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Testi: Bill Willingham
Disegni: Mark Buckingham, Craig Hamilton, Craig Russell
Edizione Originale: The March of the wooden Soldiers TPB
Edizione Italiana: Planeta De Agostini, € 14.95

Siamo al terzo volume di Fables edito da Planeta De Agostini, corrispondente all’arc n.4, La Marcia dei Soldatini di Legno.
Cominciamo col dire che il titolo richiama esplicitamente l’omonimo film del 1934, noto anche come Babes in Toyland, con protagonista la coppia comica Laurel e Hardy (Stanlio e Ollio). A sua volta, il film si era ispirato alla popolare operetta di Victor Herbert del 1903.
A parte il titolo e i soldati di legno comunque, questo volume di Fables e il noto film non condividono molto altro. Se lì si trattava di dover aiutare la comunità dei giocattoli contro un misterioso nemico, qui i ruoli sono invece invertiti, ed è la nostra Favolandia ad essere attaccata dai feroci soldati di legno dell’Avversario.

L’episodio di apertura, L’Ultimo Baluardo, ci porta nel passato raccontandoci della caduta dell’ultima roccaforte delle Favole nelle Terre Natie ad essere stata espugnata dalle truppe dell’Avversario. Conosciamo fugacemente tutta una serie di Favole note al nostro immaginario collettivo, che non faranno parte della comunità di Favolandia perché si sono sacrificate per difendere questo ultimo baluardo e permettere ad altri di lasciare le Terre Natie indenni.
Approfondiamo la conoscenza dell’assistente di Biancaneve, Boy Blue, che, contrariamente a quanto sinora ci era stato dato di capire si dimostra un personaggio dallo straordinario coraggio, resistenza e ardore combattivo. Sicuramente una piacevole sorpresa… Willingham è fatto così: per tanti personaggi che escono di scena, ne subentrano di nuovi, spesso pescati dalle ombre soffuse degli arc precedenti, che invece vengono mostrati sotto una nuova luce di protagonismo. Questo personaggio, tratto dalla canzoncina popolare inglese “Little Boy Blue”, è effettivamente costruito in maniera molto efficace sul “blue mood” anglosassone, ovvero sia un po’ di malinconia, una spruzzata di amarezza, un pizzico di nostalgia e un tocco di sano masochismo nel rivangare ciò che di bello si è perduto. Eppure c’è qualcosa di bello e prezioso in questo stato d’animo così dolente, qualcosa di consolante. Ecco così descritto un personaggio che d’ora in avanti sarà protagonista.
In questo episodio fa la sua comparsa anche Cappuccetto Rosso, personaggio che si rivelerà fondamentale da qui in avanti.

Dopo il tuffo nel passato si torna a Favolandia con La Marcia dei Soldatini di Legno, dove il Principe Azzurro ha lanciato la sua campagna elettorale per scalzare Re Cole dal municipio della comunità delle Fiabe.
Sono ormai passati numerosi secoli da quando le Fiabe sono state forzatamente esiliate dalle loro terre, e per lunghissimo tempo nessuno aveva più varcato le porte dimensionali che separano il mondo dei terreni dal reame fiabesco. Ecco perché l’arrivo della fuggiasca Cappuccetto Rosso è destinato a destare grande clamore, un’immensa gioia, e qualche sospetto… Fondato o meno? Lo scoprirete leggendo, vi basti sapere che in questo albo ricco di azione non solo assisterete al primo tentativo di invasione di Favolandia da parte dell’Avversario, ma scoprirete anche i primi fondamentali indizi sulla sua identità.
Il volume mi è poi particolarmente caro per la piega che finalmente prende il rapporto fra Luca Wolf e Biancaneve. Intendiamoci: questo arc parla di tutto tranne che di amore e rapporto di coppia, eppure con pochissime rapide pennellate Willingham riesce a dirci di più qui che in tutti gli altri episodi precedentemente dedicati ai due. Comprendiamo inoltre la forza reale del Lupo Cattivo delle favole, finora non totalmente espressa e finalmente rivelata, il che ci aiuta a comprendere anche perché questo personaggio sia così temuto e rispettato all’interno della comunità. Un altro tassello importante per la composizione del mosaico della storia è quello che ci rivela la partecipazione di Luca a entrambe le Guerre Mondiali dei terreni… Un’esperienza destinata a segnarlo profondamente, e che sarà fondamentale anche per comprendere l’ideologia che attraverso questo personaggio Willingham esporrà più avanti. Già da questo volume si comincia comunque a comprendere la sua posizione: pugno duro nei confronti di chi minaccia la sua incolumità e quella del suo habitat, senza una specifica connotazione politica; l’ideale di giustizia ed equità accompagna comunque ogni sua azione, come abbiamo visto in occasione dell’arc Un Intervento Acuto, nel secondo volume Planeta.

Da rinnovare il plauso alle copertine di James Jean, vero fiore all’occhiello di questa serie straordinaria, con il loro taglio moderno, lo stile pittorico e accattivante, la surreale evocatività.
Ogni nuovo arc conferma le possibilità straordinarie e infinite offerte da una serie del genere, dove, veramente, l’unico limite è costituito dalla fantasia e dall’immaginazione dell’autore.
Un grande affresco corale, che pagina dopo pagina continua a stupire.