Testi: Ed Brubaker
Disegni: Sean Phillips
Edizione originale: Criminal: The Sinners #1-5 (Marvel/Icon 2009-10)
http://www.bookdepository.com/book/9780785132295/Criminal-Sinners-v.-5
Edizione italiana: Panini Comics, Brossurato, 128 pp. ,12 euro.

Criminal è tornato sui nostri scaffali, e la prima cosa che mi sento di dire è finalmente. Anche il 2010 è stato un anno d’oro per Ed Brubaker, coronato dall’ennesima vincita (strameritata) di un Eisner Award come miglior scrittore grazie ai consensi ricevuti per Capitan America (testata il cui livello dopo anni continua a mantenersi su livelli pazzeschi), Incognito e appunto Criminal, serie noir di cui gli appassionati cominciavano a sentire la mancanza.

Gli ingredienti sono gli stessi che hanno reso vincenti i volumi precedenti: protagonisti malinconici, crudeli trame criminali, una storia incalzante e coinvolgente e desolanti atmosfere urbane. Brubaker conosce alla perfezione i meccanismi della narrativa di genere, e sa come trascinare il lettore in un mondo triste e derelitto dal quale però non si vuole più uscire. Del resto questa è una delle caratteristiche che rendono vincenti la scrittura di Bru: lo scrittore sa leggere l’anima dei suoi personaggi, e conosce esattamente la maniera attraverso la quale far percepire al lettore le emozioni (anche negative e violente) dei propri protagonisti, mettendo a nudo le debolezze dell’animo umano, in tutta la propria angosciante solitudine.

In The Sinners ritroviamo uno dei personaggi più riusciti e apprezzati della prima serie, Tracy Lawless, impegnato in un’altra avventura drammatica e senza via d’uscita. Nonostante gli eventi che hanno sconvolto la sua esistenza nel volume precedente nulla, dopotutto, sembra essere cambiato davvero, e la sua vita continua ad essere legata alle crudeli esigenze di un mondo criminale cannibale e spietato.

Spinto dalle circostanze Tracy si ritrova coinvolto in un’indagine che lo spingerà nel cuore più oscuro della città, con sviluppi inaspettati (e qui Brubaker si dimostra molto abile nel costruire una trama densa di eventi che tiene sempre il lettore sul filo del rasoio) sia per il protagonista che per il pubblico. In questo frangente lo scrittore mostra ai lettori alcuni particolari chiave della storia prima che Lawless li scopra, realizzando un ottimo gioco di incastri che appassiona e stupisce, fino al consueto finale d’impatto.

Anche questa volta, com’è tipico di Brubaker, sono i personaggi a fare la differenza, caratterizzati attraverso sapienti dialoghi e raffinate introspezioni. La sinergia con il magnifico disegnatore Sean Phillips si conferma ancora una volta perfetta, e l’artista si dimostra come sempre esemplare nel cogliere al meglio le atmosfere della storia. Phillips E’ Criminal tanto quanto Brubaker: le sue tavole catturano l’essenza dei protagonisti in maniera unica ed emozionante, trasmettendo nella maniera migliore quello che l’autore in quel momento sta raccontando.

Criminal del resto è soprattutto questo, una serie che “ti prende e ti porta via”, semplicemente. Sono storie di vite alla deriva strette nella morsa di un destino che non si dimostrerà mai benevolo, e anche se fin dall’inizio ne si è certi, la smania di vedere il “tocco” che Brubaker saprà dare ancora una volta ai suoi personaggi non riesce a smorzarsi, pagina dopo pagina. E si finisce per amare follemente Tracy Lawless, consapevoli che qualche volta per ognuno di noi è stato inevitabile sentirsi proprio come lui.

A cura di Elena Pizzi