scienziati pazzi. I mini-eroi sono stati attirati in trappola, molti di loro sono stati uccisi e i rimanenti, mini-Batman, mini-Hawkman e mini-Freccia Verde, sembrano non avere chance contro i Sivanabot che si preparano a occupare la base. I Sivana quindi credono di avere eliminato il primo gruppo di difensori che proteggono le 52 Terre. Mentre i Sivanabot si preparano ad uccidere quello che resta della Little League, Lecter-Sivana e mini-Sivana si ritirano nella Falsa Roccia dell’Eternità dove è radunata l’intera Legione (Sivana da almeno venticinque terre parallele: conosciamo quindi approssimativamente il numero degli appartenenti alla Legione). Lecter-Sivana dice che “abbiamo preso quello che volevamo su questo mondo di sgorbi“. L’appunto è interessante dal momento che i due scienziati, nell’abbandonare Terra-42, hanno con sé solo una copia di Multiversity #6, esattamente l’albo che VOI state leggendo e precisamente quello che i Sivana andavano cercando: una guida al Multiverso che si apprestano a conquistare, una prova, come dice Sivana, che “la trans-materia si può controllare con la parola, una sorta di navigatore satellitare bi-dimensionale che permetterà loro di viaggiare a piacimento e con sicurezza su qualsiasi Terra essi vogliano. Notare che pronunciate le parole che attivano il cubo (le quali non vengono mostrate dal lettore) Sivana getta via l’albo. Conosciuta la parola che permette il controllo della trans-materia e la chiave per far funzionare il sistema e viaggiare ovunque nel Multiversol’albo non è più importante per lui: in effetti la parola chiave si trova all’interno del volume che state leggendo ed è molto facile da ricordare, ma, ehi, non sperate certo che ve la riveli!

Interessante l’affermazione, sempre di Lecter-Sivana, secondo la quale i primi cubi transmaterici funzionavano solo con la materia inorganica….e allora abbiamo inviato dei robot per reclutare altri Sivana da una caterva di mondi. E’ quindi quella la spiegazione del robot proveniente da un’altra dimensione combattuto da Superman/Calvin Ellis di Terra-23 sulle pagine di Multiversity #1.

Tra i Sivana della Legione c’è anche un Sivana artificiale (probabilmente da Terra-44) che assomiglia vagamente al C3PO di Guerre Stellari!

In ogni caso la Legione deve presto disperdersi e abbandonare la Falsa Roccia dell’Eternità (“da dentro molto più piccola che da fuoriuna chiara parodia del TARDIS del dr.Who) perché la Famiglia Marvel sta arrivando a tutta birra, direttamente dal finale di Multiversity #5, e vuole chiudere i conti con la lega degli scienziati pazzi. Ora che ognuno di loro sa come muoversi agevolmente nel Multiverso, i Sivana si possono allontanare, partendo ciascuno per una destinazione precisa come vedremo più avanti nella miniserie. Solo il buon (?) Lecter-Sivana si attarda per dare un’occhiata da vicino a quel bocconcino di Mary Marvel“.

Intanto nel Q.G. su Terra-42, dove mini-Batman sta affrontando i Siavanbot, avviene un avvenimento straordinario. Non appena i Sivana spariscono nel cubo transmaterico, un altro personaggio ne emerge (“la porta si apre in entrambe le direzioni” un tema ricorrente della miniserie): si tratta del Batman Cavaliere Atomico di Terra-17, una mondo devastato da una guerra nucleare e che era alla ricerca del “Graal Cosmico” (vedi la Guida in merito) nella Torre Nera di Luthex quando è stato risucchiato nel cubo transmaterico che si trovava nella torre stessa e da qui fiondato su Terra-42. Luthex è probabilmente un amalgama tra Lex Luthor e Jonah Hex, l’antieroe western della DC, che è presentato qui per la seconda volta dalla parte dei cattivi (un accenno in merito si trova anche in Multiversity #2). Verosimilmente la “parola” pronunciata da Sivana ha automaticamente attivato il cubo transmaterico della Torre Nera e risucchiato il Batman Atomico su Terra-42, o deviato il suo percorso dalla Casa degli Eroi alla quale era inizialmente destinato sino al mini-mondo.

Il Batman Atomico è naturalmente spaesato. Dice di aver sognato la rosa che cresce in inverno. Sono entrato nella Cripta delle Ere. Ho visto la quadri-pietra…o almeno credevo di averla vista….La rosa che cresce in inverno e la Cripta delle Ere sono riferimenti alla seconda parte dell’albo, quella ambientata su Terra-51 (la Cripta delle Ere potrebbe essere a mio avviso la sede del sepolcro di Darkseid dove i Nuovi Dèi di Apokolips e di New Genesis vegliano senza sosta); la quadri-pietra potrebbe essere il cubo di Rubik (una delle armi con le quali Nix Uotan poteva combattere la sua battaglia contro la Cerchia in Multiversity #1, nonché elemento importante di Crisi Finale) o la scatola madre che vediamo nel quartier generale di mini-Sivana, che in fondo altro non è che una sorta di cubo di Rubik risolto. Ora, mi farete notare che un cubo ha più di 4 facce e quindi difficilmente potrebbe essere definito quadri-pietra; ma non vedo altra soluzione all’enigma. Ancora una volta, comunque, il “sogno” viene presentato come uno squarcio su altri mondi, ricordiamo a titolo di esempio che Lex Luthor di Terra-23 (come detto su Action Comics, ricordate??), mini-Sivana e il Dottor Gufo hanno “sognato” il modo per costruire i cubi transmaterici, esattamente come il Batman Atomico ha sognato squarci di realtà parallele.

I Batman di due mondi si incontrano!
I Batman di due mondi si incontrano!

I due Batman si presentano e veniamo a sapere che l’identità segreta del mini-Batman non è Bruce Wayne, ma Dick Grayson (non si sa qual’è la sorte del Bruce Wayne di questa Terra). I due Batman trovano a loro volta per terra l’albo che state leggendo e apprendono dell’esistenza del Multiverso, leggono l’avventura di Kamandi, e infine il Batman Atomico attiva il cubo transmaterico con un “distruttore sonoro” e manda mini-Batman su Terra-17 ad avvisare il supergruppo di quel mondo dell’imminente pericolo costituito dalla risurrezione di Darkseid (che ha appreso, esattamente come noi, dalla lettura di Multiversity #6) e dalla sua alleanza con Luthex. Ma l’attivazione del cubo transmaterico ha ancora una volta degli effetti collaterali, dovuti probabilmente alla intensità del suono proveniente dall’armatura di Batman; infatti non solo mini-Batman viene spedito a destinazione, ma lo stesso Batman atomico viene risucchiato nel cubo e inviato nella Casa degli Eroi, suo luogo di destinazione inziale, verosimilmente, prima che fosse “deviato” su Terra-42.

Qualche breve nota finale sull’avventura dei Batman: il Batman Atomico, contrariamente a quasi tutte le altre incarnazioni del Cavaliere Oscuro, spara e uccide; anche il suo linguaggio non è esattamente forbito, ma le imprecazioni anti-Joker sono uno spasso (“figlio di un Joker”, “Jokerdizione!” etc….)

Tra i fumetti trovati per terra dopo la battaglia coi Sivanabot, c’è un numero di Li’l Gotham. La copertina dell’albo è reale, ma è stata aggiunta una frase: Chi sta bussando alla porta? Dolcetto o scherzetto? Questa frase, non inclusa nella vera copertina, ripresenta il tema, ricorrente nella miniserie, della porta e di coloro che bussano alla porta (cioè la Cerchia): come precisa mini-Batman, il fumetto ha provato in questo modo ad avvertire la Little League dell’imminente pericolo.

I due Batman leggono Multiversity #6 ed apprendono dell’esistenza del Multiverso, nonché della contemporanea avventura di Kamandi su Terra-51, il quale a sua volta con i suoi amici, legge l’albo. E’ la prima volta in Multiversity che un ponte tra due mondi è stabilito leggendo esattamente l’albo in cui si svolgono le avventure in oggetto.
La Rosa che Cresce in Inverno, appartenente a Terra-51, viene trovata dai due Batman su Terra-42. Lo spazio-tempo viene infranto segno, insieme ai cieli rossi su molte Terre, che l’ora della Crisi si sta avvicinando (ricordiamo che il cielo rosso è la caratteristica delle Crisi DC sin dal 1985).
Terra-51, dicevamo. La seconda parte dell’albo si svolge appunto su questo mondo. E’ una Terra devastata da un Grande Disastro di cui si è persa persino la memoria, e dove terribili mutazioni hanno ridotto gli uomini come bestie, mentre gli animali si sono evoluti venendo a costituire forme di società complesse. Alcuni superstiti della razza umana ancora abbastanza intelligenti si nascosero in un bunker di New York noto come Command-D. Qui nacque l’ultimo umano intelligente, Kamandi, battezzato così proprio dal luogo di nascita (Kamandi è infatti la pronuncia di Command-D con forte accento americano). In sostanza questa Terra si basa sulle serie che Jack Kirby ha scritto per la DC Comics: principalmente Kamandi, last boy on Earth, ma anche la saga del Quarto Mondo (come vediamo dalla presenza dei Nuovi Dèi) e di O.M.A.C.: One Man Army Corps.

Anche nella prima serie di Kamandi, che vediamo qua rappresentata da una vignetta di Kirby, Kamandi trovava fumetti che gli raccontavano di un mondo che ormai non esiste più.
Anche nella prima serie di Kamandi, che vediamo qua rappresentata da una vignetta di Kirby, Kamandi trovava fumetti che gli raccontavano di un mondo che ormai non esiste più.

Ad opera dello scrivente, comunque, Kamandi è l’opera più sentita del Kirby autore completo: quello che gli manca in epicità, rispetto alla saga del Quarto Mondo, guadagna in intensità emotiva e umanità, aspetti che talvolta mancavano nel Kirby del Quarto Mondo o in altre sue opere, dove egli usava il suo tema preferito: lo scontro finale di divinità archetipiche. Nella continuity pre-Crisis, le avventure di Kamandi avvenivano su Terra-AD (doce AD sta per “After Disaster”).
Il racconto inizia in medias res. Kamandi e i suoi alleati principe Tuftan e Ben Boxer stanno cercando Fiore, una ragazza umana semi-selvaggia della quale Kamandi è innamorato e che è stata rapita da “schiavisti Kangarat“. Fiore, battezzata così per la rosa che porta sul capo (“la rosa che cresce in inverno”) era stata “veramente” rapita nella serie originale di Kirby: la sua storia aveva un epilogo tragico e commovente insieme. Richiamando quel vecchio episodio (apparso su Kamandi #5-6) Morrison costruisce un ponte tra due epoche, due fumetti, due menti. Gli alleati di Kamandi sono: il principe Tuftan, figlio dell’Imperatore dell’Impero delle Tigri (come avrete argutamente dedotto dal suo titolo e dal fatto che è in effetti una grande tigre antropomorfa); Tuftan è tollerante con gli uomini sottosviluppati e rivendica il diritto all’esistenza di ogni forma di vita, perciò è un naturale alleato di Kamandi; Ben Boxer, altro personaggio kirbyano, nella serie originale era un umano mutante dotato di cuore atomico toccando il quale poteva mutare forma. Qui Morrison fonde in uno i personaggi di Ben Boxer e di O.M.A.C. (nella serie originale, il nonno di Kamandi!) e crea un amalgama chiamato BiO.M.A.C.

La mappa originale di Kirby è quella che il principe Tuftan tiene in mano in quest'albo
La mappa originale di Kirby è quella che il principe Tuftan tiene in mano in quest’albo

Osserviamo che la mappa che stringe in mano il principe Tuftan è tale e quale a quella disegnata da Kirby in Kamandi #32. In quella mappa “L’isola dei Guardiani di Dio” si trova al largo del Sudamerica, nell’Oceano Pacifico. Esattamente lo stesso Oceano dove è situato, su Terra-42, il quartier generale di Sivana: c’è contiguità spaziale tra le due storie, oltre che temporale.
L’unica traccia di Fiore trovata dai nostri eroi è la Rosa che cresce in inverno caduta dal capo di Fiore e che Kamandi si affretta a porre sul proprio. Sull’isola essi trovano un sepolcro vuoto, una tomba aperta con orme che escono…..dall’interno. La tomba è quella dell’oscuro dio Darkseid, risorto dal monitor Nix Uotan, ora corrotto dalla Cerchia. La scena è veramente ad effetto grazie anche all’ottimo comparto grafico; il fatto che non assistiamo “in diretta” alla risurrezione di Darkseid, ma vediamo solamente il terzetto d’eroi giungere davanti al sepolcro aperto contribuisce all’atmosfera solenne e malata. Una sorta di empia pasqua alla rovescia per il Nuovo Dio di Apokolips (anche nel Vangelo la Resurrezione di Cristo non è raccontata ma sottointesa col ritrovamento del sepolcro aperto). Darkseid, morto in Crisi Finale , è quindi risorto in questa sede ed è pronto ad attaccare tutto il Multiverso: gli effetti delle sue aggressioni li abbiamo letti su Justice League (Darkseid attacca Terra-0 e causa la formazione della Justice League) e su Terra-2 (Darkseid attacca Terra-2, durante la guerra muoiono Batman, Superman e Wonder Woman e una nuova generazione di “meraviglie” prende il loro posto). Al lettore l’arduo compito di far combaciare la continuity post-Crisi Finale con quella post-Flashpoint.

Anche gli Dèi di Nuova Genesi osservano la scena. Interessante l’osservazione di Big Barda la quale, parlando dei mondi del Multiverso afferma che “ognuno di loro ospita diverse emanazioni di Darkseid. E anche nostre“. Anche Altopadre afferma qualcosa di simile dicendo “ora la mano di Darkseid sfiora molti mondi. Ora indossa molti volti. Tutti orribili.In base a queste affermazioni gli esseri “cosmici”, cioè quelle entità che nella Mappa del Multiverso abitano i mondi fuori dal Muro della Forza della Velocità (quindi anche i nuovi Dèi) siano in effetti unici per tutte le 52 Terre, ma le loro “emanazioni” si declinano differentemente in base alla Terra dalla quale vengono osservati. In parole povere, un supereroe “normale”, prendiamo per esempio Flash, ha diverse controparti nelle 52 Terre, ognuna con propria individualità, memoria, storia, volontà, e sono uniti generalmente più che altro dal tipo di potere, da un “archetipo” (e.g., Flash di Terra-0, Johnny Quick di Terra-3 e Red Racer di Terra-36 sono persone totalmente diverse tra loro, ciascuna con un proprio carattere specifico), per un Nuovo Dio di Nuova Genesi o di Apokolips le cose sono leggermente differenti: è sempre una stessa volontà cosmica che si altera a seconda della storia e della Terra in cui opera in quello specifico momento. Un’emanazione di una stessa mente trascendente, appunto, più che una versione parallela ma distinta dello stesso individuo. Così facendo Morrison ha voluto in parte salvaguardare un minimo di libertà di utilizzo per i Nuovi Dèi e altre creature cosmiche anche da parte dei suoi colleghi, senza dover per forza ambientare le loro avventura sempre e solo su Terra-51, la loro sede di origine.

Kamandi & Friends
Kamandi & Friends

Mentre continuano le indagini intorno al sepolcro vuoto, nel gruppo di Kamandi avviene un cambiamento: Ben Boxer si trasforma in BiO.M.A.C. collegando il suo “ciclo-cuore” con Brother Eye, un’altra invenzione kirbyana che ha goduto, e gode tuttora, di un successo clamoroso nella storia degli eventi DC. Ciò fa di BiO.M.A.C. la fusione effettiva di tre personaggi kirbyani: Ben Boxer, O.M.A.C. e, appunto, Brother Eye.
Kamandi legge delle incisioni che si trovano sulle pareti del sepolcro: è la storia delle origini del Multiverso. Notare i due occhi sul muro, fatti sul modello di quelli che si trovano sulla cartina originale di Kirby, proprio sopra il disegno dell’Isola dei Guardiani di Dio. Kamandi continua a leggere nonostante l’avvertimento di BiO.M.A.C. “le storie possono essere pericolose“: non dimostra forse Multiversity stesso la pericolosità del fumetto come veicolo di idee anche “negative”?

Terminate le letture varie (delle incisioni, di Multiversity #6 stesso) un terremoto scuote la terra, i cieli si fanno rossi, e accanto a un Nix Uotan totalmente corrotto, che si professa appartenente alla Cerchia, compare il nemico finale: “al di sopra di tutti loro, quella terribile mano vuota, il cui nome nessuno osa pronunciare!” Il simbolismo della Mano Vuota, è parte del mondo DC sin dai tempi di Crisi sulle Terre Infinite ma Morrison la elabora meta-fumettisticamente in maniera davvero geniale. La Mano Vuota è quella che, mentre si legge un fumetto, serve per girare la pagina, per “far procedere” la storia; in un certo senso la Mano Vuota rappresenta il lettore, noi! Noi, che vogliamo sempre nuove storie, senza riguardo per il “sacrificio” che ciò comporta per i vecchi personaggi, le continuity superate: tutto affinché quella famelica Mano Vuota possa continuare a girare pagina. Multiversity rappresenta -tra le altre cose- una critica allegorica (neanche troppo velata) all’editoria fumettistica contemporanea, certo, ma noi lettori non siamo esenti da colpe: anzi, di fatto siamo noi che decidiamo di seguire questa o quella moda, di avvallare questa o quella serie, di premiare il centesimo reboot in un mese o evento ultra-mega-super-iper-galattico che in realtà è la solita commercialata, magari a discapito di serie più meritevoli. Quello che gli Autori (i Monitor?) decidono e registrano, alla fine i Lettori avvallano, o distruggono con il loro assenso, o dissenso. Quindi, di fatto, ci siamo noi “al di sopra di tutti loro”.

La Mano Vuota.
La Mano Vuota.

E’ per questo che la Mano Vuota, alla fine, ha il potere di far vivere o morire personaggi. Come, appunto, la Mini-League di Terra-42 i cui membri -si è scoperto nelle pagine finali del racconto- sono di fatto macchine, automi che reagiscono alle sollectiazioni della Mano Vuota e obbediscono ciecamente ai suoi ordini. Nel finale la mini-League viene “rebootata” dalla Mano Vuota, rivelando l’allegoria dietro di essi: i mini-eroi sono di fatto idee che i lettori (o gli autori se si appoggia la teoria in base alla quale la Mano Vuota è quella dell’autore prima di afferrare la penna per “creare”: entrambe le interpretazioni possono comunque coesistere. Non è forse ciò che i lettori vogliono leggere che muove l’autore e viceversa? La porta si apre in entrambe le direzioni) possono uccidere e far rivivere a piacimento, all’infinito: Siete già morti e morirete MILLE VOLTE ANCORA prima che io abbia finito con voi“. Il “reboot” distrugge sì idee, ma idee con un’individualità, in base all’assunto, caro a Morrison, che se una cosa esiste nella testa del lettore, allora esiste DAVVERO. Omicidio meta-fumettistico?

Solo qualche breve cenno sulla storia del Multiverso. La storia che Kamandi legge sulla parete del sepolcro è essenzialmente la cosmogonia che Morrison aveva elaborato già in Crisi Finale: Superman Beyond . La storia del Multiverso, letta da Ben Boxer sulle stesse pagine da cui l’abbiamo letta noi, è un concentrato mirrabile di sintesi: Abbiamo degli omaggi a due famose copertine, la prima di Flash (quella della storia: Flash di due mondi) e l’altra della JLA (quella della storia Crisi su Terra-Uno la prima “Crisi” DC e il primo team-up JLA-JSA). Vengono brevemente ricordate la Crisi sulle Terre Infinite, l’Ora Zero, Crisi Infinita, Crisi Finale, Flashpoint etc… Notare la non benevola interpretazione di Morrison del mondo post-Crisis “instabile, incerto, da post-terremoto”).

Per quanto riguarda l’elenco delle 52 Terre non credo ci sia molto da aggiungere che non sia stato già ampiamente discusso e annotato in altri luoghi della rete. Aggiungo qualche piccola curiosità:

Terra-6 è la Terra della linea Just Imagine….Stan Lee’s DC, una serie di albi fatti dal Sorridente Stan Lee che rivedevano a modo suo i più importanti personaggi della DC. Notare che Terra-6 sulla Mappa del Multiverso è esattamente all’opposto di Terra-51, la Terra di Kirby. Con questo Morrison ha voluto ironicamente ricordare lo scontro tra Lee e Kirby circa i ripettivi meriti nella creazione dell’universo Marvel. La “Lee vs. Kirby controversy” è in effetti ben conosciuta e le simpatie di Morrison si rivelano dal fatto che egli ha posto la “Terra di Lee” più vicino a Apokolips, l’oscuro rego di Darkseid, mentre la “Terra di Kirby” si bagna alla luce di Nuova Genesi.

Terra-15 è distrutta durante Countdown a Crisi Finale e distrutta ci rimane anche ora, nonostante gli eventi narrati in quell’albo dovrebbero in teoria essere stati cancellati dagli eventi di Flashpoint. Non solo, ma si dice che a distruggerla è stato Superboy-Prime, una creatura proveniente da Terra-33 del quale la Guida stessa sancisce l’impossibilità ad esistere!

Terra-47 la potremmo chiamare la “Terra dei fattoni”. La (veeeechia) serie Prez viene combinata col Sindacato dell’Amore di Dreamworld e il risultato è qualcosa che vorrei vedere stampato il più presto possibile. Sunshine Superman, il Superman capellone apparso per la prima volta in un episodio di Animal Man, è anche il titolo di un albo del cantautore scozzese Donovan, il “Bob Dylan” di Scozia. Un omaggio di Morrison?

Passando al lato grafico dell’albo: eccellenti entrambi i disegnatori To e Siqueira. To è riuscito a rendere magnificamente le assurdità della Mini-League, della Legione dei Sivana e del Batman Atomico. Perfetto il lavoro di Siqueira coadiuvato da colori eccellenti: l’atmosfera nell’isola del sepolcro di Darkseid è veramente d’impatto; il suo Kamandi è più fanciullesco rispetto a quello di Kirby, comunica gran simpatia. Portentosa la squadra di artisti messa insieme per disegnare gli eroi di 52 Terre!

Concludendo, Multiversity #6 è un gran bell’albo. Tra quelli pubblicati finora è uno dei più difficili da interpretare, molto allegorico e con un legame piuttosto stretto a Crisi Finale. Tuttavia la mole di idee in esso contenute, gli spunti che offre, gli ottimi disegni e il gusto alienante di immaginare storie ambientate sulle 52 Terre presentate ne fanno un gioiellino da leggere e godersi.

Per questo mese è tutto, figlioli! Ora mettetevi gli stivali e andate in piazza ad esercitarvi al passo dell’oca! Se non vi interneranno seduta stante nel più vicino manicomio, ci vedremo il mese prossimo per visitare Terra-10, la Terra dove i nazisti hanno vinto la seconda guerra mondiale! Auf wiedersehen!