Da Newsarama
Dal momento che Swamp Thing verrà rilanciato a Settembre in quanto parte della recente iniziativa DC che riguarda “ i nuovi 52”, Scott Snyder si augura che la sua gestione del personaggio possa rivaleggiare con quella classica che lui ama tanto.
Questo gli fa molto onore. Ma adesso che Swamp Thing fa parte dell’Universo DC, Snyder spera di riuscire a conservare tutte le storie su di lui che sono state raccontate finora – perfino tutto ciò che era stato stabilito nel periodo in cui il personaggio era passato alla Vertigo – e ricostruirlo a partire dalla ricca mitologia impostata dai autori come Len Wein, Bernie Wrightson e Alan Moore.
Snyder ha già provveduto a fugare le paure degli appassionati quando ha rivelato a Newsrama che il suo imminente rilancio della serie di Batman non avrebbe completamente stravolto da capo il personaggio. Ora ci vuole dire la stessa cosa per quanto riguarda Swamp Thing. Infatti, gli eventi de Il Giorno più Splendente e Alla Ricerca di Swamp Thing, che uscirà questa estate, costituiranno le fondamenta di quello che Snyder intende fare con Swamp Thing.
Per sapere qualcosa di più sui progetti di Snyder riguardo a questo personaggio, il sito specializzato Newsarama ha parlato con lo scrittore della sua imminente gestione.
Scott, è stata la DC si è rivolta a te con l’idea di farti fare la serie su Swamp Thing o sei stato tu a chiederlo?
Scott Snyder: Sono venuti loro da me per questo, ma molto prima dell’iniziativa di questo autunno. In realtà ne ho parlato con Geoff Johns, dal momento che lui mi aveva introdotto in alcuni dei suoi progetti riguardo a Il Giorno più Splendente. Ed io ero così in fermento per via dell’idea di riportare Swamp Thing nell’Universo DC. Abbiamo cominciato a discuterne anche insieme a Peter Tomasi, e loro sono stati molto generosi nel permettermi di farmi partecipare al progetto che stava dietro al ritorno di quel personaggio durante Il Giorno più Splendente, e di farmi spiegare loro come avrei gestito una serie.
Swamp Thing e Batman sono sempre stati i miei personaggi preferiti. Ho letto tutto quello che è stato scritto su Swamp Thing, a partire da Len Wein e Bernie Wrightson fino ai lavori di Joshua Dysart. E tutti alla DC, e dico tutti, lo sapevano perfettamente. Li ho sempre tempestati di domande per sapere quando avrebbero prodotto una action figure di Swamp Thing della linea DC Direct, e cose simili. Alla Vertigo avevo parlato un sacco di volte con Karen Berger a proposito di Swamp Thing. Quindi, quando hanno deciso di riportare indietro il personaggio, sapevano che mi avrebbe interessato.
Abbiamo lavorato davvero sodo per assicurarci che ci sarebbe stata una transizione ininterrotta tra Il Giorno più Splendente e la serie regolare di Swamp Thing. Geoff e Jonathan Vankin ne hanno discusso con me su cosa ci volesse per imbastire la serie.
Quindi è stato un processo che è durato per un certo tempo.
L’intervista che abbiamo fatto su Batman ha davvero fugato le paure che si erano manifestate nei riguardi di questo rilancio, dal momento che hai confermato ai lettori che la ricca storia di Batman sarebbe stata rispettata. Ci puoi confermare che lo stesso avverrà per Swamp Thing?
Snyder: Assolutamente sì. So quanto sia eccitata la gente nei confronti di questa iniziativa, e so anche quanta paura la gente abbia che la continuity venga cancellata. Ma non c’è nessun fan più appassionato di me della storia di questo personaggio, e di tutte quelle ricche e meravigliose, ma anche oscure e bizzarre vicende che si sono susseguite prima di me.
Questa non sarà una serie correlata con quelle storie. Sarà una serie costruita sopra tutto quello che è venuto prima. Tutto. Ma intraprenderà anche una nuova direzione.
Il passato del personaggio rimarrà. Non mi interessa spogliarlo di quello, perchè quelle sono le mie storie a fumetti preferite.
Ci puoi raccontare qualcosa a proposito della tua gestione del personaggio?
Snyder: Sarà una gestione che espanderà la mitologia di Swamp Thing che è stata concepita finora, e nel contempo rivelerà nuovi segreti, realmente importanti, su quella storia, sulla mitologia e sulla natura della stessa creatura.
Mi concentrerò su Alec Holland come persona, e nello stesso tempo su come Alec Holland sia tormentato dal fardello di Swamp Thing.
Si tratta di qualcosa che sviluppa quello che già è stato scritto, e ogni aspetto del personaggio che io amo. Non andrà a scopiazzare quello che è già avvenuto. Voglio fare qualcosa con Swamp Thing che non è mai stato fatto né da Alan Moore né da qualcun’altro dopo di lui. Si tratterà semplicemente di condurlo verso una direzione che sarà molto, ma molto diversa, ma che renderà anche giustizia alle storie che sono già avvenute.
Voglio garantirvi che potrà essere annoverata con orgoglio in mezzo a tutte le altre storie di Swamp Thing che ci sono già, come qualcosa che possiamo definire come nostra a tutti gli effetti.
Dal momento che Swamp Thing in tempi recenti ha fatto parte del mondo oscuro della Vertigo , viene associato a storie più cupe. Ora che ritornerà nell’Universo DC, ed interagirà con i supereroi, come descriveresti il tono delle sue storie nella tua nuova serie?
Snyder: Swamp Thing fa parte a tutti gli effetti dell’Universo DC, e vi renderete conto di questo fin dall’inizio. Ma allo stesso tempo, mi sembra di scrivere Detective [Comics] come se fosse una serie Vertigo, anche se fa parte dell’Universo DC. Quindi cercavo di non pensare troppo su quale stile “dovesse possedere” Swamp Thing. Ho solo cercato di raccontare una storia su qualcosa a cui tenevo. Ed in generale quelle storie sono più oscure, più bizzarre e con uno sfondo maggiormente psicologico.
Quindi, anche se si svolge all’interno di quel grande affresco che è l’Universo DC, è un qualcosa che non si allontana troppo dall’approccio al personaggio che si è ormai stratificato e dai ricchi elementi tematici e letterari che sono sempre stati presenti in Swamp Thing durante tutte le varie fasi che si sono succedute negli anni.
I disegni si adattano ai toni della serie? Hai avuto due disegnatori, vero?
Snyder: Sì, ed una delle ragioni per cui ho voluto così fortemente Yanick Paquette e Francesco Francavilla perchè entrambi hanno il giusto approccio nel loro lavoro, dal momento che infondono un notevole impegno nel creare qualcosa che pagina dopo pagina rispecchi l’atmosfera e il punto focale di ogni storia.
Quindi avendo già in mano le sue tavole di Swamp Thing, non riesco a trattenermi dall’anticiparvele ed illustrarvele per conto di Yanick.
Fin dall’inizio, ha voluto fare qualcosa che avrebbe fatto percepire la presenza di Swamp Thing in ogni pagina, ma il suo Swamp Thing, ed il mio Swamp Thing, e anche quello di Francesco.
La scelta quindi di rimandare al passato ha fatto apparire le pagine con quella specie di composizione che era un perfetto riflesso delle storie di Moore, così sembravano strane e come se fossero sempre coperte di rampicanti, in alcuni punti rovinate, o viscide, perchè volevamo fare qualcosa per cui, pagina dopo pagina, l’albo suscitasse impressione già solo per il modo in cui spiccavano le sue tonalità per quanto riguarda quello che cercavamo di aggiungere a Swamp Thing.
Yanick è stato semplicemente incredibile. Non vedo l’ora che la gente possa ammirare le pagine dal vivo. Sbalordiranno tutti anche se non sono sotto i riflettori.
Francesco, con cui ho lavorato su Detective [Comics], sarà l’altro disegnatore coinvolto nel lavoro. Si occuperà di realizzare dei numeri fill-in speciali, allo stesso modo in cui operava con Detective [Comics]. Non saranno intesi solo per dare qualche pausa a Yanick, ma saranno strutturati all’interno delle storie con il ruolo di importanti capitoli, che vengono solo raccontati con uno stile leggermente diverso. E lui ci infonde il medesimo sforzo ed impegno stilistico, in modo da far sì che le pagine riflettano le atmosfere, l’argomento principale ed i toni della testata, come avviene su qualsiasi cosa lui lavori. Era così evidente con Detective [Comics] e su qualsiasi altra opera in cui sia stato impegnato, per cui sono davvero entusiasta che lui faccia parte della squadra.
Anche loro due giocano un ruolo importante nelle storie. Ho fatto in modo che fosse così per qualsiasi albo su cui abbia messo mano. Il primo passo è sempre quello di parlare con il disegnatore con largo anticipo, di discutere sulla storia che si vuole raccontare. E di vedere se loro sono ricettivi. Il mio scopo è quello di avere un collaboratore – non un semplice illustratore. Che non sia solo uno che si prende la sceneggiatura e fa qualsiasi cosa io chieda. Non mi interessa niente di simile. Sono davvero contento quando uno mi dice, “Voglio essere coinvolto nella definizione della trama. Se mi viene in mente un modo migliore per realizzare questa pagina, mi darai retta?”. Mi piace.
Conoscevo Yanick sin dai tempi di Batman Inc., ci siamo incontrati a diverse convention ed abbiamo parlato, ed alla fine ho capito che lui era quel tipo di disegnatore. Come sapevo che sarebbe stato perfetto per Swamp Thing. Il suo stile è inconfondibile. È in grado di realizzare roba sui supereroi davvero elegante e mirabile, come si è visto su Batman Inc. o cose simili. Ma è capace anche di disegnare le immagini più terrificanti, spaventevoli e disturbanti che ci siano, e con delle ombreggiature davvero oscure. E quello doveva essere il tema della testata.
E con Francesco avviene lo stesso. È in grado di realizzare esempi di personaggi meravigliosi, ma sa anche disegnare alcuni dei mostri più grossi e tremendi che si possano immaginare.
E in più sono entrambi appassionati del personaggio. Sin dall’inizio, per ciascuno di noi, è stato un lavoro fatto con passione.
Hai ricordato la gestione di Alan Moore. Ha rappresentato per te una forma di influenza maggiore sulla tua storia rispetto, che so, al materiale di Len Wein?
Snyder: Sono entrambe entrate a far parte di essa, perchè le amo tutte e due. Ero un grossissimo fan di Bernie Wrightson, e quando da ragazzino volevo entrare a far parte del mondo dei fumetti, avrei voluto essere un disegnatore. E mi sarebbe piaciuto copiare le cose che Bernie Wrightson faceva su Swamp Thing. E possedevo i suoi Frankenstein e I Racconti della Cripta. Per cui quelle storie sono legate profondamente a me, insieme a Un-Men e via dicendo.
Quindi c’è anche una certa atmosfera tratta da essi nel mio fumetto.
Ma la produzione di Moore, per quanto riguarda il mio desiderio di diventare scrittore, è stata una delle fonti di ispirazioni più alte e degna di ammirazione, non solo nel campo dei fumetti, ma in tutta la letteratura.
Ho voluto trasporre in questo fumetto qualcosa che avrebbe potuto fare ciascuno dei due. La mia sensibilità mi spinge verso i suoi aspetti horror e gotici, ma mi piace anche scrivere storie epiche. Per questo ho voluto inserirmi nell’Universo DC.
Ma mi interessano soprattutto la mitologia e le storie segrete dei personaggi. Tutte cose che entreranno in gioco qui in una maniera davvero grande.
Le anticipazioni dicono che Alec Holland riavrà indietro la sua vita, e abbiamo visto degli indizi per cui lui sarebbe separato da Swamp Thing nella miniserie “Alla ricerca di…”. Tutto questo avrà un ruolo in questo fumetto?
Snyder: Sì. Come sanno i lettori, Alec Holland è tornato come personaggio, come una persona in carne e ossa. La gente lo ha visto tornare ne Il Giorno più splendente e poi ne Alla Ricerca di Swamp Thing. Questo sarà uno degli aspetti che vedrete nella nostra storia, perchè volevo esplorare sul serio Alec come persona. In passato è comparso in qualcosa come cinque o sei pagine di fumetto. Non ne sappiamo molto su di lui. Che storia ha avuto? Perchè proprio lui? Cosa ha che lo rende un buon difensore del Verde? Solo perchè c’è stato un incidente? Non mi sembra molto logico.
E questo è solo l’inizio della storia molto più grande che ci accingiamo a raccontare. Proprio come Detective [Comics] faceva parte di una vicenda più ampia su Gotham e Dick Grayson era all’interno di quel paesaggio, noi avremo da esplorare una mitologia molto più vasta che riguarda Swamp Thing.
Le anticipazioni hanno anche confermato che il “Verde” prenderà parte alla storia. I concetti di Alan Moore, come ad esempio il Parlamento degli Alberi, verranno inglobati?
Snyder: Sì, e vedrete che verrà esplorata l’intera mitologia. Tutto quello che è accaduto in passato è ancora lì perchè noi lo tocchiamo con mano.
E il Verde reciterà una sua parte?
Snyder: Il Verde è un punto cardine della mitologia di Swamp Thing, e tutto il lavoro che abbiamo fatto su Swamp Thing è indirizzato nel renderlo il più bello e ricco possibile.
Quindi sì, l’idea del Verde, quello che il Verde vuole, quello che ha voluto durante Il Giorno più Splendente, è tutta roba che verrà incanalata verso Swamp Thing.
Jeff Lemire e John Vankin, come tutte le altre persona che hanno lavorato al “DCUniverse Dark”, hanno parlato con me di queste forze elementali. Siamo tutti arrivati alla stessa conclusione su cosa fosse il “Verde” e cosa il “Rosso” e tutti questi diversi elementi, cosa sono e come dovrebbero agire in queste storie.
Lo comincerete a osservare ne Alla Ricerca di Swamp Thing e in Swamp Thing. Il Verde è lui stesso un personaggio principale, uno dei più importanti. Non sarà, credo, la stessa cosa che è stata descritta finora, o almeno non nella maniera in cui è stata interpretata durante alcune vicende di Swamp Thing in cui lui aveva bisogno di una protezione. È qualcosa di molto più instabile, e c’è qualcosa in più nella sua forza violenta ed incontrollabile. E reciterà un ruolo chiave nelle nostre storie.
Avevamo sentito che voi ragazzi stavate lavorando con molto anticipo rispetto alle uscite di Settembre. Credo che questo spieghi come mai eravate accreditati solo delle trame di Flashpoint: Progetto Superman?
Snyder: Sì, quando mi hanno interpellato per la serie su Swamp Thing, stavo lavorando su Flashpoint: progetto Superman, American Vampire e Detective [Comics], ed ero sul punto di iniziare la miniserie su American Vampire, poi è arrivata la miniserie Batman: Gates of Gotham, anche se era Kyle [Higgins] a fare il lavoro pesante in quel caso.
Ma chiunque potrebbe raccontare si quanto fossi emozionato per la serie su Swamp Thing, e si stava parlando di questo rilancio di Settembre e delle mie storie su Batman, alla fine mi sono praticamente tirato fuori dalla storia di Flashpoint e mi sono concentrato su Swamp Thing.
Ma mi ha fatto veramente piacere la maniera con cui Lowell [Francis sui testi di Progetto Superman] e Gene [Ha per la parte dei disegni] se la sono cavata.
Anche considerando questi aiuti, tu stai scrivendo comunque un bel po’ titoli allo stesso momento. Ti senti come se avessi troppa carne al fuoco adesso?
Snyder: Sì, ma è qualcosa che sapevo mi sarebbe capitato e che sarebbe durato per un lungo periodo, ed ho lavorato con parecchia gente per questo. Ma c’è una cosa che vorrei spiegare chiaramente. L’ho già detta a Bob, a Dan e a tutti i ragazzi. Loro mi hanno detto che tutto questo era disponibile, ed io sapevo di avere un sacco di cose per le mani, ma ho risposto loro che questa sarebbe stata l’unica cosa a cui non avrei mai potuto dire di no, anche se avessi avuto ancora due o tre testate da curare.
Sono molto soddisfatto di quello che abbiamo realizzato, e lo abbiamo fatto in un tempo utile appropriato, tanto che sono riuscito a ricavarmi uno spazio proprio per questo. Abbiamo lavorato con tutto questo anticipo perchè stavamo avendo questo bambino, e adesso abbiamo già superato questo scoglio. Ed in più io sto portando a termine qualcuno degli altri progetti. Quando la gente guarda la mole di quello che sto facendo, può credere che sia pesante, ma rimangono meravigliati. La miniserie di American Vampire finisce a Ottobre e Detective [Comics] termina ad Agosto.
Quindi non preoccupatevi. La qualità non calerà. Non permetterò che succeda. Non farei mai pubblicare un albo a meno che non sia convinto che possa essere il migliore possibile.
Per concludere, Scott, c’è qualcos’altro che vorresti dire ai lettori riguardo a Swamp Thing?
Snyder: Vorrei solo ribadire quanto sia onorato, ma anche eccitato e riconoscente per aver potuto scrivere questo personaggio, che è uno dei miei preferiti in assoluto da sempre.
E posso dire che io e Jeff Lemire e qualunque altro con cui abbia parlato tra quelli che stanno gestendo questi progetti in un angolino dell’ Universo DC non potrebbero essere più emozionati di così per essere stati coinvolti in questa storica iniziativa. Siamo anche entusiasti perchè stiamo realizzando storie su questi personaggi che ci piacciono così tanto. Ed ai fan che sono preoccupati per la continuity o per queste nuove partenze, dico che tutti noi siamo i più grandi appassionati di questi personaggi, e non avremmo mai potuto cancellare le loro esperienze o tutte quelle ricchissime storie che ci sono state in passato solo per avere un titolo in prima pagina.
Con Swamp Thing vogliamo realizzare qualcosa che è stato costruito su quello che è venuto prima, ma con un taglio più nuovo e più fresco.