MARVEL NOIR

Lug 25, 2010

Notti inquiete, efferate azioni criminose, rapporti umani complicati e costantemente in bilico, città corrotte che risucchiano anime e cuori. Questi sono alcuni degli elementi caratteristici del noir, genere letterario le cui origini sono rintracciabili nei disturbanti racconti ottocenteschi di Edgar Allan Poe, ma che conoscerà grandissima popolarità negli Stati Uniti nella prima metà del Novecento (in particolare negli anni ‘30-‘40) anche grazie al medium cinematografico, che renderà questa tipologia di storie molto amata dal grande pubblico.

Nel mondo dei comics queste atmosfere, negli stessi anni, divennero davvero popolari con la pubblicazione di moltissimi albi a fumetti dai toni forti e violenti, con trame popolate di personaggi cupi e bizzarri e detective pronti a indagare senza paura nel ventre di realtà urbane degradate e sconvolgenti.

Frank Miller è stato sicuramente uno degli autori che con grande abilità e maestria è riuscito a riportare alla ribalta queste tematiche nel mondo delle case editrici indipendenti e nelle storie di supereroi dagli anni 80 in poi, ma negli ultimi anni il noir sembra davvero essere diventato uno dei generi portanti della pubblicazione seriale americana, grazie a nomi illustri come Brian Azzarello, Ed Brubaker, Brian M. Bendis, Greg Rucka e Warren Ellis.

Il successo di serie mainstream come Capitan America e Daredevil ha spinto le case editrici a puntare su questa tipologia narrativa: lo stesso Brubaker grazie all’etichetta dedicata ai prodotti creator-owned della Marvel, la Icon, può sbizzarrirsi con materiale “di genere” come IncognitoCriminal, alla DC è nata una linea editoriale appositamente dedicata a questo tipo di storie denominata Vertigo Crime, e la Casa delle Idee ha abilmente risposto con una serie di pubblicazioni i cui protagonisti sono gli eroi più popolari del proprio universo collocati però in particolari contesti e atmosfere anni ’30, dando vita così al ciclo di storie autoconclusive Marvel Noir, una delle novità più interessanti del 2009/2010.

Per quanto insoliti possano sembrare alcuni spunti narrativi e ambientazioni, la scelta  della Marvel si è rivelata assolutamente vincente soprattutto da un punto di vista grafico: l’operato di ottimi disegnatori come Carmine Di Giandomenico, Tom Coker e C.P. Smith ha fatto sì che la resa visiva delle storie fosse insolita e accattivante, dando vita a inquietanti scenari perfetti per trame cupe e angoscianti. Le tavole magnifiche di questi disegnatori diventano appunto il teatro privilegiato di avventure notturne in cui gli eroi sono costretti a districarsi nelle strade malfamate di un’America sull’orlo di una guerra e ancora sconvolta dagli strascichi della Grande Depressione. E se per un personaggio come Daredevil, abituato a volteggiare da un lato all’altro della malfamata Hell’s Kitchen, è più facile rendere plausibili storie ambientate in contesti simili, così non si può dire per Spider-Man e Wolverine, alla prese con problematiche per loro inconsuete ma intriganti.
Lo stesso vale ovviamente per il cast di supporto dei personaggi principali, a volte estremizzato nelle caratterizzazioni o, invece, dipinto in maniera nuova e originale, e in grado perciò di offrire spunti di riflessioni inaspettati e differenti.

Del resto uno dei motivi per cui la narrativa crime/noir affascina così tanto il pubblico da generazioni è proprio questa: la possibilità di indagare negli oscuri meandri dell’animo umano in storie dal contesto apparentemente “normale” e quotidiano, in cui tutti possiamo facilmente riconoscerci. Delitti e passioni violente risvegliano in noi paure e interrogativi nascosti, spingendoci a riflettere sul lato oscuro che risiede in ognuno di noi. Un crimine violento conduce inevitabilmente un autore a riflettere sul contesto in cui esso avviene, portando alla ribalta importanti tematiche di ordine sociale, morale e politico, immergendo il lettore in universo angosciante e tetro ma da cui, alla fine, egli fortunatamente potrà uscire grazie alla risoluzione finale del caso e quindi ad una sorta di “liberazione” catartica che gli permetterà di mettersi tutto dietro le spalle con un sospiro di sollievo.

Il successo editoriale dell’iniziativa ha fatto sì che, oltre all’arrivo in Italia di tutte le storie proposte in questa collana (imminente è l’uscita del volume dedicato al Punitore), negli USA la pubblicazione della linea Marvel Noir sia ancora in corso, con nuovi capitoli dedicati a Spider-Man e agli X Men e il susseguirsi di proposte di rilievo come Iron ManLuke Cage.
Voi siete ancora disposti a calarvi nell’abisso?

A cura di Elena Pizzi