Ricostruire la vicenda editoriale dei due eroi di punta dell’universo D.C. in Italia non è cosa semplice.
Non tanto per la mole degli albi, inferiore a quella degli eroi Marvel in generale (poiché pubblicati in maniera più organica), ma quanto piuttosto per la discontinuità delle pubblicazioni e per la loro dislocazione nel tempo.
Superman e Batman iniziarono la loro avventura nelle edicole italiane già nel lontano 1945 per i tipi della Edizioni Milano per poi passare poco dopo alle Edizioni Mondiali.
Nella prima edizione del “Catalogo del fumetto italiano” (A cura della “Libreria dell’immagine” edito nel 1992) si racconta di come la colorazione degli albi fosse lasciata alla libera interpretazione dei redattori di queste testate in quanto le storie pubblicate si basavano sulle striscie giornaliere, in bianco e nero, pubblicate sui quotidiani.
Nell’ Urrà in mio possesso, datato maggio 1947, le striscie del “Fantasma e l’Aquilotto” (Batman e Robin) sono in effetti tratte dalla prima sequenza di storie dedicate al duo di Gotham City apparse sui quotidiani U.S.A.
Se Batman e Robin si ritrovano appiccicati due soprannomi assolutamente fantasiosi và molto meglio a Superman che viene semplicemente ribattezzato “L’Uomo d’acciaio”.
Le testate delle “Edizioni Mondiali” durano fino al 1948 e bisognerà attendere altri sei anni per trovare finalmente un editore disposto a dare lustro ai nostri eroi.

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Albo Urrà del 1947

IL PERIODO MONDADORI

Con la data del 16 maggio 1954, al costo di 20 lire, compare nelle edicole il primo numero di “Nembo Kid”.
Un piccolo albetto come formato (12,2 x 18 centimetri) e come foliazione (32 pagine autocopertinate) dalla periodicità quattordicinale per i primi quattro anni e settimanale per i seguenti nove.
Tra “Nembo Kid” e “Superman Nembo Kid”, nel periodo che va dal 1954 al 1967, ne saranno pubblicati 574 numeri; col numero successivo la pubblicazione assumerà un formato più simile ai comic-book originali e si trasformerà
definitivamente in Superman per i successivi settantasei numeri.
Negli albetti di “Nembo Kid” (fantasiosamente ribattezzato così dagli editori per evitare pericolose associazioni al concetto di Superuomo – ispirazione malsana dello Übermensch di Nietzsche- proposto dal regime nazista) trovano col tempo spazio, oltre a Batman, quasi tutti gli eroi del cosmo DC, eccezion fatta per Wonder Woman e la Justice League (di cui l’amazzone fa parte sin dalla sua fondazione).
I motivi di questa esclusione sono addebitabili ad una ferrea censura che regolava il mondo delle pubblicazioni per ragazzi dell’epoca: non sono rari infatti gli interventi operati sulle tavole originali quando una donna si presenta in abiti “discinti”.
Così come si può notare in quest’immagine che riporta la vignetta originale tratta da Superman 131 e quella riveduta e corretta presentata negli Albi del Falco 206 del Marzo 1960.

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La vignetta rivisitata ed il marchio della Garanzia Morale

Col numero 325 dell’ 8 Luglio 1962 sulle copertine degli albetti comparirà il marchio della “Garanzia Morale”, una specie di “Comics Code” nostrano, del quale potevano fregiarsi tutte quelle pubblicazioni moralmente adeguate alla gioventù dell’epoca (Sic!).
Nel frattempo al piccolo settimanale si è aggiunto, dal giugno 1960, il “Superalbo Nembo Kid”; un albo di foliazione più ricca (64 pagine) ,di più grande formato (19 x 25,5 centimetri) e dalla periodicità mensile.
Col numero 61 la collana si trasformerà in “Batman Nembo Kid” e diventerà quindicinale sino alla sua chiusura avvenuta con il numero 85 del Maggio 1966.

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Le cover di Nembo Kid 7 del 1 Agosto 1954,Superalbo Nembo Kid 7 del 20 Dicembre 1960, Batman Nembo Kid 68 del 27 Settembre 1965 e Nembo Kid 325 dell’8 Luglio 1962 (Il primo con la famigerata Garanzia Morale in copertina)

Come tradizione dell’epoca gli albi erano stampati a quattro colori e in bianco & nero a coppie di pagine alterne.
Per il tutto colore si dovette aspettare il 1971 con i primi albi di Batman e Superman pubblicati dalla Williams Inteuropa.
A partire dal n°. 529 l’albetto raddoppierà pagine, costo e parzialmente nome. Verrà inserito infatti lo storico logo di Superman, prima di Nembo Kid, nel titolo: dapprima riprodotto in dimensioni inferiori e poi via via sino a predominare
rispetto al logo italiano, come a creare un passaggio di consegne graduale ma definitivo tra la definizione autarchica dell’eroe a quella originale.

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La cover di Superman Nembo Kid 533 del 3 Luglio 1966 riporta il nome originale timidamente più piccolo rispetto al nome italiano fino a predominare sul numero 573 del 9 Aprile 1967. Non solo Superman e Batman in copertina ma anche gli altri eroi DC come Flash e Lanterna Verde su Nembo Kid 422 del 7 Maggio 1964 e la Legione sul numero 424 del 21 Maggio 1964

Venne apportata arbitrariamente la modifica al costume di Superman che prevedeva la cancellazione della “S” nello scudo dell’eroe.
L’emblema sul petto e sul mantello vennero ripuliti salvo sfuggire, in rari casi, ai terribili fotolitisti dell’epoca come testimoniano le cover dei numeri 397 (Lo scudo sul mantello), 457 (Il mezzo scudo sul petto di Super-Composito) e 474 (Sul petto della statuina di Superboy).

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Le piccole eccezioni sfuggite ai fotolitisti. Cover di Nembo Kid 397 e 457 con i rispettivi particolari

Il costume di Batman subì, nelle pagine interne, una variazione cromatica.
La notevole riduzione del formato portava ad “impastare” il retino del nero che costituiva il grigio della tuta di Batman.
Si decise così di optare verso un colore piatto, un bel rosso vivo (!), per il detective di Gotham City.
Sulle copertine la stampa su carta patinata (per cui meno “assorbente”) e l’immagine più grande consentivano spesso la riproduzione del costume con i suoi colori originali salvo poi assistere ad incredibili errori come quello sulla cover del numero 509.

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Le cover di Nembo Kid 438 del 6 Settembre 1964 (In cui compare per la prima volta il “New Look” di Batman), il pasticcio del 509 con i colori sballati, la cover del 185 del 1 Novembre 1959 e del 227 del 21 Agosto 1960 in cui appare la prima Batwoman

Con l’uscita di “Batman” 1 (12/12/1966) le strade dei nostri eroi, salvo rarissime eccezioni alla fine del periodo Cenisio, si separano definitivamente.
Unico trait d’union saranno le storie tratte dalla testata “World Finest Comics” che la Mondadori distribuirà arbitrariamente tra le collane dedicate a Superman e Batman.

A cura di Pierangelo Serafin

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