Flash la strana morte dei suoi nemici

Testi: Geoff Johns
Disegni: Francis Manapul
Edizione originale: The Flash #1-8 (2010-11) e Flash Secret Files 2010 #1
Edizione italiana: Planeta DeAgostini, brossurato, 20 euro, 240 pp. a colori.

Barry Allen è tornato, e l’Universo DC ha ricominciato a vibrare.

Vale la pena ricordare come questo personaggio sia da sempre stato centrale nell’universo narrativo della casa editrice di New York, sin dalla sua prima apparizione alla metà degli anni ’50, quando divenne la locomotiva trainante di quel rilancio in grande stile del fumetto supereroistico che va sotto il nome di Silver Age dei comics.

Seguirono anni di storie gloriose, indimenticabili, che culminarono nella morte eroica di Barry nel crossover Crisi sulle Terre Infinite, disposto a sacrificare se stesso per salvare tutto l’esistente dal vuoto dell’antimateria. Nei fumetti le morti non durano mai troppo a lungo, eppure quella di Barry sembrava davvero essere definitiva, tant’è che, per un ventennio abbondante, questo personaggio rimase poco più che un ricordo nella memoria di chi lo aveva conosciuto. Se ciò è accaduto lo si deve anche e soprattutto al fatto che l’erede della sua legacy, Wally West, fu protagonista di una run talmente straordinaria, potente e visionaria, quella realizzata dal genio narrativo di Mark Waid, da fidelizzare all’ex-sidekick di Barry un pubblico sterminato di lettori osannanti, che difficilmente avrebbero accettato di vedere il loro nuovo e consacrato beniamino cedere il manto conquistato con tanta fatica all’illustre ma ormai dimenticato predecessore.

Eppure l’amore di due autori, Grant Morrison e Geoff Johns, per quello che è uno dei loro personaggi preferiti di sempre, ha saputo realizzare l’impossibile. La roadmap del ritorno di Barry comincia su Crisi Finale, prosegue con Flash: Rinascita e ottiene piena consacrazione con La Notte Più Profonda, dove ritroviamo il più famoso dei Flash nuovamente in squadra con l’amico di una vita, Hal Jordan.

Grazie alla serie che Planeta sta portando in questi giorni in Italia, Barry Allen riconquista definitivamente il timone della sua testata storica. Ai testi non poteva che esserci il suo fan numero uno, Geoff Johns, ai disegni un artista di origini filippine, nato in Canada, lungamente seguito con interesse dai lettori più attenti e dagli addetti ai lavori. Il perché di tanto interesse vi si paleserà non appena comincerete a sfogliare questo volume.

Francis Manapul è un talento baciato dalla grazia dell’Arte, i suoi disegni morbidi e caldi riescono a sposarsi perfettamente non solo ai testi ispirati di Johns, ma a quel sottotesto simbolico, empatico, fatto di percezione e cristallizzazione del canone, che costituisce l’idea che ogni lettore, vecchio e nuovo, ha avuto modo di farsi riguardo il personaggio di Barry Allen. Manapul coglie alla perfezione l’essenza archetipica del secondo Flash, e l’esperienza visiva cui vi inviterà è senza dubbio qualcosa che raramente avrete avuto modo di apprezzare in precedenza.

Erano anni che non si leggeva una storia di Flash su questi livelli. Qui dentro c’è tutto ciò che ci si aspetterebbe di trovare da un personaggio che non solo è l’uomo più veloce del mondo, ma anche un brillante poliziotto della scientifica e un uomo la cui morale distingue in maniera manichea il bene dal male. Barry è un eroe perché salva le persone a super-velocità, o perché si ferma fino a notte fonda cercando di risolvere casi ambigui che i suoi colleghi hanno già archiviato? La sua forza è nel viaggio fra le dimensioni, o nella positiva solarità con la quale ispira amici e Nemici? Qui troverete tutto ciò che avreste sempre voluto sapere su un personaggio meraviglioso, lontano dalle luci della ribalta per troppi, davvero troppi anni.

La storia si offre al pubblico più variegato promettendo di non deludere nessuno, da coloro che amano i Supereroi alle prese con il loro quotidiano, a chi avrebbe desiderato per Barry Allen un taglio narrativo più poliziesco in stile “C.S.I”, agli estimatori dei loop temporali e dei viaggi ultradimensionali. Ce n’è per tutti i gusti, e questa sceneggiatura abbondante, ricca, fluente come raramente si è visto negli ultimi anni trova il proprio rivale unicamente nei disegni di Francis Manapul e nei colori di Brian Buccellato, talvolta talmente sublimi e accattivanti da rubare la scena persino alla storia.

Non avrei potuto immaginare un rilancio migliore per il mio personaggio preferito. Alle porte c’è Flashpoint, l’evento DC che scardinerà le fondamenta stesse dell’Universo DC, e Barry ne sarà indiscusso protagonista. Ancora una volta, come nel 1956, come nel 1985, in uno straordinario tripudio metafumettistico che sembra davvero idealmente far vibrare l’esistenza stessa di un universo editoriale alle stesse frequenze vibrazionali di Barry Allen.

Non voglio anticiparvi troppo, né rischiare di rovinarvi quel che verrà. Vi chiedo solo di considerare questo primo arc narrativo come l’inizio di qualcosa di grandioso, qualcosa che sarebbe un peccato perdersi. Chi, come me, ha viaggiato otto mesi nel futuro lo sa. Lo ha visto. E non vede l’ora di portarci anche voi.

In chiusura di recensione vi lascio con una gustosa chicca, un PDF scaricabile contenente un bellissimo articolo di approfondimento realizzato dall’esimio Dottor Sheldon Cooper (preziosissimo utente della nostra community) riguardo proprio alla fisica della supervelocità!

Perché Flash vibra attraverso i solidi?

La risposta in un click. Enjoy!