Batman: Nine Lives

Feb 12, 2010

Testi: Dean Motter
Disegni: Michael Lark
Albi originali: Batman: Nine Lives HC (2002)
Edizione Italiana: Play Press, Cartonato, 15 euro.

Si dice che se Dio non esistesse, si dovrebbe inventare. Forse è questo che Wayne aveva fatto. Gotham City aveva prodotto legioni di sonnambuli, insonni, folli e diavoli. Doveva generare una nemesi, perché ci fosse un po’ di giustizia. Ma il salvatore era temibile come la minaccia che era stato mandato a distruggere.

Per fortuna che ci sono gli elsewords. E’ piacevole ogni tanto poter assaporare un’avventura diversa, osservando gli eroi che tanto amiamo in un contesto inusuale. In realtà in questa bellissima storia “alternativa” di Dean Motter e Michael Lark è ambientata nella “solita” Gotham City cupa e disperata, e Batman non è così diverso dal misantropo testardo, silenzioso e tenace che siamo abituati a vedere. E’ il contesto di personaggi che gli ruota attorno ad essere sorprendente, ed in questo senso il lavoro compiuto da Motter, validissimo autore di fumetti esperto di realtà urbane e cinemanoir, è stato ottimo.

La vicenda è ambientata proprio negli anni 30, scelta perfetta per far risaltare ancora di più le ombre e le inquietudini di una città alla deriva (i richiami visuali e tematici alle pellicole di quel periodo sono evidenti) e rendere omaggio alle origini del Cavaliere Oscuro, nato nel 1939.
L’artista perfetto per questo tipo di atmosfere non poteva che essere lo straordinario Michael Lark, all’epoca già messosi in evidenza sulle pagine diGotham Central (lo stile è sicuramente lo stesso) e in procinto di passare alla Marvel, dove, sulle pagine di Daredevil, avrebbe poi confermato il suo talento in maniera dirompente.

Nine Lives dice il titolo, nove vite, appunto. Nove sono le vite tradizionalmente associate ai gatti, e in questa storia Selina Kyle, qui rappresentata come una spregiudicata donna di malaffare dai molti amanti (gestisce un locale notturno con un nome emblematico, Kit Kat Club) sembra purtroppo essersi giocata l’ultima possibilità, dato che viene trovata brutalmente uccisa nelle fogne. E nove sono le esistenze tragiche che si incrociano in questa vicenda di squisita ispirazione poliziesca, dando vita ad un intreccio sorprendente e raffinato. La voce narrante è quella di Dick Grayson, che anche qui si ritrova suo malgrado ad essere la spalla del Pipistrello. In questa storia infatti il primo boy wonder non è un allegro ragazzo in calzamaglia, ma un detective privato ombroso e passionale.
E lo stesso può dirsi per gli altri volti noti dell’universo gothamita, non rappresentati nella loro usuale veste di freaks, ma dipinti come gangsters spietati, avvocati doppiogiochisti, impiegati corrotti e criminali incalliti. Ovviamente sarà Batman, con la sua consueta abilità, a risolvere il mistero che si cela dietro il delitto di Catwoman, in cui tutti i protagonisti, in un modo o nell’altro, sembrano essere coinvolti, e in cui la verità, come nella migliore tradizione del romanzo giallo, in realtà era fin dall’inizio sotto gli occhi di tutti.

Il formato “orizzontale” del volume, pensato per rendere la storia ancora più cinematografica, permette ancora di più al lettore di immergersi nelle atmosfere bogartiane della trama. Questa volta più che mai, lasciate che a parlare siano le immagini.