Starr l’Uccisore

Nov 4, 2011
 














Testi: Daniel Way
Disegni: Richard Corben
Edizione Italiana: Panini Comics, brossurato, colore, 96 pagine, 11 Euro
Edizione Originale: Marvel MAX

Pochi sanno che nel lontano Aprile 1970, furono gettate le basi per la nascita fumettistica di Conan il Cimmero, il barbaro per antonomasia creato da Robert Ervin Howard nel 1932.
In quel mese, Roy Thomas e Barry Windsor-Smith, rispettivamente testi e matite, diedero vita a Starr l’Uccisore nel numero 4 di Chamber of Darkness. Starr omaggiava (e forse anche parodiava) in tutto e per tutto il Cimmero, era infatti re di una potente nazione, Zardath, e aveva un aspetto pressoché identico a quello che avrebbe esibito più tardi (Ottobre 1970) lo stesso Conan nel primo numero della serie Conan The Barbarian degli stessi Thomas e Windsor-Smith.
La storia, di sole sette pagine, è tanto semplice quanto innovativa: Starr sta difendendo la sua Zardath da un’orda di demoni, ma ovviamente non sa di essere un personaggio creato dalla fervida immaginazione di Len Carson (omaggio/parodia a/di Howard), scrittore fallito pronto ad uccidere la sua creazione pur di vedere pubblicata l’ultima avventura dell’Uccisore. Misteriosamente, Starr si ritrova catapultato nel mondo reale, uccide il suo creatore prima che il libro sia pubblicato, ritrovandosi quindi sano e salvo nella sua Zardath.
In questo volume della linea Marvel Max, Daniel Way inverte la situazione: è infatti Len Carson ad essere trasportato a Zardath, suo malgrado, dallo stregone Trull, nemesi di Starr l’Uccisore, intento a vendicarsi una volta per tutte del biondo barbaro. Ha inizio quindi un’avventura surreale e metafisica, condita con la spettacolare violenza che da sempre ha caraterrizato il genere sword & sorcery. I superlativi disegni di Richard Corben, leggendario artista underground dallo stile inconfondibile, sono semplicemente perfetti per questa storia dalle tinte grottesche e parodistiche.
In sintesi, un piccolo gioiellino, consigliato in particolar modo agli appassionati del genere ma anche a chi sa apprezzare i riferimenti metatestuali, le citazioni e lo stile underground, tutti elementi di cui questo fumetto abbonda.