ATTENZIONE: SPOILER
Sulle pagine del New York Post di lunedì 25 febbraio viene svelato il mistero circa il leitmotiv che da mesi accompagna la seconda serie di Batman Incorporated scritta da Grant Morrison: Damian Wayne – Robin – morirà?
Alla fine di Leviathan Strikes, la mini che fa da collante tra la prima e la seconda serie di Batman INC, veniamo a conoscenza di una taglia di mezzo bilione di dollari posta sulla testa di Damian dalla propria madre, Talia al Ghul.
Se dopo la lettura di “Death of the Family” di Scott Snyder pensavate che la bat-family non rischiasse più l’irreparabile, Morrison vi farà ricredere. Nel numero #8 di Batman Incorporated, infatti, Damian Wayne morirà. Questa volta Batman, suo padre, arriverà troppo tardi. Un altro Robin dopo Jason Todd, dunque, perderà la vita.
A farlo fuori sarà suo “fratello”, un clone creato in laboratorio dalla stessa Talia.
Rispetto a questa scelta, Morrison ha detto che illustrerà come i genitori perdono di vista i propri figli quando si concentrano sui loro litigi.
“Riguarda tutto la famiglia e la famiglia che va a rotoli” dice Morrison, che si è ispirato anche al divorzio dei suoi genitori. “Nella storia i due adulti sono entrambi colpevoli. Il bambino è quello buono.“
Damian è stato introdotto da Grant Morrison nel 2006. Nelle sue prime apparizioni il figlio di Bruce Wayne era violento, arrogante e senza scrupoli di fronte alla vita umana.
“Ciò che abbiamo fatto è stato trasformare questo piccolo mostro in un supereroe. Lui è un marmocchio, però è un super-marmocchio.”
Considerando che Jason Todd, il primo Robin a perdere la vita, è stato poi resuscitato (da Talia, tra l’altro), il New York Post ha chiesto se la stessa sorte potesse toccare a Damian o se un nuovo ragazzo (o ragazza) meraviglia ne prenderanno il posto.
Lo scrittore scozzese ha risposto: “mai dire mai nei fumetti… Batman avrà sempre un partner.“
Che il prossimo Robin sia Harper Row?