Imperatore Joker

Ago 31, 2009

IIISupempjoker01_01gTesti: Jeph Loeb, Joe Kelly, J.M. De Matteis e altri
Disegni: Ed McGuinness, Doug Mahnke, Kano e altri
Albi originali: Superman #160-61, Adventures of Superman #582-83, Superman: The Man of Steel #104-05, Action Comics #769-70 e Emperor Joker #1.
Edizione italiana: Planeta DeAgostini – TP – 14,95 Euro

La prima sensazione che si ha leggendo questa storia è che, in effetti, ci sia qualcosa che non va. Superman soffre di strani vuoti di memoria e viene rinchiuso ogni notte in una cella di Arkham, le sorti di Metropolis sono affidate ad un Bizzarro goffo e maldestro, la JLA è formata da un manipolo di criminali incalliti e una cinica e spietata Lois Lane è a capo del complesso industriale più importante del paese, la Lane Corp. E’ questo l’originale punto di partenza di una saga che probabilmente farà storcere il naso ai “puristi” dell’Universo DC ma che divertirà parecchio chi ha voglia di salire sulle montagne russe ed abbandonarsi a qualcosa di completamente fuori dai canoni. Gli autori coinvolti sono parecchi: Jeph Loeb, Joe Kelly, J.M. De Matteis e alle matite Ed McGiunness e Doug Mahnke, solo per citarne alcuni.

La storia sin dall’inizio è spumeggiante e densa di eventi, e chiaramente rappresenta anche una parodia di Superman e del mondo dei supereroi in genere. E a chi poteva essere affidato il ruolo di maestro delle cerimonie in un mondo in cui nulla sembra avere più senso? Al Joker, chiaramente, che in maniera imprevedibile è riuscito a plasmare l’universo a sua immagine e somiglianza divertendosi a distruggere le vite dei suoi vecchi nemici. Come un novello Orlando (non è un caso infatti che Supes e il Dottor Irons si rechino proprio sulla luna a cercare un modo per risolvere la situazione) l’Azzurrone sarà quindi costretto a ritrovare il proprio senno (o meglio, la consapevolezza di sé) e a cercare di rimettere a posto le cose, aiutato dagli amici di sempre e da qualche improbabile alleato. La galleria di personaggi presentata è impressionante, e alcune parodie sono assolutamente riuscite: Wonder Woman in versione casalinga disperata, Flash ridotto ad un svaligiatore di fast-food, Kon-El trasformato in “super burger boy” e Kyle Raner che diventa una “Lanterna di carta gialla” che semina terrore nel mondo grazie alle ombre cinesi.
Chiaramente il ruolo centrale della vicenda è affidato al Joker, splendido manifesto della pazzia ed incarnazione del fool letterario che, nonostante la propria follia, riesce ad avere una visione del mondo spesso molto più lucida di chi gli sta intorno. Il ruolo scelto per Batman invece è particolare: in una storia in cui è presente la sua nemesi per eccellenza chiaramente il Cavaliere Oscuro non può mancare, ma gli autori hanno scelto di raccontarlo in modo particolare: Bruce è ostaggio delle sue paure, appare costantemente terrorizzato, e, come un moderno Prometeo, è destinato ad una tortura terribile che si ripete ogni notte.

Come si può vedere quindi gli spunti non mancano e gli autori hanno dato vita ad una storia originale ed imprevedibile, ma sono presenti comunque alcuni aspetti negativi: la trama in alcuni punti dà l’idea di essere forzata e confusionaria, la parodia, per quanto divertente, a volte sembra eccessiva ed eccessivamente autoreferenziale, ed è stato riservato poco spazio ad un personaggio come Lex Luthor che avrebbe potuto essere sfruttato meglio. Inoltre nella parte finale dedicata alla “rinascita” di Superman viene utilizzata la retorica che spesso vediamo associata a questo personaggio (ovvero il tema della speranza, della purezza d’animo e dell’amore per il prossimo che vince su ogni cosa) che sono parte integrante del fascino dell’Azzurrone ma che se abusati possono risultare stucchevoli e poco efficaci.
Per quanto i disegni poi possano essere adatti ad una storia così, lo stile di McGuinness e dei degli altri artisti che hanno collaborato a questa storia spesso conferisce ai personaggi uno stile “caricaturale” che può non piacere a tutti. Le interpretazioni possibili di questa saga quindi sono molteplici e, più che in altre occasioni, affidate al proprio gusto personale e al modo in cui si percepiscono i supereroi. Lettura consigliata ad un pubblico temerario che abbia voglia di divertirsi dimenticando per qualche ora i personaggi DC a cui siamo abituati.

A cura di Elena Pizzi