Angelo: Rivelazioni

Giu 14, 2011

Testi: Roberto Aguirre-Sacasa.
Disegni: Adam Pollina.
Edizione Originale: Angel: Revelations – Mini di 5 numeri dal Luglio 2008 al Novembre 2008.
Edizione Italiana: 100% Marvel Angelo – Rivelazioni.

Nel 1963 Stan Lee e Jack Kirby diedero vita al più grande brand della Neo-Marvel: Gli X-Men.
Questo “semplice” fumetto di supereroi si impose da subito per le tematiche principali che narrava all’interno delle sue pagine, ma la cosa più importante, la storia migliore che questo fumetto abbia mai potuto raccontare, è quella che tutte le persone che si differenziano da ciò che gli altri reputano “normale”, spaventano, sono gli “altri”, i mostri, i diversi.

Warren Worthington III è un giovane rampollo di una famiglia benestante che sta per iniziare un nuovo anno scolastico in un prestigioso college.
Le ragazze lo adorano: biondo, slanciato, occhi azzuri e di retaggio.
I ragazzi vorrebbero essere suo amico, ma Warren, malgrado il suo essere solare, malgrado l’apparenza è un ragazzo schivo, che si lega solo al razionale, studia con diligenza e, soprattutto, non si accompagna ai tipici bulli.
In un altro luogo degli USA, un prete è alla ricerca delle creature del demonio: le cerca per purgare il mondo da questi diavoli in Terra, da questi orrori.
Andrew è il migliore amico di Warren, Andrew è il ragazzino da salvare, Andrew, a suo modo, è la scintilla della mutazione di Warren, o almeno della sua rivelazione.

Sullo sfondo di un campus a metà tra il Goth, il Dark e la generazione degli anni 60/70, Worthington si muove tra giorni passati a studiare e a vivere la sua vita scolastica e forti dolori che nel cuore della notte lo svegliano, provocando delle piaghe sulle spalle.
Il corpo di Warren cambia, la sua natura tutta inizia a cambiare, inizia a rivelarsi per ciò che è; e se nel momento in cui ciò avviene ci si pone davanti la certezza dell’essere, si scopre che la creatura alata e bellissima che abbiamo davanti non è altri che una delle figure iconiche più diffuse in quasi tutte le culture del mondo antico, post-antico e simil-moderno.
La spettacolarità dell’originalità degli X-Men risiede anche nel fatto che in principio Lee e kirby presero il concetto evoluzionistico e lo miscelarono ad altri elementi preponderanti, quali, appunto, le leggende e le religioni.
La figura, la creatura angelica che noi conosciamo diviene iconica: non a caso nel tempo avremo la sua contraria-evoluzione biblica: da Angelo ad Arcangelo.

Warren, dei cinque X-Men originali, è forse quello meno amato, ma non perchè mal caratterizzato o poco conosciuto, semplicemente perché il suo è un percorso diametralmente opposto rispetto agli altri suoi compagni.

Nella storia assistiamo ad un folle prete che gira per l’America, accompaganto da una bimba mutante in grado di rivelare la precisa posizione di altri come lei, così che il parroco possa “giustiziarli”, che attenta alla vita di Warren e , di riflesso, dei suoi compagni.
Al giovane non resta che tentare di fermare il pazzo; ma la storia nella storia non è tanto la vicenda del prete, quanto la scoperta di un ragazzo riguardo il suo corpo e, di conseguenza, del Mondo che convive con lui, ed in lui.
Lo scrittore Aguirre-Sacasa rende ottimamente le perplessità, la paura della scoperta, il cambiamento radicale del corpo di Warren e coadiuvato da un ispiratissimo Adam Pollina, ci regala una miniserie che narra, come si dovrebbero narrare, le origini di un personaggio destinato a divenire importante: Angelo Vendicatore – Angelo – Arcangelo.
Cal canto suo, Pollina, ispirandosi all’Art Decò, al Gothic e al Dark, ai disegni di Aubrey Beardsley e alla bellissima plasticità dei vetri e degli intarsi del Trecento e del Quattrocento (senza tralasciare l’arte Fiamminga), realizza delle tavole sì evocative da canalizzare lo “spettatore” in molteplici direzioni: si ha l’impressione di passeggiare in un bellissimo museo del Nord Europa e di perdersi, con gli occhi, in ogni opera che andiamo ad osservare: magnifico.
Senza contare che, nel momento in cui vi è la Rivelazione, le splendide ali piumate di Warren travalicano la mera dimensione dell’albo, sprofondando il lettore nell’immensità del volo, nel sogno di Leonardo, nel sogno dell’uomo.