The Twelve

Apr 11, 2010

Testi: J. Michael Straczynski
Disegni: Chris Weston
Edizione Italiana: 100% Panini comics
Edizione Americana: The Tweve 1-6

Immaginate di trovarvi a Berlino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, mentre con altri Eroi state occupando la capitale tedesca. Ad un certo punto con altri undici supereroi fate irruzione nella base delle S.S. per cercare eventuali oppositori e li trovate, ma non sono inermi, anzi vi fanno cadere in una  trappola. Vi addormentano col gas e quando vi risveglierete dal sonno criogenico cui vi avevano destinato i nazisti, il mondo non sarà più come lo avete lasciato. Sì, perché riprenderete conoscenza solo 60 anni dopo, ritrovati sottoterra da delle ruspe che stavano scavando per un parcheggio sotterraneo.

”Razzi. E’ questo il futuro no? Quando vedevo film sul futuro, tutti avevano i loro razzi personali e auto volanti… Ma dove sono?”

Questo è l’ antefatto da cui inizia il primo 100% Panini intitolato: ”Risvegli” tratto dalla serie The Twelve disegnata dal britannico Chris Weston e scritta dal rinomato J. Michael Straczynski autore di Rising Stars e Midnight Nation.
I dodici personaggi protagonisti sono: il Reporter Fantasma, Capitan Wonder, la Vedova Nera originale, Dynamic Man, Mister E, Excello, Rockman, Blue Blade, l’ Uomo Che Ride, Maschera Di Fuoco, il Testimone e Electro.

Questi supereroi sono sconosciuti ai più essendo tratti direttamente dalla Golden Age, ed è appunto inizialmente intento  dell’ autore quello di  descrivere le caratteristiche peculiari di ognuno di loro, analizzandone la loro psicologia e le reazioni davanti allo shock del  Ventunesimo Secolo.
E’ forse questa la parte meglio riuscita della storia, che se da un lato ci permette di capire appieno i personaggi e la loro sofferenza dinnanzi ad un mondo che non conoscono, dall’ altro coinvolge e cattura pur non facendo mai decollare il ritmo della narrazione e riducendo al minimo le scene d’ azione.

Molto interessante è notare che per la maggior parte dei dodici eroi è difficile capire la mentalità moderna, e attraverso i loro occhi riusciamo davvero a comprendere la portata rivoluzionaria di alcuni cambiamenti che la Storia ha imposto alla società, e che per noi sono ormai acquisiti e naturali:  basti pensare ad esempio al fatto che Dynamic Man si stupisce del matrimonio fra un afroamericano e una donna bianca, cosa sicuramente impensabile sessant’anni fa.
Straczynski come sempre riesce a toccare le corde più delicate e sentimentali dell’animo umano,  commuovendo il lettore con la reazione di Capitan Wonder alla notizia della morte di tutta la sua famiglia compresi i due figli, o con il ripudio di Mister E da parte della stessa famiglia che lo accusa di averli  abbandonati per cercare fortuna come supereroe rinnegando persino la sua religione d’ appartenenza, ovvero l’ Ebraismo.
Per quanto riguarda i disegni, Weston si dimostra assolutamente all’altezza illustrando la storia con disegni fenomenali, il suo stile è perfetto per il tono della serie tanto che sembra essere nato per disegnare questo fumetto. Ha ancora una volta dato prova di essere uno dei migliori disegnatori in circolazione.

Tirando le somme Straczynski cerca con questo fumetto di far soprattutto riflettere il lettore, ponendo l’accento sull’ ottusità di un tempo e su quanto il mondo sia cambiato in appena sessant’ anni. Il fumetto è perciò consigliato solo a coloro che nei fumetti cercano soprattutto una riflessione mentre è assolutamente sconsigliato a coloro che adorano l’ azione e gli aspri combattimenti. Unica pecca, se così vogliamo chiamarla, è forse il ritmo della narrazione che rimane lento e invariato durante tutto l’arco della storia, anche se dalle trame lasciate in sospeso si potrebbe sperare che decolli nel volume successivo.

Dopo una lettura del genere è sicuramente auspicabile che Straczynski finisca il prima possibile la serie, che negli Stati Uniti è attualmente ferma.

A cura di Federico Peretti