Catwoman TP2

Set 6, 2009

CATWOMAN: FUOCO COL FUOCO TP2

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Testi: Ed Brubaker
Disegni: Paul Gulacy
Albi originali: Catwoman #25-29
Edizione italiana: Planeta DeAgostini – TP n.2 (di 5) – 9,95 Euro

Sono stanca di vedere strappato il cuore della mia piccola parte di Gotham, l’East End. Ormai la mia anima è legata a questo luogo. Perché mi è costato sangue e lacrime. E se dovrà andare così, sarà qui che morirà. Ma non senza lottare. Mai senza combattere.

Immagino che tu sappia di essere a casa solo quando ci torni. E capisci cos’è che ti dà quell’attimo di calore. Ma poi ricordo cos’è casa mia, l’East End di Gotham. E mi chiedo che genere di benvenuto mi aspettassi.

Casa dolce casa.
Beh, questa purtroppo non è l’espressione più adatta se ci si riferisce all’East End, teatro privilegiato delle avventure di Catwoman. Dopo il breve viaggio che le ha portate lontano dalla loro città alla ricerca, finalmente, di un po’ di serenità Selina e Holly vengono ricatapultate nel loro piccolo mondo gothamita e provano a riprendere il controllo della situazione, cercando di arginare l’azione delle bande criminali che seminano paura e violenza sulle strade. Un Brubaker magistrale torna quindi in questo volume alle atmosfere cupe e poliziesche che abbiamo tanto apprezzato in Gotham Central, e che ci trascinano nel cuore di una Gotham lurida, soffocante e spietata. I disegni di Paul Gulacy in questo caso si sposano perfettamente con le atmosfere della storia, in un continuo gioco di luci ed ombre che accompagnano il lettore in un cammino tortuoso attraverso i quartieri più malfamati della città del Cavaliere Oscuro.
Non tutte le tavole sono ugualmente efficaci, e lo stile è completamente diverso da quello di Cooke (Gulacy è molto meno “cartoonist” e decisamente più graffiante), ma in ogni caso questo disegnatore sa adattarsi molto bene alla dinamicità di un personaggio come Catwoman.
Rispetto alla storia precedente questa è meno scanzonata, e inquietudine, rabbia, paura per il destino delle persone a lei più care, mescolati agli spettri del recente passato, scuotono incessantemente l’animo di Selina.
Catwoman (che in questa storia colpisce sicuramente per la sua spiazzante aggressività) si ritrova a sfidare nientemeno che la mafia, decisa ad inquinare il suo quartiere spacciando droga e mettendo in pericolo anche la vita della gente onesta, che cerca, fra mille difficoltà, di rendere questo un posto migliore.

La gente muore sulle strade.. le mie strade.

Lei sa di essere l’unica in grado di potersi opporre a tutto ciò (del resto conosce questi luoghi meglio di chiunque altro) e, insieme ad Holly e con l’appoggio del fidato amico/compagno Slam Bradley, costruisce una rete di giovani informatori, composta di ragazzini cresciuti tra mille difficoltà, che diventano i suoi occhi e le sue orecchie, capaci di carpire le sfumature ed i sussurri dell’East End più invisibile e nascosto. Junior Galante, membro di una delle famiglie mafiose più potenti di Gotham, quando comprende che i suoi affari rischiano davvero di essere compromessi dall’intraprendenza della Gatta, decide, con la collaborazione del Pinguino, di metterle alle costole nientemeno che Zeiss, un killer abilissimo e spietato (dotato di velocità e abilità incredibili) che non si fermerà finché non avrà eliminato il suo obiettivo.

E se c’è una cosa in cui potrei essere più brava di Bruce, è trovare i criminali quando non vogliono essere trovati. Lui può obbligarsi a pensare come un criminale, ma per me è una seconda natura.. o forse perfino la prima.

Ed ecco che, una sera, alle spalle di Selina, compare improvvisamente, cupo e scostante come al solito, Batman, molto preoccupato per la sorte della “sua” Catwoman e deciso a metterla in guardia dai rischi che corre. Lei però sa che non può, non deve fare affidamento sul suo appoggio, infatti deve assolutamente farcela da sola, perché solo se riuscirà a riacquistare il controllo della situazione senza l’aiuto del Cavaliere Oscuro potrà veramente diventare un solido punto di riferimento per tutto il quartiere. A chiunque volesse prendere il controllo dell’East-End, infatti, non resterebbe altro interlocutore se non lei.
La sua impulsività però la porta a mettere in pericolo la vita di chi le sta vicino, ed allora non le resta altro che raccogliere la sua frustrazione profonda, prendere atto dei propri errori e aspettare il momento giusto per sconfiggere Zeiss una volta per tutte, anche se sa che non sarà facile.
La storia non si conclude, e l’epilogo di questa vibrante avventura si conoscerà solamente leggendo il terzo TP.
Ancora una volta Brubaker ci porta dritto nel cuore della Gatta. Ancora una volta camminiamo con lei sul filo del rasoio, sospesi tra rabbia ed impotenza. Non ci resta che aspettare. Alla resa dei conti manca davvero poco.

A cura di Elena Pizzi