Northlanders vol.1

Dic 12, 2009
NORTHLANDERS

Testi: Brian Wood
Disegni: Davide Gianfelice
Edizione Originale: Northalnders #1-8 (Vertigo Comics)
Edizione italiana: Planeta DeAgostini, brossurato, 15,95 Euro.

Brian Wood l’ha fatto di nuovo. Non era facile ripetersi dopo i tanti consensi ottenuti dall’ottima serie DMZ, eppure questo graffiante scrittore, nonostante ci offra una storia dalle atmosfere completamente diverse, sa conquistare ancora una volta. Non siamo più trascinati nelle implacabili logiche urbane della guerra civile a Manhattan, ma facciamo un balzo indietro di mille anni, nel primo secolo dopo Cristo, nelle terre gelide e inospitali del Nord Europa. Come dice il titolo stesso infatti, Northlanders racconta storie di antichi guerrieri che si fronteggiano senza paura, disposti a tutto pur di preservare il proprio onore. Il protagonista di questo primo storyarc è Sven, che, tornato a casa dopo anni trascorsi nei paesi Maediterranei, vede la propria eredità usurpata dallo zio, Gorm, che gli ha sottratto regno e ricchezze. La vendetta di Sven ovviamente sarà terribile, e non mancano scene sanguinarie e violenze spaventose. Lo sfondo storico scelto per questa vicenda di sicuro lo legittima e, anche se la trama non è estremamente originale (lo scontro zio/nipote fa ovviamente pensare all’Amleto di Shakespeare) Wood in questa storia sa catturarti, costruendo una narrazione veloce e implacabile come i protagonisti della storia.

A colpire infatti non sono solo le feroci scene di battaglia mostrate in tutta la loro crudezza (il disegnatore Davide Gianfelice ha saputo rendere in maniera eccellente queste atmosfere) ma le caratterizzazioni dei personaggi, gelidi come le terre in cui sono nati. I protagonisti infatti conquistano proprio per la loro risolutezza e per la capacità di fronteggiare situazioni orribili con assoluta determinazione. Su queste pagine c’è tutto l’ardore delle popolazioni nordiche, ma allo stesso tempo non mancano scene intense in cui l’amore, soprattutto fisico, diventa l’unico mezzo per vivere un momento di fugace calore in una vita votata al sacrificio e al dolore. La morte, i ricatti, le violenze, le pulsioni più turpi vengono mostrate in tutta la loro disarmante crudezza, fornendo diversi spunti per riflettere (in maniera piuttosto pessimista, com’è tipico di Wood) sulla natura dell’uomo.

In tutto questo non mancano comunque alcune considerazioni di natura politica: nonostante il mondo nordico sia foriero di grandi leggende e suggestioni, in questa storia è mostrato come “chiuso” e ripiegato su stesso, incapace di aprirsi alle novità. In un contesto culturale che stava rapidamente cambiando (con il Cristianesimo che andava diffondendosi anche in Nord Europa) queste tribù scandinave, incessantemente impegnate in guerre fratricide, sono sì legate al loro antico e nobile pantheon di dei guerrieri, ma allo stesso tempo sono ancora ostaggio di inutili superstizioni, che non permettono loro di evolversi. La figura di Sven, esperto navigatore, anche se in alcuni momenti turba per il suo implacabile cinismo, rappresenta comunque un modo diverso di relazionarsi alla vita, più aperto e progressista. E sarà proprio questo, oltre all’inaspettato amore per una donna forte e  speciale, a spingerlo a compiere una scelta di vita precisa e coraggiosa.

Queste piccole isole ti sembrano grandi ora, e questi luoghi della mia storia sembrano così lontani. Le culture si mescolano, le distanze si riducono, questi luoghi e le persone delle quali ti ho parlato saranno presto al di là dell’orizzonte. Ma fino ad allora, ti prometto.. che ti proteggerò a costo della vita.

A cura di Elena Pizzi